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La vera agopuntura cinese - Dottrina, Diagnosi, Terapia
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Ebook154 pages1 hour

La vera agopuntura cinese - Dottrina, Diagnosi, Terapia

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About this ebook

Indice dei Contenuti

Introduzione

Che cosa si guarisce con l’agopuntura?

I punti, Tsiue

I meridiani, Tsing

La circolazione di energia

L’energia, Tsri

L’energia e la malattia. Pienezza o vuoto

I polsi cinesi

Tonificare o disperdere

Gli aghi

I moxa

I massaggi

La malattia

Il malato

Rapporti fra gli organi

La personalità

Alcune malattie

Sistema nervoso

Apparato digerente

Apparato respiratorio

Apparato circolatorio

Apparato urinario

Apparato motore

I punti indispensabili
LanguageItaliano
PublisherStargatebook
Release dateJul 28, 2015
ISBN9786050401493
La vera agopuntura cinese - Dottrina, Diagnosi, Terapia

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    La vera agopuntura cinese - Dottrina, Diagnosi, Terapia - George Soulié Demobant

    George Soulié Demobant

    LA VERA

    AGOPUNTURA CINESE

    Dottrina - Diagnosi – Terapia

    Fratelli Bocca Editori 1949 - Prima edizione digitale 2015 a cura di David De Angelis

    INDICE

    Introduzione

    Che cosa si guarisce con l’agopuntura?

    I punti, Tsiue

    I meridiani, Tsing

    La circolazione di energia

    L’energia, Tsri

    L’energia e la malattia. Pienezza o vuoto

    I polsi cinesi

    Tonificare o disperdere

    Gli aghi

    I moxa

    I massaggi

    La malattia

    Il malato

    Rapporti fra gli organi

    La personalità

    Alcune malattie

    Sistema nervoso

    Apparato digerente

    Apparato respiratorio

    Apparato circolatorio

    Apparato urinario

    Apparato motore

    I punti indispensabili

    Introduzione

    Prima di pubblicare la completa e voluminosa esposizione da me preparata sull’agopuntura, con traduzioni precise dei testi cinesi, riferimenti e citazioni, io ho deciso, per rispondere alle domande di numerosi medici, di descrivere qui la parte essenziale del metodo, i punti principali, e il modo di trattare alcune malattie, di fronte alle quali l’Europa è più o meno disarmata. Il pubblico, d’altra parte, per mezzo di questo volume, potrà distinguere, fra i medici che praticano l’agopuntura, quelli che hanno attinto alle fonti, e quelli che, dato il grande sviluppo preso da tale metodo, pretendono di applicarlo senza averlo studiato, facendo affidamento sia, onestamente, sulla suggestione, sia, meno onestamente, sulla ignoranza della loro clientela o anche sul potere della pubblicità. Infatti, da quando per primo introdussi in Francia il metodo degli aghi e dei Moxa, che fin dal 1901 avevo studiato in Cina, dando modo così, agli studiosi d’America e d’Europa che non avevano del metodo se non idee vaghe e confuse, di metterlo in pratica, gli esperimenti si sono sempre più moltiplicati. Il successo è stato confermato. Non si può più ignorarlo. Bisogna riconoscere che se il Dott. Paolo Ferreyrolles non mi avesse all’inizio strappato quello che io avevo appreso in Cina, l’Europa sarebbe ancora nell’ignoranza su tale argomento. In quanto a me poi, console, sinologo e letterato, divenni medico cinese unicamente per la meraviglia suscitata in me agli effetti ottenuti con dei mezzi così piccoli; e al solo scopo di studiare un’arte quasi miracolosa ai miei occhi. Di ritorno in Europa, lo scetticismo che incontrai, mi impedì ben presto di parlare. Ma fu soprattutto per merito dei Dottori Marcel e Teresa Martiny se, sotto un controllo severamente scientifico, lo studio della vera agopuntura cinese fu proseguito e poté affermarsi; senza deviare o falsarsi con l’applicazione cieca di formule incomprese e con risultati incerti o fittizi. Dopo di essi, il Dott. Flandin dell’Ospedale Bichat e i suoi assistenti Dottori Macé de Lépinay e Gallot, utilizzando i miei documenti e quanto veniva riferito loro dal Dott. Ferreyrolles, hanno sottoposto il metodo alla sperimentazione severa da parte della Università. Essi hanno comunicato i loro successi e i loro insuccessi alle nostre grandi Società Scientifiche. I Dottori G. Landowsky, Barishac, Poret, M. Lavergue, Sauvageot, Bonnet-Lemaire, etc., hanno ottenuto, grazie a questo metodo, delle guarigioni spesso sensazionali. Acuni medici audaci, dopo aver letto i miei articoli o quelli degli adepti, hanno tentato con successo delle cure nuove. Altri, di fronte al successo del metodo, hanno proclamato di averlo inventato, senza averlo studiato neanche superficialmente. É tempo perciò di precisare e di riunire le nozioni sinora sparse in molti documenti, affinché gli esperimenti proseguiti per tanti secoli nella Cina non rimangano inutilizzabili per l’incomprensione dei loro principi direttivi, e affinché i ricercatori onesti e coscienziosi possono avere un mezzo in più per sollevare i loro malati.

    Ma, si penserà: come è accaduto che l’agopuntura ha aspettato tanto tempo a farsi conoscere qui in Europa? Come mai è stato un sinologo e non uno dei nostri dottori, a farcela conoscere? Al riguardo, bisogna premettere che essa non era del tutto ignorata. I missionari e soprattutto i sapienti gesuiti della Missione Scientifica di Pechino del XVII° secolo ne riferirono le meraviglie e ne descrissero i punti essenziali. Ma il dogmatismo dello spirito umano ha sempre impedito di ammettere una formula nuova che obblighi a modificare le posizioni prese, mentalmente e materialmente. Pasteur è stato vituperato prima di essere deificato. Il radium è stato negato da principio. L’omeopatia non viene ancora insegnata nelle Università. Benché le nozioni riferite dai Missionari fossero assai succinte, il Dott. Berlioz di Tours (padre del compositore) e il Dott. Giulio Cloquet professore alla Università di Parigi, cominciarono, verso il 1825, a trattare alcuni malati con punture di aghi. Ma, data la loro ignoranza, essi non praticavano affatto la vera agopuntura cinese; poiché affondavano dei lunghissimi aghi fino agli organi interni, e li lasciavano conficcati per 20 e 30 ore. Ciò nonostante lo studio dei loro esperimenti è istruttivo. Ma la crudeltà del trattamento, malgrado alcuni successi interessanti ottenuti, pose ben presto fine alla grande voga che il Dott. Cloquet conobbe per alcuni anni. La vera agopuntura cinese, per questa falsa applicazione risultò discreditata. L’Europa cessò d’interessarsene, nonostante che nel 1863 il console Dabry pubblicasse un importante lavoro sulla medicina cinese, e desse un’idea già più esatta dell’agopuntura. Per arrivare a conoscere il vero metodo occorreva il concorso di vari fattori favorevoli. Anzitutto occorreva conoscere correttamente la lingua cinese parlata; poi quella scritta, che è assai differente da quella parlata. Inoltre, bisognava farsi un dizionario Cino europeo di termini medici; e questo esiste soltanto adesso per mezzo del mio lavoro, e solo in manoscritto. Occorreva anche conoscere a fondo l’etichetta cinese per non ferire una suscettibilità pari a quella d’un nostro luminare della scienza al quale, poniamo il caso, ignaro della lingua e dei costumi nostri, si presentasse a chiedere insegnamento. I nostri medici inviati nella Cina per insegnarvi i nostri metodi, non sanno il cinese. Essi vanno là per insegnare non per imparare. Potrebbero essi, senza sentirsi menomati, andare a scuola da un maestro indigeno, supposto che questi consentisse ad istruirli? E bisognava proprio che io, presentato dai Missionari ai quali apparteneva l’ospedale che visitai, vedessi compiere sotto i miei occhi dei veri miracoli! Il medico cinese consentì a istruirmi e a trovarmi i libri necessari. Più tardi, essendo giudice alla Corte mista di Shanghai, io trovai alla Direzione Sanitaria un esimio esperto di agopuntura, che completò la mia istruzione. E fu così che io, come sinologo, ottenni di poter esercitare in Cina; e potei trasmettere alla scienza francese una varietà di riflessoterapia che essa non aveva ancora studiato.

    Nella Cina fino dal XXVIII° secolo a. C., epoca di poco posteriore alla scoperta del rame, il metodo sembra sia stato conosciuto e perfezionato. Si conosceva già allora la circolazione del sangue, e la funzione della milza ecc. E da allora, tale studio non fu mai tralasciato. I libri comparsi di secolo in secolo sono stati tutti conservati. Io ne posseggo la collezione. Il Giappone che aveva adottato l’arte medica cinese fm dall’era più remota, nel 1884 fondò delle Facoltà di medicina all’europea. La nostra arte medica vi prese ben presto un grande sviluppo e gli scienziati giapponesi conquistarono con essa considerevole fama. Ma il pubblico giapponese, a misura che la nostra arte medica diventava sempre più chirurgica, temeva sempre più per il suo corpo e per la sua borsa; vaccini, sieri, iniezioni dagli effetti sconosciuti, radiografie e operazioni, al posto della cura di prima. E ritornò all’agopuntura. Intanto i clinici si accorgevano che molte malattie davanti alle quali la nostra arte è disarmata erano guarite istantaneamente dall’agopuntura; ed allora praticarono questa, sempre di più. Gli scienziati all’europea si posero allora a studiare il metodo degli aghi alla luce dei nostri principi scientifici. I risultati rimasero confermati, e in parte spiegati. Oggi questo grande movimento si afferma. L’agopuntura riprende il suo predominio. Illustri scienziati come i dotti Savada, Nakaama, Fujii e altri, ne dirigono lo studio. Sforziamoci di aiutarli, e di associarci ai loro lavori, per il bene dell’umanità sofferente.

    Che cosa si guarisce con l’agopuntura?

    Il vero regno dell’agopuntura è il disturbo funzionale; per contro le lesioni organiche appartengono alla chirurgia o ad altri metodi di cura. Ciò nonostante, anche in caso di lesioni si verifica assai spesso un notevole miglioramento dei disturbi causati da essa, senza però che lo stato organico risulti migliorato.

    Ma quella guarigione completa e definitiva, che deve essere raggiunta nel caso di disturbo funzionale puro, non può essere sperata quando esiste una lesione organica. Infatti, l’esistenza di una lesione organica viene quasi sempre messa in evidenza mediante una paziente indagine, allorquando l’agopuntura, pur essendo stata applicata in buona regola, ha dato un sollievo ma solo per alcune ore o per alcuni giorni. In quanto agli organi interni, è possibile ed agevole l’aumentarne o diminuirne la funzionalità. Il fegato può essere, in poche ore, o attivato in caso di atonia o calmato in caso di irritazione o di congestione. La tachicardia e la bradicardia si correggono pure rapidamente. Lo stomaco e l’intestino possono esser modificati notevolmente nella loro funzionalità. I reni e la vescica possono venire pure frenati o eccitati. Certi organi obbediscono facilmente, sempre, e definitivamente: così per esempio il fegato. Altri, al contrario, sono meno facili a esser rimessi sulla buona via. Fra essi, i reni sono i più recalcitranti. La milza e anche la cistifellea, riguardo alla quale i metodi occidentali di esplorazione non permettono che molto imperfettamente di conoscerne l’attività, hanno facilmente controllata e regolata la loro funzionalità dal metodo dei polsi e degli aghi. Per l’organismo, poi, gli aghi sono veramente sovrani. Le algie di qualsiasi natura cedono istantaneamente e definitivamente, a meno

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