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Corteggiando Calvin
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Corteggiando Calvin

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About this ebook

Una banda di spaventosi mutanti dalle brame oscure hanno rapito la sorella di Calvin. Per riaverla indietro, egli dovrà consegnare Anthony – l’uomo per cui sta svolgendo alcuni lavori di falegnameria – al capo della banda.

Alesandro è un consulente vampiro che assiste Anthony nel suo progetto di costruire un albergo. Quando Calvin e Alesandro s’incontrano volano scintille, ma il tradimento innalzerà forse un muro fra questi due uomini destinati a stare insieme?

LanguageItaliano
PublisherAmber Kell
Release dateMay 30, 2015
ISBN9781310595431
Corteggiando Calvin
Author

Amber Kell

Amber Kell is a dreamer who has been writing stories in her head for as long as she could remember.She lives in Seattle with her husband, two sons, three cats and one very stupid dog. To learn more about her current books or works in progress, check out her blog at http://amberkell.wordpress.com.Her fans can also reach her at amberkellwrites@gmail.com.

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    Corteggiando Calvin - Amber Kell

    Sa cosa deve fare, esclamò la voce proveniente dall’oscurità.

    Calvin Sanders era in piedi in mezzo al magazzino vuoto. L’aria, satura del fetore di muffa, orina ed escrementi, gli fece salire la nausea mentre esaminava la fotografia di un bellissimo uomo biondo che brillava come se qualcuno vi avesse intrappolato il sole dentro.

    Com’era arrivato a quel punto?

    Lo catturo e te lo porto. Strizzò gli occhi nel tentativo di intravedere la sagoma dell’uomo fra le ombre, ma la sua vista non era in grado di penetrare l’oscurità profonda all’interno dell’edificio. Tu cosa ne farai?

    Questo non è affar suo, ringhiò lo sconosciuto. Quell’uomo ha ucciso mio fratello. Me lo porti e io farò sì che sua sorella non sia la prossima a morire.

    Me la restituirai sana e salva? chiese Calvin. Sebbene lui non lo volesse, il suo sguardo tornò a posarsi sulla foto di sua sorella, legata come un salame, gli occhi spalancati pieni di paura. Di fronte a lei c’era un giornale, la data ben visibile. La sua sorellina era nelle mani di quelli psicopatici dal giorno prima. Calvin tremava al pensiero di tutto quello che avrebbero potuto fare a una ragazza di vent’anni nel giro di ventiquattr’ore.

    La libereremo.

    Calvin non mancò di notare come l’uomo avesse evitato di precisare in quali condizioni. Lui non si fidava certo di una persona che rifiutava di rivelare il proprio nome e di farsi vedere in faccia, ma che scelta aveva? Era impensabile che lasciasse sua sorella nelle mani di quello che era palesemente uno squilibrato, anche se dubitava che l’uomo della foto, dall’aria così innocente, avrebbe mai potuto uccidere qualcuno. Ma naturalmente, nel grande schema delle cose questo non importava. Calvin rivoleva sua sorella.

    Lei sta bene? Non riuscì a evitare che la sua voce tradisse un tono implorante, anche se avrebbe preferito rimangiarsi quanto aveva appena detto. Il tizio che aveva rapito sua sorella non era certo una persona compassionevole.

    Temo che dovrà limitarsi a sperarlo, rispose l’individuo.

    Voglio parlarle prima, esclamò Calvin.

    Signor Sanders, lei crede di avere delle alternative, ma è una sua impressione. Ci sono solo due possibilità. Può fare come ho detto e riavere sua sorella, o può scegliere di rifiutare, nel qual caso le farò consegnare il suo corpo. Un pezzo alla volta.

    Calvin chiuse gli occhi, lottando contro il bisogno di piangere. Non era una persona forte. Era molto diverso da quegli eroi dei film d’azione che si tuffavano nel pericolo sparando all’impazzata e uccidevano i cattivi per salvare la ragazza e, ogni tanto, anche il mondo. Era un falegname che aveva fatto del suo meglio per tirar su una ragazza che aveva perso i genitori quand’era ancora molto piccola. Aveva creduto di essersi comportato bene, fino a quando sua sorella non era stata rapita a causa sua.

    Non avrebbe mai più accettato di fare un lavoro per dei paranaturali.

    Stronzi!

    Sia lui che il tizio sapevano che Calvin non aveva possibilità di scegliere, ma l’idea che sua sorella potesse essere già morta gli provocava un dolore atroce. Trasse un respiro profondo. Va bene, lo farò.

    Sapevo che ci saremmo messi d’accordo, disse l’uomo in tono compiaciuto. Non ci impieghi troppo a catturare quell’uomo. Non ho molta pazienza, e non posso prometterle che sua sorella rimarrà al sicuro per più di una settimana.

    Calvin annuì. Corse fuori dal magazzino con lo stomaco sottosopra, inseguito dal suono di una risata.

    Capitolo Uno

    Alesandro si chinò per mormorare all’orecchio del bel biondo. Credi che sia single?

    Può darsi. Non porta anelli e, quando ci siamo conosciuti, mi ha fissato a lungo.

    Il vampiro sbuffò. Questo significa solo che non è cieco.

    Il suo accompagnatore ridacchiò. Al sorrise. Gli piaceva far ridere Anthony. Nei mesi trascorsi a costruire l’albergo destinato a una clientela paranaturale, i due erano diventati buoni amici. Alesandro ammirava molto Anthony per il fatto di essere, oltre che una persona molto dolce, anche un architetto geniale. Si erano trovati quella sera per discutere con il carpentiere del design delle suite destinate ai vampiri.

    Alesandro e Anthony avevano stipulato un accordo. Al, capo di una piccola comunità di vampiri, avrebbe fornito delle consulenze in cambio della disponibilità gratuita di una delle stanze del futuro albergo. I vampiri erano creature molto territoriali e la stanza sarebbe stata perfetta per ospitare vampiri importanti, provenienti da altre città, che Alesandro avrebbe preferito non tenersi vicino.

    Mentre ammirava il bel falegname chinarsi per prendere una misura, dovette ammettere che quell’accordo gli procurava ulteriori benefici.

    Smettila di sbavare. Farai innervosire quel poveretto. Per non parlare del fatto che potrebbe scivolare sulla tua bava, commentò Anthony con un sorriso.

    Il ‘poveretto’ si chiama Calvin, disse il falegname, voltandosi a guardare i due. E il giorno in cui mi dispiacerà essere fissato da due begli uomini sarà quello in cui qualcuno scaverà una buca e mi ci butterà dentro, perché sarò morto.

    Sorrise, sfoggiando due profonde fossette nelle guance abbronzate. Lo sguardo dei suoi caldi occhi marroni conteneva una nota di allegria. Il colore della sua pelle aveva una sfumatura olivastra, probabilmente ereditata da qualche avo spagnolo.

    Gnammm.

    Immagino che la sottigliezza non sia il nostro forte, disse Anthony. Comunque, grazie per essere venuto così tardi. Il mio amico Alesandro non ama la luce del giorno.

    Wow, alla faccia della riservatezza, commentò Al, scuotendo la testa. Il mio ardito amico ha trascorso troppo tempo in compagnia dei licantropi. Anche se la sua indiscrezione mi spinge a mia volta a chiederti se ti piacerebbe uscire con un vampiro.

    Calvin rise. Ho capito tutto: sei tu quello discreto dei due.

    Nah, stordisco la gente col mio sorriso, disse Al, sfoderando i suoi denti bianchissimi.

    Il falegname scosse la testa e tornò alle sue misurazioni, fermandosi di tanto

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