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Civiltà perdute: 10 società che svanirono senza lasciare traccia
Civiltà perdute: 10 società che svanirono senza lasciare traccia
Civiltà perdute: 10 società che svanirono senza lasciare traccia
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Civiltà perdute: 10 società che svanirono senza lasciare traccia

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Dall’autore best-seller num. 1 di History's Greatest Generals arriva un libro nuovo emozionante sulle più grandi società nella storia che scomparirono senza lasciare traccia, e perché la loro scomparsa ci perseguita ancora oggi.

Che sia la perduta città di Atlantide di Platone, un’utopia tecnologica avanzata che affondò nell'oceano "in un solo giorno e notte di disgrazia"; la colonia di Roanoke, i cui primi coloni americani che sono stati inghiottiti nelle terre delle foreste selvagge del continente inesplorato, o gli antichi esploratori americani, che sono riusciti ad arrivare al nuovo mondo 2000 anni prima di Colombo, la scomparsa di queste società è criptica quanto non plausibile.

Questo libro esaminerà le culture delle 10 civiltà più grandi perdute della storia. Alcune erano millenni avanti i loro vicini, come la civiltà della valle dell'Indo, che nel 3000 a.C. aveva una pianificazione urbana migliore di qualsiasi capitale europea nel XVIII secolo. Altri misteri sconcertanti, come ad esempio i Pueblo antichi (precedentemente noti come gli Anasazi), le cui abitazioni su pareti a strapiombo erano così inaccessibili che ogni membro della società avrebbe dovuto essere un esperto scalatore.

Vi saranno anche delle spiegazioni su come delle società di massa che durarono per secoli possono sparire senza lasciare traccia. Che i costruttori delle piramidi il cui metodo di trasporto di pietre massicce è ancora inspiegabile semplicemente scomparirono o erano parte di una razza aliena avanzata, come affermano i teorici della cospirazione? Il regno di Axum era davvero il custode dell’Arca dell'Alleanza, e fu davvero questo che li portò alla rovina?

Qualunque sia la natura della loro scomparsa, queste civiltà perdute oggi ci offrono molte lezioni: anche la più grande delle società può scomparire, noi compresi.

LanguageItaliano
Release dateOct 14, 2014
ISBN9781633395039
Civiltà perdute: 10 società che svanirono senza lasciare traccia

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    Civiltà perdute - Michael Rank

    Introduzione

    Come scompare una civiltà?

    Per essere una civiltà che è sparita dalla faccia della terra oltre 1.000 anni fa, i Maya hanno avuto uno livello di influenza straordinario sul ventunesimo secolo. Il 21 dicembre 2012 il mondo aspettò a fiato sospeso la conclusione dell’anno 5125 del calendario maya chiamato Lungo compiuto, che molti pseudo-intellettuali definirono il segno ufficiale della fine del mondo.

    È facile ridere di tale isteria oggigiorno, ma c’erano troppe persone che non trovavano l’avvertimento neanche lontanamente divertente. Nelle settimane prima della surrogata apocalisse, il Telegraph scrisse dell’acquisto nel panico di candele e prodotti essenziali, riportato in tutto il mondo, dalla Cina alla Russia. In America ci fu un aumento massivo nelle vendite di rifugi di sopravvivenza da parte dei piccoli produttori, passando da una media di una vendita al mese a una vendita al giorno. Molti francesi si prepararono per radunarsi su una montagna dove credevano che gli alieni li avrebbero salvati. I turchi si riunirono nella pittoresca città di Şirince, precedentemente un centro greco di produzione di vino, definendolo il miglior luogo per superare indenni il Giorno del giudizio.

    Per guadagnare al box office sulla crescente paura dell’incombente destino del pianeta Terra, il regista Roland Emmerich pensò bene di produrre un disastro pornografico e dimenticabile con protagonista John Cusack, chiamato per l’occasione 2012. Mentre è dubbio se il film abbia contribuito fortemente all’isteria del Giorno del giudizio, è sicuro il suo impatto in Cina. Il film fu così popolare grazie al punto della trama in cui la milizia cinese salvava l’umanità costruendo dei giganteschi archi. Questa forse è la più grande ironia della febbre apocalittica maya: è riuscita a colpire una nazione asiatica di oltre un miliardo di cittadini, molti dei quali non hanno credenze religiose.

    È chiaro che non è accaduto nulla in quel fatidico 21 dicembre, ma è molto meno chiaro che cosa sia successo veramente ai Maya molti secoli fa. Dopotutto, come può scomparire silenziosamente una civiltà che costruisce giganteschi templi e famose città (trasformate poi in luoghi turistici) come Chichen Itza? Si tratta di una domanda che ha confuso gli storici per più di un periodo, dato che la loro caduta non fu un processo rapido, né furono cancellati dalla faccia della terra in un giorno da un’eruzione vulcanica o dall’impatto di un asteroide; anzi, sembra che siano diminuiti e decaduti nel corso degli anni fino a che sono semplicemente svaniti. Ciò che si sa è che la loro scomparsa in un momento di grandi migrazioni verso l’America centrale. Nel loro periodo post-classico, i Maya abbandonarono molte delle loro città nella parti sud dell’impero, come Palenque e Tikal, migrando verso nord per stabilirsi a Uxmal. Questa città fu poi a turno abbandonata, e Chitchen Itza fu colonizzata. Il popolo di Mayapan, che piano piano fu conquistato dai conquistadores spagnoli, alla fine la conquistò.

    Le teorie più comuni sulla caduta dei Maya affermano che sono spariti a causa del sovrappopolamento o della mancanza di cibo. Forse la coltivazione non era più produttiva come lo era stata una volta, portandoli a condizioni di carestia. Potrebbero averli colpiti anche altri atti della natura come epidemie, terremoti, siccità o incendi. Un altro possibile candidato è un conflitto con le tribù vicine.

    Ciononostante, è sconcertante come una civiltà che ha lasciato delle rovine così grandi possa essere sparita senza che nessuno ne sappia le ragioni ufficiali. Una mancanza di letteratura nella società spiega questo fenomeno, dato che non hanno lasciato nessuna testimonianza scritta, ma la loro scomparsa rimane meno tormentosa per una persona moderna. Se dovessimo osservare una casa abbandonata con tutti i mobili lasciati intatti, si potrebbe pensare solamente che ai suoi proprietari sia accaduto il peggio... che sia un disastro naturale, un massacro brutale o un’epidemia virale incontrollabile. È per questa ragione che la misteriosa scomparsa dei Maya e i corrispettivi strani avvertimenti apocalittici hanno portato a leggende e teorie cospirative sulla loro scomparsa dalla terra. Dio li ha eliminati in un sol colpo? Sono stati rapiti in massa dagli alieni?

    Questo libro esplorerà 10 delle più famose e finte civiltà che sono scomparse senza lasciare traccia. Ne spiegherà la nascita, gli aspetti unici della cultura fiorente e, ancor più importante, le misteriose condizioni in cui sono svanite. Gli studiosi hanno elaborato teorie su come ognuna di queste civiltà sono sparite del tutto, e analizzeremo le migliori spiegazioni su come una civiltà avanzata piena di metropoli movimentate, vaste reti di commercio, flotte navali ed eserciti possa sparire senza lasciarsi nessuno alle spalle a raccontarne la storia.

    Le civiltà possono morire in molti modi. A volte collassano lentamente col corso dei secoli, come nel caso dei Maya. Altre volte scompaiono istantaneamente, come nel caso di Pompei. L’antica città romana fu completamente distrutta e sotterrata sotto 20 metri di cenere e pomice nell’eruzione del Vesuvio in un fatidico giorno del 79 a.C. Insieme a essa, venne sepolta la sua popolazione di 20000 persone, insieme all’anfiteatro, la palestra, il porto e il complesso sistema acquifero. La sua distruzione è immortalata dal resoconto diretto di Plinio il Giovane dell’eruzione dal suo punto di osservazione della baia di Napoli dovuto alla morte di suo zio Plinio il Vecchio nel tentativo di salvare le vittime abbandonate. I visitatori possono guardare una città ferma nel tempo e i suoi cittadini racchiusi nella pietra ricordando dei gargoyle che circondano il perimetro di una cattedrale.

    Tuttavia la maggior parte delle sparizioni di civiltà sono molto più misteriose. Questo libro analizzerà le civiltà che sono scomparse senza una ragione chiara o ragionevole. Alcune sono molto probabilmente immaginarie: Atlantide molto probabilmente non è mai esistita nell’alta società descritta da Platone, dato che i continenti perduti sono difficili da tenere segreti, persino se sono completamente sommersi dall’oceano. Se c’era qualcosa che ispirava la leggenda, probabilmente era l’isola del Mar Mediterraneo che scomparve nel mare dopo un terremoto. Tuttavia, il fatto che il mito di Atlantide fu così largamente creduto nel mondo antico alza altre domande su che cosa avesse ispirato originariamente la civiltà perduta.

    Ci sono altre civiltà che quasi sicuramente sono esistite, ma ci hanno lasciato pochi indizi sulla natura della loro cultura. I viaggiatori che hanno visitato l’America prima della scoperta europea hanno lasciato dietro molti artefatti curiosi, come monete dell’era dei romani o ceramiche persiane, ma ci sono veramente poche spiegazioni sul perché abbiano viaggiato verso il nuovo mondo e, più importante, perché abbiano deciso di non rimanere e di colonizzare. Tuttavia, altre sono a noi ben conosciute grazie alle iscrizioni lasciate dai loro membri, ma la loro scomparsa è più criptica. La scomparsa della colonia di Roanoke nel sedicesimo secolo all’alba dell’occupazione inglese, ancora ci perseguita, come anche i diari lasciati dai suoi abitanti che non lasciano indizi sul destino finale della loro città, oltre che un fantasmagorico messaggio inciso in un albero in cui si legge Croatan.

    Le civiltà scompaiono per diverse ragioni, che sia un’inondazione, un disastro naturale, una guerra, una carestia, una malattia, l’erosione del suolo, un nuovo insediamento o qualsiasi altra spiegazione. Tali disastri potrebbero essere stati così grandi che hanno obbligato gli abitanti ad abbandonare i grandiosi templi adornati d’oro, o che contenevano enormi gallerie di tesori, come nel caso di Tutankhamen nell’Egitto del tredicesimo secolo a.C., creato in tempi migliori. Anche se queste culture vivono in centri agricoli prosperi, strade commerciali o città... i loro cittadini potrebbero comunque sparire all’improvviso, gettando ancor più mistero sulla loro scomparsa.

    Tuttavia, invece di essere gettate nel dimenticatoio della storia come una società fallita, le leggende intorno a queste civiltà perdute crescono. Antichi resoconti sulla loro scomparsa nelle cronache sono basate sulle più false prove o voci lontane. La leggende di queste civiltà si trasformano rapidamente in miti e assumono un carattere romantico, sempre più intrigante per la gente del XXI secolo. Forse è questa mistica delle civiltà perdute che ha convinto così tante persone moderne che i Maya, essenzialmente una società complessa dell’età della pietra che non scoprì neanche la ruota, abbia previsto un evento apocalittico che avrebbe distrutto la nostra civiltà avanzata.

    Il mistero delle civiltà fiorenti che erano avanzate per il loro periodo storico, ma che improvvisamente cessarono di esistere e che abbandonarono tutti i loro templi, tutti i palazzi e le case sono elementi fondamentali per le teorie di cospirazione odierne. Hanno inoltre inserito una profonda paura psicologica che la nostra civiltà potrebbe seguire lo stesso destino. Vivere in un’età di terrorismo, armi nucleari e la potenziale morte di milioni di persone se un’arma di distruzione di massa cade nella mani sbagliate ha creato una forte quantità di preoccupazione esistenziale. Dopotutto, se è accaduto una volta nella storia con queste civiltà perdute, potrebbe accadere di nuovo tranquillamente.

    Ma facciamo un salto indietro nella storia ed esploriamo le misteriose condizioni in cui alcune delle più grandi civiltà nella storia sono scomparse nel nulla senza lasciare tracce e speriamo che noi non seguiremo il loro stesso destino.

    Capitolo 1

    Atlantide (9000 a.C.):

    Il sogno di Platone della leggendaria città perduta

    Lontane dai venditori ambulanti di Cable Beach alle Bahamas, splendono sotto il sole le alte piramidi dell’Altantis Resort che dominano le

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