Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Guardami
Guardami
Guardami
Ebook152 pages2 hours

Guardami

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Raffaele Bassano nella raccolta di racconti “Guardami” utilizza vicende comuni per affrontare i vari argomenti che compongono la vita di tutti noi. Sembra che l’autore voglia ritagliare delle scene naturali, quelle che vediamo, ascoltiamo, sentiamo sulla nostra pelle ogni giorno, per dare risalto ai sentimenti e analizzare, senza nessuna pretesa, i rapporti umani.
Non si tratta dei soliti racconti erotici, dove manca totalmente la trama a favore di pure e semplici scene di sesso fine a se stesso, anzi... si tratta di racconti "veri" come dice l'autore stesso, cioè storie di vario tipo che mostrano ritagli di vita quotidiana in cui tutti possono riconoscersi.
Il romanzo è scritto sotto forma di diario, in cui i protagonisti riversano le proprie emozioni e descrivono accuratamente le proprie giornate. Il romanzo è apparentemente autobiografico e la voce narrante gioca ad avere lo stesso nome dell'autore senza però ricalcarne le vicende.
I racconti sono piuttosto espliciti senza mai essere volgari, sono eccitanti senza essere banali, sono racconti da cui traspaiono tanti sentimenti, primo tra tutti l'amore, ma anche l'ironia, la voglia di trasgressione, l'allegria.
Il libro “Guardami” si presenta così come una raccolta non di racconti, ma di situazioni, sensazioni, avvenimenti che non trascurano nulla di quello che ci circonda. Spesso lo scrittore, forse proprio intenzionalmente, pare non voler approfondire troppo l’argomento, magari per lasciare al lettore la possibilità di ritrovarsi nella storia o di cercare una sua personale interpretazione del racconto.
“Guardami” diventa, in questo modo, una rappresentazione della realtà quotidiana in cui si dà maggiore risalto all’approccio interiore, intimista e psicologico.
Raffaele Bassano trova, attraverso la sua scrittura, un buon modo per parlare di tante storie, ma i piccoli pezzi che compongono l’immagine unica del libro.
LanguageItaliano
Release dateOct 2, 2015
ISBN9788893156783
Guardami

Read more from Raffaele Bassano

Related to Guardami

Related ebooks

Personal Memoirs For You

View More

Related articles

Reviews for Guardami

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Guardami - Raffaele Bassano

    cover.jpg

    Guardami

    La calda estate di un giovane coppia fra eros e amore

    Di

    Raffaele Bassano

    Prefazione

    Raffaele Bassano nella raccolta di racconti Guardami utilizza vicende comuni per affrontare i vari argomenti che compongono la vita di tutti noi. Sembra che l’autore voglia ritagliare delle scene naturali, quelle che vediamo, ascoltiamo, sentiamo sulla nostra pelle ogni giorno, per dare risalto ai sentimenti e analizzare, senza nessuna pretesa, i rapporti umani.

    Non si tratta dei soliti racconti erotici, dove manca totalmente la trama a favore di pure e semplici scene di sesso fine a se stesso, anzi... si tratta di racconti veri come dice l'autore stesso, cioè storie di vario tipo che mostrano ritagli di vita quotidiana in cui tutti possono riconoscersi.

    Il romanzo è scritto sotto forma di diario, in cui i protagonisti riversano le proprie emozioni e descrivono accuratamente le proprie giornate. Il romanzo è apparentemente autobiografico e la voce narrante gioca ad avere lo stesso nome dell'autore senza però ricalcarne le vicende.

    I racconti sono piuttosto espliciti senza mai essere volgari, sono eccitanti senza essere banali, sono racconti da cui traspaiono tanti sentimenti, primo tra tutti l'amore, ma anche l'ironia, la voglia di trasgressione, l'allegria.

    Il libro Guardami  si presenta così come una raccolta non di racconti, ma di situazioni, sensazioni, avvenimenti che non trascurano nulla di quello che ci circonda. Spesso lo scrittore, forse proprio intenzionalmente, pare non voler approfondire troppo l’argomento, magari per lasciare al lettore la possibilità di ritrovarsi nella storia o di cercare una sua personale interpretazione del racconto.

    Guardami diventa,  in questo modo, una rappresentazione della realtà quotidiana in cui si dà maggiore risalto all’approccio interiore, intimista e psicologico.

    Raffaele Bassano trova, attraverso la sua scrittura, un buon modo per parlare di tante storie, ma i piccoli pezzi che compongono l’immagine unica del libro.

    Capitolo 1 – La calda estate di Sandra

    Mi trovo qui a scrivere qualcosa che forse mai avrei pensato di affrontare… come scrittore…  il desiderio di raccontare non una storia ma esperienze vissute, alcuni di quei momenti che ti rimangono impressi nella mente…

    Siamo una coppia molto affiatata che ama giocare con il sesso in tutte le sue normali sfaccettature… quando eravamo fidanzati amavamo incontrarci per fare tanto sesso in luoghi atipici e amavamo il rischio di essere visti da qualcuno mentre eravamo intenti nelle nostre performance amorose.

    Lei sapeva essere dolce ed affettuosa, era ed è pulita fuori, la classica brava ragazza, ma dentro si sentiva troia e non lo dava a vedere.

    Questo infatti lo potevo notare solo io, poiché quando facevamo sesso lei partiva come un treno, si lasciava andare presto, ci metteva poco a bagnarsi la fichetta, la dovevo frenare, era un ciclone che una volta messo in moto perdeva il senso dell’orientamento sino alla massima eccitazione.

    La fantasia non ci mancava e ne facevamo uso mettendo a frutto le nostre idee sul sesso. Dopo esserci sposati però, come molti sapranno, subentra una fase di accomodamento che ti porta a vedere il proprio letto matrimoniale come la naturale alcova dei propri desideri reconditi e ha gioco forza portato ad un allentamento dell’attività sessuale.

    Ma poi è successo qualcosa che mi è rimasto impresso nella mente e che merita di essere raccontato.

    Era Settembre abbiamo deciso di prenderci un weekend tutto per noi, di fuggire un po’ dalla città, abbiamo prenotato una notte in un albergo vicino al mare, un albergo che avevamo già visto e visto anche il periodo, ci poteva aiutare a dare sfogo a tutte le nostre fantasie sino a quel momento un po’ represse.

    Fu così che io e Sandra ci preparammo dapprima mentalmente ad un fine settimana di sesso. Fu lei che come ogni volta che trascorrevamo delle vacanze fuori città preparò la valigia non dicendomi cosa ci aveva messo dentro.

    Dovendo fare pochi km per raggiungere la nostra meta indossammo entrambi i costumi sotto l’abbigliamento da mare, Sandra però studiò come non mai alcuni dettagli che mi fecero già effetto: indossò un vestitino leggero, azzurro come i suoi occhi e completamente abbottonato davanti, sotto però lei reggiseno e mutandine (quindi in partenza abbastanza castigata!) con l’intento di cambiarsi una volta arrivati, ai piedi indossò un paio di sabot con tacco alto, cosa già inusuale per lei, infine per me l’effetto sorpresa, una cavigliera d’argento al piede destro, oggetto che per me fa tanto porca.

    Entrammo in macchina e ci avviammo, ma dopo pochi km ci assalì una grande eccitazione, forse pensando già a quello che ci aspettava, durante la guida iniziai come avevamo fatto altre volte a sfiorarla, le toccai il viso, le sfiorai con le dita la bocca poi, mentre a lei saliva l’eccitazione ed il calore del corpo, le infilai un dito in bocca che lei succhio mimando una scena da sesso orale, le sbottonai leggermente il vestitino all’altezza del seno a me più vicino, entrai con la mano e toccai il capezzolo già turgido, quindi le sfiorai le cosce che allargò prontamente mentre mugolava dal piacere che le procuravo.

    Mentre continuavo a toccarle le cosce le davo della porca, della puttana in calore, le dicevo che era una troia succhiacazzi che non aspettava altro che farselo infilare, lei gemeva e ripeteva che si era una troia in calore, una porca senza ritegno che si fa sbattere in qualunque momento, sempre pronta a ricevere un bel cazzo…

    Non riuscivo ancora a capacitarmi come potesse essersi trasformata da moglie perbene ad amante infoiata.. ma non smisi e nonostante le peripezie della guida continuai l’opera dicendole che per dimostrarmi che era una vera porca doveva togliersi le mutandine…

    Accolse la mia proposta, ormai in preda all’eccitazione, si piegò leggermente, si fece sfilare le mutandine del costume attraverso le sottili gambe…e con un gesto di sfida le posò sul cruscotto della macchina, come a far vedere a chi ci affiancava che lei sotto  non portava niente…

    Mi sentivo come un burattinaio, avevo in mano i fili del gioco e decisi di sfruttare al meglio l’occasione che mi si era presentata…iniziai a dirigerla, a dire cosa doveva fare.

    Le feci alzare il vestito da sotto il sedere in maniera tale da poggiare il suo culo sulla pelle calda del sedile, poi le dissi che doveva aprire ancora di più le cosce quando sorpassavamo i camion per poter meglio mostrare i peli fradici della sua fica.

    In realtà lo fece solo una volta, poi presa dal rimorso tornò in sé e rifiutò le successive volte…ma ancora invidio quel camionista che ha avuto la fortuna di vederle il pelo mentre le mutandine erano in bellavista sul cruscotto!

    Eravamo però oramai entrambi partiti per il nostro gioco…continuai a darle delle indicazioni, a dirle frasi sconce e contemporaneamente le toccavo con le dita la fica…la penetravo dolcemente e lei, sempre oscenamente a gambe aperte… Le presi poi le dita odoranti di fica e gliele feci leccare dicendole che era l’odore di una troia…

    Arrivammo senza che ce ne accorgessimo all’albergo. Era vicino al mare circa 50 mt, aveva due ingressi, uno frontale temporaneamente ostruito per lavori di ristrutturazione (eravamo al termine della stagione estiva) e l’altro laterale che permetteva di parcheggiare sotto un portico, vicino all’ingresso principale ma un po’ nascosto dal muro portante dell’albergo.

    Accadde qui un’altra scena breve ma intensa: Sandra prese le mutandine dal cruscotto e non se le infilò… volle rimanere a fica nuda anche per sbollire un poco, le mise in borsetta e scese dalla macchina indossando gli occhiali da sole per non far vedere il calore che ancora aveva addosso… ma nello scendere le si alzò il vestito da dietro mostrandomi il suo bel sedere… le allungai la mano, la trattenni, le infilai prima un dito, poi un altro nella fica fradicia non incontrando alcuna difficoltà poiché la stessa le si era dilatata per gli orgasmi precedenti… lei ancora eccitata si trattenne poggiandosi con le braccia all’interno della portiera aperta e inarcandosi favorendo la penetrazione delle dita… le dissi ancora che questa era una ulteriore prova della sua troiaggine e che in quella posizione sembrava una puttana in attesa di farsi penetrare da un cazzo enorme… mentre gemeva esplorata dalle dita le dissi che in quel momento poteva passare qualcuno, anche persone dell’albergo che avrebbero potuto vederla così oscenamente esposta ed eccitata come una gran porca…

    Queste parole avevano su Sandra l’effetto di farla eccitare al tal punto da sentire lo sciacquio della sua fica… era completamente bagnata e riversava il suo liquido in grande quantità… la scena come detto prima fu intensa ma durò poco… forse per paura di entrambi di essere scoperti e non graditi all’albergo… ma per quel poco capii anche dalla sua forte eccitazione che non le sarebbe dispiaciuto affatto se qualcuno avesse visto…

    Dopo aver preso la valigia e chiuso le portiere della macchina osservai il volto arrossato di Sandra che pareva dire:non ce la faccio più, scopami!.

    Ci dirigemmo verso la hall del piccolo albergo mentre la tenevo sotto braccio anche perché si sentiva perdere le forze per quanti liquidi aveva perso… A metà strada mi fermai leggermente per farla andare avanti a chiedere la camera (cosa che faceva in genere sempre lei)… fu così che mi soffermai per qualche istante a fissarle il corpo sinuoso che si muoveva sui sabot alti… il suo andamento era ancheggiante perché non era abituata a portarli… le rimirai la cavigliera da troia, il movimento del sedere ondeggiante come una puttanella… mi ricordai che non indossava le mutandine e che sotto il vestitino era quasi nuda… lo stesso poi si apriva grazie ai leggeri colpi provocati da un insolito vento estivo con lei che tentava di coprirsi ma senza successo.

    Nella hall oltre alla padrona dell’albergo c’era anche un signore, forse un suo conoscente, un tale che osservò subito mia moglie, la squadrò da capo a piedi, quasi la denudò con lo sguardo e sicuramente pensò quello che io in quel momento avevo potuto appurare e cioè che le piacesse molto il cazzo… la cosa era più evidente proprio perché in quel momento aveva lo sguardo tipico da voglio fottere!.

    Dopo le solite procedure d’albergo ci dirigemmo verso la nostra camera…non c’era l’ascensore per cui dovemmo salire a piedi ed anche in questa circostanza ebbi la conferma che quando mia moglie è eccitata è in grado di recitare bene la parte di troia in calore.

    Infatti durante la salita inarcò il bacino facendo alzare da dietro il corto vestitino e mostrando il suo bel sedere… non so se l’uomo che era nella hall vide qualcosa, forse sì, non ebbi modo di accertarlo perché non mi voltai ma in quel momento sentii una sensazione inebriante… una specie di strana eccitazione nel pensare che qualcuno avesse potuto vedere il bel culo di mia moglie, una parte nascosta e non accessibile agli altri, ed in quel momento offerta come una mercanzia… pensai che la cosa mi sarebbe piaciuta riproporla in altri momenti… anche a sua insaputa… o magari coinvolgendola…

    Mentre salimmo le dissi della scena appena trascorsa, lei di rimando mentre nessuno poteva vederci mi sfidò ancora alzandosi questa volta completamente da sotto il vestitino mettendomi sotto il naso la fica fradicia e pelosa e continuando a salire le scale… l’afferrai nuovamente con le dita e gliele infilai da dietro aiutandola con piccoli colpettini che la fecero ulteriormente infoiare…

    Nell’albergo eravamo praticamente soli in quel momento e scoprimmo poi che non c’erano altri clienti quel giorno… una volta in camera mi assalì… la sua voglia di cazzo era troppo forte per resistere ancora, anzi aveva dovuto faticare per reprimersi… si inginocchiò tutta vestita e come amava fare solitamente nell’intimità iniziò a massaggiarmi con le mani il cazzo e dopo poco lo prese in bocca e lo succhiò voracemente… poi lo tolse dalla bocca e mentre tutta vestita si apriva i bottoni del vestitino per denudarsi prese tra le mani il cazzo oramai diventato grosso e se lo ficcò nella fica…

    Mentre le stavo sopra e la possedevo

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1