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La Fabbrica dei Sentimenti sul Corpo dell'Uomo - Vol. 2
La Fabbrica dei Sentimenti sul Corpo dell'Uomo - Vol. 2
La Fabbrica dei Sentimenti sul Corpo dell'Uomo - Vol. 2
Ebook749 pages6 hours

La Fabbrica dei Sentimenti sul Corpo dell'Uomo - Vol. 2

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La compressione adeguata e precisa di alcuni determinati sistemi cutanei (punti, linee, placche, campi, dermatomi, ecc.), cioè di alcune sedi prefisse della superficie del nostro corpo o di alcuni determinati segmenti viscerali, è possibile richiamare, per via riflessa, nel cervello umano i diversi sentimenti.

Come una foglia al vento, il corpo umano reagisce a un numero infinito di correnti esterne e interne e provenienti anche dal passato.
LanguageItaliano
PublisherStargatebook
Release dateFeb 5, 2014
ISBN9788868856816
La Fabbrica dei Sentimenti sul Corpo dell'Uomo - Vol. 2

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    La Fabbrica dei Sentimenti sul Corpo dell'Uomo - Vol. 2 - Giuseppe Calligaris

    meccanico

    Parte Prima

    Il richiamo dei primi fenomeni che rivelarono l’esistenza delle catene lineari

    I riflessi primari

    La stimolazione meccanica della linea laterale del corpo determina il fenomeno oculare; quella dell’assiale del pollice, il fenomeno labiale inferiore; quella della I interdigitale, il fenomeno dentario inferiore; quella dell’assiale dell’indice, il fenomeno labio-gengivale inferiore; quella della II interdigitale, il fenomeno testicolare destro; quella dell’assiale del medio, il fenomeno del meato; quella della III interdigitale, il fenomeno testicolare sinistro; quella dell’assiale dell’anulare, il fenomeno labio-gengivale superiore; quella della IV interdigitale, il fenomeno dentano superiore; quella dell’assiale del dito mignolo, il fenomeno labiale superiore.

    Questi sono i risultati delle mie prime ricerche, compiute su Le linee iperestetiche del corpo or sono ventitré anni; risultati già esposti in una lunga serie di, pubblicazioni (¹).

    Poiché questi particolari e piccoli fenomeni riflessi, che in un primo tempo avevo trovato collegati con le linee iperestetiche primarie di tipo longitudinale, mi risultarono, in un secondo tempo, essere anche vincolati con determinate linee primarie di tipo trasversale, mi servirono per intravedere le corrispondenze fra le prime e le seconde e per fissarne le leggi, ormai note, di articolazione in ogni grande quadrato fondamentale del corpo.

    E fu precisamente questa corrispondenza regolata e prefissa che mi rivelò l’esistenza di una legge dominante, mi aprì l’orizzonte dei diversi sistemi lineari, m’indicò l’unità metamerica rappresentata dal grande quadrato fondamentale e mi dimostrò un altro fenomeno fondamentale: quello della ripetizione seriale dei metameri (²).

    Questi riflessi elementari, con le loro reazioni stereotipe a piccole e a grandi distanze, per eccitazione di linee primarie longitudinali e trasversali corrispondenti, rappresentarono per quattro lustri l’unico campo sperimentale in cui spaziò la mia investigazione e l’unica tavola di salvezza alla quale, con una tenacia inflessibile, restarono aggrappate le mie mani, sperando nel futuro.

    Da due o da tre anni, dopo la scoperta delle ripercussioni mentali connesse con le linee iperestetiche, le vicende dell’indagine, dirette verso nuovi e più grandi punti di mira, fecero sì che io lasciassi quasi cadere nell’oblio questi primi ma fondamentali elementi della mia ricerca.

    Orbene, oggi ho il piacere di richiamarli, per portarli nuovamente al battesimo dell’esperimento. Oggi, dopo lo studio delle catene chiro-splancniche e dopo quello riguardante le equazioni viscerali in genere delle linee iperestetiche, posso fare le seguenti affermazioni:

    La compressione superficiale del neurasse (cranio e rachide) suscita il fenomeno oculare (come la carica leggera, meccanica o elettrica, della concatenata linea laterale del corpo).

    La compressione, c. s., dell’intestino suscita il fenomeno labiale inferiore (come la carica leggera della linea assiale del pollice).

    La compressione, c. s., dell’apparato gastrico suscita il fenomeno dentario inferiore (come la carica della I linea interdigitale).

    La compressione, c. s., dell’apparato sessuale suscita il fenomeno gengivo-labiale inferiore (come la carica della linea assiale dell’indice).

    La compressione, c. s., del fegato suscita il fenomeno testicolare destro (come la carica della II linea interdigitale).

    La compressione, c. s., dei reni suscita il fenomeno del meato (come la carica della linea mediana del corpo e degli arti).

    La compressione, c. s., della milza suscita il fenomeno testicolare sinistro (come la carica della III linea interdigitale).

    La compressione, c. s., del pancreas suscita il fenomeno gengivo-labiale superiore (come la carica della linea assiale dell’anulare).

    La compressione, c. s., dell’apparato respiratorio suscita il fenomeno dentario superiore (come la carica della IV linea interdigitale).

    La compressione, c. s., del cuore suscita infine-il fenomeno labiale superiore (come la carica della linea assiale del mignolo).

    Ecco i nuovi reperti, che servono dunque, per chi ha occhi da vedere, a darci queste conferme:

    Questi fenomeni riflessi, scoperti più di vent’anni or sono, stanno indiscutibilmente in rapporto con le denunziate linee primarie longitudinali (assiali delle dita e interdigitali), nonché con le linee trasversali corrispondenti.

    Poiché sono provocabili anche con la compressione (sempre superficiale) dei visceri, la correlazione esistente fra questi e le diverse linee primarie dimostra, per una nuova via, che la legge dellecatene chiro-splancnicheè esatta e inattaccabile. Infatti, se, per portare due soli esempi, la carica della linea assiale del dito pollice determina ilfenomeno labiale inferiore,come lo determina la compressione dell’intestino;e se, d’altra parte, la carica della linea assiale di un dito mignolo richiama ilfenomeno labiale superiore,come lo richiama la compressione del cuore, per ciò solo resta definitivamente confermata lacatena digito-entericacome quelladigito-cardiaca,vale a dire l’interrelazione esistente fra la banda assiale del pollice e l’intestino da un lato, fra la banda assiale del mignolo e il cuore dall’altro lato (³).

    Le nuove ricerche

    I riflessi secondari

    Ora possiamo ancor meglio specificare il significato di questi particolari riflessi, dicendo che quelli scoperti fin da principio e qui ricordati, stanno in rapporto con la linea primaria complessivamente considerata. Dobbiamo però avvertire che, in ogni caso, esistono due altri riflessi secondari annessi al primo, cioè uno che sta più precisamente in relazione con il filamento marginale esterno e l’altro che sta più precisamente in relazione con il filamento marginale interno di ciascuna linea primaria, che si suddivide in 3 parti, come già sappiamo (ved. Le catene lineari secondarie ecc., pag. 163, Fig. 9).

    Per oggi tralasciamo lo studio di questi due speciali riflessi, collegati con i due filamenti marginali di ciascuna linea primaria (assiale di un dito o interdigitale), e prendiamo invece in esame gli 8 riflessi che sono collegati con le 8 linee secondarie longitudinali (⁴) di ogni banda della mano (ved. Fig. 1 del I Vol.), riflessi che chiameremo d’ora innanzi secondari, in opposizione a quelli primi studiati, che abbiamo chiamato primari.

    Nel nostro elenco, i numeri 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 corrispondono infatti a quelli propri delle corrispondenti linee secondarie, che nella Fig. 1 del I volume sono segnate in ciascuna banda longitudinale (assiale di un dito o interdigitale) della mano. Il N. 1 è collegato col segmento omonimo del viscere concatenato (ved. Fig. 4, 5, 6 ecc. del I Vol.) nel mondo del soma e con l’istinto sessuale nel mondo dello spirito; il N. 2 con il segmento viscerale omonimo e con il concetto di famiglia; il N. 3 con il corrispondente segmento viscerale e con il concetto di Patria e via dicendo fino al N. 8, che come si sa è collegato con il segmento viscerale annesso e con il concetto di lavoro.

    Ciò detto, passiamo in rassegna, per ciascuna banda longitudinale della mano, questi speciali riflessi secondari:

    Banda assiale del pollice

    Leggero tremito nei muscoli della faccia dorsale dell’antibraccio sinistro.

    Parestesia sotto forma di formicolio nella faccia anteriore dei lobuli dei due padiglioni auricolari.

    Retrazione della lingua.

    Parestesie e clonie periombelicali.

    Parestesie nella metà posteriore della pianta del piede destro.

    Sensazione di battito sul moncone della spalla destra.

    Parestesie nella guancia destra.

    Clonie soprarotulee nel ginocchio destro.

    Banda interdigitale

    Parestesie nella faccia anteriore dell’antibraccio sinistro.

    Spasmo del fondo dello stomaco con nausea e con vertigine.

    Astenia nel piede sinistro.

    Clonie nella metà inferiore della faccia esterna della gamba destra.

    Dolore nel gomito sinistro.

    Clonie mentoniere.

    Clonie nella regione frontale sinistra.

    Singulto.

    Banda assiale dell'indice

    Parestesie nella faccia anteriore dell’antibraccio destro.

    Tic frontale di corrugamento.

    Astenia nel piede destro.

    Clonie nella metà inferiore della faccia esterna della coscia sinistra.

    Dolori nel gomito destro.

    Clonie nucali.

    Parestesie e clonie nella regione temporale destra.

    Impulso al sorriso con tic labiale corrispondente.

    II Banda interdigitale

    Leggero tremito nella faccia dorsale dell’antibraccio destro.

    Parestesie nella faccia posteriore dei padiglioni auricolari.

    Ageusia.

    Parestesie nella metà inferiore del naso, specialmente nella punta.

    Anestesia della metà posteriore della pianta del piede sinistro.

    Sensazione di battito nel moncone della spalla sinistra.

    Parestesie nella guancia sinistra.

    Clonie soprapatellari nel ginocchio sinistro.

    III Banda interdigitale

    Dolori nella faccia anteriore del braccio destro.

    Formicolìo e tremore nella metà superiore dell’emifaccia destra.

    Dolori nelle prime due vertebre lombari.

    Tremore del capo.

    Mancanza del tatto (fatianestesia) nel polpastrello dei due diti anulari.

    Clonie nel fianco destro, sopra l’ultima costa.

    Sensazione di peso (angoscia) nella faccia anteriore del torace, a livello dell’angolo del Louys.

    Sensazione di freddo e brividi nella faccia anteriore del collo.

    Banda assiale dell'anulare

    Dolori e spasmi nella faccia anteriore del braccio sinistro.

    Formicolìo e tremore nella metà superiore dell’emifaccia sinistra.

    Dolori nelle prime due vertebre dorsali.

    Movimenti involontari dei piedi, con tremore.

    Mancanza della vista e dell’udito a sinistra.

    Clonie nel fianco sinistro, sopra l’ultima costa.

    Sensazione di peso sul dorso, in una sede opposta a quella dell’angolo del Louys.

    Sensazione di caldo e di bruciore nella faccia posteriore del collo.

    IV Banda interdigitale

    Raucedine e ipofonia.

    Spasmo tonico dei bulbi oculari verso l’altò, con ambliopia.

    Clonie nel palmo della mano destra.

    Sensazione di battito nel lato destro del naso.

    Clonie nella fossetta giugulare.

    Impulso a chiudere le mani, con senso di freddo nelle medesime.

    Clonie muscolari in corrispondenza della spina iliaca anteriore e inferiore di destra.

    Dilatazione delle narici.

    Banda assiale del mignolo

    Sussulti nella gamba sinistra, con clonie nella faccia esterna del terzo inferiore della coscia.

    Clonie nella metà destra dell’addome.

    Clonie nella palma della mano sinistra.

    Sensazione di battito nel lato sinistro del naso.

    Sensazione di scossa elettrica nel dorso, in una sede opposta a quella della fossetta giugulare.

    Impulso ad aprire le mani, con sensazione di calore nelle medesime.

    Clonie anulari in corrispondenza della spina iliaca anteriore e inferiore di sinistra.

    Sensazione di battito lungo una banda longitudinale, nella faccia posteriore del braccio sinistro (regione tricipitale).

    Banda assiale del medio e banda laterale del corpo

    In queste bande avviene la ricapitolazione di tutti i riflessi primari da noi ricordati nel Capit. precedente.

    a) Banda assiale del dito medio:

    LINEA N. 1 = fenomeno labiale superiore (mignolo); 2 = fenomeno dentario superiore; 3 = fenomeno gengivo-labiale superiore; 4 = fenomeno del testicolo sinistro; 5 = fenomeno del testicolo destro; 6 = fenomeno gengivo-labiale inferiore; 7 = fenomeno dentario inferiore; 8 = fenomeno labiale inferiore (pollice).

    b)Banda laterale del corpo.

    Id. c. s. (⁵).

    Osservazioni

    Come sì vede, in mold casi i riflessi secondari delle bande agoniste (pollice e II interdigitale, indice e I interdigitale, anulare e III interdigitale, ecc.) sono opposti, sono contrari. Il fatto denunzia chiaramente la presenza di una legge.

    Le sedi speciali in cui si scaricano questi riflessi secondari, che, notisi bene, sono debolissimi (⁶), hanno la loro ragione in quanto che, in loro corrispondenza, il cervello proietta sulla superficie del corpo il segmento organico richiamato dall’intermedia linea collettrice, durante lo svolgimento del riflesso primario (labbro inferiore e superiore, denti inferiori e superiori, regione gengivo-labiale superiore e inferiore, ecc.).

    Ogni riflesso secondario è mobilizzato, oltre che dalla carica (spillo faradico!) della concatenata linea secondaria della banda, dalla carica (compressione debole) del vincolato segmento viscerale e dalla corrispondente carica psichica (richiamo, da parte dell’esaminato, per alcuni minuti, del corrispondente sentimento secondario della banda).

    Meno facilmente il riflesso viene liberato dalla contemplazione, da parte dell’esaminato, del colore, dell’audizione del suono, dalla percezione dell’odore o del sapore concatenati con la linea secondaria.

    Il riflesso secondario si presenta qualche volta, ma non sempre, anche per lesione interna del vincolato segmento viscerale. Però, nei casi patologici, come vedremo in seguito, entrano in campo riflessi speciali (riflessi patologici primari e secondari).

    Sta però il fatto che la mancanza di uno di questi riflessi, che sono presenti in condizioni fisiologiche, è da per sé sola indice di un avvenuto perturbamento patologico.

    Lo studio complicatissimo (⁷) dei riflessi delle catene lineari del corpo e dello spirito aprirà senza dubbio nuovi orizzonti ai fisiologi ed ai clinici.

    Un nuovo passo verso la conoscenza dei segreti rinchiusi fra le catene lineari

    Differenze fra gli effetti della carica ventrale e di quella dorsale delle bande cutanee

    1. La carica meccanica o elettrica di una banda cutanea, longitudinale o trasversale, se praticata nella palma della mano o nella faccia ventrale del corpo, dà una risposta psichica più pronta e più chiara di quella prodotta dalla carica della stessa banda sul dorso della mano o sulla faccia dorsale del corpo.

    2. Nel primo caso pare che il sentimento suscitato sia prevalentemente materiale e indirizzato verso il mondo esterno, mentre nel secondo caso pare che sia prevalentemente spirituale e indirizzato verso il mondo interno.

    Mentre stavo per portare a termine e per licenziare questo volume, avevo dunque soltanto queste vaghe nozioni circa le differenze fra ripercussione psichica da carica della concatenata banda cutanea anteriore, ventrale, praticata ad es. nella palma di una mano o nella faccia flessoria delle sue dita, come andavo facendo da due anni, e la carica della medesima banda stimolata nel suo percorso posteriore o estensorio, per.es. sul dorso della mano stessa.

    Che qualche differenza ci dovesse essere, lo avevo sospettato da tempo, ma quando maiora premunt si lasciano in disparte quelle indagini che sono, o appaiono senza essere in realtà, di secondario valore.

    Un caso per così dire fortuito mi ha ora diretto verso questa ricerca, della quale oggi non posso fare che un rapido cenno, ma che domani dovrà venir aggredita a fondo da me o da altri. Mentre si stava studiando la fabbrica dei sentimenti sul corpo dell’uomo, comprimendo molto leggermente con appositi stampi metallici le aree cutaneo-viscerali, una mia esperta collaboratrice mi avvertì che la Poesia «stava» nel l'encefalo e nell’ intestino. Orbene, le ricerche che essa ha all’uopo intraprese per mia sollecitazione la portarono a concludere che, oltre alla carica superficiale dell’encefalo (cuffia sul capo) o ad una stimolazione leggera dell’emiserie superiore della banda laterale (⁸), non soltanto la banda assiale ventrale ma anche quella dorsale del pollice doveva venir contemporaneamente stimolata per via elettrica (per mezzo di due elettrodi collocati a piatto sulle due facce del dito - ved. Fig. 3), perché nello spirito dell’esaminato spuntasse l’estro poetico, con tendenza a recitar versi, a far rime, ecc. (⁹).

    Oltre a ciò, non tardammo a constatare che la compressione superficiale della parte anteriore dell’intestino (come noi eravamo abituati a praticare), e che dunque doveva costituire la componente amorosa della poesia, non era da per se stessa sufficiente, ma doveva venire associata alla compressione (sempre superficiale) della proiezione cutanea dorsale dell’intestino stesso. (Ved. Fig. 1) (¹⁰).

    Fig. 1 — La fabbrica della poesia

    Compressione superficiale dell’encefalo + compressione superficiale dell’area cutanea anteriore o addominale e di quella posteriore o dorsale dell’intestino.

    Il corollario ne scaturiva facilmente: "La carica della banda assiale dorsale del pollice aggiunge qualche cosa a quella della sua banda ventrale. Il sentimento evocato è per certo sempre quello amoroso, ma con elementi diversi e sotto aspetti differenti" (¹¹). Ecco dunque il nuovo passo: ogni sentimento umano ha una sua componente proiettata nell’emicorpo anteriore e un'altra rappresentata nell’emicorpo posteriore (¹²). Il sentimento è mutilato se consta di una sola di queste componenti, ma deve comprenderle ambedue per essere completo. Come si vede, un mondo nuovo uscito da una piccola cosa. Nella ricerca scientifica è sempre così: bisogna afferrare le spie microscopiche, spesso più preziose di quelle giganti per chi sa prestare ascolto alle loro denunzie (¹³).

    Per due anni i miei amici hanno riso nell’udire da me che l’amore sta nel polpastrello di un dito pollice, che la memoria risiede in quello di un dito indice, che il piacere è collocato in quello del dito anulare, e via dicendo, convintissimi che io avessi detto una cosa «troppo grande» (¹⁴). E oggi io quasi piango nell’avvedermi di aver detto una cosa «troppo piccola», anzi di aver rivelato un nuovo vero soltanto per metà, perché, realmente, nella banda assiale palmare del dito pollice c’è soltanto la rappresentazione, per così dire, di «mezzo amore» e nella banda assiale palmare del dito anulare c’è soltanto la rappresentazione di una sola espressióne del piacere. L’altra metà di queste rappresentazioni sta nella faccia dorsale di quelle dita.

    Ed ecco che porto ancor sempre le mie affermazioni al sacro fonte battesimale dell’esperimento. Fino ad ora sono rimasto solo a difendere l’esistenza delle catene lineari del corpo e dello spirito. Però il metodo sperimentale mi ha sempre concesso un’alleanza poderosa, che non paventa certo gli aculei di tutto un esercito di critici ignari, di oppositori inesperti, di derisori malaccorti e di demolitori presuntuosi. Il mio orgoglio di ricercatore e di studioso è ancor oggi questo: di essere solo a combattere questa dura battaglia per il progresso delle nostre conoscenze. Domani, quando mi troverò in buona compagnia, mi sembrerà di esser quasi detronizzato, spodestato e sminuito nel mio coraggio.

    Incominciamo dunque con la carica praticata mediante spilli faradici, animati da una leggera corrente elettrica, in un primo tempo sopra un segmento della linea assiale anteriore o ventrale, in un secondo tempo sopra un segmento della linea assiale posteriore o dorsale, infine, in un terzo ed ultimo tempo, sopra ambedue le linee contemporaneamente, per studiarne le differenze dei risultati.

    Carica ventrale e dorsale di linee primarie

    1. Carica della linea assiale ventrale del dito pollice, praticata con lo spillo faradico (mentre l’esaminato mantiene nell’altra mano un largo elettrode indifferente).

    Spunta un sentimento amoroso che ha bisogno di manifestarsi materialmente (irrequietezza degli arti inferiori, tremore delle labbra con desiderio di baci, dilatazione delle narici, impulso a protendere le braccia per accarezzare o per abbracciare, tendenza ad inclinare il tronco in avanti, verso qualche idolo) (¹⁵). L’amore platonico, spirituale, sentimentale, sta in sottordine.

    2. Carica della linea assiale dorsale del dito pollice, c. s.

    Le tendenze, gl’impulsi, i trasporti e le manifestazioni esteriori di cui sopra sono appena accennate, mentre prevale il concetto idealistico dell’amore in senso lato, che risalta come un sentimento più chiuso, più intimo, più maturo, più affinato e più evoluto, quasi concentrato nelle profondità dello spirito.

    3. Carica associata di un segmento delle due linee assiali del pollice (ventrale e dorsale), praticata con due spilli faradici. (Ved. Fig. 2).

    La comparsa del sentimento amoroso è più pronta ed è completa. Par quasi che l’una carica richiami l’altra per integrarsi, per completarsi a vicenda e per confondersi in un tutto.

    1. Carica c. s. di un segmento della linea assiale ventrale del dito indice.

    I ricordi si presentano lentamente e progressivamente, ma riguardano in prevalenza elementi materiali, come la visione di oggetti, di persone, di ambienti, di colori ecc., con sensazioni diverse (tattili, termiche, uditive, olfattive ecc.), con consapevolezza vaga della stagione, dell’ora, del giorno ecc. Esaurito un primo ricordo, spunta un altro più languido.

    2. Carica c. s. di un segmento della linea assiale dorsale del dito indice.

    I ricordi che vengono evocati sono di tipo diverso: riguardano specialmente pensieri elaborati, sentimenti provati ecc., in tempi lontani.

    3. Carica associata di un segmento delle due linee assiali del dito indice (ventrale e dorsale) praticata con due spilli faradici.

    Spunta prontamente un ricordo che risulta più completo, in quanto consta di elementi materiali, obiettivi, e di elementi mentali, subiettivi.

    1. Carica c. s. di un segmento della linea assiale ventrale del dito anulare.

    L’esaminato vede nascere ed estrinsecarsi il sentimento del piacere (impulso a sorridere, tendenza a canticchiare, stato euforico).

    2. Carica c. s. di un segmento della linea assiale dorsale del dito anulare.

    L’esaminato avverte un senso di piacere intimo, chiuso in se stesso, più intellettuale che materiale.

    3. Carica associata di un segmento delle due lìnee primarie assiali dell’anulare (ventrale e dorsale), praticata con due spilli faradici.

    Il sentimento di piacere si presenta prontamente ed è completo, cioè così somatico che psichico (¹⁶).

    Osservazioni

    La realtà di questi fenomeni e la legittimità di queste distinzioni vengono chiaramente comprovate da alcuni fatti:

    1. Se mentre agisce la carica duplice (sul segmento ventrale e sul segmento dorsale della linea assiale nell’istesso tempo), suscitando il sentimento completo, si sospende l’una o l’altra (innestando il reoforo libero ad un largo elettrode che l’esaminato impugna nell’altra mano), il sentimento primitivo diviene incompleto e resta come mutilato. Ritorna completo, se si riprende la duplice carica.

    2. Durante la carica del segmento lineare ventrale vibra la metà anteriore, e durante la carica del segmento dorsale della linea stessa entra in compassione il segmento posteriore del viscere che con la linea è concatenato per la legge delle catene chiro-splancniche.

    Trattandosi per es. del pollice, nel primo caso l’esaminato ha la sensazione che il proprio intestino si appoggi alla parete addominale, e nel secondo invece che prema contro il dorso. Nel terzo caso, cioè nel terzo tempo della duplice carica, la parestesia viscerale (riflesso cutaneo-splancnìco) diviene più diffusa e si generalizza a tutto l’organismo, che pare «gonfiarsi».

    Le medesime constatazioni valgono per gli altri visceri (metà anteriore e metà posteriore del pancreas, tutto il pancreas, ecc.).

    Conviene, in queste ricerche, colpire sempre gli stessi segmenti lineari (ventrali e dorsali) per un’uguale estensione e allo stesso livello del dito, allo scopo d’impedire modificazioni del sentimento fondamentale, apportate dalle bande trasversali di diverso significato. E infine necessario che i due spilli siano collocati esattamente sui due segmenti (il ventrale e il dorsale) delle linee primarie, perché se uno solo è spostato od obliquamente diretto insorge confusione mentale e l’esperimento fallisce.

    Anziché operare con uno spillo faradico per caricare un segmento lineare, il ventrale o il dorsale, oppure con due spilli per stimolarli contemporaneamente ambidue (ved. Fig. 2), si può faradizzare l’intera banda corrispondente con un elettrode collocatovi sopra a piatto nel primo caso, o con due elettrodi nel secondo, cioè quando trattasi di praticare la duplice carica (ved. Fig. 3). Questo metodo è ancor più semplice del primo, è privo di ogni difficoltà, e viene dedicato ai ricercatori ancora inesperti.

    Se invece di aggredire una o due bande assiali di un dito (la ventrale e la dorsale) si vuol caricare una banda interdigitale, allora si potranno appoggiare in corrispondenza degli spazi interdigitali (¹⁷) i due elettrodi con il dorso. (Ved. Fig. 4).

    Qualche differenza esiste fra la carica praticata con gli spilli e quella portata con i due elettrodi. Pare che in quest’ultimo caso il sentimento risulti più diffuso, ma meno preciso. E la ragione è chiara: lo spillo produce una carica circoscritta e limitata sulla linea primaria, che ha funzioni collettrici, mentre la placca dell’elettrode, appoggiata sulla banda assiale del dito, carica in modo non sempre uniforme tutte le comprese linee secondarie proprie della banda stessa. Cosi, per es., caricando con i due elettrodi le bande assiali del dito Ìndice, la ventraie e la dorsale (ved. Fig. 3), l’esaminato avverte sì la lucidità della sua mente, il risveglio della sua memoria ed il fluire dei ricordi, ma questi si presentano meno chiari di quelli suscitati dalla carica adeguata degli spilli faradici.

    Fig. 2 — La fabbrica degli amori

    Carica elettrica leggera e contemporanea di un segmento ventrale e di un segmento dorsale della linea primaria assiale del pollice, praticata con due spilli faradici.

    Fig. 3 — La fabbrica dei ricordi

    Carica elettrica leggera é contemporanea di un segmento ventrale è di un segmento dorsale della banda assiale del dito indice, praticata con due elettrodi faradici.

    Fig. 4 — La fabbrica dei dolori

    Carica elettrica leggera e coritemporanea di un segmento ventrale e di un segmento dorsale della III banda interdigitale, praticata con due elettrodi faradici.

    Carica ventrale e dorsale di linee secondarie

    Bande assiali del pollice

    Carica di un segmento della linea secondaria ventrale N. 1 (¹⁸), praticata nel polpastrello con un sottile spillo faradico: spunta un sentimento di amore sessuale, prevalentemente materiale (desiderio di baci, di abbracci, di carezze ecc.);

    carica c. s. di un segmento dorsale della stessa linea, in vicinanza dell’unghia: nasce un amore sessuale che si appaga di se stesso, senza domandare materialità. È del primo più platonico, più sacro e meno profano;

    carica contemporanea, praticata con due sottili spilli faradici, di ambedue i segmenti della stessa linea (segmento ventrale e dorsale). Il sentimento di amore sessuale nasce più prontamente, è completo, vivo, palpitante.

    I Banda interdigitale

    Carica c. s. di un segmento della linea secondaria ventrale N. 2: oblìo della propria casa delle cose e delle personalità fisiche della famiglia;

    carica c. s. di un segmento dorsale della stessa linea: oblìo delle personalità psichiche della propria famiglia (del loro carattere ecc.);

    carica associata, praticata con due sottili spilli faradici, di ambedue i segmenti della stessa linea (segmento ventrale e dorsale): oblìo della famiglia, rapido, generale e completo.

    Bande assiali dell’indice

    Carica c. s. di un segmento della linea secondaria ventrale N. 3: ricordo della folla, delle vesti della gente, del Re con i baffi bianchi, del suo sorriso e del suo saluto, in una ricorrenza patriottica;

    carica c. s. di un segmento dorsale della stessa linea: ricordo del sentimento di entusiasmo per il Re, provato in quella ricorrenza;

    carica associata c. s. di ambedue i segmenti (ventràie e dorsale) della stessa linea: grande lucidità mentale. Il ricordo dell’episodio è più ampio e più completo. Oltre alle sensazioni ambientali, c’è la rievocazione di quelle sentimentali provate in quell’occasione.

    II Banda interdigitale

    Carica c. s. di un segmento ventrale della linea secondaria N. 4: impulso ad imprecare contro l’umanità, a gridare, a respingere la folla;

    carica c. s. di un segmento dorsale della stessa linea: l’odio per l’umanità è, per così dire, concentrato in se stesso. Si vorrebbe isolarsi per meglio odiarla. Nel primo caso c’è l’odio che si avventa, qui l’odio che sfugge;

    carica associata, c. s., dei due segmenti (ventrale e dorsale) della medesima linea secondaria: l’odio per l’umanità è più completo, più violento, meno cieco, più intelligente.

    Il Banda interdigitale

    Carica c. s. di un segmento ventrale della linea secondaria N. 5: dolore nella società, cioè in compagnia di poche persone (in una veglia funebre, parlando di una sventura, assistendo un malato, ecc.). Si ha la sensazione dell’atteggiamento dimesso del pròprio corpo. Tendenza al lamento, pianto ecc.;

    carica c. s. di un segmento dorsale della stessa linea: il dolore è più interno e più raccolto, senza manifestazioni esteriori e con tendenza al mutismo;

    carica associata dei due segmenti (ventrale e dorsale) della stessa linea: il sentimento doloroso è più pronto nella sua comparsa e più completo nella sua manifestazione.

    III Bande assiali dell'anulare

    Carica c. s. di un segmento ventrale della linea secondaria N. 6: desiderio di distendersi nel verde, di respirare l’odore del fieno, di coglier fiori, di cantarellare;

    carica c.,s. di un segmento dorsale della stessa linea: piacere di ammirare la, bellezza della natura;

    carica, associata dei due segmenti (ventrale e dorsale) della stessa linea: il piacere è più completo, più spirituale, e il godimento della natura più vivo.

    IV Banda interdigitale

    Carica c. s. di un segmento ventrale della linea secondaria N. 7: si presentano figure, quadri e statue rappresentanti corpi inclinati nel sonno;

    carica c. si di un segmento dorsale della stessa linea: tendenza a valutare l’espressióne artistica nel sonno;

    carica associata dei due segmenti (ventrale e dorsale) della stessa linea: sensazione di calma e di sonnolenza in mezzo ad opere d’arte.

    Bande assiali del dito mignolo

    Carica c. s. di un segmento della linea secondaria ventrale N. 8 : angoscia nel lavoro. Tendenza ad affaccendarsi, a muoversi, a far presto;

    carica c. s. di un segmento dorsale della stessa linea: ansia per la responsabilità del lavoro;

    carica associata dei due segmenti (ventrale e dorsale) della stessa linea: ansia ed angoscia nel lavoro. Sensazione di perdere le gambe.

    Osservazioni

    Per questa ricerca, gli spilli innestati ai due reofori debbono essere molto sottili, mentre quelli per caricare le linee primarie possono essere più grossi. Infatti, lo spessore di quest’ultime linee è maggiore di quello delle secondarie. È anche necessario aumentare di poco l’intensità della corrente faradica (specialmente durante la duplice carica), che dev’essere percepita come un formicolìo leggero.

    La cosà più difficile per un ricercatore inesperto è quella di ben localizzare ed esattamente segnare, per la lunghezza di circa 1 cm, nella faccia ventrale e in quella dorsale del dito, il decorso della linea secondaria da impegnarsi nell’esperimento. Io ricorro con vantaggio all’aiuto arrecatoci dal riflesso psico-cutaneo. Se; per es., desidero trovare il passaggio di quella secondaria che guida un ricordo di famiglia, sollecito l’esaminando (che ha in una mano l’elettrode indifferente) a rievocare questo genere di rimembranze e ad accusare prontamente, con un suono inarticolato, il punto iperestetico ch’egli percepisce nel polpastrello di un suo dito indice al passaggio del mio spillo faradico attraverso la sua banda assiale. Oltre a ciò, ih ricercatore.viene orientato anche dalla conoscenza ch’egli possiede circa il luogo di passaggio, in ciascuna banda, delle diverse linee di II ordine (1-2-3-4-5-6-7-8 - ved. Fig. 1 del I Vol.).

    Trovato il segmento ventrale, con lo stesso metodo si trova e si segna quello dorsale, oppure si fissa la punta di uno spillo sopra il primo e . con il secondo spillo faradico si trova il secondo sul dorso mediante il fenomeno del contatto elettrico.

    Dobbiamo infine avvertire che la carica della particolare linea secondària fa vibrare il concatenato segmento viscerale (ved. retro). Orbene, la parestesia interna che viene percepita dall’esaminato (riflesso cutaneo-splancnico) e che. da lui viene paragonata ad un senso di gonfiore, di tumefazione, del segmento corrispondente dell’or: gano, è localizzata nella faccia anteriore o in quella posteriore del viscere a seconda che viene caricato un segmento ventrale o dorsale di linea secondaria (ved. retro).

    Altre differenze fra la carica di una banda ventrale e di una banda dorsale

    Prima di abbandonare questo argomento, sub quale bisognerà ritornare per compiere indagini più minute, perché queste sono frammentarie ed incomplete, ricordiamo infine qualche altra differenza che esiste fra le ripercussioni somatiche e specialmente psichiche prodotte dalla carica della banda ventrale o anteriore e quelle della, banda dorsale o posteriore (in una mano o in un emicorpo):

    Come già si disse, nella faccia anteriore o ventrale di ogni banda (assiale di un dito o interdigitale) è proiettata la metà anteriore del viscere concatenato (emiviscere anteriore), e nella sua faccia posteriore o dorsale è proiettata la metà posteriore del viscere stesso (emiviscere posteriore) (¹⁹).

    Lo stesso rapporto esiste con i dermatomeri corrispondenti (ved. più innanzi): nella banda ventrale è riflesso l’emidermatomero anteriore e in quella dorsale l’emidermatomero posteriore.

    La banda ventrale è concatenata con tutti I sistemi cutanei rappresentati nell’emicorpo anteriore (aree cutaneo-viscerali, campi cutanei, placche cutanee (²⁰) ecc.) e la banda dorsale con tutti gli stessi sistemi proiettati nell’emicorpo posteriore.

    La banda ventrale o anteriore è collegata con tutte le ripercussioni di repère (²¹) che avvengono nell’emicorpo anteriore, e la dorsale con tutte quelle che si determinano nell’emicorpo posteriore.

    La carica della banda ventrale richiama più facilmente la mimica connessa con il sentimento, e la carica della banda dorsale richiama più facilmente i movimenti volontari anziché quelli involontari.

    sentimenti più comuni (amore, odio, dolore ecc.) vengono più facilmente richiamati dalla carica della banda ventrale, mentre gli stati d’animo meno comuni (per es. i ricordi ancestrali) vengono meglio richiamati dalla carica della banda dorsale.

    Nella banda ventrale si riflettono più facilmente tutti gli stimoli (tattili, termici, dolorifici, elettrici ecc.), compresi quelli che rappresentano la carica delle linee.

    La carica della banda dorsale richiama il concetto del sentimento più facilmente che la carica della banda ventrale. Però questa concezione è fugace.

    Il riflesso psicosomatico si scarica più facilmente sulla banda dorsale, e quello somato-psichico più facilmente sulla banda ventrale (²²).

    È preferibile la carica della banda ventrale in quegli esperimenti che impegnano il richiamo di funzioni involontarie, mentre la carica devesi effettuare sulla banda dorsale in quegli esperimenti che impegnano l’esame di funzioni volontarie.

    Le iperestesie provocate artificialmente si ripercuotono di preferenza sulle bande ventrali, e sulle dorsali quelle naturali dei sistemi cutanei (ved. la vibrazione spontanea delle linee e delle placche).

    Quanto si disse per le bande ventrali e dorsali di tipo longitudinale, vale generalmente per le bande e per le linee secondarie di tipo trasversale. Oltre a ciò si sappia quanto segue, per quanto riguarda le linee trasversali secondarie o di II ordine:

    La carica delle linee trasversali ventrali secondarie è indicata per il richiamo di un sentimento prestabilito o comandato, mentre sulle secondarie dorsali si riflette meglio il sentimento naturale, spontaneo.

    Le linee secondarie trasversali ventrali rispondono più facilmente durante la ricerca dei concatenati sistemi cutanei (dermatomeri, placche ecc.) rappresentati sull’emicorpo anteriore, mentre le linee secondarie dorsali rispondono meglio durante la ricerca dei concatenati sistemi cutanei rappresentati nell’emicorpo posteriore.

    I segmenti trasversali del neurasse, dell’apparato respiratorio, di quello gastrico, ecc. (ved. retro) si proiettano più direttamente sulle linee secondarie di tipo trasversale che su quelle secondarie di tipo longitudinale. Lo stesso dicasi dei sentimenti secondari concatenati con i visceri surricordati (ved. retro).

    Le linee secondarie e ventrali sono collettrici di tutti i segmenti, trasversali dell’emiviscere anteriore, e quelle dorsali sono collettrici di tutti i segmenti trasversali dell’emiviscere posteriore.

    La posizione assunta dal corpo dell’esaminato ha una grande influenza in queste ricerche, come in tutte le altre che si praticano su Le catene lineari del corpo e dello spirito.

    Per portare qualche esempio, se l’esaminato è disteso sul letto, risponde più facilmente il sistema lineare dorsale, e se invece è bocconi risponde meglio il sistema lineare ventrale. Nella posizione seduta, rispondono più facilmente le trasverse dorsali, specialmente quelle dell’emicorpo inferiore, ecc. (²³).

    Differenza fra gli effetti della carica ventrale e di quella dorsale dei visceri

    In seguito ad alcuni sondaggi, per vero ancora non molto numerosi su questo punto, ci pare che lo stesso fatto si ripeta per quanto riguarda la produzione dei diversi sentimenti umani mediante la compressione superficiale dei visceri concatenati (²⁴).

    Nell’emiviscere anteriore sarebbe prevalentemente rappresentata la componente organica o materiale, e nell’emiviscere posteriore sarebbe prevalentemente rappresentata la componente spirituale, o mentale o psichica del sentimento stesso.

    La compressione superficiale dell’intestino sulla parete addominale suscita in prevalenza amori materiali (per es. per il vitto, per la funzione sessuale, ecc.) (²⁵), con le rispettive componenti fisiche (bacio, abbraccio ecc.), mentre la compressione c. s. dello stesso viscere, praticata sulla sua proiezione cutanea nel dorso, suscita con prevalenza amori più nobili e più evoluti (per la lettura, per la musica, per le bellezze della natura, ecc.). Lo stesso dicasi per i piaceri prodotti daIla compressione del pancreas sulla proiettata area addominale (emiviscere anteriore), e per quella, sempre superficiale, sulla corrispondente area dorsale (emiviscere posteriore). Anche la compressione dell’area cardiaca, leggermente praticata con la palma di una mano nella faccia anteriore e in quella posteriore del torace, darebbe gli stessi risultati, in quanto la prima riproduce i fenomeni dell’angoscia (componente fisica dell’emozione) e la seconda richiama invece prevalentemente quelli dell’ansia (componente psichica dell’emozione).

    Il fatto più strano in questi esperimenti consiste nella risposta elettiva del. viscere, impegnato, quantunque la compressione si eserciti realmente anche sopra aree di visceri diversi (fegato, stomaco, polmone ecc.). Orbene, poiché l’attenzione del soggetto è rivolta verso quel particolare viscere e verso quello speciale sentimento che vi è vincolato, noi pensiamo che il fatto sia da attribuirsi a quel fenomeno, che abbiamo ancora poco studiato ma che ha un grande valore in queste indagini da noi chiamato la polarizzazione del pensiero.

    Comunque siasi, ora non possiamo dilungarci in queste ricerche specializzate che costituiranno altrettanti temi da svolgere per i fisiologi e per gli psicologi di domani. Noi dobbiamo procedere nel nostro cammino, additando, senza poter a lungo contemplare, le infinite meraviglie di questa terra inesplorata.

    Il gioco degli echi nel mondo del corpo e dello spirito

    È da lungo tempo che gli uomini di scienza avevano intravedute le intime correlazioni esistenti tra il loro corpo e il loro spirito. A prescindere dai medici dell’antichità, l’ultimo periodo s’inizia con il classico

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