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Un'insana solitudine
Un'insana solitudine
Un'insana solitudine
Ebook78 pages45 minutes

Un'insana solitudine

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About this ebook

Poesie e composizioni di vario genere che raccontano sottoforma di diario le esperienze e le idee di un giovane solitario
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateAug 9, 2014
ISBN9788891152817
Un'insana solitudine

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    Un'insana solitudine - Lo Zito Livio

    un insana solitudine

    di lo zito livio

    chi non sa sentirsi solo in mezzo ad una folla affaccendata non sa

    nemmeno popolare di amici la solitudine

    c.baudelaire

    nella solitudine il solitario divora se stesso

    nella moltitudine lo divorano i molti

    f.nietzche

    nessun uomo e' un totale mistero

    tranne che per se stesso

    m.proust

    Titolo | Un'insana solitudine

    Autore | Lo Zito Livio

    ISBN | 9788891152817

    Prima edizione digitale: 2014

    © Tutti i diritti riservati all’Autore

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE)

    info@youcanprint.it

    www.youcanprint.it

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

    dedica dell'autore al lettore

    secondo il mio parere per comprendere appieno le parole che seguiranno si deve aver vissuto o almeno provato alcune anche rare volte nella vita delusione,depressione,amarezza e disperazione nel denso ed oscuro strato di immensa profondita'

    in queste pagine,il cui unico genere mi appartiene e la cui chiave di lettura sta semplicemente nella loro spontaneita'

    affiora spesso e volentieri una visione della vita estranea ed ambigua ma pur sempre diretta e sincera,senza alcuna congettura.non senza uno sfogo soggettivo ho provato e trovato la necessita' di

    esprimere,forse anche per permettere alle diverse tipologie d'animo di capire,una sorta di descrizione,a mio modo poetica,d'una giovane crisi esistenziale,probabilmente poco comune fra le genti piu'

    diverse,ma che riguarda in particolar modo chi come la mia persona ha sempre e solo visto e sentito la vita con una profonda e troppa sensibilita' e debolezza.

    dedico infine questo misero manoscritto alle famiglie che non hanno mai compreso pienamente la diversita' dei figli e soprattutto alle miriadi di persone che,pur essendo ottimi individui,vivono nell'ombra e nell'incompressione

    lo zito livio

    prefazione

    un insana visione della vita unita ad una incapacita' di vivere e' il preludio ad una filosofia decadente e ad un autodistruzione come unico rimedio all'incongruenza e alla negazione per la vita,la fascinazione del male e la vittoria del dolore.questa storia comincia in un tempo in cui felicita' e menzogna andavano a braccietto,come docili innamorati,due anime sentendosi sole per la prima volta,vanno cercandosi l'un l'altra sotto un cielo primaverile o in un caldo giaciglio d'inverno,ma piu' spesso e' in un gioioso sole d'estate che gli occhi ingenui scrutano i loro falsi ed effimeri sogni stagionali. i cuori,talvolta tristi ed in solitudine oppure semplicemente e malamente annoiati esigono e di conseguenza vogliono vedere morbidi e dolci sorrisi da fiaba. un tempo in cui ogni cosa,persino l'aria possiede una maggiore profondita' ed un sottile spessore,il sole,come le luci di una grande citta' acquisisce piu' chiarore,il paesaggio e le immagini,come le persone amate,piu' nitide e piu' lontane,piu' tenero il pensiero e piu' grande il cuore. questa e' la giovinezza in cui l'anima e' fredda e calda come una primavera

    poetica dei cuori trafitti d'amore

    alla fine di un amore quanti desideri rimarranno chiusi in una buia stanza,quanti sogni speranzosi rimarranno incatenati e voleranno nell'aria silenziosa,quante affinita' si sfioreranno appena senza mai toccarsi e infine quante sensibilita' d'animo resteranno vivide nella propria penombra. stupidi,puerili e fieri orgogli,preferir la solitudine in nome dell'amore. perche' invece non preferir l'umile e vigliacca comprensione di una sorte irrimediabile con quel po' di ossessione che c'e' nei rapporti umani e dopo essersi accoppiati e consumati reciprocamente come quel dio proverbiale comanda vivere anni di litigiosa convivenza. l'amore puo essere anche mancanza non solo convivevza. ho permesso alla mia debolezza ed al ricordo amorevole che ho avuto per anni dei miei amori di distogliere o addirittura annientare ai miei occhi gli attimi sereni e felici

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