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Il Pacchetto
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Ebook55 pages44 minutes

Il Pacchetto

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About this ebook

Jan Sabro è norvegese, ma vive da tempo in Italia. Ha scritto 5 libri pubblicati in norvegese i quali stanno per essere tradotti anche in italiano. Il primo libro "ANGELO CUSTODE" uscirà tra poco in Italia. É un'autobiografia che racconta della sua gioventù pazzesca come sniffatore di "Lynol" (un tipo di diluente).

In questo librettino siamo tra chinati a vivere un nuovo mondo senza soldi liquidi e senza burocrazia. Jan Sabro ha scritto un pacchetto pieno di idee come costruire questo nuovo mondo. Lui sveglierà sicuramente la vostra curiosità con la sua filosofia e sani pensieri.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateSep 1, 2012
ISBN9788867516056
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    Il Pacchetto - Jan Sabro

    Publishing

    Copyright © 2012

    Youcanprint Self-Publishing

    Via roma 73 - 73039 Tricase (LE)

    Tel. 0832.1836509

    Fax. 0832.1836533

    info@youcanprint.it

    www.youcanprint.it

    Titolo | Il Pacchetto

    Autore | Jan Sabro

    Copertina a cura dell’autore

    ISBN | 9788867516056

    Prima edizione digitale 2012

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941

    Non mi sono mai interessato alla politica. Ero senza soldi, oppure ne avevo guadagnati così tanti da non dovermi lamentare di niente. Un altro motivo è che non ho mai capito bene di cosa parlano i politici, l’unica cosa che ho capito è che non dicono mai la verità. Hanno paura di non essere rieletti e promettono qualsiasi cosa per convincerci a votarli. Bene, questo è ciò che la maggior parte di noi sa da tempo.

    Con questo libriccino cercherò di incuriosire tutti, sia i politici che il popolo. Spero che l’interesse per quanto sto per esporre diventi così vasto da portare a un programma televisivo, magari settimanale, dove tutti potranno discutere ed esporre le proprie idee su come creare un nuovo mondo, magari senza il Senato, oppure che sia almeno cambiato, diverso da oggi, non più composto da Destra, Sinistra, Comunisti e così via. Un mondo più semplice senza soldi liquidi, dove siamo pagati per la qualità. La finanziaria governativa dovrebbe calcolare una disoccupazione di circa il 30%, tutti dovrebbero avere il diritto al cibo, al vestiario e a un posto dove abitare anche se non lavorano. Voglio chiamare questa nuova epoca il Razionalismo in cui tutto sarà più semplice, senza la burocrazia odierna e con un sistema di pagamenti senza soldi liquidi. Con un cellulare e una carta d‘identità penso che tutto potrebbe funzionare perfettamente bene, senza la necessità di produrre carte e fare la contabilità. Non esisterebbe più il lavoro in nero perché la persona sarebbe pagata tramite la carta dove viene registrato da chi è stata pagato e per quale tipo di servizio. L’unico modo in cui si potrebbe evadere il sistema potrebbe essere nel caso di scambio di servizi, che non sarebbe poi un problema. Per esempio: si dà la propria giacca al vicino di casa il quale in cambio toserà il prato per dieci volte. Se un servizio viene pagato ma i lavori non vengono eseguiti, allora si può rischiare la galera. Si possono anche utilizzare i carcerati per tanti lavori, come per esempio i lavori di manutenzione della rete stradale, come si fa negli Stati Uniti d’America.

    Dal 2002 quando l’Euro entrò in vigore, ho sviluppato un certo interesse per la politica. Quell’anno successero troppe cose nello stesso periodo. Come designer di mobili avevo notato la presenza di tanti visitatori cinesi alle varie fiere di mobili qui in Italia. Diventavano sempre più aggressivi e fotografavano tutti i nostri prodotti per poi copiarli ed entrare sul mercato con prezzi inferiori ai nostri. L’Euro è stato un insuccesso, non per l’Euro in sé, ma perché tutti i prezzi vennero raddoppiati. Era troppo allettante imbrogliare la gente prima che fosse in grado di calcolare il valore reale della nuova moneta e così gli italiani non furono più competitivi e la produzione incominciò a rallentare vertiginosamente. L’industria delle sedie a Manzano, dove io lavoravo, è crollata da un giorno all’altro. Era il momento giusto per i cinesi per entrare sul mercato. Le sedie italiane erano ormai carissime e i cinesi offrivano le stesse sedie per un quarto del prezzo. Sul ciglio della strada statale che passa per Manzano c’era un’insegna: "qui si costruisce il 40% della

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