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Granelli di Polvere
Granelli di Polvere
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Granelli di Polvere

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About this ebook

In Italia la lotta politica sta assumendo i connotati di una vera e propria guerra civile, con quattro fazioni (Anarchia, Comunismo, Democrazia e Fascismo) che sicombattono senza esclusione di colpi, sullo sfondo di un paese fatto di mediacinici, istituzioni deviate, potere religioso corrotto e popolazionepassivamente disillusa. In questo contesto quattro giovani amici universitari saranno loro malgrado coinvolti in modo imprevedibilmente drammatico...
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateSep 25, 2014
ISBN9788891155511
Granelli di Polvere

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    Granelli di Polvere - Francesco Federico

    polvere

    Granelli di Polvere

    N.B.: Ogni personaggio ed evento narrato in questo romanzo sono frutto unicamente del a

    fantasia dell'Autore. Qualunque riferimento a fatti o persone realmente esistenti è

    puramente casuale.

    Quella sera i ragazzi tornarono presto, intorno alle 11.

    Erano usciti solo per bere una birra in piazza – Marco, Matteo, Luca e Giovanni – prima di

    tornare nella casa dello studente, in cui condividevano un grazioso appartamentino; la

    piazza di fronte la casa dello studente era semivuota, sia per il fatto che fosse mercoledì,

    sia a causa del clima freddino ed anche un po' umido per colpa del a pioggia caduta

    durante il giorno: la classica serata autunnale insomma.

    I ragazzi si fermarono al primo pub per ordinare una birretta, si misero a parlare un po'

    con studenti di altre facoltà, dopodiché uscirono per fare ritorno a casa.

    L'indomani i 4 avrebbero avuto una lezione universitaria di mattina e perciò non volevano

    assolutamente andare a letto tardi; in particolare Luca e Giovanni parevano i più stanchi

    ed emaciati: << Noi andiamo a dormire, voi che fate? >>, chiesero a Marco e Matteo.

    Marco rispose :<< Noi stiamo un altro po'... buonanotte! >>.

    Marco e Matteo si spostarono dunque nella camera dell'abitazione più vicina all'ingresso, la

    quale ospitava la cucina, il tavolo su cui mangiavano i ragazzi ed anche i principali elettro-

    domestici, tra cui il televisore.

    L'amicizia tra i 2 ragazzi era molto forte: in pratica dal lunedì al venerdì – prima di tornare

    nelle case dei rispettivi genitori per il fine settimana - stavano insieme 24 ore su 24

    frequentando anche la stessa palestra ed uscendo insieme con 2 ragazze, molto amiche

    tra di loro.

    << Non ho proprio sonno stasera >>, disse Marco.

    << Ok >> , rispose Matteo, << adesso accendiamo un po' la televisione >>.

    Dopo un po' di zapping senza senso, si imbatterono nella messa in onda del telegiornale

    nazionale sul primo canale, ad edizione straordinaria; il conduttore del TG aprì

    quest'edizione straordinaria senza neanche i titoli, dando subito la notizia di un agguato

    politico avvenuto a Roma, nel quale erano rimasti uccisi 2 giovani attivisti di idee

    anarchiche.

    Gli attivisti anarchici erano soliti riunirsi di rado e, proprio in una di queste rare occasioni,

    furono raggiunti dai colpi di arma da fuoco di almeno 3 killers.

    La lotta politica ormai stava insanguinando tutta Italia da alcuni mesi ed aveva già

    provocato decine di morti e centinaia di feriti. Tuttavia – dopo un iniziale periodo di

    confusione – i principali mass-media avevano trovato la loro strategia per raccontare

    questi eventi, questa sorta di guerra civile a bassa intensità che vedeva fronteggiarsi 4

    fazioni: gli Anarchici, i Comunisti, i Fascisti ed i Democratici. La strategia utilizzata dai

    mass-media, dicevamo, consisteva nel raccontare gli eventi come se si trattasse di un

    gioco, o meglio, di uno sport molto spettacolare e coinvolgente.

    Il conduttore del telegiornale passò quindi entusiasta la linea al suo inviato di punta – il

    famoso cronista Alfredo de Feudis - che si trovava sul luogo del 'agguato; il giornalista

    raccolse la linea ed euforico prese la parola: << Straordinario questa sera a Roma!!! La

    squadra di Anarchia ha appena perso 2 punti, grazie ad un fulmineo blitz in attacco di

    alcuni fenomenali giocatori !! Purtroppo ancora non siamo in grado di stabilire con certezza

    chi sia stato a guadagnare questi 2 punti, per cui dovremmo ancora attendere le indagini

    degli arbitri e dei giudici sportivi che saranno nominati dal o stato italiano nei prossimi

    giorni... Ad ogni modo – secondo le nostre ricostruzioni – molto probabilmente è stata la

    squadra di Democrazia ad ottenere questi punti... Benone! Qui da Roma è tutto, passo la

    linea allo studio >>

    Il conduttore riprese la linea e sorridente chiosò: << Per ulteriori sviluppi su questa

    spettacolare partita e su tutto il campionato rimanete sul nostro canale !! >>.

    Matteo e Marco guardarono tutto il servizio con attenzione, dopodiché si scambiarono le

    proprie idee sui fatti:

    - << Hanno fatto proprio bene ad ammazzarli quei 2 anarchici!.. Io tifo per la squadra di

    Democrazia...Tu? >>, esclamò convinto Matteo in uno dei rari momenti del a sua vita in

    cui si era sbilanciato nelle proprie opinioni; il ragazzo – infatti – non solo tifava per la

    squadra di Democrazia, ma ne aveva anche preso tutte le caratteristiche peculiari:

    diplomazia, maggioranza, compromesso, equilibrio, moda, ignavia. Per fare solo qualche

    esempio, Matteo tifava per la squadra di calcio più tifata in Italia (senza tuttavia sfociare

    nel tifo eccessivamente sfegatato) , seguiva gli sport più popolari, ascoltava la musica più

    in voga, indossava i vestiti più alla moda (senza tuttavia essere troppo appariscente) , gli

    piacevano le ragazze senza tuttavia discriminare i gay, professava la fede religiosa

    cristiano-cattolica senza però parlarne troppo, era orgoglioso di essere italiano senza però

    discriminare altre nazionalità ed in generale faceva tutto ciò che faceva la maggioranza,

    sempre pronto tuttavia a mutare le proprie opinioni al mutare del e condizioni.

    Marco, al contrario, era sempre in preda a forti passioni e poteva passare da momenti di

    col era in cui spaccava tutto a momenti di gioia estatica nel giro di pochi minuti.

    Al commento di Matteo, Marco lo guardò in cagnesco e si limitò a rispondere : <<

    Andiamo a dormire, che è tardi! >>. Spense il televisore e si diresse verso la camera da

    letto.

    L'indomani mattina i ragazzi si svegliarono di buona lena e si diressero verso l'Università:

    era la metà di Novembre ed i corsi entravano nel vivo, per cui era fondamentale

    frequentare.

    Poco prima dell'ingresso principale, Luca disse agli altri ragazzi : << Iniziate ad entrare e

    prendete appunti anche per me... Io ho un po' da fare ed entrerò più tardi. >>

    << Ok >>, risposero gli altri 3 ragazzi.

    Matteo, Marco e Giovanni entrarono quindi nell 'aula in cui si teneva la lezione ed iniziarono

    a seguirla con interesse, anche se il loro compagno tardava ad entrare. Tutto ciò era molto

    strano dato che Luca era uno degli studenti più assidui ed amava seguire con grande

    interesse e partecipazione ogni lezione. Perché quel giorno non seguì la lezione? Cosa

    stava facendo Luca in quel momento ?

    Qualche giorno prima aveva conosciuto nei bagni dell'università 2 ragazzi con la barba

    lunga ed un paio di occhiali da intel ettuali, di nome Filippo e Leopoldo. Luca fece amicizia

    ed iniziò a parlare con loro: inevitabilmente il discorso si spostò sull'argomento più caldo di

    quei giorni, ossia gli scontri politici che stavano dilaniando l'Italia.

    Così, Luca scoprì che questi 2 ragazzi avevano le stesse idee politiche sue, ovvero del e

    forti tendenze comuniste; Filippo e Leopoldo invitarono quindi Luca ad una riunione in cui

    erano presenti molti dei più autorevoli ideologi tra gli estremisti comunisti in Italia.

    Per cui Luca – proprio mentre i suoi coinquilini stavano in facoltà a seguire le lezioni – se

    ne andò a partecipare a questa riunione della squadra di Comunismo, che si teneva a

    poche centinaia di metri dall'ateneo, nello stesso quartiere.

    Entrò in un vecchio e grigio caseggiato, che recava fuori una scritta a mano scolorita, che

    sembrava esser lì da decenni : Calzature Noce. Sembrava un edificio abbandonato da

    tempo. Era quello il posto in cui la squadra di Comunismo si riuniva.

    Entrato in

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