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Soddisfazioni proibite: Triangolo d'amore - lui, lei, l'altro
Soddisfazioni proibite: Triangolo d'amore - lui, lei, l'altro
Soddisfazioni proibite: Triangolo d'amore - lui, lei, l'altro
Ebook137 pages2 hours

Soddisfazioni proibite: Triangolo d'amore - lui, lei, l'altro

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About this ebook

Cosa può essere più eccitante di un vigile del fuoco che tenta di conquistare il tuo cuore? Due di loro!
Prima di partire per il college, Ivy Sullivan decide di aprire il suo cuore al suo migliore amico e rubacuori della città, Ethan Rogue. Il suo rifiuto si rivela doloroso e devastante. Non ha bisogno di spiegarle le ragioni del suo no; lei è la ragazza paffutella, una ragazza divertente con cui uscire ma, di certo, non la fidanzata perfetta per cui vantarsi con gli amici.


Dopo un rifiuto – e tanti chili persi – ora, poteva sperare di essere la donna sexy che aveva sempre sognato di essere?


Ma il fatto che Ethan l'avesse respinta, ha dato a Ivy la motivazione per reinventarsi. Così, tornando nella sua città natale, un'unica cosa le passa per la mente – la vendetta. È determinata a mostrare a Ethan e al suo migliore amico, Trey, entrambi noti per aver spezzato il cuore di ogni donna con cui erano usciti, come ci si sente a essere trattati come esseri insignificanti.


C'è solo un problema... Ivy non è l'unica a essere cambiata.


Ora, entrambi pompieri, Ethan e Trey sono cambiati. Non sono più gli stronzi arroganti di un tempo, ma uomini sexy e premurosi che stanno realmente cercando la donna giusta con cui condividere la vita. Ed entrambi hanno messo gli occhi su di lei. Se la vecchia Ivy avrebbe trascorso giorni in agonia, indecisa su quale ragazzo preferire, per la nuova ragazza non sembra esserci alcun problema, perché sa perfettamente cosa desiderare...


Lei li vuole entrambi!

LanguageItaliano
Release dateDec 10, 2014
ISBN9781502201942
Soddisfazioni proibite: Triangolo d'amore - lui, lei, l'altro

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    Soddisfazioni proibite - Terry Towers

    Soddisfazioni proibite

    Copyright 2014 di Terry Towers

    Tutti i diritti riservati. Ad eccezione di brevi citazioni utilizzate in critiche, recensioni o articoli, nessuna parte di questo libro può essere usata o riprodotta senza il permesso scritto dell'autore Terry Towers. Saint John, New Brunswick, Canada. Terry Towers può essere contattata tramite il suo sito web all'indirizzo www.elixaeverett.com

    Attenzione: la riproduzione o la distribuzione di questo lavoro protetto da copyright è illegale. Nessuna parte di questo libro può essere scannerizzata, caricata o distribuita in rete o tramite altri mezzi, elettronici o di stampa, senza il consenso dell'autore. La violazione penale del copyright, anche senza scopo di lucro, è un reato perseguito dall'ABI ed è perseguibile con un massimo di 5 anni di detenzione e un'ammenda di $250,000. Si prega pertanto di acquistare unicamente edizioni elettroniche o cartacee autorizzate e di non favorire in alcun modo la pirateria di materiale protetto da diritto d'autore.

    Questo libro è un'opera di fantasia. Ogni riferimento a persone, viventi o defunte, luoghi, eventi o locali è puramente casuale. I personaggi sono frutto dell'immaginazione dell'autore e sono usati in maniera fittizia.

    Prologo

    ~ 15 mesi prima ~

    Ivy

    Posso farcela. Posso farcela, Ivy Sullivan continuava a ripeterselo mentre si osservava nello specchio della camera da letto.

    Era così nervosa che lo stomaco le si era annodato e temeva di potersi sentire male. Nonostante non ci fosse molto nel suo stomaco da rigettare, era stata così tesa che non era riuscita a mangiare nulla per tutto il giorno. Ma era solo nervosismo, tutto qui. Una volta confidato al fratellastro come si sentiva, tutto si sarebbe risolto. Lui le avrebbe detto che l'amava a sua volta e poi avrebbero potuto andare avanti come una vera coppia. Certo, l'intera faccenda avrebbe provocato qualche problema, ma i loro genitori erano stati sposati solo da pochi anni, certamente non tanto a lungo affinché lei lo considerasse un vero parente, più che altro l'aveva sempre visto come un coinquilino. Si era raffigurata la scena nella mente un milione di volte nell'ultimo mese e non era mai andata a finire male.

    Ma anni di insicurezza e perdita di fiducia rappresentavano degli avversari feroci, che la invitavano a rimanere nella sua stanza, con la porta chiusa a continuare a fingere che si potesse accontentare semplicemente della sua amicizia. Ma si trattava di una bugia e non poteva più vivere nella menzogna.

    Almeno me ne andrò al college domani, rifletté, se non prova le stesse cose che provo io, non dovrò rivederlo. O almeno non per un po' di tempo.

    Rivolse un'ultima occhiata al suo aspetto nello specchio. Aveva trascorso quasi un'ora per prepararsi, assicurandosi che il trucco fosse perfetto e che i capelli ramati rilucessero senza una ciocca fuori posto. Aveva rovistato in ogni singolo negozio di Portland, nel Maine, per trovare il vestito perfetto. Ma anche se quello che aveva scelto non era impeccabile, riusciva comunque a valorizzare la sua figura.

    Solitamente indossava felpe e magliette extra large per cercare di nascondere qualche chilo di troppo, ma non era mai servito a molto. Tuttavia, quel vestito era grazioso, la faceva sembrare come se avesse davvero un punto vita, accentuando la figura in tutti i posti giusti. Essendo una ragazza che aveva lottato tutta la vita con un problema di peso, solitamente aggirandosi attorno ai 30-50 chili in eccesso rispetto al suo peso forma, sentirsi bella e desiderabile le riusciva piuttosto difficile. Comunque, questa era una delle prime volte nella vita in cui si sentiva bella, si sentiva come se potesse davvero avere una possibilità con il capitano della squadra di calcio che le aveva rapito il cuore senza saperlo e che dormiva dall'altra parte del corridoio.

    Forse...

    Fece un lungo respiro, buttò l'aria lentamente fuori e annuì, una volta esaminato il suo aspetto. Ora o mai più. Uscì dalla stanza e attraversò l'atrio. Una lieve melodia proveniva dalla camera di Ethan – Linkin Park. Era un gruppo che lui adorava e che ascoltava sempre, specialmente quando era particolarmente di buon umore.

    Era di buon umore, e questo, considerò, rappresentava un vantaggio.

    Ivy bussò alla sua porta, aspettò un minuto e poi la aprì, sbirciando all'interno. Hey, Ethan, sei impegnato?

    Ethan sollevò lo sguardo dal portatile e lo rivolse verso di lei, abbassando il volume. Poi girò la poltrona e le fece un sorriso. No, non proprio, che succede? Era bellissimo, ogni cosa in lui era perfetta nella mente di Ivy. Tutto, dal modo in cui gli occhi blu gli brillavano quando rideva, fino a come riusciva a farla sentire bene solo standole accanto. Non si trattava di un ragazzo comune per cui aveva una cotta, ma uno dei migliori amici che avesse mai avuto e se l'avesse rifiutata tutto sarebbe stato rovinato.

    E mi distruggerebbe, ammise in silenzio.

    Aprì completamente la porta ed entrò, chiudendosi l'uscio alle spalle. L'ultima cosa che voleva era che qualcuno – ossia uno dei loro genitori – udisse quello che doveva dire.

    Wow, sei bellissima, Ethan dichiarò, lasciandosi sfuggire un fischio sommesso. Hai grandi progetti per la tua ultima notte qui?

    Il rossore le colorì le guance. No. No, ma volevo parlare con te. Arricciò il naso, fissandolo. È piuttosto importante.

    Lui fece un cenno in direzione del letto. Siediti. Parliamo. Che cosa ti passa per la mente? Lui si rimise a sedere sulla poltrona e incrociò le dita dietro la testa. Sai che mi mancherà non averti più attorno, anche solo per scambiare quattro chiacchiere?.

    Ivy lo ricompensò con un sorriso. Quella era una dichiarazione incoraggiante.

    Ho qualcosa da dire e ho intenzione di dirla semplicemente, così com'è, va bene?

    Ethan si accigliò, sporgendosi in avanti sulla sedia e fissandola in modo leggermente critico. Ummm. Va bene. Puoi dirmi qualsiasi cosa, lo sai. Le prese le mani tremanti tra le sue e le rivolse un sorriso rassicurante. Andiamo. Che cosa succede?

    Fallo. Fallo. Come un cerotto. Uno strappo e via!

    Io ti amo, Ethan, sbottò, incapace di guardarlo negli occhi mentre lo diceva.

    I secondi passarono, forse anche i minuti. Non poteva dirlo con certezza, le sembrò un'eternità. Quando non riuscì più a tollerare l'attesa, lo guardò negli occhi, che ospitavano un misto di confusione e sconcerto.

    Ethan?

    Lentamente, lui ritrasse le mani dalle sue e si appoggiò contro lo schienale della poltrona. Non capisco. I suoi occhi erano fissi su un punto sopra la spalla sinistra di lei. Poi sul pavimento, tra i loro piedi. E poi a mezza altezza, verso un punto immaginario sulla sua maglietta. Guardava ovunque, tranne che verso di lei. Tra i milioni di scenari che si era immaginata, questo non era stato contemplato. Il fatto che avesse ritratto le mani dalle sue, oltretutto, non sembrava giocarle a favore.

    Ti amo. Sono innamorata di te, Ethan. Da un po', ormai, per essere sincera. Lei lo guardò, speranzosa. A lui serviva solo del tempo per elaborare l'informazione. Non l'aveva ancora rifiutata, c'era ancora speranza.

    Lui si alzò di scatto, facendo cadere la poltrona sul pavimento, e si passò una mano tra i capelli. Non sembrò notare che la sedia era caduta di lato. Non capisco che cosa ti aspetti che io dica, Ivy. Cominciò a camminare, avanti e indietro. Che cosa dovrei dire?

    Lei si morse il labbro inferiore e si strinse nelle spalle. Che mi ami anche tu?

    Lui si fermò e rimase in piedi di fronte a lei. .

    Il cuore le balzò nel petto.

    Come un'amica. E come sorellastra.

    Sentì il cuore spezzarsi. Ma...

    Non ti ho mai considerata in quel modo, Ivy.

    Io...

    Lui scosse leggermente la testa, catturando il suo sguardo per la prima volta dalla potente dichiarazione. Mi dispiace, Ivy.

    Un singhiozzo le rimase in gola mentre le lacrime le riempivano gli occhi. Si alzò dal letto e gli passò davanti. Quando lui le afferrò la mano, lei lo respinse, affrettandosi a uscire da quella camera per attraversare il corridoio e rinchiudersi nel santuario della propria stanza. Non appena la porta della sua stanza fu chiusa a chiave, permise alle lacrime di scorrere libere. Cominciò a strapparsi di dosso il vestito color cremisi e lo gettò stropicciato in un angolo, fregandosene del fatto che le fosse costato tre settimane di lavoro come barista alla caffetteria locale. Non l'avrebbe indossato mai più quindi non aveva importanza.

    Mentre giaceva rannicchiata sul letto, sperava che Ethan cambiasse idea e andasse da lei, dicendole che si era confuso e che anche lui la voleva. Non lo fece. Lei partì la mattina seguente senza dirgli un'altra singola parola.

    Capitolo 1

    ~ Presente ~

    Ivy

    Non posso crederci, Ivy. Io... Wow.

    Ivy catturò lo sguardo della sua migliore amica Cassidy Reynolds nello specchio a figura intera incollato sul retro dell'anta dell'armadio e sorrise. Ripose nuovamente l'attenzione sul suo riflesso e il sorriso le si fece più ampio ammirando la bellissima ragazza dagli occhi verdi che la fissava a sua volta. Cinquanta chili, disse, più a se stessa che a Cassidy. Fu solo quando arrivò a casa e vide tutte le sue foto con un corpo da cento e oltre chili che realizzò davvero quanto peso aveva perso; riusciva a malapena a credere che si trattasse della stessa persona.

    Cinquanta chili. Ecco quanto peso ora. Straordinario, eh?

    È incredibile. Davvero, Cassidy confermò.

    Lo era. Per tutta la vita era sempre stata la ragazza grassa. Durante la scuola era stata l'amica grassa che osservava le ragazze uscire con i ragazzi o con un fidanzato mentre lei rimaneva a casa nei fine settimana, sperando di poter essere una di loro, una di quelle belle, come la sua migliore amica, la bionda bomba sexy Cassidy. La scuola media era stata un incubo, era stata presa in giro senza pietà – le superiori erano state solo leggermente migliori. Le faceva ancora male pensarci – quindi evitava di farlo. Almeno cercava di evitarlo.

    "Penso che dovremmo uscire per metterti in mostra. Quindici

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