Sotto la superficie
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Book preview
Sotto la superficie - Virginia Austin
633/1941.
1
Le luci dei lampioni illuminavano la via, dove le case disposte in una fila perfetta, con i loro prati curati, recintati da steccati bianchi, sembravano riposare in una quiete irreale.
A rompere il silenzio, al 1845 di Oleander Lane, una voce di donna.
Tim puoi occuparti tu dei bambini mentre preparo la cena ?
chiese Caroline dalla cucina.
Non ottenendo risposta ,si spostò in soggiorno .
Hai sentito quello che ti ho chiesto ?
ripeté irritata.
Caroline sono stanco , maledizione!! Mi sono spaccato la schiena tutto il giorno per finire quel maledetto steccato della signora Lance , potresti anche concedermi un po' di tregua ..in fondo chiedo solo di guardare la partita e trovare la cena in tavola al mio ritorno,
rispose suo marito senza distogliere lo sguardo dal televisore.
Anch'io non ho avuto una giornata rilassante Tim, anch'io vorrei un po' di tregua ... non ho fatto altro che dividermi tra i bambini e il locale per tutto il giorno ..in fondo ti chiedo solo di passare del tempo con i tuoi figli , non mi pare un gran sacrificio.
Tim si alzò di scatto dal divano senza concederle il tempo di terminare la frase, afferrò la prima giacca che trovò nell'ingresso e prese le chiavi dell' auto.
Vado al City Hall a farmi una birra, forse lì riesco a trovare un po' di pace
..ribatté .
Certo ...una birra al pub…oramai questo è il tuo concetto di finire una giornata in bellezza!!
Dopo pochi istanti si era già pentita di aver pronunciato quelle parole e tornando in cucina cercò di calmarsi per evitare l' ennesima lite, mise le mani sotto l'acqua fredda per lavare l'insalata nel tentativo di spegnere il fuoco che sentiva dentro, ma Tim la raggiunse deciso a concludere la conversazione.
Sono stanco delle tue continue lamentele ,quando ci siamo sposati sapevi che tipo di uomo ero ,tu.. sei venuta da noi in cerca di un luogo tranquillo dove vivere ed ora non perdi occasione per sottolineare la nostra mentalità provinciale e la mia mancanza di aspirazioni...sono stanco di cercare di comprenderti, di fare da mediatore nelle discussioni tra te e i miei o di ascoltare i tuoi sfoghi sui clienti dello Split Rail
.
Infilò la giacca e uscì sbattendo la porta, lasciando Caroline senza parole sulla soglia del soggiorno.
L' odore acre di fumo che proveniva dal forno le rammentò la cena ,o per lo meno quello che ne rimaneva.
Il polpettone era bruciato e le patate non avevano un aspetto migliore, la sua cucina non era certo all'altezza di un ristorante stellato, ma certo non poteva propinare ai bambini i resti carbonizzati della cena ,così decise di ordinare la pizza .
Prese il numero della pizzeria appeso al frigorifero e chiamò per l'ordinazione.
Il tempo stimato per la consegna era venti-venticinque minuti e dal momento che per l'ennesima volta era rimasta da sola ad occuparsi dei bambini ,decise di salire al piano di sopra e fare loro il bagno.
Una volta pronti, scesero tutti insieme in soggiorno a guardare la tv nell' attesa che il fattorino consegnasse la loro cena.
Papà non cena con noi ?
..chiese Kathy.
No amore, è uscito
rispose Caroline cercando di dissimulare il proprio disagio.
Avete litigato ancora
replicò Jeremy mimando una scena di lotta con i suoi pupazzi dei supereroi.
Non preoccupatevi ragazzi, gli adulti a volte discutono, lo capirete quando sarete grandi.
Il suono del campanello tolse Caroline dall'imbarazzo, i bambini vedendo la pizza persero immediatamente interesse per la conversazione.
Dopo aver mangiato ,soddisfatti della cena a sorpresa, Kathy e Jeremy corsero a vedere la tv in soggiorno. Caroline rigovernò la cucina, mise i piatti nella lavastoviglie e dopo averla avviata raggiunse i bambini.
Forza voi due è tardi !!! Domani c'è scuola ..
disse loro fingendo un tono severo e minaccioso.
I bambini corsero su per le scale per raggiungere le loro camere, tra risate e strepiti.
Caroline li rincorreva con il pigiama in mano, mentre loro saltavano sui letti per sfuggirle.
Dopo una decina di minuti, stanchi e soddisfatti si lasciarono catturare e mettere a letto.
Rimboccate loro le coperte e dopo il bacio della buonanotte, spense le luci.
Approfittando della pace che regnava in casa fece una doccia ,sperando di levarsi di dosso la stanchezza di quell'ennesima giornata uguale a tutte le altre .
Dopo essersi asciugata prese da un cassetto una maglietta di Tim ,lo faceva sempre dopo un litigio con lui, l 'aiutava a sentire meno la distanza che si creava tra loro .
Odiava litigare ,ma ultimamente le discussioni erano all'ordine del giorno, tanto che non ricordava l'ultima volta che avevano trascorso del tempo insieme felici e spensierati.
Cercando di ignorare la sensazione di oppressione che aveva al petto e che si presentava ogni qual volta fosse stressata, si sistemò sotto le coperte e cercò di leggere un libro .
Per quanto si sforzasse di rilassarsi, il pensiero tornava sempre alla discussione avuta e alle frasi che non era riuscita a trattenere .
Si alzò e guardò fuori dalla finestra nella speranza di vedere il furgone di Tim ,ma il vialetto di casa era deserto. La sveglia sul comodino segnava le 00.32, la stanchezza della giornata iniziava a farsi sentire.
Prese un paio di sonniferi per poter riposare almeno qualche ora e dopo una decina di minuti cadde in un sonno profondo .
Alle 6:00 ,il fastidioso suono della sveglia strappò bruscamente Caroline al suo pesante sonno.
Il primo gesto che fece ,il più istintivo ,fu quello di allungare il braccio alla sua sinistra cercando dall' altra parte del letto suo marito...ma il letto era vuoto.
Strofinandosi il viso si mise a sedere, guardandosi attorno cercò qualche traccia del rientro di Tim.. ma non trovò nulla ,né i vestiti che indossava la sera prima ,né altro che facesse pensare al suo ritorno a casa.
Dopo essersi alzata, cercò svogliatamente nell'armadio qualcosa da indossare.
Si lavò il viso e tentò di coprire con il trucco le tracce della notte tormentata che aveva trascorso, poi scese a preparare la colazione ai bambini.
Pancakes per Kathy e uova con pane tostato per Jeremy.
Mentre i bambini mangiavano lei riuscì solo a bere un sorso di caffè , aveva lo stomaco stretto in una morsa. Controllò per l'ennesima volta il cellulare nella speranza di trovare un messaggio di Tim, dopodiché prese borsa e chiavi ed uscirono.
Come ogni mattina percorse la Washington Avenue e dopo aver parcheggiato l'auto di fronte alla Middle School , salutò i bambini .
Fate i bravi, mi raccomando, attenzione ed impegno durante le lezioni ...mangiate tutto a pranzo... anche le verdure…
disse rivolgendosi a Jeremy che intanto si contorceva facendo smorfie di disgusto ..e ricordate che la mamma vi ama tantissimo!!
Scesi dall'auto, Jeremy e Kathy corsero verso l 'ingresso ,salutandola con le manine tese, lei mandò loro un bacio e riavviò l'auto.
Mentre guidava in direzione dello Split Rail caffè compose al cellulare il numero di Tim .
Negli ultimi mesi era accaduto spesso che in seguito ad una discussione andasse al pub e dopo una birra di troppo si fermasse a casa dei suoi a dormire, ma questo non le impediva di preoccuparsi, l'ansia si placava solo quando riusciva a sentire la sua voce al telefono.
Caroline lasciò squillare il cellulare a lungo ma l 'unica risposta che ottenne fu il messaggio registrato dalla compagnia telefonica che l 'avvertiva che l' utente ,al momento ,non era raggiungibile .
Nel frattempo arrivata di fronte al suo locale parcheggiò, pensò che appena sbrigate le prime incombenze avrebbe chiamato sua suocera per assicurarsi che Tim fosse andato direttamente al lavoro, senza passare da casa.
Era una fresca mattina di primavera e mentre apriva la robusta porta di legno intarsiato udì una voce dall'atro lato della strada.
Il signor Baker la salutò ,sollevando leggermente il cappello che indossava.
Buongiorno raggio di sole.
Buongiorno a lei signor Baker ,sempre mattiniero..
Da quando la mia Susan se n'è andata non amo restare in casa più del necessario e poi la giornata inizia in modo migliore se faccio colazione con uno dei tuoi deliziosi bagels mia cara e con un buon caffè appena preparato
In questo caso si accomodi , accendo la macchina del caffè
disse lei facendogli cenno di precederla.
Lui raggiunse lentamente il suo tavolo preferito.
Sedeva lì ogni mattina con la sua copia del Voice , il quotidiano locale e restava finché non lo aveva letto tutto . Sua moglie era morta pochi mesi prima per un tumore e lei rappresentava la sua unica compagnia.
A Caroline piaceva la presenza costante dell' anziano signore, da giovane doveva essere stato un uomo decisamente attraente e conservava nei suoi modi garbati un po' di quel giovanile fascino.
Purtroppo non poteva dire lo stesso della maggior parte dei suoi clienti, che erano pretenziosi e sempre pronti ad elargire velate critiche ,nonostante l' indiscussa qualità dei suoi prodotti.
Sempre più spesso le capitava di chiedersi come avesse potuto la sua vita prendere una tale piega e ripensando alle accuse che suo marito le aveva rivolto la sera prima tornò con la mente ai tempi di Yale.
* * *
A ventidue anni Caroline Bills era una brillante studentessa di sociologia alle prese con l' esame finale e la preparazione della sua tesi .
Laurearsi in un college della Ivy league, le avrebbe certamente permesso di ottenere grandi opportunità dal punto di vista professionale.
Era sempre stata molto competitiva ed intraprendente e dopo tanti anni di studio e sacrifici era ad un passo dal realizzare il suo obbiettivo, doveva solo concentrarsi sulle sue ricerche e realizzare una tesi degna di nota. Aveva già ben chiaro il suo percorso ,avrebbe iniziato con l'affiancare il suo docente, l'illustre professor Ledger
,come assistente personale , in seguito sarebbe entrata nel suo programma di ricerca e la sua carriera sarebbe decollata.
Un pomeriggio di fine primavera , prima della sessione finale degli esami , si era concessa una gita fuori porta con i suoi genitori, che non vedeva dalle vacanze di Natale.
I coniugi Bills avevano una passione per l'antiquariato, in particolare per i mobili antichi della fine del XVIII secolo, per questo decisero di recarsi in Connecticut.
L'itinerario prevedeva varie tappe.
Dopo essere passati a prendere Caroline a New Haven, presero l'interstatale in direzione nord e raggiunsero Windsor.
Passando in auto per Palisado Avenue, si fermarono a visitare la JOHN & SARAH STRONG HOUSE ,un'antica struttura che prendeva il nome dagli sposi che vi abitarono prima di partire per l' Ovest e che possedeva un'ottima collezione di mobili che riflettevano la storia della città.
Accanto alla quale sorgeva la DR.HEZEKIAH CHAFFEE HOUSE ,un edificio in mattoni in stile georgiano-coloniale della metà del ' 700.La casa arredata con mobili d'epoca ,ospitava una mostra contemporanea.
Proseguirono visitando il vicino Palisado Green, dove i coloni spaventati costruirono un muro difensivo durante la guerra del 1637 con gl'indiani Pequot.
Lungo la strada c' era la casa georgiana, del 1780,del primo senatore dello stato l'OLIVER ELLSWORTH HOMESTEAD conteneva dettagli d'arredamento d'interni, tipici dell'epoca come la carta da parati originale. Dopo pranzo ripartirono alla volta di Farmington, nei pressi di Hartford, dove visitarono la STANLEY-WHITMAN HOUSE, un esempio ben conservato dello stile architettonico del New England. La casa arredata con pezzi coloniali, veniva spesso usata per dimostrazioni e in quei giorni era sede di una mostra di artigianato.
Infine nel tardo pomeriggio sulla strada del ritorno fecero l'ultima fermata nella piccola e pittoresca cittadina di Woodbury, una perla in perfetto stile New England, nella contea di Litchfield.
Woodbury era tra le più importanti città degli Stati Uniti per la vendita di mobili antichi.
I turisti, i collezionisti e gli appassionati ,la consideravano una tappa fondamentale per l'acquisto di antichità e complementi d'arredo.
In città si potevano contare fino a 45 negozi e attività commerciali di questo tipo.
Ancora prima di raggiungerla se ne erano già innamorati, strade panoramiche permettevano di godere di uno splendido scenario, i paesini pittoreschi erano pieni di chiese dai campanili bianchi, parchi immacolati, ponti coperti e vecchie case di legno circondate da muretti di pietra.
Giunti a Woodbury, Caroline fu folgorata.
Questa ridente cittadina era il soggetto perfetto per le sue ricerche.
Stava lavorando ad uno studio che esaltava la qualità della vita nella