Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Togliere il disturbo?
Togliere il disturbo?
Togliere il disturbo?
Ebook60 pages43 minutes

Togliere il disturbo?

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

La scuola italiana è quella descritta dalla Mastrocola nel suo ultimo libro "Togliamo il disturbo"? L'autore ha vissuto l'esperienza della lettura di quel libro come una grande "provocazione". Si può scegliere di "togliere il disturbo", rassegnarsi a pensare di fare il proprio dovere, limitandosi a spiegare e interrogare.

La naturale conseguenza di questo modo di affrontare il problema è pensare che la scuola non funziona più, che i ragazzi pensano ad altro e la "cultura" non attrae. C'è però un altro modo di affrontare la "questione": accettare la sfida e credere che quel problema può diventare la più grande opportunità di cambiamento per la società. Ogni figlio, ogni alunno, guardandoci ci chiede di essere aiutato a "camminare" verso ciò per cui vale la pena vivere. Non importa se è lì ad apprendere matematica, economia, diritto, italiano o religione. La domanda è sempre quella e la risposta va cercata all'interno della proposta contenuta in ciascun insegnamento. L'emergenza educativa - sostiene l'autore - non ha che fare con i figli o gli alunni ma con la scarsa presenza di autentici testimoni in grado di affermare, con il loro lavoro e la loro vita, che vale la pena vivere. L’insegnamento non può limitarsi allo svolgimento di una semplice lezione, non è un discorso, o il racconto di una teoria, ma è un’esperienza.

Franco Portelli, è docente di discipline giuridiche ed economiche. Formatore e giornalista, ha collaborato dal 2003 con il Sole24oreScuola curando una rubrica mensile. Svolge dal 2004 attività sindacale. Ha pubblicato diversi volumi distribuiti, sull’intero territorio nazionale, dalla casa editrice FrancoAngeli, tra cui Vivi cent’anni e non un anno ripetuto cento volte (2002), Crescere con l’Etica (2003), Dalle 4 P alle 4 E del marketing (2005). Dirige l'Istituto di Ricerche per l'Economia Civile.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateAug 30, 2012
ISBN9788867514373
Togliere il disturbo?

Read more from Franco Portelli

Related to Togliere il disturbo?

Related ebooks

Teaching Methods & Materials For You

View More

Related articles

Reviews for Togliere il disturbo?

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Togliere il disturbo? - Franco Portelli

    Franco Portelli

    Togliere il disturbo?

    Noi scegliamo di affrontare la sfida educativa

    Copyright © 2012

    Youcanprint Self-Publishing

    Via roma 73 - 73039 Tricase (LE)

    Tel. 0833.772652

    Fax. 0832.1836533

    info@youcanprint.it

    www.youcanprint.it

    Titolo : Togliere il disturbo?

    Autore : Franco Portelli

    Immagine di copertina a cura di Italia 24 Edizioni

    ISBN: 9788867514373

    Prima edizione digitale 2012

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941

    "I giovani¹ si trovano spesso a confronto con figure adulte demotivate e poco autorevoli, incapaci di testimoniare ragioni di vita che suscitino amore e dedizione" .

    ¹ Cfr. Educare alla Vita Buona del Vangelo, Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020.

    Ai colleghi nella speranza che le riflessioni contenute in questo breve saggio possano servire a riscoprire nell’attività dell’insegnamento uno strumento straordinario, in grado di alimentare una nuova passione per educare al gusto dell’autentica bellezza della vita.

    Agli alunni con il desiderio che possano trovare nello studio non un noioso quanto inutile motivo per impiegare il proprio tempo, ma uno strumento per riflettere, capire e appassionarsi alla vita, vivendo all’altezza dell’ideale a cui il cuore spinge senza sosta.

    Prefazione

    «Educare non è mai stato facile e oggi sembra diventare sempre più difficile: perciò non pochi genitori e insegnanti sono tentati di rinunciare al proprio compito e non riescono nemmeno a comprendere quale sia veramente la missione loro affidata… Perciò anche nel nostro tempo educare al bene è possibile, è una passione che dobbiamo portare nel cuore, è un’impresa comune alla quale ciascuno è chiamato a recare il proprio contributo»

    «Si parla perciò di una grande emergenza educativa, confermata dagli insuccessi a cui troppo spesso vanno incontro i nostri sforzi per formare persone solide, capaci di collaborare con gli altri e di dare un senso alla propria vita»

    Prof. Gregorio Vivaldelli*

    La Chiesa italiana ha messo al centro della propria azione pastorale dei prossimi dieci anni l’emergenza educativa². Come chi, davanti ad una casa bisognosa di essere ristrutturata, decida di mettere mano alle fondamenta, rinunciando così di limitarsi a pitturare la facciata. Infatti, la questione educativa impatta l’urgenza delle urgenze: la questione del senso della vita, vale a dire il significato, l’orientamento, la direzione dell’esistenza umana. Il senso della vita si manifesta nella capacità di dare un nome alle proprie esperienze, alle proprie relazioni, così da poter scoprire il tutto portante del proprio vivere.

    Ora, se non ci si prende cura dell’educazione, si rischia di generare persone che tenderebbero ad appiattirsi sotto la pressione della cultura dominante, la quale si ingegna sempre più a creare un’umanità che non crede più né a un Dio realmente incarnato, morto e risorto³, né agli altri uomini suoi contemporanei perché non crede più a se stesso, in quanto non crede più alla possibilità di una vita sensata, con uno scopo.

    Se non si raccoglie la sfida educativa ci si rassegna inesorabilmente a un modello di gioventÉ che non vuole la responsabilità di vivere una vita reale (real life)⁴, ma che preferisce lo spettacolo della realtà (reality show)⁵; a una gioventù che non desidera più nulla perché tutto ciò che vuole lo ha già posseduto e consumato⁶; a una gioventù che rifiuta ogni relazione, perché convinta che la propria realizzazione dipenda unicamente dai suoi sforzi e dalle sue abilità⁷. Educare, allora, è suscitare la passione per le quattro relazioni fondamentali dell’uomo: con Dio, con se

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1