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Diavolo e demòni (un approccio storico)
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Diavolo e demòni (un approccio storico)

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Saggio premiato con la "Segnalazione di Merito della Giuria" al "Premio Nazionale di Arti letterarie Città di Torino 2015, XII Edizione". E' un'opera divulgativa sulla formazione storica della figura di Satana e dei suoi demòni dalle religioni assiro-babilonese e mazdea al giudaismo e al cristianesimo, fin al demonismo contemporaneo, e sulla percezione nella società odierna del demònico tra ecclesiastici e credenti laici. Indice: Premessa: I simboli e i segni nella Bibbia come tramiti fra Dio e l’uomo / Cenno all’influenza del Mazdeismo sul Giudaismo - Nascita nel popolo d’Israele, sotto la soggezione persiana, dell'idea d’un ispettore e accusatore dei peccatori davanti al tribunale di Dio (satan) / Il Diavolo è Satana, ma non è il Demonio / Demòni / L’inquietante figura sulfurea dell’angelo sterminatore / Diavoli e angeli / Il Diavolo, Lucifero e i demòni nella Chiesa odierna: a1) Il Diavolo; a2) Lucifero; b) I demòni / Ossessioni, possessioni... / Appendice:Abbreviazioni dei nomi dei libri biblici.

LanguageItaliano
Release dateJul 11, 2015
ISBN9781311998996
Diavolo e demòni (un approccio storico)
Author

Guido Pagliarino

Guido Pagliarino è laureato in Economia e Commercio all’Università di Torino con una tesi di ricerca storica pubblicata a cura dell’Istituto di Storia Economica e Sociale. Di particolare interesse durante i suoi studi erano state la medesima disciplina e la Storia delle dottrine economiche e sociali, sotto le guide dei compianti professori Carlo Cipolla e Mario Abrate. Negli anni, insieme ad altri interessi culturali, è continuato quello storico e Pagliarino ha pubblicato diversi saggi su pensiero e storia cristiani. È autore inoltre di romanzi e versi. Per la sua opera edita fin al 1996, nel 1997 gli è stato assegnato il "Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri". Trascurando i volumi più antichi, l'autore ha pubblicato negli anni 2000 i seguenti libri, in parte scritti nel decennio precedente: a) Editi dalla 0111 Edizioni: Il mostro a tre braccia e I satanassi di Torino, due romanzi brevi, 2009 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) ISBN 978-88-6307-195-5 - Svolte nel tempo, 2011 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) (PRIMO ASSOLUTO sezione "Narrativa edita" al Premio Creativa VI Edizione : http://www.edizionicreativa.it/content/cms/db/pages/54/risultati%20premio%20creativa.pdf ) libro: ISBN 978-88-6307-350-8 e-book: ISBN 978-88-6578-039-8 b) Editi da GDS Edizioni: - Vittorio il barbuto, romanzo breve, 2010 ISBN 9788896961537 - Creazione ed Evoluzione, saggio, 2011 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) (MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA al "Premio Nazionale di Arti Letterarie 2010, sezione inedito": http://www.pagliarino.com/images/premio_10_arti_letter_500x364.JPG ) Edito, FINALISTA premiato con diploma al "Concorso Mario Pannunzio 2011": ( http://www.pagliarino.com/premio3_Pannunzio_finalista_2011.htm ) Edito FINALISTA premiato con medaglia e diploma al "Premio Marchesato di Ceva 2014" ( http://www.pagliarino.com/premio_Marchesato_Ceva_finalista_2014.htm ) libro: ISBN 97888896961759 e-book: ISBN 978-88-96961-82-7 - Il terrore privato, il terrore politico, romanzo, 2012 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) (ROMANZO 2° CLASSIFICATO al Premio internazionale Marguerite Yourcenar 2013 Punctum Literary Agency.eu : http://www.pagliarino.com/images/Premio_Yourcenar_Pagliarino_tra_i_5_finalisti.jpg ) libro ISBN 978-88-97587-62-0 e-book ISBN 978-88-97587-71-2 - Sindòn la misteriosa Sindone di Torino, saggio, 2013 (© Editrice GDS) (("Menzione d'onore della Giuria" al "Premio Nazionale di Arti Letterarie Città di Torino" - X Edizione: http://www.pagliarino.com/Sindon_segnalazione_pr_Arti_letter.htm ) libro ISBN 978-88-67820-55-9 e-book ISBN 978-88-67820-88-7 c) Editi dalla Prospettivaeditrice: - La vita eterna; sull’immortalità tra Dio e l’uomo, 2002 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) (PRIMO ASSOLUTO AL "PREMIO CITTA' DI TORINO 2003": http://www.pagliarino.com/premio2003_c_torino.htm ) ISBN 88-7418-106-X - Gesú, nato nel 6 ‘a.C.’ crocifisso nel 30, 2003 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) ( Segnalazione di Merito al "PREMIO PER LA PACE 2004" del Centro Studi Cultura e Società : http://www.pagliarino.com/premio_pace-2004_gesu'.htm ) ISBN 88-7418-072-1 - Cristianesimo e Gnosticismo; 2000 anni di sfida, 2003 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) Secondo Premio Saggistica al Concorso "Città di Salò" 2005 : http://www.pagliarino.com/premio_salo'_2005.htm ) ISBN 88-7418-177-9 - Il giudice e le streghe, romanzo, 2006 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) (Targa e diploma - Menzione d'onore al "Premio Letterario Nazionale Di Benedetto 2009" :http://www.pagliarino.com/prem_De_Bened-09.htm ) ISBN 978-88-7418-359-3 - Le indagini di Giovanni Marco cittadino romano, romanzo, 2007 (FUORI CATALOGO © GUIDO PAGLIARINO) (Premio Speciale della Critica al Premio Letterario Nazionale "Alfonso Di Benedetto" 2008 : http://www.pagliarino.com/premio-A-Di-Benedetto-2008_indag-Giov-Marc.htm Premiato al Premio "Aldo Cappelli - Romanzo storico" - Concorso Nazionale Letterario GARCIA LORCA : http://www.pagliarino.com/pr_g_lorca-2_capelli_giov_marco.htm ) ISBN 978-88-7418-343-7

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    Diavolo e demòni (un approccio storico) - Guido Pagliarino

    INDICE

    Premessa: I simboli e i segni nella Bibbia come tramiti fra Dio e l’uomo

    Cenno all’influenza del Mazdeismo sul Giudaismo - Nascita nel popolo d’Israele, sotto la soggezione persiana, dell'idea d’un ispettore e accusatore dei peccatori davanti al tribunale di Dio (satan)

    Il Diavolo è Satana, ma non è il Demonio

    Nell'Antico Testamento i demòni non sono sotto-diavoli

    L’inquietante figura sulfurea dell’angelo sterminatore

    Diavoli e angeli

    Il Diavolo, Lucifero e i demòni nella Chiesa odierna:

    a¹) Il Diavolo

    a²) Lucifero

    b) I_demòni

    Ossessioni, possessioni...

    Appendice - Abbreviazioni dei nomi dei libri biblici

    Premessa: I simboli e i segni nella Bibbia come tramiti fra Dio e l’uomo

    Poiché nella Bibbia possono intervenire simboli e segni, anche a proposito di Satana e dei suoi diavoli, nell'Apocalisse, ad esempio, con dragone rosso s'intende lo stesso Satana, può essere utile precisare che s’intenda con tali parole, per evitare che si pensi a qualcosa d'astratto e astorico.

    I simboli che troviamo nella Bibbia¹ non devono essere visti come rappresentazioni immaginarie avulse dalla storia, come qualcosa d’incorporeo frutto di fantasia senz’alcun riferimento alla realtà e, in questo reale, alla Rivelazione che, diciamolo subito, si è realizzata nel corso del tempo secondo l’interpretazione teologica di avvenimenti storici. Non è bene che l’errore compiuto nel XX secolo dalla scuola mitica protestante² sia ripetuto oggi, anche se alcuni epigoni continuano a contrapporre simbolo e realtà intendendo i fatti della Bibbia solo in senso mitico-simbolico e non storico, compresa addirittura la Risurrezione di Cristo, che è invece essenziale per il Cristianesimo: non accettarla in senso reale vanifica la fede, come lo stesso Nuovo Testamento, tramite san Paolo, afferma nella prima lettera ai Corinzi: […] allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede³ .

    Nella prima metà del XX secolo la scuola mitica, in testa il cristiano luterano Rudolf Bultmann⁴ , tentava di consegnare la risurrezione di Cristo alle categorie del mito e della leggenda affermando che della vita e della predicazione di Gesú non si poteva sapere nulla, se non ch’era stato uno dei tanti ebrei crocifissi da Ponzio Pilato. Questi esegeti ritenevano storica la sola predicazione (kerigma) degli apostoli, che non sarebbe stata altro che una spiegazione del significato teologico della Croce, e così scambiavano per causa l’effetto. Scriveva il Bultmann: "La comunità doveva superare lo scandalo della croce, e lo ha fatto con la fede pasquale. In che modo sia maturato, nei particolari, questo atto decisionale, in che modo sia nata nei singoli discepoli la fede pasquale, è un processo che la tradizione ha oscurato colorandola leggendariamente, ma che non ha alcuna rilevanza sostanziale"⁵ . Il Bultmann e gli altri esponenti della scuola mitica avevano resa vana l’affermazione basilare del Nuovo Testamento che Dio Padre ha risuscitato Gesú dai morti, ch’era divenuta per loro l’asserzione che Dio aveva risuscitato la fede facendola diventare cristiana. In altre parole, avevano voluto rendere essenziale solo questa fede in Dio eliminando la storicità dei dati neotestamentari; ma con ciò avevano soltanto creato problemi, ad esempio sul perché, in mancanza d’una reale risurrezione di Gesú, gli atterriti apostoli avessero di colpo immaginato e predicato Cristo risorto, a rischio della propria vita (a meno d’immaginare - ma a forza d’inventare dove si finisce?! - che pure quel terrore fosse una fantasia degli evangelisti). Nondimeno, quei membri della scuola mitica che erano credenti e s’erano prefissi d’abbattere le conclusioni dei razionalisti del XIX secolo, col limitarsi a porre il Cristianesimo su di un diverso piano non sarebbero riusciti nell’intento, e i risultati della scuola razionalista sarebbero stati vanificati solo negli ultimi decenni del XX secolo dalla scuola cattolica storico-critica⁶ . La risurrezione di Cristo è da intendersi alla lettera, è un’opera concreta di Dio nella quale agiscono l’amore e la potenza del Padre, è lo storico risultato di un’azione diretta di Dio su Gesú e non sui suoi apostoli e discepoli: l’operazione dei mitici sui Vangeli non era scientificamente corretta, a uno studioso che si occupasse seriamente di scritti di autori parimenti antichi, Tacito, Giuseppe Flavio, Cesare…, non "verrebbe mai in mente di attribuire loro una siffatta libertà nel trasformare i referenti e nell’esprimere un significato nascosto diverso dal senso convenzionale delle parole usate⁷ . Per prima cosa, si dovrà lasciar parlare il testo in discussione in ciò che esso ha da dire di per se stesso⁸ . Ad esempio, nella lettera di Paolo ai Romani⁹ è scritto, con attendibile significato letterale: Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato¹⁰ una volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio; e nella sua seconda lettera ai Corinzi troviamo: Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesú, risusciterà anche noi con Gesú e ci porrà accanto a lui insieme con voi. Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio. Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno".¹¹

    Anche se la Risurrezione, come l’incarnazione, la vita e la morte di Gesú, è da intendere alla lettera pena il crollo del Cristianesimo, noi troviamo utile parlare di Dio eterno e infinito e della sua azione, indirettamente, col ricorso alla simbologia, tramite analogie e metafore afferrabili perché basate sulla nostra finita esperienza filtrata dalla nostra limitata psiche. Però, attenzione! se è vero che il linguaggio biblico ricorre al simbolo, quest’ultimo è da intendersi secondo il suo etimo, non nel significato corrente più generico. Simbolo deriva dal verbo greco syn-bállein = mettere assieme¹² e nell’originario significato si riferisce all’uso nell’antica Grecia di spezzare irregolarmente un oggetto in due parti così che il possessore d’una di esse, vale

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