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Prontuario di diritto ecclesiastico
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Prontuario di diritto ecclesiastico

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About this ebook

I Prontuari sono alleati fondamentali per ripassare in modo veloce ed affrontare ogni esame con sicurezza.
Ogni argomento è svolto con linguaggio semplice e spiegazioni chiare.
La collana si rivolge agli studenti universitari e si adatta perfettamente anche alla preparazione di concorsi pubblici ed esami di stato. Uno strumento indispensabile per lo studio, la consultazione e il ripasso.
Il formato digitale, sempre a portata di mano, visualizzabile su qualsiasi dispositivo mobile, iphone, ipad, tablet e su desktop, garantisce massima fruibilità e facilità di utilizzo.
LanguageItaliano
Release dateMar 9, 2015
ISBN9788897944874
Prontuario di diritto ecclesiastico

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    Prontuario di diritto ecclesiastico - AA. VV.

    Sommario

    DIRITTO ECCLESIASTICO

    Argomenti:

    INTRODUZIONE

    NORMATIVA COSTITUZIONALE

    ART. 7 della Costituzione.

    ART. 8 della Costituzione.

    ART. 19 della Costituzione.

    ART. 20 della Costituzione.

    PATTI LATERANENSI E PRINCIPIO DUALISTICO

    TUTELA PENALE

    PATRIMONIO ECCLESIASTICO

    SANTA SEDE

    INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

    ASSISTENZA SPIRITUALE

    MATRIMONIO CONCORDATARIO

    RISERVA DI GIURISDIZIONE.

    DELIBAZIONE.

    OBIEZIONE DI COSCIENZA

    CARATTERI DELL’OC.

    LIMITI DELL’OC.

    OC SECUNDUM LEGEM

    OC CONTRA LEGEM

    ALTRI CASI:

    EVOLUZIONE STORICA

    DIRITTO ECCLESIASTICO

    Collana IUS FACILE per esami universitari e concorsi pubblici.

    All Rights Reserved

    Invictus società cooperativa editrice

    Via Pasquale Galluppi, 85

    47521 Cesena (FC)

    Italia

    Copyright © 2015 by Invictus società cooperativa

    www.invictuseditore.it

    Argomenti:

    INTRODUZIONE

    NORMATIVA COSTITUZIONALE

    PATTI LATERANENSI E PRINCIPIO DUALISTICO

    TUTELA PENALE

    PATRIMONIO ECCLESIASTICO

    SANTA SEDE

    INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

    ASSISTENZA SPIRITUALE

    MATRIMONIO CONCORDATARIO

    OBIEZIONE DI COSCIENZA

    EVOLUZIONE STORICA

    SISTEMA DELL’UNIONE

    o Cesaropapismo

    o Teocrazia/ Ierocrazia

    GIURISDIZIONALISMO XVI-XVII secolo: la Chiesa è subordinata allo Stato

    SEPARATISMO (Cavour)

    SISTEMA DELLA COORDINAZIONE (Patti Lateranensi e art. 7 della Cost.)

    INTRODUZIONE

    Il DIRITTO ECCLESIASTICO, a differenza del diritto canonico che ha natura confessionale, è di natura statuale e riguarda, in particolare, il rapporto tra Chiesa e Stato, ma si occupa anche del rapporto che la religione cattolica e lo stato italiano hanno con le altre confessioni religiose. Il d. ecclesiastico, studia e tutela la libertà religiosa sia in senso positivo che in senso negativo, cioè tutela il diritto di non professare e manifestare alcun culto religioso (ateismo). Inoltre, si può affermare che esso tuteli la libertà religiosa sia a livello singolo che a livello associativo.

    La PLURALIZZAZIONE RELIGIOSA porta con sé l’immissione nel corpo sociale di valori, anche etici e culturali, del tutto difformi da quelli tradizionali.

    Insomma: la rinascita del fenomeno religioso nelle società fortemente secolarizzate pone il problema, nuovo, della convivenza di tavole di valori etici fortemente differenziate tra loro e spesso in insanabile contraddizione.

    Oggi la disciplina giuridica è quindi investita di un duplice fenomeno:

    o il pluralismo religioso

    o il pluralismo culturale

    I fenomeni di frammentazione delle religioni tradizionali e di secolarizzazione costituiscono potenti fattori di problematicità sul piano giuridico.

    Non esiste un diritto positivo neutrale rispetto ai valori. Il diritto positivo quindi non è neutrale ma dovrebbe almeno essere laico, ovvero non espressione di questa o quella posizione etica, ma dell’unica etica a lui propria, che è poi quella della giustizia. Nella nostra Costituzione è, infatti, sancito il "principio di laicità dello Stato".

    C’è stata un’evoluzione storica delle rivendicazioni giuridiche del fenomeno religioso:

    All’inizio la fondazione della cittadinanza sulla comune fede religiosa (consacrata definitivamente con la Pace di Westfalia 1648). In questo contesto chi professa una religione diversa è considerato uno straniero in patria.

    Il moto verso la piena libertà religiosa passa, nella storia, attraverso una prima fase: quella della mera tolleranza dei culti minoritari.

    Il passaggio dalla mera tolleranza alla piena libertà è qualificato dal congiunto conseguimento di una piena eguaglianza di trattamento giuridico dei cittadini, senza distinzione (tra l’altro) di religione.

    Nei tempi più recenti il processo si evolve. Le confessioni religiose di minoranza cominciano ad avanzare rivendicazioni sempre più forti e dal diritto all’eguaglianza si passa aldiritto alla diversità: una differenziazione di disciplina giuridica che tuteli l’originalità di ciascuna (eguaglianza sostanziale).

    La COSTITUZIONE ITALIANA presenta un assetto originalissimo nelle relazioni tra Stato e confessioni religiose, non rintracciabile in altre esperienze costituzionali simili.

    rapporto Stato e Chiesa Cattolica;

    eguale libertà di tutte le confessioni religiose;

    diritto di libertà religiosa individuale e collettiva. Unico limite i riti contrari al buon costume (più tutte le limitazioni connesse al diritto alla vita ecc.);

    no limitazioni alle associazioni religiose.

    Si tratta di un assetto cosiddetto di "laicità all’italiana". La pacifica convivenza in una società multireligiosa, multiculturale, multietnica, può essere assicurata, nel rispetto delle diverse tradizioni e culture, attraverso il ricorso a moderati e saggi riconoscimenti a spazi di diritto personale; ricorso che, appunto, trova lo strumento per eccellenza proprio nel sistema della negoziazione legislativa sancito dalla Costituzione italiana.

    La storia ci riporta, infatti, alla stipulazione dei famosi Patti Lateranensi del 1929, che costituiscono la prima e principale fonte BILATERALE d’accordo tra Stato laico e Chiesa cattolica. Successivamente, sono state stipulate anche delle Intese fra Stato italiano ed altre confessioni religiose diverse da quella cattolica: con gli Avventisti, con gli Ortodossi, con gli Ebrei, con i Testimoni di Geova; non pochi problemi, invece, sono sorti con quello che è il fenomeno dell’Islamismo per il contrasto che questo pone tra legge religiosa e legge civile dello stato (si fa riferimento, in particolare, al diritto di famiglia, alla condizione della donna, nonché a vari aspetti della libertà personale).

    Vi sono, poi, Stati c.d. "separatisti" in cui non esistono concordati tra Stato e Chiesa; l’esempio principale ci viene dato dalla Francia, nella quale si manifesta una laicità ancora maggiore di quella italiana, che può essere definita assoluta (ad esempio: una legge del 2004 proibisce la presenza in luoghi pubblici di simboli religiosi, perché ritenuti oggetti di ostentazione religiosa).

    NORMATIVA COSTITUZIONALE

    La Carta costituzionale previgente in Italia, vale a dire lo Statuto Albertino del 4 MARZO 1848 si preoccupava di sancire una qualificazione in senso confessionale dello Stato. Esso si

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