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Un anno di sport
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Un anno di sport

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Uno dei sportivi più importanti, che da solo è riuscito a rialzarsi da un incidente mortale è Alex Zanardi, il quale diceva "Ci si può drogare di cose buone e una di queste è sicuramente lo sport". Lo sport non è solo una pratica ma sia per chi lo segue e per chi lo pratica è molto di più. Quasi come un'anima che è presente dentro di noi sportivi e cresce sempre di più con gioie, dispiaceri, certezze e disperazioni. Questo è un libro che approfondisce gli eventi sportivi più importanti accaduti nel 2013. Si inizia dai report del campionato di calcio della Serie A con la magistrale cavalcata della Juventus. Non solo Calcio italiano ma anche la Confederations Cup, per vedere da vicino le prodezze del neo acquisto del Barcellona, Neymar. Non solo calcio, ma anche nuoto con i mondiali spagnoli che ci hanno fatto gioire e sorridere per le cinque medaglie degli azzurri. Quindi lo sport migliora l'uomo come affermava Pierre de Coubertin "Per ogni individuo, lo sport è una possibile fonte di miglioramento interiore".
LanguageItaliano
Release dateSep 7, 2013
ISBN9788868555139
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    Un anno di sport - Daniele Giacinti

    Premessa

    Uno dei sportivi più importanti, che da solo è riuscito a rialzarsi da un incidente mortale è Alex Zanardi, il quale diceva Ci si può drogare di cose buone e una di queste è sicuramente lo sport. Lo sport non è solo una pratica ma sia per chi lo segue e per chi lo pratica è molto di più. Quasi come un'anima che è presente dentro di noi sportivi e cresce sempre di più con gioie, dispiaceri, certezze e disperazioni. Questo è un libro che approfondisce gli eventi sportivi più importanti accaduti nel 2013. Si inizia dai report del campionato di calcio della Serie A con la magistrale cavalcata della Juventus. Non solo Calcio italiano ma anche la Confederations Cup, per vedere da vicino le prodezze del neo acquisto del Barcellona, Neymar. Non solo calcio, ma anche nuoto con i mondiali spagnoli  che ci hanno fatto gioire e sorridere per le cinque medaglie degli azzurri. Quindi lo sport migliora l'uomo come affermava Pierre de Coubertin Per ogni individuo, lo sport è una possibile fonte di miglioramento interiore.

    13 gennaio 2013 – La domenica della prima di ritorno della Serie A

    Torino – Siena 3-2

    La domenica calcistica della prima giornata di ritorno della Serie A, si apre con la sfida di mezzogiorno allo stadio Olimpico, tra il Torino e i bianconeri toscani del Siena in cerca di punti fondamentali per allontanarsi dalla zona a rischio della classifica. La partita è molto veloce e dopo nemmeno 5′ minuti di gioco Brighi viene servito in area da D’Ambrosio che non può sbagliare e porta il toro in vantaggio. Il Siena ci crede e al 32′ Reginaldo trova il pareggio, in mischia battendo il portiere dei granata Gillet nell’angolo basso a destra. Per il Siena non c’è tempo nemmeno di festeggiare che il Torino prima trova il gol del vantaggio al 38′ con un colpo di testa di Rolando Bianchi, poi nel primo minuto di recupero del primo tempo D’Ambrosio serve dentro l’area Cerci che davanti a Pegolo non può sbagliare e porta il risultato sul 3-1. Il secondo tempo inizia con grande possesso palla dei granata e qualche tiro dalla distanza del Siena fino al 75′ quando l’attaccante bianconero Paolucci subentrato a Valiani viene servito con un pallone filtrante da Reginaldo, che dentro l’area calcia e batte il numero 1 del Torino. Pochi istanti prima della fine del match, l’arbitro Della Rocca concede un rigore ai bianconeri che però non viene trasformato da Alessandro Rosina, ex-capitano del Toro.

    Napoli – Palermo 3-0

    Un altra sfida dalle grosse motivazione è quella allo stadio San Paolo, tra il Napoli in cerca di punti per avvicinarsi al secondo posto e il Palermo che deve vincere per allontanarsi dalla penultima posizione in classifica. Il Napoli parte subito alla grande e dopo qualche azione pericolosa non concretizzata, prima trova al 30′ di gioco la rete del vantaggio con un colpo di testa di Maggio, poi dopo 4 minuti raddoppia con un tiro da fuori area di Inler che si infila sotto la traversa. Gli azzurri non si fermano e il nuovo entrato Insigne al posto di uno stanco Pandev, trova la rete del 3-0 con un tiro dentro l’area che batte il portiere rosanero Ujkani.

    Udinese – Fiorentina 3-1

    L’incontro più bello della domenica pomeriggio è quello che va in scena allo stadio Friuli tra l’Udinese di Antonio Di Natale e l’ottima Fiorentina di Vincenzo Montella. Dopo un inizio equilibrato la partita viene sbloccata al 20′ di gioco da un colpo di testa del calciatore viola Rodriguez che finisce sulla traversa e solo il portiere dell’Udinese Brkic involontariamente da terra mette la sfera dentro la sua porta. Nel secondo minuto di recupero del primo tempo, l’arbitro Romeo concede un calcio di rigore per l’atterramento in area di Domizzi che viene calciato e trasformato dal capitano bianconero. Il secondo tempo inizia con un ottima Udinese che al 66′ trova il gol del vantaggio, dentro l’area con il capitano bianconero Di Natale servito da Lazzari, poi un minuto dopo Muriel sigla il 3-1 con un tiro da fuori area che batte il portiere viola Neto.

    Cagliari – Genoa 2-1

    Allo stadio Is Arenas, il Cagliari che dopo varie giornate ritorna nel suo stadio ospita i liguri del Genoa in una partita fondamentale per la salvezza. Campo intriso d’acqua per la pioggia e difficoltà di manovra. Dopo un primo tempo con poche azione ed emozioni il Genoa passa in vantaggio al 48′ di gioco con un colpo di testa al centro dell’area di Eros Pisano servito da un cross di Bertolacci. Neanche il tempo di festeggiare che la squadra di casa trova il pari con un tiro dentro l’area di Sau che viene pescato dal compagno di squadra Nainggolan. La sfida non finisce mai e al 83′ di gioco un colpo di testa di Daniele Conti porta i sardi in vantaggio regalando così tre punti fondamentale per la salvezza. Il nervosismo si fa sentire e nell’ultimi minuti del match viene espulso per un bruttissimo fallo il calciatore del Genoa Seymour.

    Lo speciale Parma – Juventus 1-1

    Una delle sfide più belle e interessanti della prima giornata del campionato di ritorno della Serie A, è quella che va in scena allo stadio Tardini, tra il Parma in un momento di ottima forma sia mentale che fisica e la Juventus che dopo il ko in casa contro la Sampdoria deve riprendere il cammino verso lo scudetto. Per la sfida contro i bianconeri, i gialloblu di mister Donadoni scendono in campo con l’insolito 3-5-2, affidandosi in porta a Mirante; il trio difensivo è Zaccardo-Paletta-Santacroce; il centrocampo è formato ai lati da Gobbi-Biabiany e al centro dal trio Marchionni-Valdes-Parolo; in avanti il duo composto dal bomber Amauri e Belfodil. La Juventus scende in campo con l’ormai collaudato 3-5-2: i tre della difesa sono Barzagli-Bonucci-Caceres; Conte affida a Lichtsteiner-Padoin le fascia e al centro la qualità di Pirlo-Vidal-Pogba; davanti l’unica punta di movimento Quagliarella viene affiancata dal giovane fantasista ed ex calciatore del Parma Sebastian Giovinco. La partita inizia con ritmo molto lento e con pochissime azioni pericolose fino al 15′ di gioco quando l’ex Amauri triangola con Gobbi e calcia dal limite dell’area, ma la sfera finisce pochi metri sopra la traversa. Il Parma insiste, e al 20′ di gioco Belfodil supera Barzagli e dentro l’area prova il tiro a giro che però finisce pochi centimetri dal palo sinistro difeso dal portiere azzurro Buffon. I bianconeri sono in grossa difficoltà, e al 33′ di gioco i gialloblu vanno vicino alla rete del vantaggio, sempre con Belfodil, che dentro l’area raccoglie la sfera e calcia ma solo un vero e proprio miracolo di Buffon salva la squadra di Conte deviando in angolo. Negli ultimi minuti del primo tempo la Juventus sembra ritrovarsi prima con Quagliarella che prova la conclusione dal limite dell’area, poi con Pirlo che dai 30 metri calcia una punizione che va a finire sulla traversa. L’ultima occasione del primo tempo capita sulla testa di Quagliarella che solo dentro l’area non riesce ad angolare e regala la sfera al portiere del Parma Mirante. Il secondo tempo parte subito alla grande e al 51′ di gioco, Pirlo calcia una punizione dal limite dell’area molto forte che finisce sul gomito di Biabiany diventando così imparabile per Mirante e regalando il vantaggio ai bianconeri. Al 60′ di gioco si riaffaccia il Parma con Marchionni che prova la sassata da fuori area ma un attento Buffon salva la sua squadra deviando in calcio d’angolo. Quando la partita sembra controllata perfettamente da parte dei bianconeri, il Parma con il nuove entrato Sansone trova la rete dentro l’area da posizione defilando, battendo con un diagonale preciso il numero 1 della nazionale. I bianconeri vogliono la vittoria e pochi minuti prima della fine del match, Lichtsteiner viene pescato dentro l’area ma tiene troppo il pallone e non riesce a servire al centro l’indisturbato Giovinco.

    15 gennaio 2013 – Turno di coppa Italia: l'Inter trema ma si qualifica

    Lo speciale Inter – Bologna 3-2

    I nerazzurri di milano ospitano per i quarti di finale della Tim Cup, il Bologna che è in grande forma e vuole la qualificazione. La squadra di casa scende in campo con l’ormai collaudato 3-4-1-2: la porta viene difesa dal solito Samir Handanovic; il trio difensivo è composto da Silvestre-Ranocchia-Juan Jesus; a centrocampo Stramaccioni si affida alla coppia formata da Benassi-Zanetti e sulle fasce da Pereira-Jonathan; per l’attacco i milanesi non convocano Milito e si affidano al tridente composto da Guarin dietro il fantasista barese Cassano e Rocchi che debutta dal primo minuto con la maglia dell’Inter. Il Bologna per sorprendere la squadra milanese scende in campo con Diamanti e Pasquato dietro all’unica punta Alberto Gilardino. Mister Pioli punta inoltre sul trio roccioso di centrocampo formato da Perez-Guarente-Morleo e sulla spinta dei terzini Sorensen-Motta. L’avvio della sfida è molto di studio e non si vedono grandi azioni da parte delle due squadre fino al 8′ di gioco, quando Cassano stoppa in maniera strabiliante un pallone sulla metà campo del Bologna, si avvia solo davanti all’ultimo difensore rossoblu Portanova ed una volta entrato in area, il campione barese incespica sul pallone e calcia sul fondo. I nerazzurri vogliono il gol, e al 15′ Cassano calcia una punizione dalla trequarti, verso il compagno di squadra Silvestre che in tuffo dentro l’area colpisce di testa ma la sfera finisce di poco a lato, sfiorando il gol per i milanesi. Il Bologna non sta a guardare, e al 22′ di gioco, il fuoriclasse rossoblu Diamanti avanza indisturbato e dal limite dell’area fa partire un gran tiro che va a finire pochi metri sopra la porta difesa da Samir Handanovic. Il talento barese è in grande giornata e al 34′ di gioco serve al limite dell’area Guarin che dopo aver fintato il tiro e aver messo a sedere il difensore del Bologna Portanova, sfodera un destro micidiale che fulmina sotto la traversa il portiere rossoblu Agliardi e porta in vantaggio l’Inter. Il Bologna vuole il pareggio e dopo pochi minuti dal vantaggio dei milanesi, Diamanti crossa dalla destra per Gilardino, il quale dentro l’area gira di testa e mette in seria difficoltà Handanovic che blocca in due tempi. Il secondo tempo si apre con un cambio da parte di tutte e due le squadre, il giovane nerazzurro Benassi lascia il campo a l’argentino Esteban Cambiasso invece per gli emiliani Pazienza sostituisce il compagno di squadra Guarente. Il Bologna sembra essere entrato in campo con un altra marcia, crea molto ma concretizza poche azioni pericolose e i milanesi cercano di gestire più possibile la gara e ripartire in contropiede come nell’occasione al 70′ quando Guarin pesca dentro l’area in posizione defilata, il nuovo entrato Palacio al posto di Rocchi, che senza pensarci due volte calcia, ma il pallone non è angolato e viene bloccato centralmente da Agliardi. Pochi minuti dopo, al 76′ l’Inter trova il raddoppio con Rodrigo Palacio che semina il difensore rossoblu e dai 25 metri fa partire un destro a giro che va a finire sotto l’incrocio dei pali. I milanesi credono di avere la partita in pugno, ma il Bologna prima sigla al 80′ un gol su punizione con Diamanti che tocca la traversa ed entra, poi, dopo nemmeno 4 minuti dal 2-1, gli emiliani trovano il pareggio con Gabbiadini entrato al posto di Pasquato, che si fa trovare

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