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Odio La Magia
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Ebook52 pages36 minutes

Odio La Magia

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About this ebook

Elydia è una giovane Maga che crede nella sua libertà e… nei colpi di fulmine.

Quattro amori, quattro uomini diversi, quattro prove del cuore.

Finché la Magia, che non aveva mai amato, le darà il dono più grande: un figlio, il cui destino è scritto nelle pagine del Tempo.

“Odio la Magia” è il primo racconto-prequel della saga di Ankan.
LanguageItaliano
Release dateMar 28, 2015
ISBN9788891183651
Odio La Magia

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    Odio La Magia - Guido De Palma

    2015

    Copyright © 2015 Guido De Palma.

    Illustrazione di Copertina: Breathe © Lois van Baarle (www.loish.net)

    Font del Titolo: The Marauders © Juan Casco (www.juancasco.net)

    Cartografia: © Jared Blando (www.theredepic.com)

    Editing: Miriam Mastrovito, Elena Grifoni, Nat Russo

    Correzione Bozze: Raffaella Arnaldi

    Tutti i diritti riservati.

    I diritti di traduzione appartengono all'Autore.

    Youcanprint Self-Publishing

    ISBN: 9788891183651

    Il presente ebook può essere redistribuito esclusivamente nella sua interezza, senza alterarne i contenuti e a titolo gratuito. Dovrà essere menzionato il nome dell'Autore, nonché uno dei seguenti siti: www.guidodepalma.com oppure www.ankan.org.

    A tutti coloro che hanno creduto in me.

    Un ringraziamento speciale va ai miei beta-reader e in particolare a: Ester Manzini, Davide Schito, Marta Paparella, Stefano Cariddi e tanti altri, il cui aiuto è stato prezioso per donare a questa storia la sua forma finale.

    I. Falibor

    La villa dei Ludansel di Vorenn era l’unico posto in cui Elydia ricordava di essere vissuta. Dall’età di quattro anni, zio Limak l’aveva presa a vivere con sé. Era cioè diventata una sua proprietà, come i vasi di porcellana e le statue di marmo rosa, come la governante, la cuoca e il resto della servitù, di cui a stento aveva imparato i nomi. Conosceva bene invece quello del suo Maestro, Falibor.

    Non potevo rifiutare un ordine del re, si giustificò il Mago davanti a Limak.

    Lei stava origliando la conversazione con la chiaroudienza. Da piccola non le piaceva la Magia, anzi la odiava.

    Il Dono va coltivato, le aveva sempre detto Falibor, spingendola a provare e riprovare. Aveva avuto una pazienza infinita con lei. E ora se ne voleva andare?

    No, no, no! Non lo permetterò!

    Elydia era l’unica che potesse fargli cambiare idea, così si teletrasportò nello studio dello zio. Un turbinio nell’aria annunciò il suo arrivo. Quando pensavate di dirlo a me? chiese, mentre la sua figura era ancora attraversata da un vortice di colori.

    Ely cara, disse Limak, chiamandola col diminutivo che usava quando era bambina. Sto cercando di convincere il tuo Maestro a rimanere.

    Falibor le lanciò un’occhiata in tralice. Vorrei tanto, ma non posso. Sono stato insignito dal re della carica di Mago di Corte. Devo recarmi a Yant domani stesso.

    Ti hanno concesso solo un giorno per salutarmi?

    Forse era questo che le doleva di più. Quell’uomo non le aveva insegnato solo la Magia: l’aveva resa donna.

    Il Mago chinò la testa. L’apprendistato di Lady Elydia può ritenersi concluso.

    Limak allargò le braccia e sollevò le folte sopracciglia, come a dirle che non poteva competere con il prestigio di quell’incarico, non importava quanti soldi avesse offerto al Mago. Pensava di poter comprare qualunque cosa lo zio, come quel meraviglioso pappagallo ilyn; era costato una fortuna, ma se fosse riuscito a insegnargli a parlare, l’avrebbe rivenduto con profitto.

    Quella notte Falibor non venne da lei.

    Perché? gli chiese mentalmente.

    Le aveva insegnato la comunicazione telepatica solo di recente; l’aveva sempre ritenuta una cosa troppo intima, ancor più che fare l’amore.

    —"È meglio così. Non è il ricordo che voglio lasciarti. Io sono stato il tuo Maestro,

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