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Corso (Il): Il sentiero dei Maestri invisibili per la crescita interiore e spirituale
Corso (Il): Il sentiero dei Maestri invisibili per la crescita interiore e spirituale
Corso (Il): Il sentiero dei Maestri invisibili per la crescita interiore e spirituale
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Corso (Il): Il sentiero dei Maestri invisibili per la crescita interiore e spirituale

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About this ebook

Il Corso contiene messaggi giornalieri e istruzioni per visualizzazioni che accompagnano in modo pratico la crescita interiore e spirituale.
Il contatto con le energie più sottili ci è innato ed è una nostra capacità naturale. Ma spesso non troviamo il modo per accederci. Il Corso insegna una via: passo dopo
passo porta all'uso degli strumenti per il riconoscimento e superamento di problemi
e blocchi personali. Partendo dal tema dell'abbandono guida il lettore ad una visione
più equilibrata degli eventi della vita grazie alla fiducia, al coraggio e alla pazienza. Il viaggio interiore continua con il tumulto, la quiete e l’accettazione, il concetto della reincarnazione e del vivere nel presente.
Nell’arco di dodici settimane (più una) i testi portano alla consapevolezza della propria forza e libertà.
LanguageItaliano
Release dateApr 13, 2015
ISBN9788863652963
Corso (Il): Il sentiero dei Maestri invisibili per la crescita interiore e spirituale

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    Corso (Il) - Corinna Stockhausen

    Stockhausen

    PRIMA SETTIMANA:

    1a SETTIMANA, LUNEDÌ

    Ci troviamo su una spiaggia non meglio identificata, vicino al mare. Siamo sedute a gambe incrociate attorno ad un gran fuoco di bivacco. L’Orientale prende la parola mentre tutti gli altri rimangono rispettosamente in silenzio:

    Ci siamo incontrati qui al Fuoco dell’Amore Divino, perché vogliamo intraprendere un percorso insieme. Tutto nella vita riconduce sempre a questo punto, al momento in cui decidete di continuare il vostro sviluppo. E tutto in questo universo collabora per aiutarvi a realizzare voi stessi nella vostra forma più gloriosa.

    Vogliamo lavorare insieme con questo obiettivo e per questa ragione siete qui: chiamate dalla forza della vostra anima, vi trovate come per caso in questo luogo che è un luogo di saggezza e di insegnamento. Voi che leggete queste righe vi unite a noi, se lo volete e se siete abbastanza curiosi da farvi coinvolgere in qualcosa che all’inizio vi sembrerà insolito e strano.

    Saranno insegnamenti che vi spiegheranno quali sono i presupposti di cui avete bisogno per vivere la vita in modo felice e pieno. Chi si aspetta di trovare qui grandi rivelazioni sarà deluso. Le facoltà più importanti per la vita terrena sono semplici ed elementari. Non richiedono né conoscenze speciali, né una cultura o un’erudizione particolare. Basta essere attenti e sentire il desiderio di cambiare qualcosa di sé: essere aperti ad un cambiamento che sarà grande e tuttavia vi sembrerà piccolo, perché lo raggiungerete a piccolissimi passi.

    Non ha molto senso anticiparvi questi cambiamenti. Ognuno di voi affrontando quest’avventura farà senza dubbio le sue proprie esperienze con questi insegnamenti e questo ha un’importanza fondamentale.

    Chi e che cosa siamo invece ne ha pochissima; non abbiamo nomi, ma possiamo darceli quando abbiamo l’impressione che siate voi ad averne bisogno. Tuttavia vi renderete conto che anche per voi non avrà più importanza, quando vi accorgerete che gli strumenti che vi offriamo funzionano, indipendentemente dal fatto che uno ci creda o meno.

    Quello che si richiede è solo curiosità, curiosità e spirito di contraddizione, poiché non dovete dare per scontato niente di quanto vi diciamo. Sono messaggi che hanno lo scopo di stimolarvi e, se lo fanno, raggiungono anche qualunque scopo per cui siano stati pensati.

    Lasciatevi guidare e fidatevi del vostro senso interiore, che vi dirà sempre che cosa potete credere e con quale concetto non potete identificarvi. Niente e nessuno dovrebbe mai indurvi a rinunciare a questo giudizio prettamente personale. Questa in ogni caso è una proposta di cui potete approfittare se lo volete. Ma potete anche decidere che si tratta solo di un cumulo di chiacchiere inutili e allora per voi sarà così. E quindi sarà giusto se prenderete le distanze da questi testi.

    Se però — come già detto — siete curiosi e disposti a mettervi un pochino in gioco o se siete alla ricerca della verità e finora non sapevate a chi rivolgervi, queste parole saranno un balsamo e vi aiuteranno nel vostro cammino verso la luce.

    Cominciamo dunque le nostre lezioni, ma non senza avervi dato la nostra benedizione per il vostro cammino. Che siate sempre accompagnati, che al vostro fianco ci sia sempre un angelo che vi illumina la via. Amen.

    1a SETTIMANA, MARTEDÌ

    TEMA: ABBANDONO

    II primo tema scelto insieme è la sensazione di essere abbandonati che ad ognuna di noi aveva causato problemi di cui ancora oggi subiamo gli effetti. Abbiamo l’impressione che ci può essere un vero sviluppo solo quando non ci si sente più tanto soli e obbligati a fare cose per gli altri solo per il bisogno di essere amati o per non essere lasciati.

    INIZIA L’ORIENTALE:

    Vogliamo cominciare con un tema rilevante che riveste una grande importanza per voi e per tutti gli esseri umani. Il fatto di nascere soli, separati da tutto l’amore che vi ha circondato nel mondo spirituale, causa in tutti voi un trauma profondo. Si può dire che colpisce ognuno di voi a prescindere dalla sua origine o posizione sociale. È così traumatico perché non riuscite ad interpretare diversamente la dualità del vostro mondo, perché deve necessariamente sembrarvi di essere soli. Ed essere soli dopo aver lasciato la sicurezza e la protezione della vostra casa — di cui serbate con nostalgia il ricordo per tutta la vita in qualche profondo recesso del vostro essere — genera in voi questa sensazione che avvertite sempre dolorosamente durante la vita terrena: essere abbandonati.

    Questo senso dell’essere abbandonati vi perseguita e fate tutto il possibile per superarlo. Ed è qui l’origine di tutti i vostri fraintendimenti nella vita, del vostro venire intrappolati nelle illusioni, del tentare faticosamente di combattere l’abbandono, di ignorarlo, di eliminarlo con tutti i mezzi a vostra disposizione.

    Se solo per un momento vi consentiste di essere veramente abbandonati, se poteste accettarlo, guardare per un attimo negli occhi il mostro terrificante della solitudine, ne vedreste la vera natura. La sua vera natura è — per quanto strano possa sembrare — l’amore. Lo è in un modo peculiare e difficile da comprendere; ma imparerete in questi giorni a percepire l’amore nella solitudine. Andremo avanti passo dopo passo, e a poco a poco imparerete che non c’è niente e nessuno di cui dobbiate aver timore. Questo è il primo risultato importante dei nostri discorsi: non c’è nulla che dobbiate temere.

    PRENDE LA PAROLA L‘INDIANA:

    Vi saluto e vi benedico. Vorrei aggiungere una breve considerazione: siete qui fra noi perché così avete voluto. Niente succede contro la vostra volontà. Avete sempre il libero arbitrio che vi guida. E così, miei cari, siete venuti qui perché qualcosa dentro di voi vi spinge a scoprire perché vi sentite abbandonati, anche se nel vostro intimo, nel profondo, sapete perfettamente che ciò non è possibile. Qualcosa dentro di voi sa già tutte le cose di cui parleremo nelle settimane a venire e qualcosa dentro di voi vorrebbe che ve ne rendeste conto. Volete far salire questa conoscenza interiore a un nuovo livello perché sentite che solo prendere coscienza di quello che nell’intimo già sapete vi mostrerà la via per capire ciò che vi eravate proposti di fare su questa terra. Perché — e anche questo lo sapete nell’intimo — non siete sulla terra per caso, non siete entrati in contatto con questi messaggi per caso, non vi siete scontrati con nuovi concetti per caso. E se vi sembra che l’impatto sia un po’ violento, dovete sapere che siete voi stessi a tenervi presi per il collo e che siete sempre voi stessi a darvi scrolloni gridando: Svegliati finalmente! Questo è ciò che la vostra anima vuole da voi. E quando vi sarete svegliati potrete continuare a fare esattamente quello che facevate prima, ma sarà con un’altra consapevolezza. O potrete, se è questo che vi piace, ribaltare la vostra vita e fare finalmente quello che avreste sempre voluto. Ma affinché ciò possa succedere dovrete diventare consapevoli, dovrete acquisire o risvegliare qualche facoltà: avrete bisogno di fiducia e coraggio, di sapere quali direzioni vi indica la vostra anima, diventerete decisi. Oppure no: dipende da voi. Ma ricordate che è una scelta, una scelta vostra, tutta personale. Siatene consapevoli! Amen.

    1a SETTIMANA, MERCOLEDÌ

    L’ORIENTALE:

    Continuiamo il nostro discorso di ieri: avete avuto una prima idea di un qualcosa che in genere vi era sembrato del tutto diverso. Molti di voi hanno combattuto per anni con problemi originati dal senso di abbandono. Dovrebbe esservi d’aiuto nel vostro cammino sapere che questi problemi non si radicano nelle cause cui li ricollegavate, ma nella consapevolezza che siete soli e lo rimarrete fino alla fine dei vostri giorni, a meno che non riusciate a riconoscere il legame che vi unisce con tutti e con tutto. È importante risalire alle origini del senso di abbandono; tuttavia, non sono quelle cui lo attribuite: non è la madre che vi ha lasciati soli nel momento del bisogno, ma è il momento in cui vostra madre vi ha lasciati soli che vi ha reso coscienti per la prima volta nella vostra vita terrena che siete soli e separati dall’amore che vi circondava prima. Perciò cercate di staccarvi da queste motivazioni, che sono solo un pretesto per continuare a combattere con i vostri vecchi problemi; cercate di ricordare la sensazione che l’essere in unità evoca in voi. Questa sensazione è un segno che siete sulla buona strada, perché così come la sensazione di abbandono si è materializzata attraverso una presa di coscienza, allo stesso modo potrete acquisire la consapevolezza che non siete mai abbandonati anche se accanto a voi non sono presenti altre persone.

    L’INDIANA:

    Vogliamo trattenere per un momento questo pensiero e meditarci sopra. Affioreranno ben presto nella vostra memoria momenti nei quali avete percepito la sensazione di essere abbandonati. Basta che consideriate per un momento come siete ora, quello che sapete ora, per dominare il senso di panico che lievita. Pensateci: quali mezzi avete a disposizione oggi per affrontare la sensazione di abbandono? Non è difficile identificare le capacità necessarie a superarla. E quali attività rendono la cosa più facile? Per uno può essere la musica, per l’altro la danza, qualcuno si sente al sicuro nell’acqua calda, forse aiuta parlare con una persona che vi ascolta. E come ci sono vie e mezzi per superare quella sensazione, ci sono vie e mezzi per crescere e sarà la coscienza della vostra grandezza interiore che vi aiuterà a superare questa sensazione viscerale. E se diciamo superare vuol dire che non si tratta di rimuoverla e rinchiuderla da qualche parte, ma di accettarla e conviverci in armonia, nella consapevolezza che è una sensazione, una sottile nostalgia, un po’ di voglia di ritorno a casa. Prendete questa melodia dolente, l’origine della vostra tristezza e trasformatela, sublimatela e portatela ad una forma e grandezza nuove. Vi diciamo che è possibile e per il momento dovete limitarvi a crederlo. La fiducia è uno dei mezzi di cui parleremo in futuro. Per il momento accettiamo che dubitiate delle nostre parole e diamo ai vostri dubbi la possibilità di esprimersi. È bene e giusto avere dei dubbi. Ma se oggi avete un po’ di tempo, chiudete gli occhi e abbandonatevi giusto per un poco alla sensazione di essere soli. Sentitela in voi come un oggetto prezioso. Accettate tutti i pensieri che vi verranno in mente riguardo la solitudine. Chi vuole li può annotare. Per il momento non è importante trovare soluzioni. Le soluzioni si trovano in modo del tutto diverso da quello che credete. Non si tratta di un come. Si tratta di capire un che cosa. Capire quello che siete voi.

    1a SETTIMANA, GIOVEDÌ

    Trovo i maestri già riuniti attorno al fuoco. L’Orientale rigira fra le mani un rametto che attira subito la mia attenzione. Poi comincia a parlare:

    Questo ramoscello ha un significato profondo. È solo un rametto di legno secco. Eppure serve a tanti scopi. Con esso posso attizzare un po’ il fuoco, così brucia meglio e più uniformemente. Mi posso grattare in punti che non posso raggiungere con le mani. Ci posso fare una infinità di cose. Posso fare un disegno con la sua punta carbonizzata. Posso fare segni nella sabbia. Ma ciascuno di voi, quando prima l’ha visto per terra sulla spiaggia, gli è passato davanti con indifferenza. Perché? Perché non ha riconosciuto la sua potenziale utilità. Questa utilità sarà tanto maggiore se useremo le nostre capacità innate, la nostra creatività e inventiva per scoprire modi sempre nuovi di utilizzarlo. Siete voi che date un senso a questo ramo.

    Succede esattamente lo stesso con i vostri problemi interiori. Visti da fuori sono come un ramo che vi intralcia il cammino. Ci inciampate. Vi arrabbiate. Lo considerate un ostacolo. Se usaste la vostra inventiva per vedere in questo ramo uno strumento per la vostra

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