Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Il gesto impresso
Il gesto impresso
Il gesto impresso
Ebook139 pages1 hour

Il gesto impresso

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Attivare una nuova e sorprendente modalità di ascolto musicale in pochi e semplici passi: questo è il risultato del Gesto Impresso, un manuale di facile utilizzo, che ci spiega con immediatezza e poesia come la musica sia un meraviglioso fenomeno terrestre, l’evoluzione dell’immagine forte di un lampo, di cui si può sentire la presenza oltre che la luce. Il suono, oltre a evocare azioni, le contiene. La musica è una potenza che adoperiamo in qualsiasi contesto, da quella offerta in natura per mezzo di perturbazioni, a quella composta da un assieme di note ed eseguita da uno o più strumenti: tutti ascoltiamo musica, ma se l'ascolto è un'occasione, saperlo gestire è una capacità che va sviluppata.

Il Gesto Impresso è un nuovo approccio alla musica e una modalità educativa che permette di comunicare, relazionarsi e produrre idee in modo vitale e continuo, fruibile in qualsiasi momento della giornata per rivitalizzarsi e riattivare le funzioni del benessere e della creatività che ognuno di noi possiede, ma raramente utilizza correttamente e all'occorrenza. Il libro contiene un'intervista originale a Nicola Piovani sul suo rapporto con la musica.
LanguageItaliano
Release dateOct 28, 2013
ISBN9788868558147
Il gesto impresso

Related to Il gesto impresso

Related ebooks

Teaching Methods & Materials For You

View More

Related articles

Reviews for Il gesto impresso

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Il gesto impresso - Salvatore Greco

    Greco)

    PREFAZIONE

    I gesti quotidiani sono destinati a scomparire, non rimangono nella memoria. L’anziano Tolstoj stava spolverando la sua stanza, quando si rese conto che quello che stava facendo se ne sarebbe andato senza lasciare alcuna traccia. Uno spreco di vita, a meno che non gli avesse dato un significato speciale. Ascoltare dei brani musicali dalla radio, a casa, sul lavoro, in auto mentre viaggiamo, mettere un cd per accompagnare altre azioni: è un vero peccato che tutto questo ci sfiori appena, perché la musica, qualsiasi musica, è qualcosa di molto speciale, che può cambiare la qualità della nostra esistenza. Perché allora non inventare un modo che consenta di imprimere in profondità quell’ascolto apparentemente casuale? E non solo: perché non trasformare un’esperienza in un metodo, cioè renderla fruibile a tutti?

    Può sembrare ambizioso dire «tutti», ma stiamo parlando del Gesto Impresso, un metodo universale, che chiunque può impiegare con facilità una volta imparata la tecnica, e i cui vantaggi si rinnovano ad ogni applicazione. Grazie all’esperienza trentennale di ascolto e di utilizzo della musica, Salvatore Greco è riuscito a concretizzare la sua sorprendente intuizione, la sua idea: tutti ascoltano musica, ma pochi riescono a sfruttarne le enormi potenzialità. Il Gesto Impresso è infatti un nuovo approccio ai suoni, una modalità attiva e produttiva di ascolto, che permette di comunicare e produrre idee utilizzando la propria innata colonna sonora. Si chiama Gesto Impresso proprio perché è un gesto correlato alla musica, attraverso il quale si possono generare e imprimere in profondità informazioni utili alla propria comunicazione, allo sviluppo delle relazioni e al risveglio o al potenziamento della creatività. In altri termini, è una modalità che consente alla musica di confermare la propria finalità, e cioè produrre benessere e rivitalizzare.

    Con il Gesto Impresso si entra in un mondo conosciuto da una prospettiva inaspettata. Si intuisce immediatamente, fin dalle prime pagine, che sta per accadere qualcosa di straordinario. Già la sola lettura ci apre ad una dimensione allegra, in cui la freschezza e il piacere sono a portata di mano. Vi sembra poco? Le parole appassionate di Salvatore Greco fanno venire voglia di ascoltare musica a random, come dice lui: un brano dopo l’altro, la musica ci viene incontro, mentre noi andiamo incontro a lei. Questo manuale sta proprio lì, a metà strada, fra noi e i suoni. A questo punto è fatta: cadono le barriere, fra la musica e noi non ci sarà più differenza. Diventiamo tutt’uno, due vite autonome che si fondono. Il livello di fusione avviene in modo sorprendente, è il culmine di un procedimento alchemico, voluto, cercato e realizzato, perché l’ascolto della musica è un’occasione, saperlo gestire è una capacità, dice Salvatore Greco.

    Per raggiungere quel punto di fusione, si devono amalgamare i sensi, utilizzarli in modo del tutto nuovo. Scrive Charles Baudelaire:

    Comme de longs échos qui de loin se confondent

    Dans une ténébreuse et profonde unité,

    Vaste comme la nuit et comme la clarté,

    Les parfums, les couleurs et les sons se répondent.¹

    La musica non si ascolta soltanto con le orecchie: per andare oltre occorre attivare l’orecchio fotografico, il palato o il tatto musicale. Profumi, immagini, parole, suoni, movimenti, sapori vengono evocati dalla musica, e allo stesso modo evocano quella musica. Uno scambio sinestetico, in cui un brano musicale è immagine, è odore, è sensazione, è ricordo, e ogni nostro ricordo, ogni immagine, ogni odore, ogni movimento è associato, in corrispondenza, a un brano. Ma Salvatore Greco va ancora oltre: ogni brano ricrea sensazioni e ogni sensazione, da ora in poi, ricreerà quel brano con la sua nuova storia. La storia del brano e la nostra storia entrano in contatto per non lasciarsi più, e ogni volta che ci ritroveremo, sarà ancora diverso, in un infinito gioco di espansione vitale reciproca.

    Salvatore Greco definisce il suo un «metodo educativo all’ascolto e all’utilizzo della musica». È una definizione modesta, perché il Gesto Impresso è molto di più. Prima di tutto consente di acquisire un gusto e un orecchio musicale, indipendentemente dall’attrazione per i generi e indipendentemente dalle mode: in altri termini, stimoliamo le nostre capacità estetiche, il nostro approccio alla bellezza. In secondo luogo, si impara ad ascoltare; attenzione, non significa che diventiamo esperti musicofili, che sanno leggere la musica e scomporla nelle sue componenti di base; Salvatore Greco stesso non è un musicista, né uno studioso di musica: è un semplice ascoltatore e utilizzatore di suoni. Da più di trent’anni combina i suoni con gli ambienti e le persone, ha diretto formazioni musicali senza saper leggere la musica, né suonare qualche strumento, e ha utilizzato la musica incisa per il suo lavoro di animatore, di dj alla radio e alle feste, in spettacoli e videoproduzioni: «Ascolto dopo ascolto, dice, ho sviluppato una sensibilità e sono arrivato a definire la musica un contenitore d’azione». Concretizzando la sua esperienza, Salvatore ci insegna piuttosto - e non è davvero poco - ad aprirci alla musica e ad abbattere le barriere fra ciò che abbiamo dentro, ciò che sta fuori e il suono. In questo senso, possiamo ribadire che il Gesto Impresso è un procedimento alchemico. In terzo luogo, last but not least, ci consente di aprirci agli altri, di stimolare la socialità e soprattutto la creatività, una funzione della nostra mente sacrificata e sottovalutata, quasi fosse appannaggio esclusivo di uno sparuto gruppo di utenti, chiamati artisti. In realtà la creatività è una dote che tutti possediamo, fa parte della nostra vita e mette in moto quel meraviglioso meccanismo rigenerante di cui potremmo e dovremmo far uso ogni giorno.

    Le grandi idee nascono dall’esperienza e si trasmettono facilmente perché sono semplici, sono umane, sono di tutti. Se poi aggiungiamo la passione, allora la ricetta è perfetta. Per rendere popolare un metodo, infatti, non basta una buona idea, occorrono almeno tre ingredienti: competenza, intuito e molta passione, e Salvatore Greco possiede in abbondanza tutti e tre. Queste le sue parole: «il percorso formativo il gesto impresso esiste, sono io, e voglio che gli altri possano prenderne possesso e svilupparlo». Dopo la lettura di questo manuale, e a maggior ragione dopo la partecipazione a un laboratorio di Salvatore, ogni volta che accenderete la radio, non compirete più un gesto banale e insignificante: darete al contrario una direzione nuova alla vostra giornata, se non addirittura alla vostra vita.

    Angela Metelli

    IL GESTO IMPRESSO

    OLTRE

    Ascolto Il bacio prima del caffè di Pilar (Ilaria Patassini), tratto dall’album Sartoria italiana fuori catalogo, nato dall’incontro con il musicista Tony Bungaro. I testi di Pilar si fondono con le musiche dell’artista brindisino e creano un sound originale e di elevata qualità. Questa canzone ci canta della felicità e della vertigine che dà la felicità; in questo brano la poesia è mossa dalla forza del suono di una chitarra: ascoltiamo… Sentiamo che ci vuole raccontare dell’amore che muove il sole e cantare del nostro caro eccentrico alfabeto. Il nostro mondo gira anche senza muoverci da qui, anche senza sentirsi e respirare liberi. Andiamo avanti, e sentiamo che la musica evoca la nostra creatività ampia, che va oltre l’ascolto.

    Benvenuti! Il nostro viaggio parte con questi suoni e questi versi.

    Ascoltiamo adesso Habanera di Gabriel Yared, dal film L’Amant di Jean-Jacques Annaud, con Jane March e Tony Leung Ka Fai. Usiamola come un’ouverture d’incontro fra culture e pensieri generanti, emozioni che si evolvono in musica.

    Esiste quello che definirei un assieme musicale, composto da musica, parole ed emozioni, che si riaggiorna continuamente. L’ho scoperto e lo descrivo in queste pagine. La mia teoria di assieme musicale non contempla le note musicali così come sono scritte sul pentagramma. L’assieme musicale si compone di tutto quello che è sonoro e visivo e che viaggia su binari paralleli. Vi si armonizzano parole, gesti, sensazioni, lettere, vocali, movimenti, udito, vista e tatto. L’assieme musicale è tutto quello che associamo ad un brano musicale o a varietà di vibrazioni. Una vastissima combinazione di simboli identificativi di emozioni, correlati ad ogni singola frazione della musica che ascoltiamo.

    L’assieme musicale ci permette di costruire nuove storie con la musica e quei riferimenti comuni che interscambiamo. L’ascolto musicale genera azioni e contenuti che dialogano fra loro, in continua rivoluzione con il nostro vissuto, e dà vita al nostro immaginario: fa in modo che la realtà si trasformi in fantasia.

    Andiamo oltre la semplice relazione con la musica alla quale siamo abituati, andiamo oltre e scoviamo le relazioni che si producono quando combiniamo ascolti e compariamo immagini: questo è l’assieme musicale, che contiene note musicali, combinazioni di ascolti, fotografie statiche e in movimento, diagrammi d’attenzione, traduzioni, disegni, pensieri, vissuti reali e surreali.

    L’assieme musicale è la visualizzazione di relazioni costruite con la musica, il dialogo tra chi l’ascolta, l’ambiente, la storia e le ambizioni del brano musicale.

    Faccio un esempio utilizzando il patriottico Inno di Mameli, un

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1