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Il mistero preistorico: tratto da Pilipintò. Racconti Siciliani da Bagno per Siciliani e non
Il mistero preistorico: tratto da Pilipintò. Racconti Siciliani da Bagno per Siciliani e non
Il mistero preistorico: tratto da Pilipintò. Racconti Siciliani da Bagno per Siciliani e non
Ebook29 pages20 minutes

Il mistero preistorico: tratto da Pilipintò. Racconti Siciliani da Bagno per Siciliani e non

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About this ebook

Un inspiegabile dramma consumatosi decine di migliaia di anni fa su Monte Pellegrino, la montagna da sempre sacra che sovrasta Palermo. Un mistero vero, documentato, che da sessant'anni incuriosisce i pochi che lo conoscono. Un mistero a cui l'autore dà alla fine una risposta plausibile, ma attraverso una indagine... impossibile. Un bel racconto pieno di atmosfera e dal finale sorprendente.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMay 28, 2013
ISBN9788891110954
Il mistero preistorico: tratto da Pilipintò. Racconti Siciliani da Bagno per Siciliani e non

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    Il mistero preistorico - Carlo Barbieri

    Barbieri

    Il mistero preistorico

    (24 min.)

    -Palermo oggi non sarebbe Palermo senza monte Pellegrino, ma monte Pellegrino c’era già milioni di anni prima che Palermo esistesse.

    I due sembravano interessati. Ripresi: -Quando, dopo una glaciazione, la terra si surriscaldò e i ghiacci si sciolsero, il livello del mare si alzò e il monte diventò un’isoletta, isola a tal punto che di un certo roditore che vi visse

    800.000 anni fa, pensate, non s’è scoperta traccia da nessun’altra parte. E infatti lo chiamarono Pellegrinia Panormensis. Poi il mare si abbassò e venne l’uomo che abitò le caverne che le onde avevano scavato in milioni di anni, ormai alte sull’attuale livello del mare. E ci lasciò profetiche tracce della sua presenza. Profetiche, sì: pareva che i nostri antenati sapessero come sarebbero andate le cose qualche decina di migliaia di anni dopo… vi faccio due esempi: negli stupendi graffiti delle grotte dell’Addaura si vede chiaramente un uomo legato con la stessa tecnica dell’incaprettamento usata dai mafiosi di oggi… e, sempre nelle stesse grotte, gli speleologi trovarono una grande quantità di preistorica munnizza costituita da conchiglie di tutti i tipi. Erano i resti di pasti a base di frutti di mare, che evidentemente piacevano anche allora. E come oggi, la munnizza veniva buttata appena fuori la porta di casa.

    Le ripidissime pendici del monte, che da certe angolazioni sembra una cassata, lo hanno sempre reso inespugnabile, come impararono perfino i romani presi in giro per ben tre anni da Amilcare Barca che vi si era arroccato. E i tanti cunicoli di questa strana montagna, scavati nei millenni dall’azione chimica e fisica delle acque piovane sulla roccia calcarea, ne hanno fatto da sempre un luogo magico, un posto dove da migliaia di anni

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