Uova di garofano
()
About this ebook
Silvano Agosti ha composto uno dei più bei romanzi italiani di guerra e di infanzia: Uova di garofano”.
(dalla prefazione di Vittorio Sgarbi)
Read more from Silvano Agosti
Il ballo degli invisibili Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'estro armonico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl semplice oblio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIncanti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNel ventre pigro della notte Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSereno Invariabile Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl cercatore di rugiada Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl genocidio invisibile Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl giudice Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa vittima Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'assassino Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Related to Uova di garofano
Related ebooks
La porta verde Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Oscura Realtà Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'alcòva d'acciaio: Romanzo vissuto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCosì... per ridere Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Ritorno: Storie migrabonde Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMemorie fluttuanti: Ritratti del Novecento Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI passi della violenza Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsA solo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFra amore e morte Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Eredità di Ys Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'imperatore dannato Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCosì... per ridere: include Biografia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFrida Kahlo: Strappi, voli e bizzarrie. Una vita oltre Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRaghad, Regina di Nertita Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSymposium - Lungo la strada Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNoa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'ultima Fenice Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNoir all'improvviso Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUna lontana India: Poesie Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsHic Sunt Leones Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSette calze di seta Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl segreto di Mavi-Su Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'alcova d'acciaio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsOR-DITE! Trame d'Arte contro la violenza sulle donne - Autori Vari - A Cura Di Serena Piccoli - Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLeggenda Eterna - Intermezzo - Risveglio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRaccontini di cento parole Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe streghe della palude Rating: 5 out of 5 stars5/5Il labirinto e la scala Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFragmenta Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsA piccoli sorsi Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Reviews for Uova di garofano
0 ratings0 reviews
Book preview
Uova di garofano - Silvano Agosti
Credits
a un bimbo ignoto
morto in ogni guerra
I BAMBINI E LA GUERRA di Vittorio Sgarbi
Le immagini di guerra che provengono dal mondo, vedono spesso i bambini involontari protagonisti.
Sono bambini tristi, laceri e sporchi, spesso in fuga, urlanti e piangenti.
Bambini soli, privati degli affetti più cari, costretti a diventare adulti prima del tempo.
Bambini che imparano a convivere col dolore, con la paura, con la morte.
L'esperienza di trascorrere l'infanzia nella più tragica delle condizioni umane, deve essere profondamente crudele.
Nei racconti dei miei genitori la guerra ricorreva come uno spettro agghiacciante, incupendo subito i volti e aggravando in modo accorato i toni della voce.
Dalle loro testimonianze riuscivo a percepire tutta la sua brutalità, ma la sentivo legata al passato, la trovavo inconcepibile nel mondo moderno, la rimuovevo dalla mente e mi compiacevo di vivere in un'epoca che, secondo le mie convinzioni, non avrebbe più conosciuto tanta scelleratezza. Mi sbagliavo, ci sbagliavamo.
La guerra è alle nostre porte, a qualche centinaio di chilometri dai confini orientali dell'Italia. Eppure la sentiamo distante, trasformata com'è in uno spettacolo televisivo. Isoliamo i popoli coinvolti nei conflitti quasi fossero appestati da un morbo contagioso, li lasciamo cuocere nel loro brodo, non sono affari nostri. Abbiamo perduto la voglia di inorridirci e di ribellarci davanti a un crimine che coinvolge tutto il genere umano.
I bambini sanno resistere in maniera straordinaria alla guerra, soffrono terribilmente, vivono traumi che si porteranno dietro per tutto il resto dei loro anni, ma non rinunciano alla loro età, al gioco, al divertimento.
Contrappongono alla morte la vita ordinaria, all'insensatezza degli adulti la saggezza dei piccoli. Secondo le loro fantasie, con sensibilità candidamente visionaria. Vincono
la guerra, a colpi di immaginazione.
Silvano Agosti, scrittore e autore cinematografico, ha composto uno dei più bei romanzi italiani di guerra e di infanzia: Uova di garofano , dal quale ha ricavato anche una versione per un film. La solita riservatezza dell'autore, delicato cantore di emozioni semplici e affascinanti, ha forse impedito che l'opera avesse una maggiore risonanza presso il grande pubblico.
Uova di garofano è la vicenda autobiografica di un bambino e della sua famiglia negli ultimi tragici anni del secondo conflitto mondiale. Davanti agli occhi del piccolo Silvano sono passati episodi importanti della guerra, la storia con la S maiuscola. Le ultime apparizioni di Mussolini come capo del governo, la fuga del Duce a Salò, l'esposizione del suo cadavere alle ingiurie della folla. La liberazione degli alleati.
Ma nei ricordi dell'Autore essi non contano di più di tanti piccoli episodi apparentemente meno significativi.
Le vicende dei grandi protagonisti e quelle delle persone comuni, la realtà e la sua trasformazione fantasiosa sono legate attraverso il filo indelebile delle memorie infantili, confondendosi in una sorta di favola surreale ambientata in scenari da tragedia.
L'immaginazione, il sentimento, ci ricorda il bambino
Agosti, sono l'antidoto migliore anche alla realtà più ostile, come bene simboleggiano quelle uova miracolose del titolo, ma ci aiutano anche a cambiarla, a renderla più accettabile.
Vittorio Sgarbi
''Gli adulti li ho sempre visti così durante la mia infanzia: sinceri nell'obbligo quotidiano alla menzogna.''
Il testamento del Capitano
.
Il capitano l'è ferito,
l'è ferito e sta per morir
e manda a dire ai suoi soldati
perché lo vengano a ritrovar.
Il teatrino del convento era gremito. Le cinque suore truccate da alpini nascondevano dietro il velo le barbe finte, brune e rossicce. Avevano indossato un mantello grigioverde e il cappello piumato per interpretare, come avvertiva il cartello al centro della sala, La vera storia del capitano Grimaldi tragicamente scomparso sullemontagne di Russia.
L'accesso al teatro era rigorosamente vietato ai maschi. Mia madre aveva vestito noi fratelli con abiti femminili perché, insieme alle nostre sorelle, potessimo assistere allo spettacolo.
Voleva sbarazzarsi di noi in quella domenica invernale nella quale ricorreva, con l'Epifania, anche l'anniversario del suo matrimonio. Ben stretti nelle nostre cuffiette eravamo entrati trepidando nella zona proibita del convento riuscendo senza difficoltà a raggiungere il teatro.
La scena rappresentava le montagne di Russia: verde cupo, grigio roccioso in un cielo rosso-arancione.
Gli sguardi rapiti delle educande vagavano sui fondali di cartapesta. Da una roccia spuntava la mano candida di una suora che recitava la parte del capitano colpito a morte nel corso di un'azione solitaria. Chiamava i suoi alpini invitandoli a raggiungerlo fra i dirupi. Le cinque suore barbute, facendo oscillare le penne nere dei cappelli, informavano che tra picchi impervi «senza le scarpe non si può marciar».
Con voce da soprano drammatico il capitano rispondeva agitando la mano, l'indice ammonitore puntato verso la valle:
«O con le scarpe o senza scarpe
i miei alpini li voglio qua!».
Le suore fingevano di marciare attraverso una bufera di coriandoli che vorticava nei pressi del sipario e mostravano di tanto in tanto i piedi insanguinati da macchie di vernice rossastra. Fra tuoni e lampi azzurrini riuscivano a raggiungere il capitano per raccoglierne