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Omosessualità della donna: Studio psicodinamico del lesbismo
Omosessualità della donna: Studio psicodinamico del lesbismo
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Omosessualità della donna: Studio psicodinamico del lesbismo

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Indice dei Contenuti
PARTE PRIMA - CONSIDERAZIONI GENERALI - SIGNIFICATO DI OMOSESSUALITA'
I - Definizione e discussione - Gli errori ed ì fatti concernenti l'omosessualità femminile - Tipi di invertite - I metodi di soddisfazione omosessuale.
II - L'EVOLUZIONE STORICA DELL'OMOSESSUALITA' FEMMINILE Saffo - L'amore lesbico in Francia nel XVIII e XIX secolo - L'amore lesbico in Oriente L'amore lesbico sotto i Tropici - L'arte erotica.
III - L'OMOSESSUALITA' FEMMINILE NELLE OPERE LETTERARIE
Introduzione - “Desperate remedies” “The well of lonelines” - Diana - “Wind woman” - “The children's hour”.
IV - L'OMOSESSUALITA' FEMMINILE NELLA SOCIETA' CONTEMPORANEA Dati statistici - Rapporti di frequenza tra l'omosessualità maschile e l'omosessualità femminile - I resoconti giornalistici sulle lesbiche - Luoghi di predilezione degli omosessuali dei due sessi - Le leggi e l'omosessualità femminile.
V - L'OMOSESSUALITA' FEMMINILE NELLE DETENUTEVI - LE RELAZIONI TRA GLI OMOSESSUALI DEI DUE SESSIVII - L'AMORE LESBICO TRA LE PROSTITUTE NEI DIFFERENTI PAESI DEL MONDOPARTE SECONDA - LA PSICOGENESI DELL'OMOSESSUALITA' FEMMINILEVIII - I PRECURSORI DELLA SCUOLA ANALITICA Westphal - Mantegazza - Charcot, Magna ed altri studiosi francesi - Krafft-Ebing - Moll - Bloch - Hirschfeld - Ellis.
IX - LE TEORIE PSICOANALITICHELa teoria di Freud - La teoria bisessuale della nevrosi di Stekel - La teoria di Adler della protesta virile - La teoria di Bergler della regressione orale - Critica delle idee esposte precedentemente - Studio teorico del problema da parte dell'Autore.
X - LE DIFFERENTI CAUSE DELL'OMOSESSUALITA' FEMMINILEL'influenza dei genitori - Traumi psichici - L'influenza dell'ambiente - Influenze culturali e sociali - Le frustrazioni - Seduzioni omosessuali - L'alcool nell'omosessualità.
PARTE TERZA - LA PSICOPATOLOGIA DELL' OMOSESSUALITA' FEMMINILE
XI - L'OMOSESSUALITA' LATENTE (Incosciente)
XII - LA PERSONALITA' ED IL CARATTERE DELLA LESBICA
Gelosia - Tratti sado-masochistici - Manifestazioni psicosomatiche di colpa - Atteggiamenti e valori nevrotici.
PARTE QUARTA - DATI CLINICI
XIII - ANALISI DI UNA LESBICA SOFFERENTE DI CRISI ACUTE DI ANGOSCIA
Un caso di nevrosi omosessuale associata a casi di depressione - interpretazione psicodinamica della biografia di una lesbica Biografia di una donna colpita da esaurimento nervoso in seguito ad una sola esperienza omosessuale.
XIV - CONFESSIONI AUTOBIOGRAFICHE DELLE LESBICHE
XV - I SOGNI DELLE LESBICHE
PARTE QUINTA - PREVENZIONI - TRATTAMENTO E PRONOSTICO
XVI – LE POSSIBILITA' DELLA TERAPIA DELL'OMOSESSUALITA FEMMINILE
Misure preventive - Psicoanalisi e psicoterapia - Prognosi.
XVII - RIASSUNTO E CONCLUSIONI
LanguageItaliano
PublisherStargatebook
Release dateOct 26, 2015
ISBN9788892511804
Omosessualità della donna: Studio psicodinamico del lesbismo

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    Omosessualità della donna - Frank S. Caprio

    FRANK S. CAPRIO

    OMOSESSUALITÀ' DELLA DONNA

    Studio psicodinamico del lesbismo

    Prima Edizione digitale 2015 a cura di David De Angelis

    SOMMARIO

    PRESENTAZIONE

    PREFAZIONE

    INTRODUZIONE

    PARTE PRIMA - CONSIDERAZIONI GENERALI

    I - SIGNIFICATO DI OMOSESSUALITA'

    Definizione e discussione - Gli errori ed ì fatti concernenti l'omosessualità femminile - Tipi di invertite - I metodi di soddisfazione omosessuale.

    II - L'EVOLUZIONE STORICA DELL'OMOSESSUALITA' FEMMINILE

    Saffo - L'amore lesbico in Francia nel XVIII e XIX secolo - L'amore lesbico in Oriente L'amore lesbico sotto i Tropici - L'arte erotica.

    III - L'OMOSESSUALITA' FEMMINILE NELLE OPERE LETTERARIE

    Introduzione - Desperate remedies The well of lonelines - Diana - Wind woman - The children's hour.

    IV - L'OMOSESSUALITA' FEMMINILE NELLA SOCIETA' CONTEMPORANEA

    Dati statistici - Rapporti di frequenza tra l'omosessualità maschile e l'omosessualità femminile - I resoconti giornalistici sulle lesbiche - Luoghi di predilezione degli omosessuali dei due sessi - Le leggi e l'omosessualità femminile.

    V - L'OMOSESSUALITA' FEMMINILE NELLE DETENUTE

    VI - LE RELAZIONI TRA GLI OMOSESSUALI DEI DUE SESSI

    VII - L'AMORE LESBICO TRA LE PROSTITUTE NEI DIFFERENTI PAESI DEL MONDO

    PARTE SECONDA - LA PSICOGENESI DELL'OMOSESSUALITA' FEMMINILE

    VIII - I PRECURSORI DELLA SCUOLA ANALITICA

    Westphal - Mantegazza - Charcot, Magna ed altri studiosi francesi - Krafft-Ebing - Moll - Bloch - Hirschfeld - Ellis.

    IX - LE TEORIE PSICOANALITICHE

    La teoria di Freud - La teoria bisessuale della nevrosi di Stekel - La teoria di Adler della protesta virile - La teoria di Bergler della regressione orale - Critica delle idee esposte precedentemente - Studio teorico del problema da parte dell'Autore.

    X - LE DIFFERENTI CAUSE DELL'OMOSESSUALITA' FEMMINILE

    L'influenza dei genitori - Traumi psichici - L'influenza dell'ambiente - Influenze culturali e sociali - Le frustrazioni - Seduzioni omosessuali - L'alcool nell'omosessualità.

    PARTE TERZA - LA PSICOPATOLOGIA DELL' OMOSESSUALITA' FEMMINILE

    XI - L'OMOSESSUALITA' LATENTE (Incosciente)

    XII - LA PERSONALITA' ED IL CARATTERE DELLA LESBICA

    Gelosia - Tratti sado-masochistici - Manifestazioni psicosomatiche di colpa - Atteggiamenti e valori nevrotici.

    PARTE QUARTA - DATI CLINICI

    XIII - ANALISI DI UNA LESBICA SOFFERENTE DI CRISI ACUTE DI ANGOSCIA

    Un caso di nevrosi omosessuale associata a casi di depressione - interpretazione psicodinamica della biografia di una lesbica Biografia di una donna colpita da esaurimento nervoso in seguito ad una sola esperienza omosessuale.

    XIV - CONFESSIONI AUTOBIOGRAFICHE DELLE LESBICHE

    XV - I SOGNI DELLE LESBICHE

    PARTE QUINTA - PREVENZIONI - TRATTAMENTO E PRONOSTICO

    XVI – LE POSSIBILITA' DELLA TERAPIA DELL'OMOSESSUALITA FEMMINILE

    Misure preventive - Psicoanalisi e psicoterapia - Prognosi.

    XVII - RIASSUNTO E CONCLUSIONI

    PRESENTAZIONE

    L'Omosessualità della donna, studio basato sulle indagini svolte in ogni parte del mondo sul lesbismo e sulle pratiche lesbiche, è il frutto di anni di ricerche cliniche eseguite su centinaia di casi dal Dott. F. Caprio, primario psichiatra e psicoanalista del Walter Reed Hospital e degli Ospedali dell'U.S. Veterans Administration.

    L'autore, attraverso una esposizione chiara e scorrevole, tocca tutti i punti interessanti il problema: dalla definizione all'evoluzione storica del lesbismo, al posto che esso occupa nella letteratura e nella società moderna; dalle teorie psicoanalitiche ai vari fattori che determinano l'omosessualità; dalla psicopatologia alla terapia, illustrando anche i vari mezzi atti a prevenire l'insorgenza e la diffusione del lesbismo.

    Il libro, moderno ed esauriente trattato sulla omosessualità femminile, è indubbiamente lo studio contemporaneo più completo su questo importante e spesso mal compreso aspetto del comportamento sessuale, finora pubblicato.

    L'indiscutibile valore scientifico-sociale dell'argomento, il successo già riportato dall'opera nelle edizioni in lingua originale ed in lingua francese, ci ha convinti a curare questa edizione italiana, certi di fare cosa utile agli educatori, ai medici, ai giuristi ed a quanti desiderano avere cognizioni scientifiche su questo lato specifico del comportamento sessuale femminile.

    PREFAZIONE

    Oggi non è facile attingere informazioni provenienti da buona fonte riguardo alla questione dell'omosessualità femminile, recentemente inquadrata tra le malattie sconosciute.

    Sfogliando molti libri, mi sorprendevo nell'apprendere che gli unici, particolarmente dedicati allo studio dell'inversione sessuale tra le donne, erano uno intitolato Female Sex Perversion, del dr. Maurice Chideckel, pubblicato quindici anni fa (1938), ed un altro, Sex variants, (Volume two), del dr. George W. Henry, pubblicato tre anni dopo.

    Vi sono stati altri scrittori, per la verità, che hanno trattato l'argomento in articoli ed in capitoli di libri quali, ad esempio, The Basic Neurosis, del dr. Edmund Bergler, pubblicato nel 1949, dedicando circa cinque pagine a questo aspetto della sessualità umana.

    Nel 1951 comparve un libro intitolato The Homosexual in America (A Subjective Approach), con una introduzione del dr. Albert Ellis. L'autore di questo libro, comunque, si riferisce essenzialmente ai problemi dell'omosessualità maschile, accennando in alcuni riferimenti alle lesbiche ed al loro gruppo psicologico.

    Un libro più recente, The Second Sex, di Simone de Beauvoir, pubblicato nel 1952, contiene un intero capitolo sul Lesbismo.

    Society and the Homosexual, di Gordon Westwood, è probabilmente l'ultima opera del genere, pubblicata nel 1953. Mentre il più recente libro del dr. Kinsey, Sexual Behavior in the Human Female (pubblicato anch'esso nel 1953), che non tratta l'argomento dell'omosessualità di per se, ha certamente attratto l'attenzione del pubblico al bisogno di una più immediata comprensione della sessualità femminile in generale, il che naturalmente comprende problema delle affinità lesbiane.

    A dispetto dei precedenti contributi di Freud, Stekel, Ellis, Bloch, Braffi, Ebing, Hirschfeld ed altri, i quali discutevano i vari fattori psicologici associati alle aberrazioni sessuali, vi sono ancora pochi libri dedicati specificatamente allo studio psicodinamico dell'omosessualità femminile.

    Ciò può essere corroborato dalla stessa dichiarazione di Freud L'omosessualità nelle donne, che non è certamente meno comune che negli uomini, sebbene molto meno manifesta, non è stata soltanto ignorata dalla legge, ma è stata disdegnata dalla ricerca psicoanalitica.

    Eppure lo studio del Lesbismo non è meno importante dello studio dell'omosessualità tra gli uomini..

    Judge Morris Ploscowe, autore di un libro pubblicato recentemente, Sex and the law, è dell'opinione che l'omosessualità femminile sia oggi estesa molto di- più di quanto non sia generalmente ammesso.

    Molte ingenue e male informate sono iniziate alle pratiche lesbiche a causa della loro completa ignoranza, che accresce la loro impressionabilità alle iniziative delle invertite più anziane ed esperte.

    Alcuni tra i suicidi che avvengono nella nostra popolazione femminile possono essere attribuiti alle complicazioni emotive derivanti da un'infelice relazione omosessuale. Il lesbismo è in grado d'influenzare la stabilità della nostra struttura sociale. Questo problema è strettamente legato all'incompatibilità tra i sessi.

    Tanta dell'incompatibilità tra i sessi è strettamente legata a questo problema.

    L'omosessualità nelle donne, conscia o latente, influisce sulla loro personalità e costituisce un fattore importante dell'infelicità coniugale essendo, in parte, la causa dell'attuale aggravarsi dell'ondata di divorzi.

    E' tuttavia confortevole osservare che, facilmente, stiamo assumendo un atteggiamento più intelligente, più scientifico, nei confronti dell'aberrazione sessuale, argomento per il quale, negli ultimi cinquant'anni, si è lottato molto contro i pregiudizi della censura: E ci siamo liberati gradualmente dalle tenebre della cecità sessuale, ispirati dalla convinzione che l'ignoranza è la madre dei vizi.

    Per debellare una malattia, non è sufficiente che il sapere sia circoscritto ai medici che ne attendono alla cura.

    Il pubblico deve essere educato, come ad una sua causa, circa la sintomatologia ed i modi per prevenirne lo sviluppo.

    Altrettanto dicasi per le malattie psicosociali quali la prostituzione, la delinquenza minorile, l'alcoolismo, la dedizione agli stupefacenti, le aberrazioni sessuali, ecc.

    Ci si rende conto sempre di più quanto ingiustificato sia il biasimo morale e quanta maggiore consapevolezza scientifica occorra per le debolezze umane.

    Abbiamo bisogno di istruirci riguardo al sesso. Sapere è potere. Noi invece troppo spesso impieghiamo le nostre energie migliori quel tanto che basta per comprendere ciò che può risultare dannoso se non riusciamo a dominarci.

    In un articolo pubblicato recentemente, intitolato Understanding the Female Homosexual di Frank Rasky, l'autore, dichiarava che Molte vite potrebbero essere più felici se la gente considerasse imparzialmente i fatti che la medicina e la psichiatria hanno divulgato circa le cause e la cura del lesbismo.

    Le persone che, vogliono la soppressione del sapere e della ricerca scientifica sono colpevoli d'ipocrisia morale e di un inconscio meccanismo di difesa contro la loro stessa pseudo moralità e falso pudore.

    Così si espresse il dr. Ernest Jones, psicoanalista di rinomanza mondiale. Le persone segretamente attratte verso le varie tentazioni che si affannano ad allontanarle da altre persone, in realtà difendono se stessi con il pretesto di difendere gli altri, perchè sentono sostanzialmente il peso della loro stessa debolezza.

    La quantità di note contenute in questo libro è stata attinta da una varietà di fonti. Le conclusioni sono basate su uno studio del soggetto completato con la ricerca dei fatti, lo stesso come per lo studio clinico delle lesbiche da me trattato nel corso degli ultimi diciotto anni. Anch'io ho avuto la possibilità di raccogliere informazioni pertinenti l'omosessualità femminile nel corso dei miei 'svariati viaggi, sia in questo paese che all'estero.

    Durante il 1952 ed il 1953, viaggiavo attraverso il globo con lo scopo specifico d'accumulare informazioni scientifiche in materia di diffusione e pratica del lesbismo in varie parti del mondo.

    Dovunque fu possibile, ero assistito da un interprete.

    Al mio arrivo in questa nazione (USA) molti miei colleghi discussero gentilmente l'argomento con me, in relazione al punto di vista della loro stessa esperienza e delle loro osservazioni cliniche.

    A causa della diffusione dell'omosessualità in questo paese; delle idee falsate che la maggior parte della gente ha in proposito e del fatto che questo è un argomento di tale interesse da fare meditare tutta l'umanità, l'autore si è sentito ispirato a scrivere questo libro quale necessario contributo alla causa.

    Soltanto attraverso la diffusione dell'informazione scientifica possiamo nutrire la maggiore speranza per la felicità umana.

    FRANK S. CAPRIO

    INTRODUZIONE

    Attraverso l'opera iniziatrice di Havelock Ellis e di Sigmund Freud e gli studi recenti di Alfred Kinsey e dei suoi colleghi, la nostra cultura è gradualmente pervenuta a considerare le questioni sessuali ed il comportamento sessuale quali fenomeni adatti alla ricerca scientifica.

    Il volume di Kinsey sul comportamento sessuale femminile costituisce adesso una base solida per maturare le nostre considerazioni sul libro del dr. Caprio : Omosessualità della donna.

    Questo libro rappresenta una discussione, da tempo necessaria, sul comportamento sessuale femminile, argomento cui non è stata mai accordata una parte dell'attenzione rivolta invece all'omosessualità maschile. La pratica clinico psichiatrica del dr. Caprio ed i suoi libri sulle relazioni sessuali nel matrimonio, sull'equilibrio sessuale maschile e femminile e sulle deviazioni sessuali lo hanno aiutato a prepararsi ad un indagine retrospettiva del problema dell'omosessualità femminile.

    Nella sua introduzione, l'autore inette giustamente in evidenza la necessità di spiegare il senso di tutti i termini concernenti l'omosessualità.

    Egli discute con franchezza i vari metodi fisici e meccanici in uso per ottenere il godimento sessuale nelle relazioni omosessuali femminili, circa le quali sono state pubblicate poche e limitate informazioni: i circoli, le associazioni segrete ed i luoghi in quasi tutte le grandi città, ove s'incontrano le lesbiche e si congiungono agli omosessuali maschi: ed i tipi di occupazione che gli omosessuali tendono a scegliere. L'autore descrive il troilismo ed altri tipi di relazione praticati dagl'invertiti sessuali e la cattiva riuscita della gran parte dei matrimoni contratti da omosessuali.

    La sua eccellente discussione letteraria del tema lesbico addita al lettore di romanzi ed opere teatrali toccanti lo stesso argomento, quanto si possa apprendere della psicologia e dei tratti delle personalità delle lesbiche.

    Dall'esame retrospettivo dell'Autore sull'omosessualità femminile e sulle leggi in alcuni paesi occidentali si può concludere, con la Commissione Svedese d'inchiesta sui problemi sessuali che, sebbene le omosessuali non incappino quasi mai nelle maglie della legge e non costituiscono lo stesso problema sociale quale è l'omosessualità maschile, tuttavia certi atti omosessuali, commessi da uomini o da donne, dovrebbero essere perseguiti ugualmente. Trovo interessante il punto di vista di Caprio circa l'inconscia ripulsa maschile ad ammettere la percezione di uno stimolo di carattere femminile se non facendo nel contempo menzione dell'assenza di particolari misure di legge riguardo l'omosessualità femminile.

    Anche interessanti sono le disamine dell'autore sul comportamento sessuale tra recluse e sulla sostanza del lesbismo riscontrata tra le prostitute. Il problema del delitto tra le omosessuali, secondo me, è stato trattato troppo concisamente.

    Nel suo esame delle varie teorie psicogenetiche sul lesbismo, Caprio respinge certe formulazioni psicoanalitiche; egli ritiene il narcisismo quale stimolo iniziale ed il lesbismo quale conseguenza dell'autoerotismo (Masturbazione reciproca).

    Egli parla dell'omosessualità femminile come di un sintomo di nevropatia radicata e non come sostanza d'una malattia, di alcune tare ereditarie ed altri fattori determinanti la restrizione delle facoltà mentali, traumi psichici, forti abbattimenti dovuti a delusioni, corruzione di minorenni all'omosessualità e dedizione all'alcoolismo. Egli ammette che lo sviluppo precoce è soltanto un aspetto della molteplice e complessa etiologia.

    Nella sua opinione il lesbismo è un fenomeno sociologico piuttosto che fisiologico; ma senza far menzione di restrizioni o della tolleranza culturale, le lesbiche sono condannate all'infelicità a causa della brevità delle loro relazioni sessuali e del loro frequente stato di malcontento nevropatico. Nella grande maggioranza; esse sono emotivamente incostanti e nevrotiche. Secondo l'esperienza dell'autore questo malcontento nevropatico comprende forti reazioni di gelosia, inclinazione al sado masochismo, acuto complesso di colpa ed un profondo senso di insicurezza.

    Questi esempi dovrebbero essere paragonati, forse, meglio alle relazioni etero-sessuali prima di giungere a conclusioni troppo affrettate. Forse si potrebbe approfondire lo studio di relazioni durevoli tra due donne il cui rapporto sessuale è quasi o del tutto latente.

    Secondo me l'autore avrebbe ben potuto includere determinati studi genetici e fisiologici dell'omosessualità, sebbene queste indagini biologiche oggi non siano definite e si tenda più allo studio di soggetti maschili piuttosto che femminili. La medicina psichiatrica punta molto più sullo studio dell'intero organismo, in funzione del suo insieme e perciò in esso circoscritto.

    Da questo punto di vista la psicogenesi è soltanto uno, sebbene importante, dei molteplici fattori nello sviluppo dell'omosessualità.

    La cronaca di tre casi completi dimostra che la psicoanalisi e la psicoterapia consentirono a due pazienti a rassegnarsi più adeguatamente al lesbismo, mentre nel terzo caso la resistenza opposta al trattamento impedì al paziente di riaversi dall'avvilimento mentale in cui era evidentemente precipitato a causa di una sola esperienza omosessuale.

    Forte della sua esperienza clinica, l'autore sollecita alcune misure preventive ed ulteriori ricerche scientifiche sul problema, ma accorda una prognosi favorevole soltanto in casi curati fin dall'inizio, purché i pazienti desiderino sinceramente di essere aiutati.

    Questa schietta confessione contrasta con le numerose occasioni in cui egli protesta che sarebbe possibile curare gli omosessuali se si fosse efficacemente preparati nel campo della psicoanalisi della psicoterapia.

    D'accordo che v'è una buona probabilità di considerevole miglioramento nei casi curati fin dall'inizio, se i pazienti desiderano aiuto sinceramente.

    Ma sono del parere che quanto dichiara l'autore nell'ultimo paragrafo del Summary and Conclusions e cioè Le lesbiche possono essere curate se sono in buona fede nel desiderio d'esser curate è impropriamente ottimistico se per cura s'intende una cura genuina e non soltanto l'ottenere un miglioramento.

    L'elenco dei preventivi comprende adeguate informazioni di carattere sessuale e sull'educazione sia dei genitori che dei bambini, la rimozione di certi tabù del sesso della società, la migliore legislazione del trattamento nei riguardi di consultazioni sul problema matrimoniale.

    Si deve ancora insistere sulla necessità di incessanti ricerche sulla natura e le cause dell'omosessualità e su tutte le fasi della prevenzione.

    Sull'intero problema dell'omosessualità il dr. Caprio richiama giustamente l'attenzione sul fatto che non vi sono mai maschi o femmine tali sotto tutti gli aspetti, ma vi sono soltanto relativi gradi di mascolinità o femminilità in ogni persona.

    Egli ritiene che sono più numerose le cosiddette donne bisessuali che non gli uomini, nel loro comportamento sessuale.

    Secondo me una massiccia ricerca di materiale sui molti aspetti della sessualità e del comportamento sessuale richiede un mutamento nel nostro concetto sull'identificazione del sesso e sulla distinzione tra la sessualità maschile e quella femminile.

    Il libro del dr. Caprio aggiunge la sua parte a questo problema ed al volume delle informazioni finora raccolte.

    PARTE PRIMA - Considerazioni Generali

    CAPITOLO I - SIGNIFICATO DI OMOSESSUALITÀ' DEFINIZIONE E DISCUSSIONE

    Il termine omosessuale deriva dal greco e dal latino e, nel senso più corrente della parola, vuol dire che un individuo ha delle relazioni sessuali con persone del suo stesso sesso. Infatti il prefisso greco orno significa stesso. Questa denominazione fu usata per la prima volta da un medico ungherese chiamato Benkert Benert, però si ingannò, credendo che l'omosessualità fosse una condizione congenita, una deformazione della natura, come risulta dalla descrizione da lui fatta del suo significato:

    La natura, nel suo agire sovrano, ha fornito dalla nascita. a certi individui maschi e femmine in aggiunta ai loro normali bisogni sessuali, lo stimolo omosessuale, mettendoli così in una schiavitù sessuale che li rende fisicamente e psichicamente incapaci, anche con le migliori intenzioni, di una normale erezione. Questo stimolo crea un orrore diretto per il sesso opposto e, la vittima di questa passione trova impossibile sopprimere l'attrazione che individui del suo stesso sesso esercitano su di lei.

    Considerando che questo concetto dell'omosessualità fu pubblicato quasi un secolo fa è comprensibile che il suo autore, come molti altri, ne facesse una teoria, oggi ormai superata.

    Carlo Heinrichs Ulrichs nel 1862 coniò il termine Urningm per indicare una lesbica ed Urning per un maschio invertito. La loro origine viene dalla parola Urano che significa cielo, ritenendo che l'amore Urning fosse di livello più alto della ordinaria relazione sessuale. Ulrichs fu uno dei primi a studiare scientificamente il problema delle inversioni sessuali.

    Nel 1869 Westphal formulò la frase sentimento sessuale contrario che fu scientificamente accettata ed usata da KrafftEbing e MOLI.

    Edward Carpenter, sessuologo inglese,. introdusse un termine omogenio (che significa dello stesso genere), come un sostituto della parola omosessuale.

    I Francesi e gli Italiani usarono il termine "inversione sessuale» che fu per primo usato da J. A. Symonds nel 1883.

    La parola lesbica ebbe origine dal nome dell'isola di Lesbo, situata nel mar Egeo, nei pressi della costa greca. Qui, intorno al 590 avanti Cristo, molte giovani donne, discepole di Saffo, si intrattenevano in mutue pratiche sessuali. Di conseguenza la parola lesbismo si riferisce alla relazione erotica tra due donne.

    Sia che si tratti di omosessualità maschile, sia femminile, gli psichiatri fanno una netta distinzione tra le pratiche reali manifeste e le tendenze potenziali latenti, comunque vi sono numerose sfumature e gradazioni tra i due tipi.

    Una vera lesbica è cosciente del suo appetito omosessuale e non cerca affatto di dissimulare le sue intenzioni e fa delle proposte ad una rappresentante del proprio sesso. Quanto alla lesbica latente, sia essa cosciente o no delle sue tendenze, cerca di reprimere il bisogno di soddisfarle. Della omo-. sessualità latente si parlerà in una parte distinta di questo libro. In tutti i casi esistono delle donne che hanno avuto in tutta la loro vita una sola ed unica esperienza omosessuale, contrariamente a quelle che hanno rapporti sessuali esclusivamente con membri del loro stesso sesso.

    Nell'articolo The problem of Homosexuality, comparso nel 1953 nel a Journal of Social Hygiene (numero di gennaio), i dottori Karl H. Bowman e Bernice Engle parlano del pericolo di classificare alcuni individui tra gli omosessuali solo perchè il loro comportamento o atteggiamento sembrano sospetti".

    Dal punto di vista legale, essi dicono, ogni individuo riconosciuto come avente avuto relazioni sessuali con una persona del suo stesso sesso, può essere accusato di attività omosessuale e classificato come tale.

    Alcuni individui così condannati sono, in effetti, dei veri omosessuali, sia per il loro atteggiamento che per il loro comportamento e non si interessano affatto alla vita eterosessuale. Altre persone condannate dai tribunali per l'attività omosessuale potrebbero, tuttavia, essere rimaste disgustate dall'esperienza che non hanno desiderato, avendo ceduto a malincuore alle insistenze della loro compagna. Esse hanno potuto condurre fino ad allora una vita sessuale normale ed avrebbero potuto continuarla in seguito. Classificare questi individui tra gli omosessuali equivarrebbe a considerare come orientale qualcuno che abbia un sesto di sangue cinese e cinque sesti di sangue bianco e che appartiene in realtà alla razza caucasica".

    Attualmente gli psichiatri usano il termine deviazioni sessuali al posto dell'espressione ormai scaduta di perversioni sessuali. La prima definizione è più chiara e, allo stesso tempo, meno umiliante. Anche la parola omosessuale, sarà certamente considerata un giorno superata. In verità si tratta di un termine molto sfortunato che evoca in differenti persone idee tuttaffatto differenti, provocando così una grande confusione.

    Attualmente vi sono degli psicoanalisti che condividono l'idea di Clara Thomson, espressa nel suo articolo: Changing Concept of Homosexúality in Psychoanalysis e cioè:

    La parola omosessuale, così come è usata attualmente in psicoanalisi, è una specie di cestino per carta straccia nel quale si gettano tutte le forme di relazioni proprie dei sentimenti o le repressioni di queste. In altri termini tutto quello che concerne le relazioni con una persona dello stesso sesso, siano esse amichevoli o ostili, può essere considerato come omosessuale. In queste condizioni cosa pensa o cosa dice lo

    psicoanalista ai suoi discepoli o al suo malato dichiarando che quest'ultimo presenta delle stigmate omosessuali?

    Usando questa parola nella conversazione con il suo paziente egli non l'aiuta affatto; al contrario questa espressione provoca spesso un senso di panico; nel linguaggio corrente questo termine ha un significato specifico e risveglia un sentimento di colpa".

    Si vede così che tutto il problema dell'omosessualità deve essere chiarito e rivisto dal punto di vista scientifico, il che permetterà di riformare in maniera adeguata le leggi concernenti le questioni sessuali.

    In tutti i casi è evidente che esiste una notevole confusione riguardo alla definizione ed al significato di omosessualità. Ciò è manifesto nella decisione del governo americano secondo la quale non si può affidare un posto ufficiale ad un uomo accusato di comportamento sospetto o avente quelle che si chiamano tendenze omosessuali, poichè quest'uomo non può essere considerato degno di fiducia. Questo è in contraddizione con le teorie psichiatriche moderne, perchè la parola tendenze è vaga ed imprecisa. Mentre, infatti, un uomo, manifestamente omosessuale che deliberatamente attira l'attenzione generale per la sua vita sregolata, potrebbe essere considerato come inadatto ad occupare un posto di grande responsabilità ed a compiere i suoi doveri in modo conveniente, ve ne sono altri che non fanno parte di questa categoria. Ve ne sono molti per esempio, che presentano delle tendenze effeminate e segni di omosessualità, ma che sono perfettamente atti ad assumere i doveri che la loro professione implica, senza necessariamente mettere in pericolo la sicurezza del paese.

    Vi è ancora una circostanza che mostra la mancanza di logica in questa questione e cioè: ammettendo che gli omosessuali non ispirino fiducia, si pensa solo agli uomini, dimenticando completamente l'omosessualità femminile, sconosciuta, ma certamente molto estesa.

    lo sono perfettamente d'accordo con Bergler che dice: Coloro che occupano posti direttivi nell'esercito e nella marina, come pure nelle scuole, prigioni ed altre istituzioni, dovrebbero preoccuparsi più del problema del grado dell'omosessualità di un individuo che del problema di sapere se egli abbia avuto un'esperienza di questo genere.

    Per dimostrare che esiste negli esseri umani una grande varietà di comportamento omosessuale o eterosessuale, Kinsey ha stabilito la seguente scala:

    - 1. Soltanto eterosessuale.

    - 2. Soprattutto eterosessuale, omosessuale all'occasione.

    - 3. Soprattutto eterosessuale, ma omosessuale più che occasionalmente.

    - 4. Omosessuale o eterosessuale allo stesso grado.

    - 5. Soprattutto omosessuale, ma eterosessuale più che occasionalmente.

    - 6. Soprattutto omosessuale, eterosessuale all'occasione.

    - 7. Soltanto omosessuale.

    Tuttavia l'omosessualità femminile diventa un problema sempre più importante, come si deduce dai dati statistici recentemente pubblicati e dagli autori quali Dr. Beran Wolfe, Or. Winifred, Mary Sharliet e Grace Loncsk Elliot.

    Uno psichiatra ben conosciuto, Dr. Beran Wolfe, autore dell'opera A Woman's best Years, ha potuto constatare che i rapporti omosessuali tra le donne sono molto più frequenti di quanto non si immagini. L'autore crede che le relazioni di questo genere nascono spesso nel periodo dell'adolescenza quando le giovanette si identificano con membri anziani del loro sesso (professoresse, attrici ecc.), che adorano e desiderano imitare. Si sviluppa così, in alcune di queste giovanette, una falsa mentalità; esse cominciano a credersi inferiori perchè appartengono al sesso femminile e tentano di compensare il loro sentimento di inferiorità aspirando all'aggressività ed al potere mascolino. Lo stesso autore sfoggia piuttosto un atteggiamento pieno di simpatia verso le donne che cercano quelle che hanno avuto delle disillusioni nelle loro passate relazioni eterosessuali. Questo atteggiamento si manifesta in affermazioni quale la seguente: Difficilmente si può rimproverare una donna che, avendo avuto da parte degli uomini soltanto delle beffe, umiliazioni e frustrazioni, si volga verso il proprio sesso per cercare l'oggetto del suo amore, considerato da lei come il dono più sacro che essa possa offrire. Amare un uomo ed essere di nuovo umiliata, beffata e sottomessa — sarebbe impossibile da sopportare. Come Saffo, allora, la poetessa dell'isola di Lesbo, essa offre il proprio amore ad un'altra donna.

    E' soddisfacente sapere che il Dr. Wolfe, d'accordo con gli psichiatri moderni, non ritenga che l'omosessualità sia il risultato di influenze prenatali, di predisposizioni innate o di eredità. Egli è -del parere che l'amore lesbico è il sintomo di una nevrosi profondamente ancorata e serve come mezzo di evasione a tutte le responsabilità che portano il matrimonio e la maternità. Egli tuttavia ha osservato molte lesbiche che, benché maritate e madri, presentavano forti tendenze omosessuali. Il Dr. Wolfe distingue le donne omosessuali la cui vita sessuale riguarda soltanto loro stesse e non nuocciono a nessuno, da quelle che sono sempre in cerca di preda, seducono innocenti giovanette e giungono a farle rinunciare al matrimonio ed alla vita familiare per una schiavitù omosessuale.

    Al primo gruppo appartengono le donne che trovano la soddisfazione in un'associazione fisica e spirituale, che sono discrete ed intelligenti per quanto riguarda la foro amicizia velata di sessualità. L'atteggiamento del Dr. Wolfe verso questo gruppo è pieno di indulgenza, come si può giudicare dalle parole seguenti:

    Ammetto che una donna di media età che desideri mantenere intatta la sua situazione sociale, per il bene dei suoi figli ed il rispetto di se stessa, abbia il diritto di cercare soddisfazione dei suoi desideri sessuali nelle braccia di un'altra donna, sfortunata quanto lei. Mi è capitato di osservare delle relazioni di questo genere che presentavano molta più nobiltà e decenza di alcune altre relazioni sessuali, dette normali, tra due sposi. Ma se, come non posso rifiutare la mia approvazione a queste relazioni tra due donne di media età, considerandole ancora come rientranti nella norma, vorrei evitare dei malintesi pregando i miei lettori di non credere che io approvi le relazioni omosessuali tra donne più giovani o tra una donna giovane ed una più anziana, perché queste relazioni possono deformare, corrompere e deteriorare l'istinto sessuale ed impedire alle giovani partecipanti, di condurre più tardi una vita sessuale normale, vale a dire eterosessuale.

    Queste osservazioni, che provengono da un autore che ha avuto molti rapporti con le lesbiche, hanno certamente molto valore; ci si potrebbe tuttavia chiedere se un rapporto omosessuale tra due donne sole presenti sempre la soluzione più intelligente e più soddisfacente del problema.

    Nelle sue ricerche sull'omosessualità femminile il dottor Wolfe ammette di aver solo accennato alcune verità fondamentali ed esprime la speranza che il suo contributo allo studio di questo problema inciterà ad ulteriori studi.

    Poiché l'omosessualità femminile è un fenomeno specifico che riguarda le relazioni sessuali tra due donne, appare logico riportare il parere di una donna che ha studiato con particolare interesse questo campo.

    Si tratta del dott. Winifred Richmond ed anch'essa constata che

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