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Schegge dallo spazio - volume 6
Schegge dallo spazio - volume 6
Schegge dallo spazio - volume 6
Ebook29 pages22 minutes

Schegge dallo spazio - volume 6

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About this ebook

Nel racconto "Atumiani" scopriamo chi erano in realtà le divinità egizie, qual era la loro visione dell'universo e quanta considerazione avevano degli esseri umani.

Nel racconto "Il volo" accade qualcosa di imprevisto: immaginate di essere in partenza, di espletare le ultime formalità e di avviarvi al gate. All'improvviso vi rendete conto di avere un problema e quando chiedete aiuto ricevete solo sguardi stupiti... possibile che per gli altri vada tutto bene?

Nel racconto "Gilles" c'è una storia d'amore che sembra impossibile. Eppure, l'amore, trova sempre la strada per trionfare... e in qualche modo, ci riuscirà anche questa volta.
LanguageItaliano
Release dateJun 6, 2014
ISBN9786050306859
Schegge dallo spazio - volume 6

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    Schegge dallo spazio - volume 6 - Marco Alfaroli

    Alfaroli

    Atumiani

    Atum era il Signore delle divinità,

    si era autocreato e aveva come sposa la sua ombra.

    Quel giorno Ra era proprio di buon umore. Sorrise e puntò i suoi occhi di rapace sulle piramidi che aveva impastato personalmente quella notte.

    Quando si divertiva a modellare usava sempre materia grezza e poi, attraverso impulsi mentali, rendeva le pareti lisce e compatte. Il risultato era una serie di forme perfette, diverse per colore e grandezza, tutte sospese a mezz’aria. Le sue creazioni rimanevano immobili, in attesa della conclusione del gioco.

    Fissò la più grande e questa, quasi subito, iniziò a traslare di lato e si fermò su quella più piccola, di colore rosso.

    Con un’altra azione mentale, fece ruotare la piramide fino capovolgerla completamente. Poi ghermì le altre tre, verdi e luminose. Anche queste ruotarono, ma rimasero perpendicolari e i loro vertici finirono per fronteggiarsi.

    Toth si avvicinò proprio in quel momento.

    «Bella scultura aerea!» esclamò.

    «Non so» disse Ra «mi sembra che manchi qualcosa».

    I suoi occhi si accesero e tra i vertici delle piramidi, con un lampo, esplose un piccolo sole.

    «Ecco, ora va molto meglio».

    Toth osservava pensieroso quella meravigliosa manifestazione della loro grandezza. Improvvisamente parlò.

    «Quel sole giallo, ti ricordi? È successo tanto tempo fa...»

    «Sì, mi ricordo».

    Gli altri Atumiani si destarono dall’apatia e prestarono attenzione all’evento, perché evocava le loro gesta del passato.

    Anubi intervenne nella discussione.

    «Li ho percepiti. Stanno arrivando!» disse. «I loro pensieri sono semplici, come allora. Eppure li sento sempre più vicini».

    «Credi che siano venuti a cercarci?» chiese Ra, perplesso.

    «No, è un caso. Avverto in loro molta sete di conoscenza. Sono state la curiosità e la speranza ad averli spinti fin qui».

    Ra si elevò di quota. Le enormi pinne vela che lo mantenevano in volo lentamente si trasformarono. Come

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