Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Necropolis
Necropolis
Necropolis
Ebook114 pages37 minutes

Necropolis

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Necropolis è una raccolta di liriche che racconta la natura umana senza finzioni, quando, rotto l’argine della vita, i sentimenti fluiscono senza limiti o pudori.
Necropolis è il luogo edificato con la parte di noi che in vita non possiamo o non vogliamo vedere e che è destinata ad essere la nostra dimora nella morte. E’ il luogo in cui ci si riconosce, in cui le tracce terrene vengono ricomposte. E’ il tempo in cui il corpo e i sensi reclamano il loro dominio e ripristinano la verità e l’equilibrio.
Necropolis è l’immagine trasfigurata della comunità dei miei famigliari, dei miei amici o di semplici conoscenti, è la presentazione della loro nudità, delle loro anime così come io le percepisco. Visi di persone in vita, di persone che non ci sono più, di incontri casuali che mi hanno segnato, tutti si mescolano e vi parlano mentre visitate questo luogo. Senza maschere, senza alibi, senza secondi fini, esse si mostrano così come sono; ma è di voi che parlano, è delle vostre vite che raccontano, esse vi svelano la vostra intima natura, quella che trionferà un giorno quando sarete slegati dai lacci che vi cingono.
La morte, amici, è null’altro se non verità.
LanguageItaliano
Release dateApr 26, 2015
ISBN9788890758539
Necropolis

Related to Necropolis

Related ebooks

Poetry For You

View More

Related articles

Related categories

Reviews for Necropolis

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Necropolis - Lorenzo Battisti

    Esodus

    Coro I

    Venite a noi

    accostatevi a questi cancelli,

    venite a noi

    voi che potete sentire il soffio dei nostri sospiri,

    ascoltate i sussurri delle nostre voci

    e vi sarà svelato

    ciò che in vita non udite,

    ciò che non può essere detto,

    ciò che non trova dimora fra i vostri giorni.

    Venite a noi,

    spingete questi battenti,

    entrate e stendetevi qui sull’erba,

    abbandonatevi al vento e alla pioggia

    come abbandonati sono i nostri corpi

    alla nuda verità della terra.

    Vostri sono i nomi e le date,

    vostre le croci che vi scorrono davanti,

    vostri i visi sulle foto.

    Già in voi sta la risposta che è qui incisa sulla pietra.

    Sepolto è qui il mondo intero,

    ogni soffio di vento,

    ogni ramo spezzato

    ogni gesto tra mille

    ogni respiro tra tutti quelli vissuti.

    Custodito è qui il senso del corpo,

    l’intima bellezza delle spalle sciolte,

    custodite sono le anche aperte e lente,

    il viso proteso nel cavo della terra.

    E sarà la stessa terra

    che il piede ora distrattamente preme

    a coprire d’umidi grani i vostri occhi e la vostra bocca,

    sarà la stessa pioggia che vi scorreva sul viso in vita

    che penetrerà nella vostra pelle e nella vostra carne

    portando dentro di voi finalmente il nesso col mondo.

    Xavier

    Noi edifichiamo i cimiteri

    e loro edificano noi.

    Nei giorni, coi lutti

    pietra su pietra,

    lapide su lapide

    la città ideale

    nel silenzio e nella simmetria

    compare.

    Manfred

    E’ questa la prima pioggia

    per il mio corpo novizio,

    per le mie labbra

    che ancora serrano l’urlo

    sotto la terra fradicia…

    come quando bambino

    mi persi per le strade di una sconosciuta città

    che la pioggia batteva.

    Gli amanti di Saint Cross

    Chi ci portò fino a qui?

    Legati da uno sconcio lenzuolo

    attraversammo una fiamma rovente e un lago gelato

    senza scottarci e senza bagnarci.

    Eppure bruciammo, gelammo e perdemmo i nostri corpi

    diventando amanti in eterno.

    E da amanti ancora sentiamo i visi accostati

    mentre il ferro ci trapassa e il sangue bollente si mischia

    e si rapprende nei lenzuoli scomposti.

    Ora non ci vediamo ma ci ritroviamo sempre

    nel buio della morte

    perché la febbre d’ogni amante

    basta a gonfiare le vene strappate,

    la carne prosciugata,

    i tendini scoperti,

    le labbra da cui tutto ebbe inizio,

    e anima le nostre complici mani

    che nel buio

    cercano ancora di fermare il boia

    che ci liberò dal tormento.

    Clara

    Ora so che, amando, noi già conoscemmo la morte

    vagando sulla nera sua soglia,

    perché nel pieno dell’abbandono v’era un’agonia

    e uno spasimo di resurrezione

    che ci richiamava ansimando alla vita.

    Così ci fu chiara la malattia del nostro amore

    e pensammo che separandoci

    avremmo goduto della salvezza.

    Finché il frutto dei nostri incontri ci unì

    compiendo il destino.

    Ma noi non fummo come gli amanti di Keen Ridge

    che precipitarono dalla scogliera

    in un gioco cieco di passione,

    noi morimmo giorno dopo giorno

    mentre le nostre anime imploravano

    un’altra vita e un altro destino.

    E pur dividendoci precocemente in vita

    ora ci siamo ritrovati qui,

    fianco a fianco sulla strada che tracciammo allora,

    ancora separati

    e ancora bramanti di resurrezione e vita!

    Beth

    È nello scorrere del tempo,

    È sotto le pietre,

    È nella luce che filtra,

    È nella promessa che porta il vento.

    Io ti rivedrò.

    Edward

    Dall’istante in cui la conobbi

    approfittai di lei,

    la picchiai, la tradii, la abbandonai e la ripresi ingannandola,

    fino al giorno

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1