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Frank Sinatra e il diavolo
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Frank Sinatra e il diavolo
Ebook34 pages29 minutes

Frank Sinatra e il diavolo

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Tom Starvery è un anonimo impiegato alla International Bank di Boston. La sua vita scorre senza sussulti, prigioniera della solitudine, fino a quando uno strano uomo si presenta allo sportello. Un uomo che è il sosia perfetto di Frank Sinatra e che dimostra di conoscere un segreto inconfessabile del passato di Tom. "Perché resti tra me e te dovrai accettare un baratto", la proposta di Frank. E lo scambio messo sul piatto dallo sconosciuto sarà qualcosa di realmente diabolico. Qualcosa che metterà Tom davanti al suo lato più oscuro.
LanguageItaliano
Release dateJun 9, 2014
ISBN9786050302967
Frank Sinatra e il diavolo

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    Frank Sinatra e il diavolo - Vincenzo Malara

    diavolo

    Frank Sinatra e il diavolo

    Tom Starvery non poteva credere che quell’uomo fosse il sosia perfetto di Frank Sinatra. Quell’aspetto da perfetto impenitente e il cappello appena spostato all’insù ad incorniciarlo nel suo abito impeccabile. Tom amava l’intramontabile swing americano e, oltre a possederne diversi dischi, ricordava tutte le copertine dei successi di Sinatra e le sue brillanti interpretazioni sul grande schermo. Non aveva dubbi: quel cliente sembrava spuntato direttamente dal passato. Seduto allo sportello della banca, Tom vedeva uomini distinti tutti i giorni. L’International Bank si trovava al trentaduesimo piano di un grattacielo nel centro di Boston su Richmond street, a pochi passi dal Christopher Columbus Waterfront park. Alla maggior parte dei bostoniani quel piano sembrava irraggiungibile in tutti sensi: l'International non era un posto per risparmiatori comuni, per famiglie con la lavatrice acquistata a rate o coppie alla ricerca di un mutuo per la prima casa. Quella banca era solo per chi poteva dare ai soldi il peso leggero di qualcosa che si ha in quantità. Nemmeno Tom Starvery avrebbe potuto aprire lì un conto corrente, ma lui ci lavorava e aveva il privilegio di poter osservare quel mondo esclusivo dalle sue viscere, senza possederne le carte per parteciparvi. Frank Sinatra si presentò allo sportello il primo lunedì del mese. Il 4 aprile del 2011. Un vestito grigio gessato, indossato a puntino come se fosse una seconda pelle; il cappello posato quasi per caso sulla testa, ma con la chiara intenzione di darsi un tono scanzonato; la cravatta leggermente allargata, come se fosse stata indossata quasi per caso.

    … Ho bisogno di parlare con chi comanda…

    Tom si scontrava quotidianamente con uomini d’affari che protestavano per ogni singola virgola fuori posto sul loro conto. Molti possono pensare che questi ricconi non sappiano precisamente quanto sia gonfio il loro portafogli, invece monitorano tutto con minuziosa attenzione e sono avidi proporzionatamente alla loro ricchezza. Tom sapeva dove dirottare quel cliente. Trentaquattresimo piano. Ufficio gestione conti.

    … In fondo alle sue spalle ci sono gli ascensori e può andare al…

    Tom non riuscì a terminare la frase che Frank risucchiò le sue parole.

    … Non sei tu a comandare, Tom?

    L’aspetto scanzonato del cliente si ricompose, come se una scossa elettrica gli avesse attraversato il culo. Anche il suo sguardo, prima così leggero e sereno, si era fatto concentrato e incorniciato da occhi sottili. Nella testa di Tom non sfilò nessun tipo di pensiero.

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