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La Spilla del Farmacista
La Spilla del Farmacista
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La Spilla del Farmacista

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La Spilla del Farmacista è come un trattato di scienza, filosofia e mitologia messe insieme, custodisce i principi fondamentali di un’antica arte di salute.
Nel mortaio di una Farmacia Olistica abbiamo miscelato gli elementi fondamentali dello stare bene anche grazie all’arte del Tai Ji Quan che in Cina è stata tramandata da padre in figlio. Abbiamo sintetizzato un rimedio di straordinaria efficacia: 3 min al dì.
Tre minuti al giorno... lo 0,20% del tuo tempo.

La Spilla del Farmacista è in realtà un testo di Educazione alla Salute.
“Cinque libri in uno” per raccontare a chi ha cura di sé e degli altri i segreti dei nostri antenati, quelli che si possono tramandare soltanto per contatto, perché
“una capriola non si può spiegare a parole”.

La Pratica di Salute è adatta a tutti, utile nella promozione di una moderna coscienza sanitaria tramite una corretta Educazione alla Salute, basata proprio sulla filosofia e sui simboli della Spilla: una Croce, un Bastone con le ali e due Serpenti. Ogni pagina è una storia a sé e ognuno sceglie il suo percorso. “Prova a leggerne una e buon viaggio”.
LanguageItaliano
Release dateApr 11, 2013
ISBN9788867558209
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    La Spilla del Farmacista - Gabriele Daddo Carcano Farmalibri

    La Spilla del Farmacista

    I Simboli, la Filosofia

    e la Pratica di Salute

    Sommario

    Introduzione

    1 - Una Croce, un Bastone e due Serpenti

    2 - Che cosa è la Salute?

    3 - Che cosa è la Malattia?

    4 - La visione di Ippocrate

    5 - Ippocrate e gli Esercizi

    6 - Eraclito e il Tutto scorre

    7 - Lao Tzu e il Tai Ji Tu

    8 - Come un’onda elettromagnetica

    9 - Pitagora e Alcmeone

    I Simboli della Salute

    1 - la Croce

    2 - La Swastica

    3 - Il Tai Ji Tu

    4 - I perché del Serpente

    5 - Ofione

    6 - Ra-Atum-Apopi

    7 - Quetzalcoatl, il serpente piumato

    8 - Kukulcan, Amaru, Chakana

    9 - Ananta, Shiva, Vishnu

    10 - Un racconto indiano

    11 - Mosè e il bastone serpente

    12 - Hermes l’ambiguo

    13 - Ermete Trimegisto

    14 - Il Caduceo

    15 - Il Serpente di Mercurio

    16 - La Spirale

    17 - Il rapporto aureo

    18 - La Spilla del farmacista

    19 - Conclusione

    La Pratica di Salute

    1 – Gli Esercizi di Salute

    2 - "Ginnastica consapevole°

    3 - L’uomo e la bicicletta

    4 - La pratica di Galeno

    5 - il ‘Pneuma’ e il ‘Qi’

    6 - Ippocrate e il saggio Ch’I Pò’

    7 - La postura eretta

    8 - la Postura dell’Uomo libero

    9 - Il principio delle tre forze

    10 - Il morbido vince il duro

    11- Sostenere il cielo

    12- Il segreto di Ulisse

    13- Il principio delle sei direzioni

    14- Il bastone alato

    15- La forza a spirale

    16 - L’Energia Kundalini

    17 - Corpo-Mente e... ‘Respiro’

    18 - Respirazione Addominale Profonda

    19 - La Respirazione pre-natale

    La Formula di Magister Flavio

    1 - La Filastrocca e l’Alchimia

    2 - La didattica ‘inversa’

    3 - La Mappa del Tesoro

    4 - La formula magica

    5 - I poteri segreti

    La Spilla del Farmacista

    è parte integrante della trilogia

    proposta da i farmalibri

    Il Romanzo marziale

    Il Viaggio del signor Ernesto

    di Gabriele Carcano

    Un uomo si mette in marcia, passo passo, verso la saggeza, non è ancora arrivatoIl racconto del Viaggio del signor Ernesto lungo un lungo percorso alla ricerca di un ‘Maestro’ per accorgersi infine di averlo da tempo avuto in casa.

    La Monografia

    Educazione Olistica alla Salute

    I principi, la tecnica e la pratica nella Educazione Sanitaria.

    Un uomo saggio del 2000 dovrà saper fare tre cose: rammendare i pedalini, fare le radici quadrate a memoria e raccontare barzellette.

    a cura della Farmacia Olistica di Fiuggi

    La Spilla del Farmacista

    Premessa

    Il farmacista porta sul petto un trattato di scienza, filosofia

    e mitologia tutt’insieme: è ‘olistico’ per definizione

    Una Croce, un Bastone

    e due Serpenti

    "La spilla del farmacista" ha una origine assai antica e sacra. In questo breve lavoro, come in un gioco di specchi, tenteremo di carpirne i segreti e di ridare un senso all’etimologia delle parole, ai simboli che sono lì a rappresentarle.

    La nostra intenzione è quella di ritrovare l'orgoglio in una professione che sembra essersi ormai persa tra sconti e percentuali, non solo rivolgendoci ai colleghi farmacisti, ma soprattutto a coloro che si trovano a utilizzarne i servizi.

    Pensiamo infatti sia necessario riscoprire il ‘paziente’ in quanto ‘persona’, non una ‘sterile sommatoria di organi’. Pensiamo sia doveroso vedere il farmacista, il medico ed ogni operatore sanitario, innanzitutto come un individuo con gli stessi dubbi, problemi, speranze e desideri di tutti.

    Ci rivolgiamo non solo a coloro che operano nel campo della Salute o della Educazione, ma a chiunque desideri aiutare se stesso e gli altri nel percorso comune verso la consapevolezza. In particolare a giovani farmacisti e studenti in farmacia che, malgrado la loro curiosità, in tutto il loro curriculum di studi non hanno seguito una lezione di Storia della medicina, di Filosofia della salute o di Educazione sanitaria. Eppure la Promozione della Salute è il primo compito di ogni operatore sanitario. In effetti ogni sua parola e ogni suo gesto possono essere intesi, più o meno consapevolmente, come insegnamento.

    Il mestiere del farmacista si realizza utilizzando la scienza chimica, la fisica, la biologia, la botanica, la farmacologica... la comunicazione, l’economia, il marketing... ma non è una sotto-branca di nessuna di queste discipline.

    Il suo fine è la cura di un essere umano inserito in un contesto ambientale, fisico e sociale’, ed è quindi evidente come sia il prodotto sintetico di molte componenti, non solo scientifiche ed economico-finanziarie, ma anche culturali, relazionali e umanistiche. Al centro c’è l’Uomo. Quindi non si può parlare solo di Scienza perchè si entra nel territorio alchemico dell’Arte.

    Un altro importante simbolo del farmacista è il mortaio, ad intentendere l’abilità di miscelare più elementi che non siano incompatibili tra loro per farne ‘medicamento’.

    Un altro simbolo ancora è la bilancia ad indicare che il farmacista è indotto ad equilibrare gli opposti.

    E’ in questo senso, in tutti i suoi simboli, la ‘sacralità’ del mestiere di farmacista. Etimologicamente il termine ‘sacer’, dal latino, indica "il grado d’equilibrio raggiunto fra gli opposti".

    Non è assolutamente possibile ridurre tutto ciò a mera impresa commerciale e burocratica, limitare l’impegno alla ‘Salute’ a parametri economico-finanziari, fermarsi a parlare di PIL traslasciando il ‘grado di benessere di una popolazione’. Chiunque voglia porre il farmacista davanti ad un bivio, ad una scelta aut-aut tra professione o mercato, compie un’operazione di blasfemia.

    Il problema vero è l’idea che questi elementi siano tra loro ‘incompatibili’, che cioè si escludano a vicenda. Invece il loro equilibrio, come in ogni cosa in Natura, come nello Yin e nello Yang, rappresentano l’essenza stessa di un mestiere sancito dai simboli ‘sacri’ di un Caduceo, una Croce, un Bastone alato, un Mortaio e una Bilancia.

    Cercheremo di dimostrare che la giusta via, anche nel nostro caso, è nel mezzo, nella armonia tra gli opposti. Cercheremo di farlo non tanto a fini accademici, ma per contribuire solo un poco, da soldati in trincea, ad un cambiamento che appare ormai irreversibile.

    Dove va la farmacia? Nel 1966, al congresso UTIFar di Messina, si pose la domanda: Quale sarà il ruolo del farmacista nel 2000? Nel 2012 ancora non c’è ancora risposta.

    Al Congresso UTIFar di Trieste del 1983 (mi autocito) proposi un cambiamento di rotta: "In sociologia si dice che il ‘Ruolo’ discende direttamente da uno ‘Status’, quindi la domanda che dovremmo porci è questa: quale è il nostro Status?" Nel 2012 ancora non c’è risposta.

    Purtroppo se non si hanno radici non si ha un orizzonte, se non si ha orizzonte non si sa da che parte camminare. E così si continua a girare in tondo, in un giro giro tondo, che casca il mondo, casca la terra, e tutti giù per terra. Questo è quel sta accadendo. In più un altro equivoco.

    L’evoluzione non consiste nell’allargamento di capacità già acquisite, riguarda invece qualcosa di nuovo, che prima non c’era e poi magicamente c’è.

    Provate a immaginate cosa è accaduto quando la scimma ha visto la prima volta un ominide camminare su due zampe. Lo avrà preso per pazzo, sicuramente fu colto da stupore, ma... "E’ lo stupore il primo indizio dell’Arte", così disse Leonardo da Vinci.

    Per mettersi in piedi su due gambe quell’ominide dovette alzare la testa al cielo mentre affondava ben bene il peso a terra: "Solo affondando le nostre radici in terra potremo alzare i rami verso il cielo.

    Ecco - ci siamo detti - quale è stato finora il nostro errore: bisognava capovolgere la domanda, non chiedersi Dove andiamo?, domandarsi invece, e con umiltà, Da dove veniamo.

    Da dove veniamo? Per far questo dobbiamo guardarci indietro, ritornare alla storia, alla filosofia della nostra adolescenza, ritrovare quella stessa ingenua curiosità di bimbi, quando tutto, l’acqua, l’aria, il fuoco..tutto aveva una sua anima... quando si guardava la Natura con stupore, ancora affascianti dalla sua bellezza e timorosi della sua potenza.

    Arte, filosofia e scienza hanno in farmacia un sentire comune. E' con questo approccio, possibilmente con l’umiltà di un bimbo, che vi proponiamo un percorso formato da tre libri: "La spilla del farmacista, L’Educazione Olistica alla Salute e Il Viaggio del signor Ernesto", 'romanzo marziale’. Cercheremo di fare un ‘viaggio’ che confonda continuamente le tre forme del nostro mestiere (impresa-professione-arte) e che si perda nelle pieghe del tempo, come in un gioco.

    E come un bimbo impara una capriola ‘facendo’, cercheremo, anche noi ‘facendo’,  di scovare i segreti sapientemente nascosti nei tre simboli della nostra spilla: una croce, una bastone alato, due serpenti.

    Quindi, iniziando da una ‘semplice’ Spilla, faremo ai nostri nonni, vecchi saggi, alcune domande:

    «Che cosa è la Salute?»

    «Quali sono i suoi Simboli?»

    «Perchè esiste la Malattia?»

    «Che cosa è un Farmaco?»

    «Che cosa sono gli Esercizi di Salute?»

    «Perchè sono così Segreti?»

    «E come si fanno in Pratica?»

    «Perchè una Farmacia Olistica?»

    La Spilla del Farmacista

    Introduzione

    La filosofia della Salute

    1 - Che cosa è la Salute?

    L’uomo è l’unico animale che cammina dritto su due zampe, fronte in alto e piedi a terra, si trova così in mezzo a due forze contrapposte, una che lo tira giù, in basso a terra, una che lo innalza su, in alto verso il cielo. Queste due ‘forze’ sono naturali, pervadono l’intero universo e, ovviamente, anche l’uomo che malgrado tutto ne fa parte.

    Ecco allora che cosa è un Uomo: Armonia di Alto-Basso, Mente e Corpo, Cielo e Terra, Spirito e Materia. Badate bene: queste forze sono contrapposte ma non in antagonismo, una non esclude l’altra, esse sono perfettamente complementari.

    In natura è sempre così: giorno e notte, caldo e freddo, alto e basso, vita e morte, salute e malattia. Tutto in natura è in un rapporto dinamico e continuo, in cui ogni elemento, per esistere, ha bisogno dell’altro. La ricchezza presuppone povertà, il bello presuppone il brutto e il buono presuppone il cattivo.

    Avete mai provato a scrivere con inchiostro nero su un foglio anch’esso nero come il carbone? Non vedreste niente. Ma se invece usate un foglio bianco come la neve, allora avviene il miracolo, d’improvviso siamo capaci di lasciare un nostro segno alla posterità.

    Nulla e nessuno può sfuggire a questa regola celeste, nemmeno l’Uomo, egli si trova nel mezzo, tra il bianco e il nero, tra il cielo e la terra, sempre in bilico tra salute e malattia, tra la vita e la morte.

    Per unire tali elementi contrapposti, l’uomo possiede una grande arma: il respiro.

    "Il Respiro permea tutto il corpo e ci mette in comunicazione con l’ambiente esterno".

    Noi uomini possiamo anche pensare di essere in qualche modo proprietari del nostro corpo e della nostra mente, ma assolutamente non possiamo dire che possediamo l’aria che respiriamo. Non è un caso che nei locali pubblici sia vietato fumare. Tutti noi respiriamo la stessa aria, condividiamo la stessa energia, siamo parte di un tutto.

    Ecco allora che tra i due elementi, che i saggi cinesi chiamano ‘Yin’ e ‘Yang’, c’e sempre una forza emergente che li tiene uniti, che sviluppa cioè sinergia, che è come dire che 1 + 1 è uguale a 3.

    La nostra terza parte è rappresentata dal Respiro, che è il

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