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I primi passi verso casa
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I primi passi verso casa

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Con un linguaggio semplice e con moltissimi riferimenti alla vita di tutti i giorni, questo libro vuole prenderti per mano e guidarti verso te stesso, aiutandoti a trascendere i condizionamenti mentali, le credenze limitanti e gli auto-sabotaggi che per lungo tempo ti hanno tenuto distante dalla tua stessa essenza interiore
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateOct 24, 2013
ISBN9788891123657
I primi passi verso casa

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    I primi passi verso casa - FRANCESCO PIRANI

    sé».

    CAPITOLO PRIMO: UN DISEGNO PERFETTO, O QUASI

    «Viviamo nel migliore dei mondi possibili».

    (Leibniz)

    «L’ego e lo spirito abitano come amici intimi nel medesimo corpo, come due uccelli dorati appollaiati sullo stesso albero. L’ego mangia i frutti dolci e amari dell’albero, mentre lo spirito osserva con distacco. Perciò finché ti identificherai con l’ego, proverai gioia e dolore. Ma se ti renderai conto di essere lo spirito, la scaturigine stessa della vita, sarai libero dalla sofferenza. Andrai oltre la dualità e vivrai in uno stato di unità». (Mundaka Upanishad)

    UN APPLAUSO AL CASO

    Ok, ci siamo, facciamo un bel respiro profondo, chiudiamo gli occhi qualche secondo e fermiamoci. Lo so, è durissima! Siamo talmente presi dal turbinio di pensieri e di azioni automatiche che facciamo fatica anche a fermarci qualche secondo, ci proviamo, ma subito il chiacchiericcio mentale riprende o semplicemente squilla il cellulare. Beh, sforziamoci e concentriamoci un attimo su questo pensiero (non ti preoccupare ancora non ti dico di svuotare la mente, ora come ora sarebbe un’utopia) riflettiamo e concentriamoci, quantomeno tentiamo: ci siamo mai fermati a pensare qualche minuto alla bellezza e alla perfezione che ci circonda? Probabilmente no, direi che è giunta l’ora.

    Proviamo mentalmente a fare una panoramica dell’Universo, almeno di quello che di esso conosciamo dalle nostre reminiscenze scolastiche, pensiamo ai movimenti degli astri, alla Luna, alla Terra, al Sole, tutti in perfetto equilibrio gravitazionale sospesi nel «vuoto». Fenomenale, vero? Se lo dovessimo immaginare sarebbe da non credere, eppure è tutto vero. Gli astri non solo sono in equilibrio tra di essi, ma ancor di più sono in costante movimento, ogni singolo secondo si stanno muovendo secondo orbite ben precise e sincronismi ben congegnati, eppure l’intero sistema continua a restare in equilibrio grazie a leggi fisiche rigorose e perfette, infallibili. Siamo partecipi di una grande sinfonia cosmica in cui ogni singolo dettaglio è esattamente dove deve essere.

    Tanto per fare alcuni esempi, la Terra ruota su se stessa con un moto di rotazione ed impiega sempre le stesse ore per effettuare un intero giro, nel frattempo compie anche una rivoluzione intorno al Sole, impiegandoci sempre il medesimo tempo. Contemporaneamente la Luna ruota su se stessa impiegando sempre 27 giorni, 7 ore, 43 minuti e 12 secondi, che è anche lo stesso tempo che ci mette per compiere un’intera orbita attorno alla Terra (tale movimento prende il nome di lunazione), ed è il motivo per il quale vediamo sempre la medesima faccia della Luna.

    Si potrebbe continuare all’infinito, estendendo lo sguardo al resto dei pianeti della Via Lattea, la nostra galassia e ad altre miliardi di galassie presenti nell’Universo. Riesci ad espandere la mente e ragionare a questo livello pressoché infinito? Ed è tutto lì, in perfetto equilibrio e sincronismo.

    Ok, forse il cosmo è qualcosa di sconosciuto ai più, anche io ne sono piuttosto ignorante, lo ammetto, scendiamo allora qui nella realtà di tutti i giorni. Pensiamo un attimo al mondo che ci circonda, alla perfezione ed alla magnificenza della natura, ai cicli delle stagioni, alla catena alimentare, oppure per fare un esempio anche piuttosto banale, le piante incamerano co2 (anidride carbonica) ed emettono ossigeno, noi esseri viventi, emettiamo co2 e respiriamo grazie all’ossigeno, davvero stupefacente questa interdipendenza: ogni cosa è lì al suo posto, non potrebbe essere alto che lì dov’è e avere quella determinata funzione. Tutto scorre tranquillamente e accade senza sforzo alcuno, pensiamo all’esplodere prorompente della primavera col suo prosperare di colori sgargianti e di vita che ritorna proprio lì, dove solo qualche mese prima, il gelo invernale aveva portato morte e desolazione, sembra un vero miracolo eppure noi lo diamo per scontato.

    Ci pensi mai che fino ad ora non abbiamo scoperto altri Pianeti che abbiano condizioni tali affinché ci possa essere vita? Che basterebbe cambiare qualche piccolo fattore e la vita anche sulla nostra Terra si estinguerebbe in brevissimo tempo? Tutto nel nostro Mondo ha cospirato affinché potesse ospitare forme di vita, è un vero e proprio miracolo, ma ne siamo sempre più inconsapevoli! Ogni cosa è un piccolo tassello di un mosaico pressoché infinito e quando iniziano a venir meno o ad alterarsi taluni tasselli, piano piano viene irrimediabilmente influenzato e compromesso tutto il disegno, poiché ogni cosa è interconnessa. Basti pensare alla devastazione che sta causando l’uomo alla Natura tanto per rendersi conto.

    Se non hai occasione di guardare fuori dalla finestra prova a guardare te stesso, il tuo corpo, hai mai notato che siamo degli organismi perfetti e completi in ogni dettaglio? Siamo delle macchine efficientissime in cui ogni cellula, ogni reazione chimica è presente per svolgere il compito al quale è stata deputata. Ogni secondo il sangue viene pompato dal cuore ai polmoni dove viene ossigenato per poi fare ritorno al cuore ed essere irrorato nel corpo e portare il nutrimento necessario ad ogni singola cellula (per la cronaca ce ne sono oltre 50 trilioni in un essere umano!).

    Ci pensi mai che sei un vero miracolo della natura? Che bastava un piccolo gene difettoso per relegarti ad una vita di dolore e sofferenza? Invece sei un essere perfetto! Molti obietteranno che se siamo così perfetti non dovrebbero esistere le malattie.

    Sicuramente è un pensiero sacrosanto ma potrei dirti che se esistono hanno un significato anche esse, che siamo noi ad interpretare come negativo, perché siamo soliti considerare tutto solo dal nostro punto di vista antropocentrico che ci offre, ahimè, una prospettiva piuttosto limitata. Sarebbe come guardare un magnifico dipinto a tre centimetri di distanza, cosa pensi che saresti in grado di vedere? Probabilmente un colore bruttissimo, marroncino, pieno di grumi e di segni evidenti di pennello. Ciò che vedi non ha alcun senso, alcun significato ed è tutt’altro che un’opera d’arte, eppure se retrocedi di cinque o sei metri ti accorgerai di essere di fronte al dipinto più bello che tu abbia mai visto. Più guadagnerai una prospettiva ampia più ti accorgerai che la tua prima impressione era errata. Capisci, nel computo dell’ordine generale anche le malattie e il male (ciò che noi interpretiamo come male) hanno la loro funzione, serve anche il marroncino per dare un senso al dipinto.

    Tutto nell’Universo si snoda in un flusso e in un’armonia incredibile e senza alcuno sforzo, anche quando dormiamo c’è chi «lavora per noi», ogni singolo istante. Vero che forse non ci hai mai riflettuto? Oppure proviamo a concentrarci un secondo sul miracolo di una nuova vita. Dall’unione di un ovulo ed uno spermatozoo si forma un embrione che lentamente si sviluppa secondo un piano ben preciso già scritto nel nostro DNA, non trovi che sia una cosa portentosa?

    Siamo talmente abituati a dare tutto per scontato e a non porci domande che non notiamo mai quanto TUTTO è perfetto e non potrebbe essere altrimenti. Partendo dal cosmo, dai movimenti astrali, fino a scendere alle più piccole unità di materia conosciute, gli atomi e le particelle sub atomiche, ogni cosa ha un senso preciso ed è tutto nato… per caso. Ci crediamo davvero che sia tutto frutto del caso? Beh, sì, diciamo che ha un senso: un’esplosione casuale (il big bang) dà vita ad un ammasso di atomi che si aggregano casualmente secondo leggi fisiche altrettanto casuali, dando vita all’Universo e ad ogni cosa che esso contiene e casualmente è tutto perfetto, non c’è stato nemmeno un errore. Caspita, un applauso al caso a questo punto! Davvero forte, mi ci dovrei affidare anche io più spesso dato che è così infallibile! Scherzi a parte, la fede in un’intelligenza superiore che abbia creato tutto ciò, non la si può imporre da fuori, è un qualcosa che ognuno si deve sentire dentro, nel suo intimo, è un qualcosa che sai e concepisci non ad un livello intellettivo, quindi lungi da me dispacciare perle di banalità sottoforma di verità assoluta.

    Inoltre, se bastasse contemplare e rilevare l’evidente perfezione del creato per poter affermare con certezza che ci sia un’entità onnipotente dietro a tutto ciò, Dio sarebbe già da tempo assodato come un concetto scientifico e, permettimi di dirlo, avrebbe già vinto numerosi premi Nobel per Fisica, Chimica, Medicina, Architettura, ecc., anche se in verità la fisica quantistica⁴ ha già dimostrato da tempo l’esistenza di un campo unificato che rappresenta nel contempo tutto ciò che esiste e tutto ciò che in esso è contenuto, con il quale noi stessi possiamo interagire⁵. A tal proposito Max Planck6 dichiarò:

    «Come uomo che ha dedicato l’intera sua esistenza alla scienza più lucida, lo studio della materia, circa il risultato delle mie ricerche sull’atomo, vi posso dire questo tanto: non esiste la materia in quanto tale. Tutta la materia prende origine ed esiste solo a causa di una forza che fa vibrare le particelle atomiche e tiene insieme quel minuscolo sistema solare che è l’atomo. Dobbiamo presumere che dietro a questa forza vi sia una mente cosciente ed intelligente. Questa mente è la matrice di tutta la materia.»

    Ci terrei a sottolineare come queste parole non siano state pronunciate da un santone indiano o da uno sciamano, ma da un uomo di scienza, tra l’altro insignito del Premio Nobel per la Fisica nel 1916. Direi che forse varrebbe la pena iniziare a porsi qualche domanda ed aprirsi ad ipotesi che fino a questo momento non avevi mai preso in considerazione.

    MA QUALCOSA NON VA

    Alzi la mano il primo che può affermare con certezza di vivere in un mondo perfetto, un mondo ideale, quello dove ha sempre desiderato vivere. Nessuno, vero? Ma allora cosa c’è che non va? Dove sta l’inghippo? Poco fa ci siamo resi conto di vivere in un meccanismo perfetto, ma poi basta accendere la TV e guardare il telegiornale per accorgersi che non è così, anzi, viviamo in un mondo degenerato, dove pochissimi hanno tutto e tanti non hanno praticamente nulla, dove omicidi, stupri e rapine sono all’ordine del giorno, l’inquinamento, l’effetto serra, l’estinzione di specie animali, tutto sta andando a rotoli e ci sembra irrimediabilmente compromesso. Possiamo tranquillamente affermare che in questo Mondo non c’è nulla che paia funzionare come dovrebbe e ogni giorno ci stupiamo di come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto, ci convinciamo sempre di più che questo è lo stato «naturale» delle cose, senza renderci conto che in realtà i progetti iniziali erano ben diversi. Ma allora cosa c’è che non torna? Fermiamoci un secondo a pensare a quale ingranaggio dell’intero sistema ha iniziato a guastarsi e di conseguenza ha innescato uno spaventoso effetto domino che si sta ripercuotendo su ogni cosa di questo Mondo. Riflettiamo circa la causa comune che sta dietro ad ogni sventura di questo nostro povero Pianeta, il difetto acquisito che ha portato caos e scompiglio in un disegno in origine perfetto. Pensiamoci bene, è dura ammetterlo a se stessi, ma SIAMO NOI, è proprio l’essere umano.

    Perché siamo giunti a questo punto? Dove abbiamo sbagliato? Se anche noi siamo esseri perfetti, perché abbiamo finito per comportarci in questo modo? All’interno del disegno, che come ci siamo resi conto poc’anzi, è perfetto ed infallibile, l’essere umano ha iniziato a percepirsi come qualcosa a sé stante, come totalmente disconnesso dal resto del creato e per molto tempo ha creduto che le proprie azioni non si ripercuotessero anche sull’intero Pianeta, sulla natura e su tutti gli altri esseri viventi, ma sempre più ci stiamo accorgendo che purtroppo non è

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