Almeno sto bene
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Book preview
Almeno sto bene - Gigi Bonisoli
Table of Contents
Credits
Citazione
Dedica
Intro
Venerdì, 27 aprile
La partenza
In volo
Avvicinamento
Francoforte
Goethe
La Zeil e il fiume
Le tedesche
Un’altra mentalità
Sabato. 28 aprile
Somiglianze
Il peso della moneta
Oltre la siepe
La musica che gira intorno
Quel peso nel corpo
Domenica, 29 aprile
Lucchetti
Sunday aperto
Il quartiere giovane
Lunedì, 30 aprile
Tutto scorre
Innamorarsi di corsa
La vecchia bambina
Martedì, 1 maggio
E' finita la crisi
Tuttemozioni
Mercoledì, 2 maggio
Passeggiando per Hogwarts
Fino qui al Meno
Outro
Ringraziamenti
AlMeno sto bene
II edizione
© 2012-2014 Luigi Giulio Bonisoli
Responsabile della pubblicazione:
Luigi Giulio Bonisoli
Grafica e impaginazione
MelacAttiva
Riferimenti web:
www.gigibonisoli.info
www.melacattiva.com
Roma è la capitale del mondo! In questo luogo si riallaccia l’intera storia del mondo, e io conto di essere nato una seconda volta, d’essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede a Roma. Le sue bellezze mi hanno sollevato poco a poco fino alla loro altezza.
Johann Wolfgang von Goethe
Dedica
a Itala
Intro
Mi chiamo Gigi, faccio il programmatore a tempo pieno e il cantautore per il resto della giornata.
Ho trentotto anni, quasi quarant’anni insomma.
Mi pesa un po’ dirlo, perché non è che io abbia combinato nulla di eclatante per finire sui giornali prima d’ora; ne con un software rivoluzionario o una canzone che sbanchi d’estate. Non ho nemmeno una famiglia composta da moglie e figli, che a volte penso sia una cosa eclatante al giorno d’oggi. Ci ero andato vicino due volte nella vita credo ma le cose non vanno mai a posto come si spera, anche con tutto l’impegno...
Mi trovo qui, a un passo dagli anta
e non so ancora bene cosa farò da grande e dove sarò.
Vivo da quasi dieci anni a Roma, ma sono di provenienza milanese. Un emigrante a testa in giù.
Ho trovato una nuova realtà e una nuova dimensione fuori di casa
. Ma ho fatto già cinque traslochi nel frattempo e ancora un posto che possa chiamare casa non l’ho trovato.
Prima di natale chiamo un amico, ed ex collega, che si era trasferito a Londra per sapere come sta e con l’intenzione di andare a trovarlo.
Lui mi dice di aspettare, di non prenotare per Londra perché le cose stanno cambiando e forse si trasferisce di nuovo. Non sa bene cosa fare; è arrivata una proposta di lavoro inaspettata ma molto allettante, eclatante dice.
Aspetto la primavera per decidere.
Tutto va per il meglio. Quello che però non mi aspetto è che il posto si chiama Germania; Francoforte sul Meno in Germania!
Venerdì, 27 aprile
venerdì, 27 aprile
1. LA PARTENZA
Il mio viaggio cominciò assonnato... decisamente troppo assonnato tanto che rischiai di perdere il volo.
Ero uscito di casa come tutte le mattine verso le sette ed insieme ad altri pendolari della città capitolina mi recavo a prendere il treno metropolitano della linea FM1 Orte - Fiumicino.
La differenza rispetto ad altre tante mattine era che non andavo al lavoro ma stavo partendo per qualche giorno di vacanza a Francoforte, a trovare l’amico, ed ex collega, Antonio.
Arrivai in aeroporto e cercai sui grossi pannelli informativi il gate di partenza del mio aereo. Trovato il gate mi sedetti cercando un posto tra i filari di sedili che ospitavano altri viaggiatori.
Li guardai attentamente e pensai che per conoscere gli abitanti di un posto si potrebbe tranquillamente sedersi e chiacchierare con qualcuno in attesa di partire. Poteva essere un’idea in stile web due punto zero, come gli abbracci gratis. Comunque si accorgerebbero le distanze.
Ma l’italiano si sa, è pigro di indole. Così mi misi le cuffie del lettore mp3 ad un buon volume, sufficientemente alto che non sentii la voce all’altoparlante che diceva che il gate di partenza per il volo era stato spostato.
Ad essere pignoli a Fiumicino non si impegnarono a ripetere molte volte quella modifica ed i monitor all’ingresso dell’imbarco erano spenti o rotti. Ad essere veramente pignoli nemmeno io mi feci troppe domande sui monitor spenti: un po’ perché