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Nichiren Daishonin - Trattati
Nichiren Daishonin - Trattati
Nichiren Daishonin - Trattati
Ebook128 pages1 hour

Nichiren Daishonin - Trattati

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About this ebook

Ma Nichiren Daishonin che cosa ha detto realmente? Questa è la domanda che frulla nella testa dei molti discepoli di Nichiren. In questi suoi trattati Nichiren spiega la sua visione del Sutra del Loto e il Suo insegnamento.
Così, senza intermediari, il lettore ha la possibilità di arrivare direttamente a Nichiren imparando da lui la sua dottrina. Nessun filtro o traduzione di comodo, te e Lui. Non è quello che vorrebbero la maggior parte dei suoi discepoli?
Allora leggi e rileggi, perché soltanto così riuscirai a cogliere l'essenza della sua visione e sarà come tenere con lui un dialogo aperto, da maestro a discepolo.

Questo volume comprende i quattro trattati.
LanguageItaliano
PublisherMassimo Claus
Release dateDec 15, 2014
ISBN9786050342628
Nichiren Daishonin - Trattati

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    Nichiren Daishonin - Trattati - Massimo Claus

    Tavola dei Contenuti (TOC)

    Copertina

    PRESENTAZIONE

    RISSHO ANKOKU RON

    Presentazione

    NYOSETSU SHUGYO SHO

    Considerazioni

    Prima lettura

    Seconda lettura

    Terza lettura

    Quarta lettura

    Quinta lettura

    Sesta lettura

    TRATTATO SULLA PREGHIERA

    Presentazione

    TRATTATO DEI FRATELLI

    Note sul curatore

    Indice

    PRESENTAZIONE

    RISSHO ANKOKU RON

    Presentazione

    NYOSETSU SHUGYO SHO

    Considerazioni

    Prima lettura

    Seconda lettura

    Terza lettura

    Quarta lettura

    Quinta lettura

    Sesta lettura

    TRATTATO SULLA PREGHIERA

    Presentazione

    TRATTATO DEI FRATELLI

    Note sul curatore

    PRESENTAZIONE

    Nel corso della sua lunga vita Nichiren Daishonin ha scritto molte lettere. Molte di esse sono in risposta a lettere che aveva ricevuto. I discepoli di Nichiren erano sparsi un po' in tutto il territorio del Giappone: alcuni erano laici, altri monaci; alcuni avevano il carattere focoso, come Shijo Kingo, altri invece erano persone più riflessive. Nichiren, come avrebbe fatto ognuno di noi, a seconda dell'interlocutore usava un linguaggio, parlava in un determinato modo. Di conseguenza non si può giudicare il contenuto di una lettera di Nichiren senza tenere conto a chi è indirizzata, perché ovviamente ad un monaco non c'era bisogno di spiegare le cose in modo dettagliato o non c'era pericolo che fraintendesse qualcosa. Questo ovviamente Nichiren lo sapeva, perché conosceva l'interlocutore. A differenza di queste lettere, che appartengono alla sua corrispondenza con i suoi discepoli, Nichiren ha scritto dei veri e propri libri, dove ha cristallizzato I suoi insegnamenti, la sua interpretazione del Sutra del Loto. Ecco quindi che chi vuole arrivare a contato diretto senza intermediari con la dottrina di Nichiren, deve, gioco forza, immergersi in questi trattati, dove – abbiamo detto – Nichiren spiega dettagliatamente la sua dottrina, la sua interpretazione.

    Io ho scelto di ritradurre i principali trattati di Nichiren proprio per questo motivo. Certo, il problema dipende da come ci si avvicina: se ci si avvicina ad un Sutra, ad un trattato, ad un commentario convinti di conoscere già, ecco che ci si gioca la possibilità di imparare e di comprenderne il senso profondo.

    In questi trattati, in alcuni anche facendosi aiutare da commentari di T'ien T'ai, Nichiren spiega quella che era la sua visione. Quindi il mio consiglio è quello di avvicinarsi a questi trattati nel miglior modo possibile, con la tazza vuota direbbero gli amici dello Zen, con il cuore di uno stolto direbbe Honen. Perché Honen direbbe così? Perché quando una persona continua a ripetere una cosa viene considerata pazza o priva di intelligenza: il pappagallo ripete, senza conoscere il significato. Ecco, con il cuore di uno stolto Honen intendeva: leggete e rileggete, leggete e rileggete. Perché in questo modo il contenuto del testo piano piano entrerà nel vostro vissuto, lavorerà in voi e vi aiuterà a comprenderne il significato stesso.

    Mi auguro che questa raccolta possa aprire gli occhi a molte persone e che possa in qualche modo dare anche delle risposte a dubbi, a perplessità, ad interpretazioni di comodo. Questa raccolta nasce dall'enorme successo ottenuto dalla versione cartacea. Molti ci hanno chiesto una versione digitale ed eccola qua fra le vostre mani. Un abbraccio a tutti.

    Massimo Claus

    RISSHO ANKOKU RON

    Trattato sull’instaurazione della Verità per la protezione della terra

    A Grigio

    Presentazione

    Il Rissho Ankoku Ron o Trattato sull’instaurazione della Verità per la protezione della terra è il primo dei cinque grandi trattati di Nichiren Daishonin. Scritto in cinese classico, si presenta in forma di dialogo (forma adottata spesso da Nichiren) fra un viandante e un padrone di casa che si trova ad ospitarlo. Al tempo della stesura del Rissho Ankoku Ron la popolazione era duramente provata da frequenti tempeste, terremoti e carestie; molte persone morivano e i loro cadaveri venivano lasciati ai bordi delle strade. Nichiren osservando le calamità e le sofferenze delle persone, decise di recarsi al Tempio Jissoji di Iwamoto per esaminare le scritture buddhiste, deciso a trovare la causa delle calamità che colpivano il Giappone. Il 26 Maggio del 1260 completò il Rissho Ankoku Ron, sottoponendolo al governante Hojo Tokiyori il 16 Luglio 1260. Tokiyori si era ritirato dalla reggenza ma aveva ancora un forte impatto sul governo. In quella occasione Nichiren ammonì la classe dirigente scrivendo che il Giappone avrebbe subìto guerre civili e invasioni straniere, a meno che non avessero abbracciato il Sutra del Loto, onorato e riverito il Buddha Shakyamuni e invocato il Sacro Daimoku. Il governo e i rappresentanti del clero, profondamente in collera con Nichiren organizzarono un attentato all’eremitaggio ove risiedeva il Maestro e il 27 Agosto 1260 i seguaci della Terra Pura bruciarono la capanna di Nichiren per ucciderlo. La leggenda racconta che fu una scimmia a salvarlo, tirandolo per la manica dell’abito e conducendolo in una caverna; giunto in quell’umile riparo Nichiren fu attratto da un forte rumore che proveniva proprio dalla zona ove si trovava il suo eremitaggio: voltandosi vide la sua capanna in fiamme. Quella notte il Maestro, protetto dalle tenebre, riuscì a mettersi in salvo scappando da Kamakura ove si trovava, iniziando così il Suo viaggio missionario.

    Ritengo che il Rissho Ankoku Ron rappresenti ancora ora per noi, uomini della nostra epoca, un chiaro e forte ammonimento ad intraprendere la via di trasformazione proposta dal Maestro Nichiren, cercando, con l’aiuto del Buddha eterno Shakyamuni, di trasformare i nostri cuori affinché la pace regni in ogni dove sul nostro pianeta. Mi auguro che questo lavoro rappresenti un motivo di riflessione e studio per tutti coloro che, osservando, come fece Nichiren al tempo della stesura del Trattato, i paurosi avvenimenti che si verificano nel mondo, decidano nel segreto del loro cuore di ascoltare come il viaggiatore del racconto gli ammonimenti dello stesso Nichiren Daishonin, il quale, ai giorni nostri, dimostra forse come mai in precedenza la sua infinita compassione. Desidero esprime in questa sede la mia riconoscenza a questo grande Santo che, pur conducendo una vita di stenti in angoli remoti del Giappone del tredicesimo secolo, non si è scoraggiato facendo sì che tutti noi, secoli dopo, beneficiassimo della sua enorme cultura e Fede. Grazie Maestro.

    Per la stesura di questa pubblicazione si è scelto di usare un linguaggio semplice, più comprensibile e immediato, pur mantenendo inalterata l’originalità degli insegnamenti. La presente versione più fresca e attuale aiuta anche il lettore meno esperto ad entrare nel profondo della narrazione.

    Massimo Claus

    Un giorno un viaggiatore si fermò a riposare presso un’abitazione. Parlando con il padrone di casa, si lamentò dicendo: «In questi ultimi anni accadono insoliti disordini nel cielo e nella terra. Carestie e pestilenze si diffondono ovunque e piagano ogni angolo dell’impero. Le carcasse degli animali sono ammassate lungo i bordi delle strade, e numerosi cadaveri ostacolano il cammino. Più della metà degli abitanti del paese è già stata portata via dalla morte e in ogni famiglia c’è qualcuno che piange per i propri cari.

    Alcuni ripongono tutta la loro fede nella spada affilata del Buddha Amida e salmodiano il nome del signore della Terra Pura d’Occidente. Altri credono che il Buddha Yakushi guarirà tutte le malattie e così recitano il sutra che lo proclama Tathagata della Regione Orientale. Alcuni credono nelle parole del Sutra del Loto, che affermano: Il malato che ascolterà questo sutra, verrà guarito dalla sua malattia. Non ci saranno più né vecchiaia né morte. Di conseguenza onorano i mistici insegnamenti del Loto. Altri, citando il brano ‘le sette difficoltà svaniscono e appaiono le sette benedizioni’ del Sutra del Re Benevolo, conducono delle cerimonie nel corso delle quali un centinaio di predicatori espongono questo insegnamento in altrettanti luoghi diversi. I seguaci degli insegnamenti segreti della Setta Shingon celebrano i loro riti colmando d’acqua cinque giare. Altri si sono votati alla meditazione Zen, arrivando a percepire la vacuità di tutti i fenomeni in modo tanto chiaro, quanto un comune mortale vede il bagliore della luna. Alcuni trascrivono i nomi dei sette spiriti guardiani e li incollano su un migliaio di porte, altri dipingono le immagini dei cinque possenti bodhisattva e le affiggono a più di diecimila soglie. Alcuni pregano i deva del cielo e della terra durante cerimonie che vengono officiate ai quattro angoli della capitale e ai quattro confini del paese. Tutti sono certi del fatto che i governi gestiscano le cose per il meglio.

    Nonostante gli sforzi fatti, gli uomini non fanno altro che consumare invano le loro energie. Fame e malattia imperversano persino più ferocemente di un tempo. Ovunque si vedono mendicanti e la morte è davanti ai nostri occhi ogni giorno. I cadaveri ammassati l’uno sull’altro formano delle pile alte quanto delle torri di vedetta, o sono allineati l’uno accanto all’altro come tavole di un ponte.

    Se ci guardiamo intorno, vediamo che il sole e la luna continuano a seguire la loro orbita di sempre, e che i cinque pianeti seguono il proprio corso. I Tre Tesori del Buddhismo esistono tuttora e il periodo di cento regni, durante il quale il Bodhisattva Hachiman ha fatto voto di proteggere il Giappone, non è ancora giunto al termine. Allora mi chiedo: per quale ragione il mondo è già precipitato nel declino più assoluto e la legge dello stato è ininfluente? Che cosa abbiamo sbagliato? Quale errore è stato commesso?»

    Il padrone di casa rispose: «Medito in solitudine con

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