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RENZI, La Divina (Tragi)Commedia
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RENZI, La Divina (Tragi)Commedia

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About this ebook

Nasce come rapporto quasi stenografico, in rima baciata, di un cambiamento, o disastro (a seconda di come andranno le cose) epocale che segnerà comunque il nostro Paese.
Il lavoro si concentra sulla ultima tappa del percorso di un protagonista del secolo XXI che in tenera età cominciò come scout per poi passare alla guida di Palazzo Medici Riccardi, un percorso consolidatosi
in Palazzo Vecchio e approdato a Palazzo Chigi. Un percorso tra Palazzi, ma non da palazzinaro.
Di questo ultimo e contemporaneo periodo la ode riporta in presa diretta, come raccontato dai media, ma con un certo grado di libertà interpretativa gli episodi più interessanti o semplicemente curiosi,
ovviamente a giudizio degli Autori che se ne assumono la diretta responsabilità. Il tutto inquadrato nella complessa e complicata realtà socio-culturale italiana di cui "La Divina (Tragi)Commedia” è in buona misura, spicchio e specchio.
Arricchito da una preziosa serie di illustrazioni di Umberto Rigotti. Il Libro I copre il periodo Gennaio/Novembre 2014, che gli Autori identificano come il Paradiso dell’era renziana, a riprova che il Toscano ha cambiato davvero il “verso”… e sta introducendo un nuova “crazia”, la “Parloavanveracrazia”…
Cronaca quasi fedele della traiettoria che porta il Toscano al vertice del potere in un Paese che attende da sempre la discesa in campo di un Salvatore,
“la Divina (Tragi)Commedia” non diventerà certo un libro di testo per le generazioni future (sempre che riescano a sopravvivere alle ricorrenti crisi di inizio millennio). Gli Autori si accontentano di molto meno: regalare un sorriso a chi, adulto o ragazzo vive ora questa crisi che pare senza fine.
LanguageItaliano
Release dateJan 27, 2015
ISBN9786050348255
RENZI, La Divina (Tragi)Commedia

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    RENZI, La Divina (Tragi)Commedia - Adriano Gasperi

    Adriano Gasperi, Umberto Rigotti

    RENZI, La Divina (Tragi)Commedia

    RENZI, La Divina (Tragi)Commedia

    di Adriano Gasperi, Umberto Rigotti

    Gennaio 2015

    ISBN 9786050348255

    Autopubblicato con Narcissus.me

    www.narcissus.me

    _________________________________________________

    Versione digitale realizzata da Simplicissimus Book Farm srl

    __________________________________________________

    UUID: 9786050348255

    This ebook was created with BackTypo (http://backtypo.com)

    by Simplicissimus Book Farm

    PREFAZIONE

    Viviamo un momento storico di grandi mutamenti: ogni domenica i mezzibusti televisivi ci comunicano che la prossima settimana sarà cruciale… anche se poi in effetti la settimana che sta per cominciare sarà più o meno come quella che è appena terminata e come quella che comincerà tra otto giorni… ma una novità, importante sicuramente c'è. Ne dobbiamo dare grazia al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi che, nella pace dei fine settimana, prepara la batteria di annunci e proclami che riverserà sul Paese nei giorni lavorativi.

    Grande personaggio Renzi. Giovane, sorridente, pronto a gettare il cuore aldilà della siepe dello sconosciuto e del muro delle difficoltà, con poche abili mosse in pochi mesi ha preso in mano le redini di uno sfiancato ronzino che stancamente strascicava una botticcella attreaverso i Fori Romani, per trasformarlo in un Bianco Destriero che al mattino presto vola sugli ostacoli di Villa Borghese. O meglio è stato capace, il Toscano, di trasfondere, in un popolo tendezialmente portato ad essere AB+ (ricevente universale), contro tutte le regole mendeliane, un monton (come dice il mio amico Pablo che lavora al Prado) di news che, generate come tali, vengono percepite come realtà. Renzi, che fin dagli anni infantili, della adolescenza e della giovinezza fu esposto ad intensi corsi di formazione psicosintetica, ha ben chiare le caratteristiche psicosomatiche dei suoi concittadini, sia antichi sia di recente immigrazione.

    La Divina (Tragi)Commedia segue passo a passo lo strabiliante percorso del più famoso toscano dei giorni nostri, dai primissimi momenti quando nel gennaio 2014 decise di buttare la maschera e di demolire (anzi asfaltare) come gli piace indulgere, Enrico Letta che si risvegliò dal suo empireo di serenità solo al momento di consegnare al Nostro il campanellino di Palazzo Chigi.

    Lo segue nel suo innarestabile successo, sale con lui al Colle dove un sempre più vibrante Re Giorgio si entusiasma come un bambino delle sue trovate e delle sue battute, entra con lui nell'antro del Nazareno dove i residuati di una tauromachia di altri tempi gli tendono tranelli e dove il giovin Civati spera sempre di poterlo riportare alla ragione.

    Ne accompagna i colloqui segreti con Draghi e Nani – puntualmente ripresi dalla stampa sempre più accondiscendente nei confronti dell'astro crescente - ne reporta fedelmente le visite a scuole e imprese (molte di suoi amici e sostenitori), e le missioni all'estero con gli esilaranti siparietti linguistici, sale con lui e con i mille sul grande carro che la Viberti ha approntato per accomodare tutti i sostenitori della seconda e terza ora (ma c'è tempo fino alla ventiquattresima).

    Lo segue, soprattutto, a bordo dello schiacciasassi con il quale, alla alta velocità di un Frecciarossa o di un Italico, asfalta oppositori o semplici dissenzienti.

    Il libro, primo di una trilogia, che vedrà la luce accompagnando l'impresa renziana, prende atto del presupposto ideal-filosofico del Ragazzo di Pontassieve e cambia verso: qui si parte dal Paradiso perchè è in Paradiso che il Sindaco più amato d’Italia ha soggiornato in questo primo (quasi) anno di potere.

    Ho letto con attenzione la Divina (Tragi)Commedia e, a differenza di quella non tragicomica, non mi sono mai addormentato. Mai.

    E dunque mi sento di consigliarla a quanti soffrono di Narcolessia e a quanti, e credo siano tanti, ancora non hanno capito che il nostro paese per cambiare deve cambiare. Non con le parole. Con i fatti.

    (Firenze, dicembre 2014)

    Aristide Rossi

    Posteggiatore in San Miniato al Monte

    La Parloavanveracrazia

    Viva la democrazia

    che negli anni spazzò via

    con la forza di tempesta

    con le braccia e con la testa

    ingiustizie e occasioni

    per causar sopraffazioni.

    Ma nascosto, qual serpente,

    non notato dalla gente

    ben cresceva un'altra zia

    che chiamiam plutocrazia.

    Le due zia si son trovate

    e si son con forza amate:

    grazie a leggi un pò incestuose

    qualche volta pretestuose

    dato vita hanno a un soggetto

    che ottenendo sta rispetto...

    lui trovato ha già sua zia...

    parloavanveracrazia…

    GENNAIO

    Un nuovo inquilino a Palazzo Chigi.

    La storia comincia a fine gennaio quando Matteo Renzi, sostenuto dall'Italia che conta, decide di rompere gli indugi: dentro o fuori. Letta sta cincischiando e l'azione di Governo è lentamente ingoiata dalle sabbie mobili della inanità.

    Il vostro accompagnatore nota una certa vivacità nei movimenti e nelle esternazioni del Toscano, e comincia a prenderne nota, nel modo che gli viene meglio, a rime baciate,.. Matteo è iperattivo, incontra emissari del Cavaliere e cerca appoggi all'interno del PiDdì dominato ancora dalle cariatidi DOC. Ha bisogno, il Profeta di Pontassieve, il Conductor di Palazzo Vecchio, il Sindaco più amato d'Italia, colui che diventerà il Promotore del Brigidino nel mondo, ha bisogno, dicevo, della benedizione di Bersani, ancora ricoverato a Parma dopo l'intervento chirurgico al cervello, che tuttavia non ne ha intaccato la capacità di giudizio (negativo) verso la sesta stella nascente nel firmamento della politica italica… In pochi giorni l'atmosfera politica del Paese cambia e nuovi orizzonti si aprono per il Sindaco di Firenze che marcia su Roma sgranocchiando brigidini.

    ​I (22.01.2014)

    Renzi ha capito che Letta, troppo signore per essere un buon politico (nel senso italiano), non caverà un ragno dal buco, ma ha capito anche che senza il vibrante supporto di Berlusconi non andrà lontano… e quindi si mette al lavoro con caparbietà e determinazione.

    Quando c'era Berlusconi

    tutti quanti erano buoni

    a indicar le malefatte

    che il suddetto, tante, ha fatte...

    Or c'è Letta e la sua corte

    vuole dimostrarsi forte

    e decisa nel salvare

    un paese in alto mare

    ma purtroppo il Presidente

    ha un motivo contingente

    per non far che poco o niente:

    è l'inciucio ancor pendente.

    Sobrietà ed equilibrio

    sono i giochi di prestigio

    di una classe dirigente

    che distrugge, e ne è cosciente,

    un paese assai prostrato

    da chi l'ha fin qui guidato...

    Renzi incalza ma sprofonda

    nella melma, nera e fonda

    il Baffetto ed il Cuperlo

    già lo pensan morto merlo...

    ​II (23.01.2014)

    Prima di vedersela con le destre i problemi da risolvere sono all’interno del suo partito, dove polito sauri e neo dem rivoluzionari si stanno agitando senza troppo costrutto. Matteo vola a Parma per ottenere la benedizione dal Segretario del Partito Bersani, contando sul fatto che durante il recente intervento chirurgico al cervello vi sia stata una qualche utile stimolazione. Bersani, in piena capacità di intendere e volere, rappresenta al Ragazzo del Destino opportunità e limiti, condizioni e condizionamenti, problemi e problematiche, tesi e antitesi, il più e il meno, il sacro e il profano… il Nostro mantiene un sereno atteggiamento riflessivo e sorridente, avendo già deciso, prima di partire da Roma, quello che vuole fare e farà.

    Renzi dopo Berlusconi

    è spronato da tensioni

    che lo fan trotterellare

    fino a Parma ad omaggiare

    il Bersani, poveretto,

    operato e fermo a letto.

    Il Toscano gli racconta

    dell'incontro... per lui conta,

    ma Pierluigi non concorda...

    "Renzi non tirar la corda...

    c'è Fassina, c'è Cuperlo…

    ti faran finir qual merlo..."

    Lui lo ascolta e torna a Roma,

    questa volta è quella buona

    dice sempre sorridente

    e sicuro… lui è vincente.

    ​III (25.01.2014)

    Subito il Conductor di Pontassieve si rende conto della complessità della sua scalata al potere; da un lato c'è da far fuori Letta, che deve mantenersi #sereno, dall’altro c'è da stabilire un ponte con la destra in un momento in cui quell'area nebulosa sta conoscendo un autentico processo di implosione, nella miglior tradizione socio culturale nostrana.

    Il Matteo, pur contro Letta,

    è salito in bicicletta,

    ora deve pedalare

    e... comincia a faticare.

    Ci riprova Berlusconi

    attaccando coi forconi

    nuovamente i magistrati

    definiti assatanati.

    Ma se a destra c'è rivolta

    a sinistra un'altra volta

    si organizzan, teste e cuori,

    pure i franchi tiratori:

    e Matteo fa gli scongiuri,

    tempi aspetta molto duri,

    mentre il Vendola pugliese

    col caiman non vuole intese…

    ​IV (27.01.2014)

    Gli abboccamenti e gli avvinamenti tra i palafrenieri renziani e berlusconiani procedono speditamente sul tema principe della riforma elettorale. Dai risultati di quelle succose conversazioni dipenderà in buona misura il successo dell’interamanovra renziana. Lui lo sa e pur di raggiungere il suo target (il potere pressoché assoluto) ingoia rospi e raganelle generate in quantità dalle dichiarazioni pubbliche rese del Cavaliere, anzi Ex.

    Passan giorni, passan ore

    ed al Renzi batte il cuore,

    poi ci pensa il Cavaliere

    che con far da giocoliere

    dice a tutti, sia agli amici,

    sia ai più biechi dei nemici,

    che l'idea di rinnovare

    è la sua... lui ci sa fare!

    Renzi ingoia, non risponde,

    e la base si confonde,

    parlan tutti da Brunetta

    che sentenzia in tutta fretta

    ad Alfano impenitente,

    parla parla e dice niente

    e Sartori, sto bordello,

    mò lo chiama Bastardello

    ​V (28.01.2014)

    Il freddo Letta, non sta per nulla #sereno anzi tenta di stringere un patto d'acciaio con Alfano che, da buon siciliano, e dunque conoscitore di metriche e metodiche particolari, finge di assecondarlo mentre si leva un polverone di dichiarazioni antirenziane da parte di pezzi da novanta del sistema, riprese da una stampa sempre più accuorta in attesa degli eventi.

    Renzi cede piano piano

    e sprofonda nel pantano.

    Letta un patto con Alfano

    ha ben stretto… e non è strano!

    Il Berlusca si arrovella

    mentre pure Mortadella

    è convinto che il Matteo

    sia in fondo un pò un babbeo

    nel politico consesso

    di un Paese che nel cesso

    ha gettato – e con dovizia –

    sia rispetto, sia giustizia..

    Sono allegri i giornalisti,

    per mestiere opportunisti,

    molto attenti a individuare

    su qual carro han da montare...

    ​VI (29.01.2014)

    La quadra viene trovata sul tema del tasso di sbarramento (elemento fondamentale per la soluzione dei problemi che il Paese sta affrontando con crescente difficoltà…) valli a capire questi politici così attenti e impegnati in un gioco di ruolo del quale solo loro hanno le chiavi…

    Ventinove, il giorno è fasto

    dopo il dì dell'Olocausto

    Il PiDdì e Forza Italia,

    (sotto gli occhi della balia,

    di Matteo, vorrei ben dire,

    che ci tiene a benedire

    il progetto concordato

    dal Berlusca già scippato,)

    han trovato, par, l'intesa

    sulla nota e a volte tesa

    e che rischia di far male,

    la question percentuale

    Un più basso sbarramento

    fa Salvini più contento,

    e volendo il si di Alfano

    accettar devi che il Nano

    ti rosicchi punticini

    e continui coi giochini…

    Bravo Renzi, vai avanti

    a dispetto pur dei Santi,

    ma ricorda: il Cavaliere

    ben sa fa fare il suo mestiere…

    ​VII (31.01.2014)

    La fine di gennaio coincide con la prima vittoria mediatica di Renzi: chi lo ascolta, esultante o basito, apprende che la legge elettorale è cosa fatta…azz, dopo vent'anni di tira e molla, di anda e

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