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La serenità è anche in una corsia
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Ebook78 pages40 minutes

La serenità è anche in una corsia

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About this ebook

Un percorso iniziato al risveglio dall'anestesia dell'ultimo intervento cardiaco e proseguito tra le corsie dell'ospedale, fino a sfociare verso l'osservazione della vita e della società vista, da un letto di un ospedale. Accorgersi, infine, di quanto siano belli i semplici gesti e di come basterebbe poco perché tutti noi fossimo felici.
LanguageItaliano
PublisherFabio Casadei
Release dateMar 19, 2014
ISBN9781291781250
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    La serenità è anche in una corsia - Fabio Casadei

    La serenità è anche

    in una corsia

    Di Fabio Casadei

    2

    Prefazione

    Sono Fabio, un ragazzo cardiopatico ma che sta

    bene. Mi ritrovo a scrivere queste righe spinto dai

    sentimenti che percepisco dentro gli ospedali…dai miei

    sentimenti a quelli che avverto negli altri. Ma scrivo anche

    per ringraziare i miei genitori e mio fratello che sono

    sempre stati perfetti in tutto per non farmi pesare nulla

    delle mie cardiopatie congenite, per tutta la pazienza e

    l’amore che hanno avuto nei miei confronti per la quale

    non ho mai ricambiato a sufficienza, per ringraziare lo

    staff medico e paramedico dell’ospedale Sant’Orsola –

    Malpighi (mi scuso se non li ho citati tutti nelle pagine che

    leggerete) che a dir poco sono splendidi sia a livello

    professionale che umano e per ringraziare la mia ragazza

    che nell’ultima operazione (ovviamente, nella precedente

    operazione a sette anni e in quelle ancor prima, non ci

    conoscevamo) ha fatto di tutto per starmi vicino.

    Ma anche per dimostrare che per avere gioia e

    serenità non è necessario divertirsi in tutti i modi…anzi, a

    3

    volte le cose più divertenti e sballate, quando finiscono,

    ti lasciano dentro te un senso di vuoto ed inutilità…mentre

    la gioia e la serenità sono sentimenti ben più stabili e

    piacevoli.

    Non voglio essere e non sono uno psicologo ma

    vorrei anche dare un piccolo appoggio a quei genitori in

    ansia per i propri figli che devono subire un’operazione.

    Insomma, il dolore indubbiamente fa male ma ti

    accresce dentro e ti fa capire che nulla è scontato, neppure

    vivere…

    4

    5

    La penombra e poi un uomo grigio in mezzo alla

    stanza appoggiato ad un palo…no, non può essere

    vero…richiudo gli occhi e quando li riapro la figura di

    prima, è già svanita. Giro lo sguardo nella stanza, li

    richiudo e un attimo dopo cerco gli occhi di qualcun altro,

    ma sono tutti indaffarati.

    Osservo meglio la stanza. Davanti a me tre letti

    numerati…credo che il mio sia il numero 6 deducendo da

    come sono numerati gli altri: ci sono un anziano sul letto

    più a destra e due signori di mezza età negli altri due. Le

    pareti sono arancioni, di un arancione caldo. Più a sinistra,

    invece, una stanza con ampie vetrate. Non riesco a girare

    la testa ma avverto che, sia a destra che a sinistra, ci siano

    altri letti vicini al mio…

    Respiro, mi fa male, mi fanno male il collo, i

    talloni, le costole, il petto, la schiena ma non è un grosso

    problema. Mi guardo un attimo. I miei fili…erano da tanti

    tanti anni che non mi facevano compagnia! Il sondino

    naso-gastrico, il respiratore, i fili delle flebo, quelli per

    l’iniezione di medicine e cibo dal collo, i quattro drenaggi,

    6

    il catetere per l’urina…anche se non lo faccio fisicamente,

    con il cuore li saluto uno ad uno: in questo momento sono

    loro i miei amici che mi fanno compagnia.

    Bentornato mondo, sono di nuovo in gioco (anche

    se non mi ero mai posto il dubbio su questo). Arriva

    un’infermiera. "Finalmente degli occhi con i quali

    colloquiare senza dire una parola".

    Ciao Fabio, sono Giulia. Sto zitto un attimo. Poi,

    con la voce molto bassa le dico: "Ciao, che giorno è

    oggi?. E’ mercoledì, hai dormito tutta notte!". Cavolo,

    penso, mi hanno operato martedì mattina e ho dormito

    sino adesso!

    "Come

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