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soliloqui di un uomo
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soliloqui di un uomo

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“soliloqui di un uomo (alla ricerca di Līlā)” può considerarsi un testo per lo meno singolare, fuori da ogni schema di lettura tradizionale, basato su un libero e talvolta provocatorio dibattito interiore alimentato dal dubbio e dalle insicurezze alle quali può essere soggetto l’uomo ragionevole e obiettivo, la cui identità perde quì d’importanza, sempre proteso alla ricerca della “Verità”.
Attraverso un contraddittorio serrato, senza possibilità di fuga, senza remore e pregiudizi, al di fuori del tempo e in completa indipendenza da scelte ideologiche, politiche, confessionali, i soliloqui arrivano ad interpretare lo “stato d’armonia” personale e collettivo: “Līlā”, secondo un antico appellativo, come la condizione nella quale si manifesta la “Divinità” dell’esistenza, punto di riferimento per la soluzione di ogni quesito esistenziale.
I grandi temi morali appartenuti ad ogni epoca umana, ma che con maggiore insistenza affiorano nella nostra confusa epoca contemporanea, vengono quì affrontati con la schiettezza dell’uomo semplice che dubita e si interroga costantemente, e trovano risposte solo attraverso il concetto di un Dio d’armonia che comprenda ogni credo e rivalità ideologica, fino ad arrivare a formulare una proposta di benefica semplicità di vita, condotta per limitati periodi di tempo entro spazi protetti, ideali “Serre” di crescita in consapevolezza disseminate sul territorio, scevre da ogni bagliore di interesse economico e differenziazioni sul piano sociale, governate da una severa “Regula” organizzativa, interpretate come ambienti di vita condotta in armonia,………. forse l’ultimo appiglio salvifico per un’umanità proiettata verso l’autoannientamento.
LanguageItaliano
PublisherKartar
Release dateNov 6, 2013
ISBN9788868558314
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    soliloqui di un uomo - Kartar

    kartar40@yahoo.it

    I. - sul concetto di Līlā

    K - (Kartar)

    proprio così, in questo qualsiasi momento della storia degli umani, in un qualsiasi angolo di questo meraviglioso pianeta vivente sul quale abbiamo la fortuna di condurre per una manciata delle sue rivoluzioni intorno al sole un’avvincente avventura di vita rivestiti delle nostre attuali sembianze, sperduti in un punto qualsiasi di una qualsiasi galassia del nostro probabilmente qualsiasi universo, io uomo, un esserino biologico confuso fra la moltitudine di piccoli parassiti che brulicano sulla crosta di questa sperduta boccia un po’ schiacciata di terra misto acqua, un microbo di dimensioni del tutto insignificanti in rapporto all’immensità degli spazi cosmici,……..io, un qualsiasi piccolo bipede spelacchiato, con villosi antenati già forse quadrumani, mi sono un pochino stufato di vivere da scimmiotto spensierato, sempre proteso a ricercare migliori condizioni di vita e a non farsi mancar niente di necessario, o anche pure di superfluo;…….ed è indubbio che non sarò certo il primo né l’ultimo curioso essere vivente con un po’ di poltiglia cerebrale nel cranio ad interrogarsi sui tanti perché che vanno affiorando lungo la propria più o meno piatta esistenza, e cercare risposte ad uno stuolo di domande che nascono spontanee sull’arcano quesito del proprio essere o non essere!

    oc - (obiettore di coscienza)

    e quale sarebbe, di grazia, questo quesito esistenziale che arrovella il tuo limitato cervellino, questa indomabile pretesa di conoscenza che ti porta a dubitare e a indagare, questa insanabile curiosità che punge il tuo vivere quotidiano con sempre maggior insistenza?…..…non credi che i grandi perché dell’esistenza facciano parte di un insondabile rompicapo senza soluzione, che si potrebbe tranquillamente tacitare, invece di picchiare in continuazione zuccate contro il muro, con una pacata e rassegnata

    accettazione del proprio stato;.......... talché, in luogo di crearsi tanti problemi esistenziali, possiamo rassegnarci a vivere in uno stato di beata e tranquilla incoscienza?

    K - so bene che tu suggerisci una vita di spensierati svolazzamenti, da vivere al meglio possibile, infischiandocene altamente dei molti interrogativi che affiorano, e della ricerca di risposte;……..e probabilmente non dovrei darti torto poiché tale incosciente interpretazione della vita dovrebbe corrispondere ad una rassegnata accettazione delle cose, tuttavia, mio caro, per molte teste cocciute questo non è proprio possibile: il dubbio e la curiosità, l’ansia di sapere, propria di esseri dotati di ingranaggi cerebrali sempre in movimento, li spinge ad interrogarsi, ad indagare, a credere che forse attraverso un'ostinata ricerca si potrebbe alfine scovare la chiave dorata della conoscenza, che consenta di dare un senso a questa nostra arcana e stupefacente esistenza;..…ricordo a questo proposito qualcuno che affermava: il dubbio è uno dei nomi dell’intelligenza!

    oc - eh! come se fosse facile!…..a tuo parere si direbbe che questa chiave sia lì, alla facile portata di tutti, e neppure molto celata; e che forse basterebbe avere la convinzione d’essere in grado di acchiapparla, e che infine essa ci aprirà la porta sul sentiero della consapevolezza, ……..forse addirittura dell’illuminazione!

    K - consapevolezza? illuminazione?......... non cominciamo a rincorrere termini arcani atti a creare aloni di mistero e a confonderci le idee, già peraltro abbastanza annebbiate al riguardo!......….ricordati, mio caro obiettore, che con me devi parlare con chiarezza e semplicità, proprio come con semplice naturalezza mangi o fai pipì!... .…le elucubrazioni dialettiche arcane e misteriose lasciamole ai dotti e ingannevoli sofisti e teologi d’ogni filosofia o confessione!..…….or dunque, se non ti offendi, ti pregherei di esprimerti fin dove ti è possibile nel più semplice e schietto dei modi, come pure in termini concisi, altrimenti potremmo arenarci in battibecchi interminabili e inconcludenti, fino ad annoiarci!

    oc - in una tale prospettiva preferirei certo abbandonarmi a sane e riposanti pennichelle, piuttosto che surriscaldarmi le meningi in questo insensato dialogo interiore;......siamo d’accordo, o uomo esigente e sempliciotto: aperto e conciso cercherà d’essere il mio linguaggio; vale a dire: il più consono alla tua debole portata mentale!

    K - ti ringrazio per l'alta considerazione dei miei requisiti, ma senza raccogliere provocazioni insisterei osservando che per taluni di noi non è affatto facile tacitare i mille interrogativi che inesorabilmente affiorano lungo l’arco di un’esistenza, forse proprio per questa inarrestabile presa di coscienza d’essere vivi, e di esserlo, si spera almeno, per una qualche sia pure fottuta, ma almeno plausibile ragione!

    oc - insomma, tu dici in altre parole: non è facile tacitare i mille interrogativi che emergono spontanei dalla constatazione che stiamo cogitando, e ci sentiamo quindi consapevoli di esistere, e di esistere per qualche dannatissimo o beatissimo motivo, non è così?…..altrimenti ci sarebbe da chiedersi: che senso ha il vivere senza alcun motivo plausibile, senza un obiettivo, una destinazione, una meta?…. il vivere per vivere?

    K - una meta?......non è indispensabile!......c’è chi dice di non preoccuparsi di alcuna destinazione finale: la vita è una semplice continuità, un pellegrinaggio senza meta, un percorso da vivere quanto più lietamente possibile; anzi, per quanto possibile da percorrere addirittura danzando!...........devi scusare mio caro, ma in effetti non vedo perché l’esistenza debba costituire un dilemma; perché mai ciò che dovrebbe essere una gioia, un privilegio, un’estrema leggerezza dell’essere, debba invece divenire per taluni, a volte senza alcun motivo plausibile, una tara di insostenibile pesantezza, la quale alla fin fine potrebbe anche giocare scherzi spiacevoli!

    oc - d’altra parte scusami ancora, esimio ricercatore, perché mai, io mi chiedo, dovremmo ricercare un motivo per esistere?……..perché mai dovremmo sforzarci di dare un senso a questa nostra stupefacente esistenza?....….la vita può essere piacevole di per sé così come si presenta, se viene accettata in beata incoscienza;......... ti sembra proprio indispensabile ricercare una motivazione per vivere? ti sembra necessario arrovellarsi il cervello, a volte già abbastanza deteriorato come nel tuo caso, alla ricerca di una destinazione plausibile?…….è inutile voler dare un senso alla vita, dice qualcuno, appunto perché evidentemente non ne ha alcuno;….forse che un cane o un gatto che condividono con noi la loro esistenza si pongono tanti problemi esistenziali?…….non mi sembra proprio: vivono, e basta!

    K - e chi lo può dire?...... hai mai avuto uno scambio di pareri con il tuo cane per essere certo che anche lui non si ponga simili domande?.......probabilmente una motivazione non sarà indispensabile per la stragrande maggioranza degli esseri viventi, tuttavia permettimi di obiettare che se una certa categoria di questi esseri è dotata di una esigente poltiglia cerebrale sempre in fibrillazione, può sentirsi nel diritto, o forse addirittura nel dovere, di chiedersi chi cavolo lui sia, e cosa cavolo sia qui a fare su questa crosta di terra, e a quale cavolo di scopo stia vivendo, se mai ne esista qualcuno, e verso quale strana destinazione è proiettata la sua esistenza,…....non ti sembra legittimo questo interrogarsi?

    oc - in ultima analisi devo ammettere di sì: mi appare più che legittimo!...….. forse è proprio questo continuo interrogarsi che distingue un essere umano, per esempio, da una mosca: la coscienza di esistere!.........ebbene, sai però cosa ti dico? non credo proprio che la mosca si ponga molti dilemmi, se non quello tra il posarsi su un gentile fiore profumato o su un altrettanto aulente escremento fresco,…..oltretutto, se ho ben capito, tu vorresti addirittura sapere il perché della tua esistenza, vorresti sapere se c’è qualcuno che desidera che tu esista; vale a dire: vorresti sapere chi tu sei in rapporto a questa sorta di soprintendente;..…e probabilmente vorresti sapere anche che aspetto abbia questo strano Essere superiore, questa sorta di supervisore extraterrestre, ammesso ch' esista, gli vorresti parlare a quattr’occhi, sempreché ne abbia anche lui due, chiedergli spiegazioni, non è vero?.......... e non ti sembra infine di pretendere un po’ troppo?

    K - d’accordo, d'accordo, ma questa curiosità può senza dubbio verificarsi, può capitare a molti di noi, anche a teste di cavolo in piena fioritura!.........l’essere umano fa fatica a trovare il suo vero sé, tuttavia non metto in dubbio che molta gente si senta in pace con la propria coscienza, e verso una presunta Divinità nella quale ripone fede, anche solo conducendo una vita morigerata, semplice ed onesta; magari salendo al tempio nelle feste comandate, senza porsi tante domande, e che quindi, come dice qualcuno, sia assai meglio, operando, accettare senza tanto indagarlo questo enorme mistero dell’universo!

    oc - ebbene, sai qual è la mia sincera opinione?..........dì pure ciò che vuoi, ma sono convinto che quando ci si mette ad argomentare e discutere in materia di fede e concetti di varia Divinità, apriti cielo!..……si potrebbe battibeccare fino ad addormentarsi senza arrivare ad una beata conclusione di niente, restando probabilmente ognuno con il proprio credo, o comunque con le proprie opinioni non mai dimostrabili, o anche pure con la propria bellissima confusione mentale!……..non è forse così?

    K - sì, su questo potremmo trovarci d’accordo, ma intendiamoci bene, non intendevo dire che questi poveri umani curiosi debbano rovinarsi la vita alla ricerca di una ineffabile e inafferrabile Entità superiore dal carattere riservato;……..beato cielo sereno!.....ci mancherebbe anche questa gravosa zavorra esistenziale da sopportare tra i mille pesi, a volte già di per sé gravosi, che accompagnano la nostra esistenza!…….. sono ben d’accordo che per la stragrande maggioranza degli individui è bene che questa vita sia accettata così come arriva, probabilmente già piena di grattacapi e problemi di varia quotidiana rottura di palle, al punto che non è proprio il caso di crearsene altri di tipo esistenziale; cionondimeno bisogna anche ammettere che per qualcuno questa sorta d’ignavia non è sufficiente,….…proprio così, amico mio: per taluni di noi non è sufficiente condurre una vita corretta e morigerata, secondo i dettami della propria fede religiosa; c’è una categoria di persone che vuole saperne di più, che è rosa dal tarlo del dubbio, che vuole indagare, vuole poter dare una risposta o una giustificazione ai mille interrogativi che improvvisamente possono affiorare vivendo, mi spiego?…..…che potrebbe fors’anche credere senza vedere, ma non è disposta a credere senza ragionare!…..…che è alla ricerca di un senso logico degli eventi che la circondano!

    oc - e la capisco!..…ma tu credi di poter tacitare i mille perché di un’intera esistenza solo perché ti ci metti a ragionar sopra?…….eh, mio caro! sarebbe troppo facile e troppo bello!..........se tale è la tua convinzione non posso che farti i miei migliori auguri di buon lavoro, ma non credo di poterti seguire su questo sentiero inebriato da effluvi demenziali!

    K - ed io non posso che apprezzare questo tuo abituale slancio di solidarietà e di ottimismo!........e non troverò parole per ringraziarti per la gradita collaborazione che, volente o nolente, tu mi dovrai comunque prestare in qualità di indissolubile obiettore di coscienza e apprezzabile rompipalle,….sempreché tu non abbia la malsana intenzione di esagerare nella tua eccessiva obiettività!

    oc - non c’è di che!…...cedo alla prepotenza, ma, tutto sommato, non credere che invero io voglia effettivamente defilarmi da questo arcano dibattito, poiché alla fin fine sono anch’io convinto che il dubbio conduce alla verità, e quindi incuriosito ad accendere qualche lume su questo quanto mai balzano e onnipresente quesito esistenziale!

    K - bene, torniamo allora a noi: ……sappiamo bene che un tale quesito non è argomento che si possa risolvere a tavolino, magari mediante l’impiego di qualche formula matematica, tuttavia, come dicevamo, dobbiamo ammettere d’essere pervasi dall’incoercibile desiderio di dare un senso agli eventi che ci circondano; intendo dire una spiegazione razionale, che abbia una logica accettabile anche per i nostri pur limitati cervelletti inesorabilmente soggetti al tarlo del dubbio!...........e questo nonostante qualcuno ci faccia osservare che, continuando a dubitare, non arriveremo mai a comprendere che forse il bello della vita sta proprio in questo: credere sia pure ciecamente, per esistere; credere comunque, anche se l’oggetto di questa fede non è affatto concreto, alla luce del sole, ma celato, impalpabile, astratto, addirittura sovrannaturale!

    oc - capisco: ma è men male agitarsi nel dubbio che riposarsi nell'errore, diceva qualcuno!……..una quantità di volte mi sono chiesto infatti: in fondo, non è bello sforzarsi di credere in una Divinità?……..credere che esista un Dio di giustizia al di sopra di quest’orgia terrena di ingiustizia e porcate di vario genere?.........un Dio di completa serenità ed appagamento al di sopra di questo dannato bordello di affannose esistenze? ……..un Dio di felicità e di benessere al di sopra del mare di melma nella quale si dibatte l’infelicità e la sofferenza umana?…….in breve: credere che esista una vita beata al di là di questa manchevolissima vita presente; una sorta di nuova vita tutta giusta, tutta bella, tutta felicità, tutto godimento; un'esistenza spensierata, senza sofferenza, e forse persino senza tempo e senza morte, ove tu te ne stai soddisfatto e rimpinzato, magari spaparanzato su una morbida e soffice nuvoletta a guardare con aria sorniona i cinguettanti uccellini che ti svolazzano attorno, satollo di ogni possibile appagamento: culinario, musicale, sessuale, o d’altra natura, in base ai tuoi gusti personali;……..è come credere a una bella favola!

    K - frena, frena,.........in effetti mi appare troppo bello riuscire a conquistarsi una vita paradisiaca!....... e questo dovrebbe soltanto dipendere, mi dicono, dal nostro buon comportamento in vita terrena!……scusami, ma in tutto questo sento una gran puzza di celestiale fantasia!...........permettimi di nutrire qualche piccolo dubbio!

    oc - per l’appunto!..........e se invece poi, diciamolo pure, al termine di un’intera vita terrena condotta in onestà e rettitudine, a volte in sacrificio e abnegazione, secondo i dettami della dottrina religiosa nella quale sei cresciuto, proiettato alla conquista di meriti per tale trascendente vita paradisiaca alla quale hai dato fede, questa bella favola, questo premio imperituro non si avverasse?..….…se ti rendessi invece conto di una immane fregatura durata l’intera vita?……..se ti rendessi cosciente, non so come, di essere stato meschinamente ingannato da una tale dottrina? dai ministri della tua religione? dai tuoi maestri spirituali?.....in fondo, anche pure dalla stessa inerte e taciturna Divinità nella quale per un’intera vita hai riposto fede?

    K - a parte il fatto che devi spiegarmi come potrei aver modo di constatare questa cocente delusione, visto che una tale verifica potrei farla soltanto a posteriori, dopo aver tirato le cuoia!..........comunque siano andate le cose potrò almeno serenamente ammettere che fra Dio non c’è e Dio c’è avrò avuto se non altro il compiacimento di percorrere un sentiero irto di difficoltà, ma anche di soddisfazioni; e quand’anche la mia fede non si è tramutata, al mio decesso, in una certezza conforme alle aspettative,……...ebbene, non potrei che ammettere con saggezza che questa fede mi è stata d'aiuto a vivere secondo coscienza, sarà servita a dare un senso e colore alla mia esistenza; avrà comunque dato uno scopo alla mia vita!

    oc - tu hai la capacità di escogitare sempre un condimento per cucinare la giustificazione più opportuna!..……ammettiamo pure che tutto questo possa essere comprensibile, anche se non sempre accettabile, scusami tanto ma non mi sembra questo il modo migliore di credere!………d'accordo: questa fede potrà anche essere per molti un credo per convenienza; taluno potrebbe persino considerarlo un ottimo affare: una vita di rettitudine, e a volte di volontaria rinuncia e sacrificio, ma che, alla fin fine, non ha che la durata di una manciata di rivoluzioni della terra intorno al sole, in cambio di addirittura un'eternità di sollazzi e beatitudine!.....…potrà anche essere considerato dai non devoti credenti un venalissimo baratto, tuttavia, al di là del celeste compenso, il dover credere in qualcosa di incerto, di invisibile, di vago, di aleatorio, mi appare pur sempre un gioco senza logica, inspiegabile, addirittura insensato!

    K - ti capisco mio caro, ma in quest’ottica arcana non esistono certezze tangibili, tanto più che dal mondo dell’oltretomba non è facile avere conferme se la tua fede è, o non è, ben riposta!

    oc - porca impotenza!......è il caso di dire che quando Dio tace gli si può far dire ciò che si vuole!.........ed allora che senso avrà mai, mi chiedo, a cosa potrà mai servire tutto questo? ........a che assurdo gioco a nascondino stiamo giocando: il dover credere senza vedere, senza dialogare?........ dover credere che questa nostra esistenza è solo e soltanto un banco di prova, una sorta di esame di idoneità al premio celeste o al castigo infernale, o se preferisci: al miglioramento o alla regressione del proprio karma, questa sorta di registro sul bene e sul male compiuto in vita?……che logica avrà mai tutto questo?

    K - insomma, tu ti permetti di obiettare: invece di celarsi dietro le tende dell’occulto, non sarebbe meglio se il presunto Ideatore di questo per lo meno singolare mondo-banco di prova, aprisse il suo silenzio, la sua solitudine, e si facesse vedere di tanto in tanto di tra le nuvole?.........almeno di sfuggita se ha poco tempo da perdere, così come sembra usasse fare in tempi antichi!.........giusto quanto basta almeno per dire: poveri fessacchiotti di poca fede, è proprio vero: esisto! eccomi qua!…….e per di più vi voglio dire che, nonostante meritaste di essere presi a pedate nel fondoschiena per il vostro insulso comportamento da peccatori impenitenti, vi voglio comunque bene,……..sono un Dio buono, io!……oppure, al contrario: sappiate, mie care facce di bronzo, che non vi voglio bene per niente, anzi mi fate schifo, perché vi comportate da ipocriti, superbi, lussuriosi, iracondi, golosi, accidiosi, invidiosi, e, in taluni casi, anche pure stronzi!.…...anzi, a questo proposito, preso atto del vostro insulso comportamento, per i più scalmanati di voi ho pensato bene di preparare un posticino da sogno per rilassarsi dopo che avranno tirato le cuoia;…….ci farà un pochino caldo, forse anche un caldo infernale, ma che portino pazienza, mi sembra il giusto soggiorno per gente di poca fede, disobbediente ai miei comandi, o meglio, ai miei comandamenti!……..e non chiedetemi per quanto tempo possono intrattenervisi, non c'è nessuna fretta: per tutto il tempo che vogliono,…….o meglio: per tutto il tempo che voglio io!……..mi spiace, ma in certi casi non c’è indulgenza che tenga, potrebbero anche restarci per una più o meno breve eternità"!

    oc - e finiscila di dire stupidaggini! …….dobbiamo pur ammettere che, stando all'insensato discorso che vai facendo, cadrebbe tutto il concetto di fede,……..mi vuoi dire infine quale fede sarebbe mai il credere in un Dio che a suo piacimento tirasse le tende della sua celestiale finestra in quel muro d’ombra dietro il quale si nasconde, e si manifestasse finalmente in tutta la sua prestanza soprannaturale?.....…se Lui fosse palese, fosse una certezza, non sarebbe necessario credere in qualcosa di visibile, di palpabile, di certo: se ne prenderebbe semplicemente atto, lo si constaterebbe, insomma, e basta!

    K - ma è proprio questo il punto, il nocciolo della faccenda!......…io non sono alla ricerca di una religione basata sulla fede in un’Entità che gioca a nascondino, ma appunto sulla osservazione della realtà, sulla constatazione della sua presenza!

    oc - ho capito, non è tua intenzione crearti arbitrariamente nuove Divinità astratte da aggiungere alla già lunghissima lista di entità supreme, messa a punto dal genere umano nel corso della sua travagliatissima ricerca spirituale!

    K - precisamente,……vorrei semplicemente rendermi conto, se mai una tale Divinità esista veramente, della sua tangibile presenza tra noi miseri umani;...........vorrei, per quanto possibile, semplicemente aver modo di constatare la sua reale presenza!

    oc - tutto qui? in fondo ti accontenti di poco!..........lasciami allora sorridere, mio caro ricercatore, e formularti i migliori auguri di successo in tale coraggiosa ricerca!......... mi auguro soltanto caldamente che, una volta trovata in concreto una tale ipotetica ma palpabile Entità, tu abbia la bontà di presentarmela,........beninteso: una volta che hai potuto constatare la sua effettiva presenza!..........devo ammettere, mio caro, che la modestia e l’insicurezza non rientrano nelle prerogative del tuo carattere!

    K - e finiscila di sfottere!……..dobbiamo solo sforzarci di mantenere la nostra ricerca su un piano umano, terreno;……..potremmo cominciare a dire che le pur sempre rispettabili facoltà del cervello umano, nel corso della sua lunga evoluzione, hanno già consentito di dare un mare di risposte ad un mare di domande aperte dal naturale desiderio di conoscenza, e questo in tutti i campi dello scibile, non è forse vero?......... tuttavia dobbiamo anche convenire che resta e resterà pur sempre un oceano di domande ancora aperte, alle quali questo povero insettino umano cerca costantemente e con caparbietà di dare una risposta,......... senza forse accorgersi, il tapino, che dalla sua febbrile ricerca non escono che limiti in continuazione!

    oc - mi fa piacere il richiamo a poetiche considerazioni, e non possiamo che trovarci d’accordo, ma proprio questo è probabilmente il lato affascinante della vita dell'umano, sempre proteso a seguire virtude e conoscenza, proteso alla ricerca di nuovi orizzonti; …… un umano ricercatore, un esploratore, uno scienziato!

    K - forse non ci siamo ben capiti:.…….non è certo la risposta agli infiniti quesiti della sfera materiale che andiamo cercando; ciò che preme di capire è come spiegare su un piano razionale, concreto, diciamo pure umano, il nostro rapporto con la Divinità!

    oc - sei in fondo un uomo di poche pretese!......... ma ti rendi conto che, se veramente arrivassimo a possedere una simile chiave di lettura, potremmo essere simili a Dio?......saremmo probabilmente noi stessi la Divinità?

    K - tu l’hai detto!…… non per montarti la testa, ma non credi che nella nostra qualità di esseri ragionevoli potremmo anche pensare di possedere in noi stessi un barlume di tale Divinità?......... non credi che potremmo noi stessi esserne parte, in maggiore o minor misura secondo quanta essenza divina riusciamo a possedere?

    oc - secondo cosa?…….ahó! cominciamo già a farneticare?.........ricordati che corda che è troppo tesa spezza sé stessa, o l'arco!

    K - non preoccuparti per la mia salute mentale, esimio obiettore!........ spremendo un pochino le meningi, penso di essere riuscito a schiarirmi poco a poco le idee sul concetto di Divinità, un concetto solo apparentemente sfuggevole ed evanescente,…..…direi che infine tutto mi appare ora più chiaro, più logico,….…potrei persino dire: evidente!

    oc - beato cielo con nuvole a pecorelle tosate!……..e allora, di grazia, rendimi partecipe di questa tua presunta illuminazione! ….…ora che ci penso, vedevo infatti una strana luminosità tutt'intorno, ma non riuscivo a spiegarmi se fosse la luce del tramonto; ora comprendo invece che potrebbe aver origine dalle tue surriscaldate facoltà cerebrali!..........senza offesa, giunti a questo punto lascia allora che ti ponga io una domandina maliziosa, alla quale vorrei però che tu risponda con grande sincerità: …….in confidenza, tu credi veramente nel tuo intimo all’esistenza di una qualche Divinità?……..o credi di credere, o ti sforzi a credere ?

    K - non pecchi certo d’impudenza, mio pungente obiettore!......... ti risponderò allora con grande sincerità: ebbene, per quanto d’animo intimamente agnostico, sento d'avere alfine raggiunto un credo, una vera e propria fede, anche se particolare!......…anzi, devo ammettere che già da tempo avevo la netta sensazione di constatare una strana presenza!......…mi riferisco ad uno stato di grazia nel quale potevo sentire palpabile la presenza di un Dio d’armonia, che non riveste una sola sembianza, ma può assumere molteplici nomi ed aspetti!..........in verità, senza atteggiarmi a solutore di enigmi, sono cosciente di questa arcana presenza in vari momenti del vivere quotidiano: può capitare di incontrarlo ovunque, di ascoltarlo sommessamente;………sì, ne sono convinto: è Lui la forza vitale che move il sole e l'altre stelle, il conoscitore del visibile e dell’invisibile; il clemente, il misericordioso, il santo, il fedele, il custode, il possente, il sapiente, l’altissimo, e chi più ne ha più ne metta!……Egli è proprio Colui che è!……..ma ciò che ha importanza, e che vorrei meglio definire, è la strana sensazione della sua presenza, della sua manifestazione come un semplice stato dell'essere che qualcuno ha voluto chiamare Līlā!

    oc - Līlā?!

    K - sì, Līlā!

    oc - scusami, ma da dove arriva questa strano appellativo?

    K - Līlā è un termine antico nella lingua degli umani, e vuole significare lo stato di assonanza individuale e collettivo, l’atmosfera piacevole e giocosa nella quale presenzia il Divino; possiamo dire che è la stessa manifestazione della sua presenza!...........insisto sul concetto che tale termine non va considerato come l’appellativo della Divinità, ma è la semplice condizione di luogo e di tempo nella quale si percepisce palpabile questa presenza, il contesto nel quale ci si sente bene con sé stessi e con gli altri, insomma: un arcano stato dell’essere in armonia con il tutto!...........in tale concetto la Divinità può assumere infinite sembianze;…….non ha alcuna importanza il nome e le sembianze nelle quali la vorrai riconoscere; ed è giusto che sia così:…….potresti chiaramente individuarla nel nome dello stesso Dio nel quale fin da bambino la religione dei tuoi avi ti ha indirizzato a credere; oppure sotto le sembianze di esseri umani dai quali hai avuto la fortuna di ricevere aiuto, comprensione, libertà, giustizia, fors’anche amore; da chi, in parole semplici, hai ricevuto una piccola o grande apertura d’armonia, poiché essi in quel momento rappresentavano per te la Divinità!

    oc - oh, cieli infiniti! ..........questo ci consente quindi di ampliare ancora di un di un pochino l’antologia già pure lunghissima dei divini appellativi!

    K - forse non mi hai capito: non è Līlā l’appellativo della Divinità, ma la semplice atmosfera in cui sentiamo tangibile la sua presenza, il piacevole momento d’armonia nel quale la Divinità si manifesta;……in verità Essa può assumere infiniti aspetti e infiniti appellativi!

    oc - e potrei chiederti, di grazia, o luminare piuttosto fioco, un approfondimento di un simile concetto?……..spiegati meglio!

    K - ebbene, tra i mille appellativi già assegnati dall’umano all’immagine di Dio, m’era parso di poter dire che l’appellativo più consono fosse Amore, ma ho poi lentamente compreso che un simile appellativo può essere frainteso: di amore troppo si parla nel mondo degli umani: lo si canta, lo si strimpella, lo si grida a dissonanza, lo si mescola a terminologie sessuali, lo si predica dagli amboni, lo si condisce in tutte le salse;……diciamo pure che è un termine inflazionato che ha perso il suo vero significato; ma ti dirò di più: mi sono reso soprattutto conto che amore non è sempre sinonimo di giustizia, e quindi d' armonia!….…sì, l’amore vero può essere solo un dono del cuore, ed è piuttosto raro!......... se è sincero si direbbe la massima espressione della Divinità, ma sappiamo anche bene che esso è cieco, non passa attraverso la ragione, e pertanto può rivelarsi portatore di ingiustizia!...........no, questo appellativo non sempre è in sintonia con il nostro concetto di Divinità!

    oc - e allora cosa intendiamo dunque per Līlā?

    K - Līlā, torno a ripetere, non è il nome di una Divinità, ma è semplicemente il contesto, la piacevole condizione divina attraverso la quale Essa si manifesta, qualunque sia il nome e l‘immagine figurata nella quale ognuno ripone fede,..…….per Līlā possiamo quindi intendere la gioiosa armonia del tutto, l'essenza e la motivazione della vita, la presenza divina che compenetra il vivere quotidiano dei piccoli/grandi esseri umani, coi quali è in intimo rapporto senza ch'essi ne siano forse consapevoli!…..…se tu sei alla ricerca di Dio ricordati che difficilmente potrai trovarlo in luoghi inaccessibili o su altari per quanto sontuosi, al di sopra degli uomini e delle cose,….....il Dio-armonia è tra noi, umani e non umani, è dentro di noi: possiamo esserlo noi stessi, poiché proprio attraverso gli umani Egli può presenziare personalmente in questo nostro mondo: .....…è un Verbo che si è fatto carne, ed abita fra noi!

    oc - beato cielo radioso! ........a questo punto non posso che chiedere una pausa di riflessione e, pur condividendo il tuo entusiasmo di ricercatore appagato, con o senza lacrime agli occhi, ti dico: così sia, mio ascetico ricercatore!……..ma spero proprio che consentirai ad un povero ignorante come me di approfondire in un aperto dibattito questa sia pure rispettabile, ma alquanto strana convinzione!

    K - è una richiesta più che comprensibile, e sarò felice di condividerla in questa arcana ricerca con te, sempre se avrò la pazienza di sopportare la pungente obiettività che ben conosco!

    oc - ti ringrazio di cuore!

    II. - sulla presenza del Dio-armonia

    oc - scusa la mia ottusità, esimio ricercatore, ma nonostante i tuoi apprezzabili sforzi chiarificatori ho l'impressione d’avere pur sempre le idee annebbiate circa l'essenza di questa sorta di Dio-armonia, come tu lo definisci, e sulla sua presenza tra noi umani attraverso la condizione divina ed umana che vai chiamando per tua scelta: Līlā,……..ti sarei grato quindi di fornire per lo meno, se non proprio una sua immagine figurata, almeno qualche ulteriore barlume, usando se ti è possibile un linguaggio semplice e chiaro, altrimenti può succedere che chi pur abbia orecchie da intendere, come me, non intenda affatto;……..la mia impressione è che tu ti stia lasciando trascinare da una sorta di ascetismo che surriscalda le tue delicate facoltà cerebrali, e ti conduce ad assurdi sproloqui non sempre comprensibili;.…....ti inviterei pertanto a rimanere ancora un pochino con i piedi appoggiati su questa nostra polverosa terra e tentare di spiegarmi in parole povere dove si trova questo Dio del tutto particolare, a quale indirizzo possiamo trovarlo:……..innanzitutto: tu pensi ch'Egli abbia una residenza abituale in qualche parte recondita di questo nostro pianeta, o preferisce soggiornare in remoti spazi siderali, fors’anche nascondendosi in qualche buco nero dell'universo?……..ovvero, in qualità di puro spirito, può fare benissimo a meno di una fissa dimora?..........è infine possibile per noi mortali comunicare con Lui in qualche modo, fosse pure informatico?……..o non mi capiti invece per puro caso d'incontrarlo nel bosco mentre sto andando a cercar funghi, e mi venga incontro dicendo a viso aperto: ti saluto carissimo, io sono il buon Dio che vai cercando; tu non c'è bisogno che ti presenti perché già ti conosco,.........come va?

    K - e perché no? non insisto forse nel dire ch'egli è tra gli umani?......…può essere benissimo di incontrarlo, senza apertamente avvedercene, in qualsiasi luogo e momento della giornata!….…lo potresti intravedere, senza risolvere cervellotici enigmi, ma sempre se avrai occhi per vedere e orecchie per intendere, negli esseri viventi che ti circondano, umani o inumani che siano, e persino nelle cose;.........sì, anche nelle cose, nella misura in cui esse sappiano per te corrispondere armonia, in piccola o grande entità!

    oc - persino nelle cose?……e presumo sia più facile, a questo punto, incontrarlo in giornate molto calde, quando il sole batte a picco sul cranio della gente?

    K - risparmiami le tue solite battute spiritose, o spirito di poca fede, ……capisco che per te può essere concettualmente difficile arrivare a comprendere che, se si può credere che Dio è l'armonia stessa che pervade l'intero universo, è evidente che ove v'è armonia vi sarà anche la presenza della Divinità;……..e non credere che questo sia un concetto nuovo; gran parte d’umanità concorda nel ritenere che ovunque è pace, libertà, concordia, giustizia, amore; in un’unica parola :armonia, quivi è Dio!.........mi sembra evidente!

    oc - a te sembra evidente;……..d'accordo, accettiamo pure che sia come tu dici; comunque mi incuriosisce una serie di domande sul suo conto:…….da dove arriverà mai una simile impalpabile Entità? che scopo hanno le sue azioni? come impiega il suo tempo libero, ammesso che ne avanzi un po’ dallo stare a curiosare le mille faccenduole, e registrare gli innumerevoli peccatucci o peccatacci dei piccoli parassiti della terra?…….e poi ancora: cosa dire del suo aspetto? sarà poi vero ch’Egli abbia un aspetto a nostra immagine e somiglianza, con un naso sperabilmente non troppo adunco, ma anzi di discreto profilo, due orecchie non a sventola, due occhi di colore, presumo, azzurro cielo, lunga chioma e barba bianca ben tenuta, due braccia, due gambe, e naturalmente, mi sembra giusto, anche un sesso ben definito?………e via dicendo sui suoi divini, o meglio umani, attributi;…..… sarà mai possibile tutto questo?

    K - beh! e chi mai lo può dire?…….quale mortale può vantarsi d'aver visto in sua vita terrena, faccia a faccia, il Padreterno? …….forse qualche umano mite di cuore? ……..qualche asceta in meditazione?……un poeta forse, sia pure presunto divino?…….o fors’anche un gruppetto di piroettanti fanciulle in un giardino incantato?……..o un profeta in vena di escursioni alpinistiche?......…certo le descrizioni dell’aspetto del divino interlocutore potrebbero risultare abbastanza vaghe e discordanti: un sole sfolgorante?…….un vitello dorato?……..un totem dai molti volti?……..un uomo dal capo elefantino o d’altra animalità?………un tizio iroso che dispone a piacimento di fulmini e saette?…….un bel ragazzotto pigmentato di azzurro?……..un giovane uomo penosamente martirizzato?……..una candida colomba?..........e via via dicendo: si potrebbe continuare a lungo, molto a lungo nella descrizione delle divine iconografie, a volte quanto mai stupefacenti e fantasiose!…... mi chiedo, a questo punto, se abbia un senso pensare per esempio che una Divinità abbia necessità di dentatura per masticare, o di stomaco, intestino e orifizi vari dettati da prerogative fisiologiche?....…..ed altrimenti che senso avrà mai parlare di presunta immagine a somiglianza all’essere umano?

    oc - ho la vaga impressione che con questi assurdi discorsi mi stai confondendo l'immagine figurata dell'Onnipotente, o meglio ancora, mi stai confondendo le idee in generale!……..in definitiva, stando al tuo pur insignificante parere, vorresti semplicemente dire che questa Entità superiore, premesso di confidare nella sua esistenza, può effettivamente rivestire un aspetto fisico palpabile, ma senza in alcun modo far parte della sfera materiale delle cose?

    K - ti ripeterò allora, fino a stancarti, che se noi accettiamo il postulato che Dio, quale puro spirito, sia semplicemente un afflato, una semplice presenza, un'assonanza armonica che rappresenti tutto ciò che è sinonimo di concordia, di giustizia, di gioia e di benessere in senso lato, ti renderai conto che ogni cosa acquista una chiarezza e una semplicità addirittura stupefacente, …… se riusciamo ad afferrare il senso di tale concetto potremmo dare un senso all'intera esistenza!

    oc - ho già sentito frasi mielate di questo genere ma, mi spiace deluderti, io non mi accontento di dimostrazioni fondate sul piano trascendente, su ciò che è impalpabile, evanescente, confutabile; io vorrei sapere se sarà mai possibile che questo Dio-armonia di cui vai cianciando possa in qualche modo materializzarsi, rivestirsi di un aspetto fisico concreto, un'immagine, una forma, e fors’anche, perché no?..........un volto umano!

    K - forse ti aspetti un no secco da parte mia come risposta, così metteresti a tacere per inconcretezza e labilità la prosecuzione di questo soliloquio,……ed invece ti rispondo: certamente sì: questa arcana Divinità potrebbe rivestirsi non di uno, ma di cento, mille aspetti umani, ma anche pure inumani, pur senza perdere la sua qualità di puro spirito!…..…potrebbe assumere l'aspetto di persone che ci circondano nella misura in cui esse ci sanno donare armonia,…..…potrebbe persino assumere il tuo stesso aspetto, anche se, ammettiamolo pure, un pochino scadente, ma sempre e soltanto nella misura in cui tu stesso saprai immedesimarti nello spirito di Līlā, vale a dire: nella misura in cui saprai divenire elargitore d'armonia!..……trovi strano tutto questo?

    oc - ah, questa è bella!..........ma cosa vorresti dimostrare, infine, con questo discorso fantascientifico? vorresti forse costruire un pretesto per dire che Dio è veramente tra noi?.........che somiglia in qualche modo all'essere umano?…….che potremmo ritrovarci gomito a gomito con Lui in qualsiasi momento?….…che potremmo incontrarlo addirittura in chi ci vuole bene?..........nella nostra stessa madre? nella nostra compagna di vita? nel nostro bambino? in un amico sincero? al limite nel nostro vicino di casa, anche soltanto perché ci dona, incontrandoci, un sorriso o un atto di gentilezza?

    K - proprio così; non a caso c'è chi dice che donare un sorriso arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona;..........anche in un solo sorriso potremmo incontrare Dio!..........e stai certo che Esso è una grande medicina per la tristezza, anche se l'avrai incontrato solo per un attimo, nella misura di una piccola cortesia ricevuta!…….ciò che vorrei dire è che, se l’essere umano, ma anche pure inumano che sia, o persino l’oggetto apparentemente inanimato che ci capita di toccare sovente, hanno l’arcano potere di donarci anche un solo pizzico di sentimenti d'armonia e di benessere, essi rappresentano, più o meno consapevolmente per noi in quel momento, l’immagine del Divino!...........per tale motivo la Divinità può assumere infiniti aspetti in infiniti momenti delle vita!

    oc - beati cieli azzurri con sfumature rosa!…….adesso cominci a farmi tenerezza!.....….insomma, stando a quel che dici, domani potrei incontrarmi con il Padreterno stesso, che al secolo si può chiamare con il nome di amici, conoscenti, o anche pure di uno sconosciuto, solo perché mi ha sorriso o mi ha dato gentilmente un aiuto a spostare il mio carro impantanato, mi ha dato una precedenza o concesso un piccolo favore, o anche semplicemente perché mi ha donato una parola di conforto in un momento difficile?…….. suvvia, non diciamo le solite baggianate; tutto questo ha un che di patetico!

    K - non credo affatto di dire assurdità: l'armonia può avere in sé una scala di infinite gradazioni e sfumature, senza perdere per questo la sua divina essenza;……..sto solo tentando di chiarire il concetto di una divina presenza su questa crosta di terra infestata da piccoli parassiti non sempre benevoli né ragionevoli;.........direi meglio: sto sforzandomi di chiarire, anche a menti piuttosto ottuse che ben conosco, l'arcano concetto della sua materializzazione, della sua presenza tra noi miseri mortali; così come, in senso lato, da sempre aleggia nell'intero universo!

    oc - e quindi, in base a questa tua per lo meno particolare interpretazione, pur essendo puro spirito questa Divinità può dunque assumere concretezza attraverso innumerevoli sembianze, infinite fattezze umane, ma altresì inumane?

    K - sì, e questa sua presenza si materializza ed intuisce ogni qual volta si verifichi uno stato di assonanza individuale o collettiva, una condizione che tenda a creare lo stato d’armonia: a creare Līlā, questo divino afflato, forza motrice dell'universo!

    oc - nonostante il mio assodato agnosticismo, devo ammettere che guardando in silenzio un meraviglioso paesaggio, o l'immensità della volta stellata nel profondo della notte, o mille altre stupefacenti manifestazioni naturali, provo la netta sensazione della presenza impalpabile di una Divinità arcana che soprintende e governa armonicamente ogni cosa a noi visibile o invisibile, la presenza di una tangibile armonia che muove l’universo e l'intera esistenza; …….è una sensazione innegabile e meravigliosa, comune forse a tutti gli umani che posseggano un minimo di sensibilità!

    K - proprio così, Dio non è da ricercarsi solo volgendo gli occhi al cielo, come abitualmente l'umano è portato a fare, scrutando tra una bianca nuvola e l'altra, o nel buio della notte tra l'arcano luccichio delle costellazioni, e neppure ritengo sia indispensabile ricercarlo su sontuosi e preziosissimi altari, ma anche semplicemente scrutando attentamente al nostro intorno tutto ciò che sia generatore di questo stato di grazia, il momento in cui esso si manifesta, fosse pure in un piccolo gesto d’affetto donato o ricevuto senza motivazione alcuna!

    oc - beh! non si può dire che sia questo un metodo usuale per la ricerca dell’Eterno!

    K - è vero, ma è proprio ove si verifica questa manifestazione di benessere che possiamo assaporare la sua arcana presenza su questa crosta di terra, è in questo stato d'assonanza personale e collettiva che siamo in grado di constatare ch’Egli realmente presenzia personalmente tra gli umani; ovunque esista una tale fluttuazione!

    oc - cavolfiori fioriti! ……..sarà pure come tu dici, ma ho l'impressione che il tuo stato di salute mentale sia andato ultimamente peggiorando, e di conseguenza ogni concetto che vai esprimendo diviene fonte di perplessità!

    K - non preoccuparti per me; pensa piuttosto a riflettere sul tuo carente stato di consapevolezza, e ti renderai conto che nulla v'è di misterioso in tutto questo!

    oc - scusami tanto, o luminare sbiadito, ma tornando a riposare i nostri piedi incalliti su questa crosta di terra, ti voglio significare che queste belle considerazioni, per quanto poetiche, poggiano su qualcosa di assolutamente vago e non dimostrabile!……...ammettiamo pure, come tu dici, ch'Egli sia effettivamente presente tra noi!…..….ne consegue che dovremmo quindi anche ammettere ch’Egli soprintenda ad ogni sia pur piccolo evento naturale, non è così?………perciò si direbbe del tutto giustificato accettare la sua volontà su ogni evento terreno, bella o brutta che sia, meravigliosa o terribile, non è così?

    K - sembra quasi tu esprima questo come per dire: sia sempre fatta la tua volontà, tanto noi per certo non potremmo fare nulla per cambiarla, e tanto meno impedirla! ……..ebbene: non di questo tipo di presenza fisica stavo parlando; non credo affatto che sotto il profilo naturale non si sposti foglia d'albero,

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