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Zabajone - Poesie, poesiacce & C.
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Ebook91 pages46 minutes

Zabajone - Poesie, poesiacce & C.

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Poesia dialettale, d’amore, sociale, politica, storica, intimistica, eccetera. Tutto sommato è importante il momento, è importante l’attimo, in cui sboccia e si dona, da sola. A volte la pianta è longeva, altre volte si avvizzisce a 38 anni e non sboccia più, se non raramente, come quando…

“Quando una luna mi riporta indietro,
sopra i capelli mossi dal vento del mare
d'inverno d'incanto mi sento
volare, e poi ancora stupore,
nel fango del tempo
che manda in letargo
amori lontani perduti
nei sogni che hanno creato,
fantasmi di sabbia
mossa dal vento del mare
d'inverno d'incanto diventa
illusione e poesia.

« La poesia non è di chi la scrive, è di chi... gli serve! »
(Mario Ruoppolo/M.Troisi a Pablo Neruda/Philippe Noiret - Il Postino)
LanguageItaliano
PublisherMario Bellomo
Release dateAug 2, 2014
ISBN9781291970920
Zabajone - Poesie, poesiacce & C.

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    Zabajone - Poesie, poesiacce & C. - Mario Bellomo

    Poesia dialettale, d’amore, sociale, politica, storica, intimistica, eccetera. Tutto sommato è importante il momento, è importante l’attimo, in cui sboccia e si dona, da sola. A volte la pianta è longeva, altre volte si avvizzisce a 38 anni e non sboccia più, se non raramente, come quando…

    "Quando una luna mi riporta indietro,

    sopra i capelli mossi dal vento del mare

    d'inverno d'incanto mi sento

    volare, e poi ancora stupore,

    nel fango del tempo

    che manda in letargo

    amori lontani perduti

    nei sogni che hanno creato,

    fantasmi di sabbia

    mossa dal vento del mare

    d'inverno d'incanto diventa

    illusione e poesia.

    « La poesia non è di chi la scrive, è di chi... gli serve! »

    (Mario Ruoppolo/M.Troisi a Pablo Neruda/Philippe Noiret - Il Postino)

    Prometeo

    per chi,

    e poi, perché...

    Se volo più in alto,

    e nasce una canzone,

    se quando ti rivedo

    muore una parola...

    è per me

    te,

    o che...?

    E sempre lì parlò,

    e andavo biascicando

    come un saggio, ch'è onniscente...

    solo che la differenza

    era data dal proseguo:

    non capisco proprio niente.

    Cosa guardi amico mio?

    siamo tanti prometei

    quando affrontano paure

    con i nodi senza capi.

    Finché dici "basta ormai!

    non ne voglio sogni morti!

    riprendeteveli tutti,

    niente belli, niente brutti..."

    E invece non bastava,

    quelli belli li volevo,

    e allora l'ho creato.

    Io creatore,

    di una bocca che sorride

    insieme agli occhi,

    già cantici alla vita.

    E loro, "dicci, che succede?

    nel tuo cuore hai trovato...

    ...una scintilla come il sole?

    Sai che ti vogliamo bene:

    la mettiamo pure in testa,

    solo al cuore... non conviene".

    Tu mi guardi, amico mio,

    mi bastava anche guardarla

    senza mai tendere mano,

    che non fosse a far da ombrello.

    E solo chi sapeva il vero,

    che capiva dove andavo,

    m'ha punito a fuoco lento,

    e poi col ferro m'ha accecato.

    Mentre là dove m'appese

    giunse infine al gelo il vento,

    e solo il corpo le lasciavo...

    * * *

    Un cancelletto verde

    e parolette brevi,

    sorrisi un po' assassini,

    e il gioco è preparato,

    la trappola è partita :

    timidezza da leone,

    io sfacciato, come un pollo,

    indifesa e sei una tigre

    io mi guardo, poi m'accorgo,...

    sguardo acuto come un pesce,

    ancora dormo,

    ed è ormai giorno.

    * * *

    Vedo solo che sei sempre più bella;

    sei come un fiore

    che mentre cresce, ripete quell'attimo eterno

    e s'apre, in una sinfonia di profumo e colore,

    che non sembra possa morire, neanche d'inverno...

    sogno d'amore,

    per me sei solo, sempre più bella.

    * * *

    Sei fiore dolce

    piccolo eterno,

    occhi infiniti,

    mare d'inverno,

    luce nel viso

    l'amore, un sorriso,

    e ancora sei una,

    piccola luna.

    Fiore d'aprile

    sei veramente,

    oro dei monti,

    nato da niente,

    cerco una mano,

    col cuore, lontano,

    amore e fortuna,

    piccola luna.

    * * *

    Non basta essere buoni,

    deve essere concesso.

    E se anche tu hai pensato

    di migliorare un po' te stesso,...

    non basta essere bravo,

    deve essere permesso...

    e solo dopo fai carriera

    e su per giù, probabilmente,

    permetterai a chi sarà sotto

    d'esser tanto, oppure niente

    più di quello che è previsto

    da un trattato dove è nata

    l'arroganza della gente,

    che non serve essere buoni

    se non vuoi sentirti fesso.

    * * *

    Cieli chiari da guardare

    occhi come laghi che sui

    monti sono gioie da nascondere,

    bei diamanti incastonati

    fra gli alberi verdi protesi

    come ciglia folte per parlare,

    e poi, campi di grano

    che lottano col vento,

    capelli, che asciugano

    sorgenti dei monti

    sono lacrime

    che piangono

    che ridono

    che vivono

    che vanno a sfociare

    dentro un mare di rose

    rosse

    labbra

    che parlano

    che dicono...

    di te.

    * * *

    Ed è a quel punto

    che ti senti vivo,

    e più vivi e più ti uccide,

    come la vita,

    così l'amore illude

    a ciò che non è;

    e invece appare

    al posto suo,

    di chi crede tu sia

    realtà del suo futuro

    fatto di sogni,

    la morte dell'amore,

    che solo morendo

    può essere eterno.

    * * *

    Lascia un po' soli questi due affanni,

    lasciali soli a contare i malanni;

    io non sapevo che dietro le quinte

    c'era un canuto

    burattinaio.

    Viva le donne e le pose più spinte.

    Viva le donne adesso che raglio...

    Io non vedevo che c'era lo sputo

    sopra i fiori,

    sotto

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