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Il Figlio Del Capo 1
Il Figlio Del Capo 1
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Il Figlio Del Capo 1

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About this ebook

Britt si sveglia tra le possenti braccia di Jack.
Jack… qualsiasi fosse il suo cognome, comprese imbarazzata. Liberandosi dalle lenzuola, Britt si mise in piedi e tenne forte la testa tra le mani. Sembrava che ci fossero dei lavori in corso al suo interno, inoltre, sentì anche un acuto dolore ai denti. Erano i postumi della sbornia. Incespicando fino al bagno, bevve dell’acqua e fece una doccia. Dopo aver bevuto ancora, si rimproverò per aver permesso che la situazione si spingesse così oltre.

Sapeva che bere dell’acqua e  prendere un’aspirina prima di andare a dormire l’avrebbero aiutata a reprimere questa sensazione insopportabile. Aveva bisogno di una colazione abbondante. Tuttavia, era bloccata con questo tipo che pensava fosse normale rimanere dopo un rapporto occasionale. Britt non aveva esperienza con situazioni simili, a parte quella volta in cui aveva avuto un incontro al college con un ragazzo del suo corso di studi femministi. Il tipo con il tatuaggio di una scheda madre sul petto. Non era finita bene, ma almeno aveva avuto la cortesia di andarsene subito dopo. Dovevano fare colazione insieme? Doveva lavorare. Lui… probabilmente aveva qualche impegno con la chitarra o qualcosa del genere. Soprattutto, lei aveva bisogno di un po’ di spazio per prepararsi e dimenticare la notte scorsa insieme al chitarrista il cui cognome era un mistero da lasciare irrisolto. Quel tipo era SEXY! Ma sapeva non lo avrebbe mai più rivisto.

Oppure sì? 

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateDec 12, 2016
ISBN9781507122969
Il Figlio Del Capo 1

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    Il Figlio Del Capo 1 - Sierra Rose

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Capitolo 13

    Capitolo 14

    Capitolo 15

    Capitolo 16

    Capitolo 17

    Capitolo 18

    Capitolo 19

    Capitolo 20

    Capitolo 1

    Britt Collier era pericolosamente vicina a perdere le staffe. Era l’unica contabile rimasta e, sebbene non le dispiacesse rispondere a delle domande di una certa importanza, non aveva bisogno che il suo viscido capo si sporgesse sulla sua scrivania. Era evidente che stesse cercando di allungare il collo per avere una visuale migliore della sua scollatura. Conoscendo quella tattica, aveva abbottonato la camicetta fino all’ultimo bottone e sotto aveva indossato un top per evitare situazioni spiacevoli; doveva proteggersi dai suoi sguardi impertinenti. Se la piccola compagnia avesse avuto un dipartimento per le Risorse Umane, lo avrebbe accusato di molestie sessuali. Tuttavia, il responsabile delle assunzioni era anche l’assistente del direttore operativo, quindi non sarebbe stata una grande novità. La posizione di operatore direttivo era una delle più importanti nell’organizzazione. Forse un giorno, anche lei avrebbe raggiunto quei livelli. Una ragazza può sempre sognare, no? In effetti, Britt era piuttosto sicura che l’assistente avesse ottenuto il suo comodo doppio lavoro grazie a Mr. Freeman in persona. Sicuramente, dovevano essersi divertiti parecchio durante il colloquio.

    Britt si credeva una donna pragmatica, una femminista che va dritta al sodo. Tuttavia, crollò sulla sua scrivania e non disse nulla mentre Freeman si avvicinò per indicare qualcosa sullo schermo del suo computer. Non poté evitare di fissare il suo petto. A quel punto, lei spostò indietro la sua poltrona e si alzò.

    «Adesso basta, disse.

    «Mi scusi, Miss Collier?» disse, inarcando le sopracciglia in segno di avvertimento.

    «Ho già spiegato tutto nella mia e-mail. Quindi, se non le dispiace, ho dei costi da aggiornare nel database.»

    «Certo. So quanto tu sia impegnata.»

    «Se vuole scusarmi.»

    Le sorrise.

    Oltrepassò la sua postazione e si avviò verso il bagno delle signore per allontanarsi da lui. Avrebbe preferito dire qualcosa di più intelligente e tagliente, qualcosa che lo umiliasse esattamente come lui stava facendo con lei quando cercava di sfiorarle i seni. Nel tentativo di sentirsi meglio, controllò la data sul suo cellulare. Altre sei giorni, ripeté tra sé. Britt riuscì a sopravvivere durante la sua ultima ora in ufficio, controllando due volte i tabulati e segnando le cose da fare nella sua lista. Terminò dieci minuti prima delle cinque, in tempo per sistemare la sua scrivania e preparare il lavoro per il giorno successivo. Non appena la lancetta segnò le cinque, lei si mise in piedi, borsa in mano.

    Creative Consulting si trovava all’undicesimo piano dell’edificio, e proprio quando lei Britt uscì dall’ascensore notò la sua migliore amica, Marjorie emergere dalla scale. Marj si stava preparando per una maratona e sosteneva che gli ascensori l’avrebbero indebolita. Insieme andarono da Joe’s Java, un piccolo caffè all’angolo. Avevano stabilito che il giovedì pomeriggio era la giornata perfetta per un po’ di caffeina.

    Accomodandosi su una poltrona vicino alla finestra, Britt sorseggiò il suo latte al caramello e sospirò sollevata. Il locale era tranquillo, ma non quel genere di pace che si trova in un ufficio, con l’insopportabile rumore delle luci al neon e il silenzio prima che Freeman decidesse di avvicinarsi a lei come uno squalo. Non era davvero uno squalo, cercò di ragionare, sembrava più una piovra con tutte quelle braccia e gambe. Marjorie ordinò qualcosa a base di soia con uno strano colore verde.

    «Sembra vernice. Un colore terribile. Come quello della sala d’attesa di un dottore.»

    «Grazie. Comunque, è buono. Latte di cocco, cavolo riccio e polvere proteica—»

    «Sembra paradisiaco,» Britt borbottò.

    «No, paradisiaco sarebbe poter trascorrere tre settimane a Bali con Ryan Gosling.»

    «Ancora Ryan Gosling? Possiamo andare oltre le Pagine della Nostra Vita

    «Mai. Sono fedele.»

    «Con quanti ragazzi sei uscita questo mese, Miss fedeltà?» Britt chiese per scherzare.

    «Sono solo appuntamenti. Tra me e Ryan Gosling è vero amore.»

    «Lui lo sa?»

    «No, ed è meglio così. Non voglio sconvolgere la sua felicità.»

    «Davvero altruistico da parte tua. Freeman era nel mio ufficio questo pomeriggio e fissava il mio monitor.»

    «Ugh. Ha lasciato cadere una penna per guardare sotto la tua gonna?»

    «Indosso pantaloni per un motivo.»

    «Quindi ha optato direttamente per le tette. Ascoltami,» Marj disse mestamente. «Fra una settimana sarà in pensione e palpeggerà qualche sfortunata giocatrice di bingo al centro per anziani.»

    «Ti sembra il tipo che gioca a bingo?»

    «No, sembra il tipo che frequenta gli strip club e scambia i soldi con le banconote contenute nei perizomi.»

    «Che schifo. Sì, lo fa. Almeno non ci fiaterà più sul collo.»

    «Vuoi dire che non sbaverà più sulla nostra scollatura. È un pervertito.»

    «Credimi, non verserò una lacrima non appena se ne andrà ma se il prossimo capo fosse un coglione peggiore?»

    «Lo credi possibile? Cioè, Hitler è morto, giusto?»

    «Sì, ma ci sono parecchi maiali sciovinisti nel mondo. Adorano le posizioni autoritarie quando non trovano il perfetto posto al sole.»

    «Giusto. Beh, mostrami le case.»

    «Appartamenti. Ho trovato tre proprietà tra cui scegliere. Non vedo l’ora di mostrarle a Kevin questa sera.»

    «Sei mesi sono tanti. Quando festeggerete?»

    «Hanno appena riaperto il Tamarind dopo averlo rinnovato e siamo pronti per provarlo,» Britt esclamò entusiasta. «Ho comprato un nuovo vestito.»

    «Hai fatto shopping? Devi essere piuttosto eccitata.»

    «Beh, stiamo per andare a convivere dopo tutti questi mesi. Non stavo più nella pelle. Non dovrò più vedere gli episodi di Flip That House perché sono solo e annoiata. Staremo insieme e potremo iniziare una nuova vita. Volevo un posto che potessimo davvero rimodernare insieme, però Kevin non è un gran fan del fai da te.»

    «Nemmeno tu.»

    «In tutta franchezza, no, non sono in grado di fare dei lavori in casa ma mi piacerebbe imparare. Guardo spesso dei tutorial in cui spiegano come dipingere una panchina o sistemare il giardino e vorrei provare.»

    «Guardi dei video su delle panchine? Tesoro, hai bisogno di qualcosa di meglio.»

    «Che cosa suggerisci?»

    «Trova un bel video con Ryan Gosling.»

    «Sei impossibile.» Britt scosse la testa e finì il suo latte.

    «Mi piace il primo.» Disse osservando il catalogo che le avevo mostrato.

    «Anche a me, ma credo che la cucina sia troppo piccola. Se volessi preparare delle lasagne o qualcosa di simile non avrei abbastanza spazio.»

    «Quali probabilità ci sono che tu ti metta a preparare lasagne? Credi che estrarre quella congelata dal freezer conti come ‘preparazione’?»

    «No, guardo dei programmi di cucina—»

    «Dobbiamo comprarti l’abbonamento premium. Guardi programmi sulle lasagne e panchine e credi che ti piacciano. C’è molto di più. Film, spettacoli e morti viventi.»

    «Preferisco la cucina. Gli zombie li posso trovare da un’altra parte.»

    «Grazie. Che mi dici del terzo?»

    «È il mio preferito. Ha il giardino sul tetto. Potremmo arredarlo con un tavolo e un grande ombrellone e organizzare cene al tramonto.»

    «Se è una delle tue fantasie, chi ti ferma.»

    «Come?»

    «Kevin non mi sembra il tipo da cena al tramonto, salvo che lui non stia utilizzando il suo cellulare nella fantasia. Ha un serio problema di dipendenza con il telefono.»

    «Disse la donna che definisce Siri la sua amica del cuore?»

    «Sa tutto! Inoltre, sa che non può rimpiazzarti.»

    «Penso che creando un po’ di atmosfera con dei vasi in terracotta e dei fiori, del vino bianco fresco e una spremuta d’arancia rossa...»

    «È una fantasia su Kevin o è la scena tratta da una rivista che ritrae il paesaggio toscano?»

    «È la casa dei miei sogni, d’accordo? Lasciami fantasticare. Potrebbe essere l’ultima occasione che ho per pensarci. Magari odierà l’idea del giardino sul tetto.»

    «Solo se deve salire le scale o fare qualcosa che lo costringa a mettere giù il cellulare. Sul serio, Britt, non sono sicura che tu ci abbia pensato davvero. Vuoi vivere con qualcuno come lui?»

    «Non ha niente che non vada. Ricorda il giorno del mio compleanno e mi chiama se fa tardi. Che cos’altro potrebbe desiderare una ragazza?»

    «Attenzioni. Passione. Un uomo con personalità.»

    «Lui ha personalità.»

    «Adorare il proprio telefono

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