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Le culture partecipative. Da Linux a Wikipedia
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Ebook58 pages28 minutes

Le culture partecipative. Da Linux a Wikipedia

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Riflettendo sulla lettura di Castells, Il Potere dell’identità (che insieme con La nascita della società in Rete, fa parte di un lavoro più ampio del sociologo castigliano), riteniamo opportuno cercare di delineare la sinergia concettuale tra il topos di comunità, quello di identità e le relazioni che intercorrono tra tali concetti con il recente fenomeno delle culture partecipative
LanguageItaliano
PublisherRoberto Fusco
Release dateJul 7, 2014
ISBN9786050310405
Le culture partecipative. Da Linux a Wikipedia

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    Le culture partecipative. Da Linux a Wikipedia - Roberto Fusco

    Culture partecipative

    Abbiamo visto come il nuovo paradigma dell’e-business, che è la radice del modello della new economy, abbia rivoluzionato il sistema economico globale che sta diventando sempre più, principalmente grazie alle tecnologie della Rete, un sistema che è, come ci dice Don Tapscott, nella sua lucida analisi sul fenomeno che tratteremo in questo capitolo, un sistema basato sulla collaborazione tra le persone.

    "I nostri antenati lasciarono la prima prova tangibile della predisposizione dell’essere umano alla cooperazione sociale 60-70.000 anni fa nei dipinti sulle pareti delle caverne e negli utensili primitivi delle comunità di cacciatori-raccoglitori. Abbiamo imparato rapidamente che i gruppi avvezzi alla cooperazione avevano sorti migliori di quelli in cui la norma era rappresentata dalla sola tutela degli interessi privati. Così attorno all’anno 8000 a. C., la nostra specie iniziò a passare ad uno stile di vita stanziale. Invece di procurarci il cibo tramite la caccia cominciammo a coltivare ed allevare animali, tenendoli in piccoli villaggi che limitarono la nostra mobilità. Ideammo un’organizzazione del lavoro basata sulla cooperazione fra comunità locali e definimmo una serie di regole e istituzioni sociali. Le città, gli eserciti, gli imperi, le imprese e i movimenti sociali emersero in un batter d’occhi, rispetto all’intero percorso evolutivo della nostra specie."¹ ⁵

    Riflettendo sulla lettura di Castells, Il Potere dell’identità (che insieme con La nascita della società in Rete, fa parte di un lavoro più ampio del sociologo castigliano), riteniamo opportuno cercare di delineare la sinergia concettuale tra il topos di comunità, quello di identità e le relazioni che intercorrono tra tali concetti con il recente fenomeno delle culture partecipative.

    Abbiamo visto come sia l’appartenenza ad un gruppo sociale, dotato delle proprie regole, riti e modelli, a plasmare negli individui un modo di  rappresentarsi in virtù di quella che è per loro un identità prima collettiva e solo dopo individuale.

    È sufficiente restringere il capo di analisi, partendo però con la considerazione che: razza, sesso, etnia e, in extremis, credo religioso, sono gli elementi di condivisione di quelle che l’evoluzione dell’uomo ha usato come discriminanti atte a determinare l’appartenenza sociale ad un gruppo. Ma a parte questa, che è una problematica principalmente antropologica, vogliamo

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