Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

L'organizzazione ed i processi aziendali rappresentati con lo standard BPMN
L'organizzazione ed i processi aziendali rappresentati con lo standard BPMN
L'organizzazione ed i processi aziendali rappresentati con lo standard BPMN
Ebook220 pages6 hours

L'organizzazione ed i processi aziendali rappresentati con lo standard BPMN

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Usando lo standard BPMN (Business Process Modeling Notation) per la rappresentazione dei processi aziendali, è possibile creare delle rappresentazioni del modello di funzionamento di un'impresa, che siano rigorosamente formulate.

Passare dallo studio di uno standard, ad applicarlo "veramente" in un contesto aziendale, non è semplice. I concetti e le definizioni che sembravano chiarissime, appaiono ad un tratto ambigue, quando le dobbiamo utilizzare per rappresentare un processo reale. Inoltre, un'analisi organizzativa non può fermarsi alla rappresentazione dei processi, ma deve prendere in considerazione anche gli altri elementi dell'architettura d'impresa. Nel testo si fanno degli esempi di collegamento ad altri standard, come UML, Archimate a TOGAF.

Questo volume racconta un'esperienza pratica di applicazione di questo modello esteso di rappresentazione dell'organizzazione aziendale. Il testo è scritto e raccontato dal punto di vista di un manager che ha lavorato negli ultimi vent'anni analizzando, disegnando, cambiando, sistemi informatici e strutture organizzative, quindi con grande attenzione alla realizzazione di modelli che siano strumenti di lavoro, e non solo pezzi di carta da esibire e poi mettere via.

Il testo è quindi molto ricco di figure, di esempi, e segue sempre il filo logico di un "progetto" di analisi organizzativa. Il lettore dovrà avere già conoscenza degli standard citati, e dei principi base di organizzazione aziendale, perché il testo non vuole essere una ripetizione di quanto si trova su tanti ottimi testi divulgativi.
L'edizione è stata particolarmente ottimizzata per il formato eBook, soprattutto per quanto riguarda le immagini.
La lettura potrà essere utile a neolaureati, in particolare ingegneri gestionali, aiutandoli ad entrare nella professione un pochino più "scafati", ma anche a manager esperti che vogliono qualche dritta veloce su come passare dagli standard alla pratica.
LanguageItaliano
Release dateMar 2, 2015
ISBN9786050361421
L'organizzazione ed i processi aziendali rappresentati con lo standard BPMN

Related to L'organizzazione ed i processi aziendali rappresentati con lo standard BPMN

Related ebooks

Computers For You

View More

Related articles

Reviews for L'organizzazione ed i processi aziendali rappresentati con lo standard BPMN

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    L'organizzazione ed i processi aziendali rappresentati con lo standard BPMN - Massimo Coletti

    Massimo Coletti

    Disegnare l'organizzazione aziendale con lo standard BPMN

    Questa edizione del libro è stata auto-prodotta, sfruttando i servizi di Narcissus, ed è specificatamente ottimizzata per la lettura su eReaders.

    Nel testo si fa riferimento a diversi standard:

    Archimate e TOGAF sono marchi di The Open Group, invito a consultare il sito www.theopengroup.org

    UML è un marchio di OMG Object Management Group, il cui sito è www.omg.org

    Enterprise Architect è un marchio e prodotto della Sparx Systems Pty Ltd, maggiori informazioni sul sito www.sparxsystems.com

    Nel testo si può far riferimento incidentalmente anche ai nomi di alcuni prodotti software gestionali, i cui marchi sono proprietà dei rispettivi produttori software.

    Roma, 28 febbraio 2015

    L'autore si è laureato in Ingegneria Elettronica nel 1987, con un indirizzo di studi già orientato all'informatica ed all'ingegneria gestionale.

    Da allora, ha lavorato per 13 anni nel mondo della produzione del software e della consulenza direzionale. Dal 2000 è entrato nel mondo delle aziende, come Dirigente di Organizzazione, Risorse Umane, Sistemi Informativi, Sicurezza, occupandosi sempre del disegno di sistemi organizzativi, compliance, software ed in modo sempre crescente dell'integrazione fra architettura d'impresa, sistemi informatici ed organizzazione.

    Ha pubblicato alcuni articoli, ed effettuato delle docenze presso Università o Master.

    Progetto grafico:

    la copertina è stata realizzata da Chiara Coletti, le immagini utilizzate sono disponibili in rete, su molti siti diversi, senza indicazioni di Copyright.

    il progetto grafico del testo è basato sui modelli di impostazione offerti da Narcissus.

    UUID: e11838d4-c0de-11e4-b3a8-1ba58673771c

    This ebook was created with BackTypo (http://backtypo.com)

    by Simplicissimus Book Farm

    Table of contents

    Introduzione

    Le competenze

    Ambito d'uso del BPMN

    Altri standard di documentazione

    Parte prima

    A cosa serve la rappresentazione dei processi aziendali

    Approccio metodologico generale

    Rappresentazione dell'organizzazione aziendale

    Obiettivi dell'organigramma

    Potere e meccanismi di controllo

    Rappresentazione dell'organigramma

    Struttura generale dell'Organizzazione

    Ruoli funzionali

    Particolari configurazioni organizzative

    Unità organizzative interfunzionali

    Gestione delle versioni

    Partecipanti esterni

    Cataloghi degli elementi di riferimento

    Come costruire i cataloghi

    Parte seconda

    Rappresentazione delle procedure aziendali

    Calendari ed eventi

    Censimento dei processi

    Identificare i processi

    Punti di attenzione

    Relazioni con i dati

    Dati ed applicazioni informatiche

    Classificazione e struttura dei dati

    Rappresentazione di un processo

    Diagrammi di processo nello standard BPMN

    Partecipanti e responsabilità

    Strutturare i diagrammi di processo

    Termine del processo

    Informazioni e documenti

    Variabilità e parametrizzazione

    Alcune situazioni particolari

    Attività di supporto

    Sotto-processi con istanze parallele

    Tecniche di uso di Enterprise Architect

    Strumenti non specializzati

    Com'è organizzato Enterprise Architect

    Strutturare i Package

    Gli elementi che rappresentano un processo

    L'elemento composito di processo

    Gli elementi interni del processo

    Cataloghi

    Diagrammi BPMN di processo

    Gli altri diagrammi di processo

    Elementi rappresentativi dei dati

    I documenti intermedi

    Tassonomia dei processi

    Il catalogo dei Data Store

    Altri approcci alla rappresentazione dei dati

    Catalogo dei ruoli aziendali

    Catalogo delle controparti esterne

    Costruzione del funzionigramma

    Parte terza

    Tassonomia organizzativa

    Le matrici di responsabilità

    Casi particolari di matrici

    Analisi organizzativa

    La catena del valore

    Piano di progetto

    Strumenti per il Change Management

    Modifica sui sistemi o sui dati

    Compliance e modello di controllo

    Parte quarta

    Profili UML

    Organigramma

    Collegamenti fra BPMN e profilo UML

    Ringraziamenti

    Introduzione

    Questo breve volume racconta un’esperienza di realizzazione della documentazione sui processi, della struttura organizzativa, del funzionigramma di un azienda, utilizzando uno standard ampiamente conosciuto, come il Business Process Modeling Notation, BPMN.

    L'obiettivo di questo saggio, è di rivolgersi agli analisti di organizzazione ed a quel tipo di figura - che si sta affermando - che è l'Enterprise Architect. Si tratta di colui che ha una visione unitaria e strutturata dell’azienda, dagli obiettivi strategici, al contesto di mercato, dai meccanismi di funzionamento interni, ai sistemi informativi. E’ un ruolo professionale che sta acquisendo importanza, vista l’esigenza di un sempre maggiore coordinamento fra tutte le componenti aziendali in un contesto in cui è però necessaria anche reattività, flessibilità e decentramento delle decisioni. Da lui ci si attende un contributo per armonizzare tutte le iniziative, sia di tipo informatico, che organizzativo, che di servizi, in modo da garantirne la corretta integrazione in tutti i processi aziendali.

    Per quello credo nell’utilità – al di là delle teorizzazioni – di acquisire una metodologia, ed anche delle indicazioni pratiche – come quelle che si possono trarre da un caso di esperienza sul campo. Questa base ci permette di sviluppare l’analisi organizzativa come un modello, su cui raccordare requisiti informatici, analisi delle possibili ottimizzazioni, impatto dei cambiamenti, evitando possibilmente di trasformare ciascuno di questi eventi in un complesso progetto di analisi, magari con (costosi) consulenti esterni.

    Ho scritto questo materiale in italiano per due motivi:

    per renderlo accessibile ai professionisti che magari non hanno una confidenza quotidiana con la lingua inglese; 

    per sottolineare che è stato scritto con un taglio attento alle caratteristiche peculiari della realtà nazionale che – sia per tipologia e dimensione delle aziende, che per cultura organizzativa – è diversa dai modelli prevalenti nella cultura anglosassone ed internazionale in generale.

    Gli esempi riportati non sono necessariamente riferiti ad un'unica realtà: alcuni sono presi dal caso descritto, altri da strutture aziendali esistenti o immaginarie.

    Per la realizzazione della documentazione è stato utilizzato un tool specializzato, economico ed estremamente efficace, che è l'Enterprise Architect della Sparx Systems. Non ho alcun legame con questa ditta, lo strumento in questione non è naturalmente indispensabile per svolgere l'analisi descritta, e ce ne sono molti altri che possono essere utilizzati con altrettanta efficacia.

    Personalmente utilizzo questo strumento perché consente di gestire, nello stesso ambiente, modelli UML, BPMN, Archimate (pr restare all'ambito di interesse), con la possibilità di effettuare dei collegamenti fra elementi di modelli diversi, caratteristica che abbiamo ampiamente sfruttato, e ritengo decisamente utile.

    Il disegno o l’analisi di un’organizzazione è un’esperienza estremamente viva, che permette di interagire con le persone, a tutti i livelli dell’azienda. Consiglio di trarre tutti i vantaggi che questa condizione può offrire. Il disegno dell’organizzazione deve essere un progetto sempre aperto a raffinamenti, al confronto, alla riflessione critica. La scelta di usare un formalismo apparentemente freddo e di una certa complessità, come il BPMN, non deve avere l’effetto di ingessare il lavoro. Al contrario, si deve sfruttare il fatto di costruire una rappresentazione basata su elementi standardizzati per manipolare il modello, per provare ad ingegnerizzarlo, come si può fare con un progetto meccanico o elettronico, godendo anche il particolare coinvolgimento che la natura estremamente umana della materia organizzativa sa offrire. Ho usato il termine godendo perché ritengo che questo sia un lavoro che va condotto in stretto contatto con le persone, a tutti i livelli dell’azienda, ed anzi che questi temi vadano discussi con tutti coloro con cui si interagisce. E’ questo confronto continuo quello che può migliorare la qualità del prodotto, e dare all'analista anche la soddisfazione di un rapporto umano, sanguigno a volte, molto più significativo della freddezza dei diagrammi.

    Negli anni 90 e nei primi anni del 2000, l’analisi dei processi è stata affrontata, prevalentemente, come una disciplina subordinata ai grandi sistemi informatici gestionali (i software ERP, i CRM, SRM e così via), secondo un approccio che privilegiava l’adeguamento dell’organizzazione aziendale alle best practice scolpite nelle rigidità (più o meno reali, ma questo è un altro capitolo) del software.

    Solo negli ultimi anni si sta invertendo tale percezione, ponendo le discipline del Business Process Management (BPM), dell’Enterprise Architecture (EA), dell’Enterprise Information Modeling (EIM) allo snodo fra la strategia di impresa e la sua attuazione con lo strumento dei sistemi informatici, e comprendendo come la libertà, creatività e reattività nel disegno organizzativo siano essenziali per differenziare l’impresa rispetto alla concorrenza, e non per uniformarsi, siano in definitiva strumenti di vantaggio competitivo al pari di efficaci politiche di prodotto, di logistica, di marketing.

    Quanto descrivo in questo testo non vuole rappresentare a sua volta una best practice; personalmente sono convinto che, soprattutto per aspetti specifici di un'organizzazione, come la sua architettura, il disegno di un'evoluzione o un cambiamento debba essere fatto pensando al contesto specifico, al sistema costituito dall'azienda, le persone che la costituiscono, l'ambiente con cui interagisce. Le best practice è bene restino nel bagaglio professionale dell'analista, siano un elemento di confronto, ma non siano un qualcosa di rigidamente applicato.

    Quindi invito il lettore ad usare il testo per farsi venire delle idee, idee sue, che saranno stimolate dal particolare contesto in cui si troverà a lavorare.

    Le competenze

    Nella scrittura di questo testo ho scelto di non trattare molti temi teorici alla base delle metodologie applicate. Assumo quindi che chi lo legge abbia competenze di:

    Analisi e disegno di organizzazioni ed architettura di impresa;

    Analisi e disegno di processi;

    Standard BPMN;

    Metodologie di gestione di progetti;

    Standard UML (base);

    Auditing (base).

    Nella sezione bibliografica, fornirò comunque dei riferimenti ad alcuni testi su questi argomenti.

    Inoltre, se il lettore desidera a sua volta utilizzare il software Enterprise Architect (è disponibile anche una versione gratuita di prova), assumo che ne conosca abbastanza bene il funzionamento; in questo testo non troverà una copia del manuale, ma solo indicazioni specifiche su come utilizzarlo per l’ambito di applicazione descritto.

    Ho cercato di scrivere questo saggio rivolgendomi a tutti i livelli di lettori, privilegiando chi è comunque alle prime esperienze pratiche di analisi organizzativa e disegno di architettura di impresa.

    L’organizzazione è una materia che non si può improvvisare. E’ troppo frequente vedere manager, direttori generali, amministratori, che disegnano soluzioni organizzative di buon senso, generalmente in maniera piuttosto veloce, e quasi sempre senza un’analisi strutturata a supporto. Queste soluzioni non funzionano, o se funzionano è per un colpo di fortuna: non basta l’esperienza, anche lunga, e la capacità manageriale.

    Molto spesso, la sfiducia, o una certa supponenza nei confronti dell’Organizzazione (intesa come funzione aziendale), è la conseguenza proprio di questa superficialità.

    E’ beninteso, non basta la competenza, e l’uso rigoroso di metodologie, per fornire il supporto organizzativo all’innovazione, allo sviluppo aziendale. Occorre anche quella dose di inventiva e capacità di uscire dagli schemi, che gli anglosassoni definiscono maverick.

    Per avere un esempio, basta vedere il modello più diffuso di gestione del rapporto col cliente delle aziende di telefonia. Quasi tutte utilizzano una struttura organizzativa basata su una stratta separazione fra rete tecnica, e rete commerciale, nel cui ambito è inserito anche il supporto utente, i famosi call center a cui ci si rivolge per problematiche amministrative, commerciali e tecniche. Provate ad attivare un contratto: farete tutti i passi necessari, interagendo al telefono, o via internet con un commerciale, dopodiché potrete controllare lo stato dell’attivazione, che sarà invariabilmente in lavorazione? Non sarebbe

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1