Spegnersi e non consumarsi: Io e Alberto Bevilacquq
()
About this ebook
Pierfranco Bruni “racconta” Alberto Bevilacqua servendosi di tasselli di esperienza letteraria, ma soprattutto di un frequente rapporto con lo scrittore. Un’amicizia antica, ma ciò non toglie nulla ad uno scavo che è letterario certamente, ed è anche estetico – simbolico riferito sia al linguaggio che ai processi metaforici e allegorici presenti nei libri di Bevilacqua.
Read more from Pierfranco Bruni
L'Eresia o l'Isola Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFuturismo Renaissance: Marinetti e le avanguardie virtuose Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Pietra d'Oriente Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIo sono Pietro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Bicicletta di mio padre Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPASSIONE E MORTE. Claretta e Ben Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'armonia dell'onirico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBeni culturali Vol.1: L’antropologia dei saperi tra etnie, cinema, fumetto e linguaggi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNel mezzo del cammin...Dante Oltre: con saggi di Stefania Romito Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAl canto Muezzin Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'intagliatore di bastoni Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa dissolvenza dell'infinito: tra alchimia e disobbedienza Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsChe il dio del sole sia con te Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBeni culturali Vol.3: Mediterranei e modelli di civiltà Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRaffaello tragico e metafisico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSulle sponde della Magna Grecia: Il Novecento di Spagnoletti, Carrieri, Grisi e gli altri Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAmanti per la vita Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBenedetto Croce non fa parte della mia biblioteca: libri Asino Rosso Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCinque Fratelli. I Bruni Gaudinieri nel vissuto di una nobiltà Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLo specchio metafisico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsInfinito d'amore che ha nome Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI miei Santi: La carità è l'anima della fede Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPitagora e lo sciamano Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe parole della dissolvenza Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa grammatica dell'errante Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRaffaello. Gli occhi le mani i versi lo sguardo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDante. Raggio Divino Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl sole sorge sotto la luna: Una antropologia del racconto e della magia Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Related to Spegnersi e non consumarsi
Related ebooks
Abbandono: Antologia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuello che sapevamo di Eliana Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAlla ricerca della Stella Polare verso la pace Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl fuoco della vita Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLo scrittore perduto. Racconti fuori dal comune Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'ingannevole cuore: di un giovane vecchio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL’alfabeto della sofferenza Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa galleria degli specchi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEco chiama Narciso... e lui purtroppo risponde Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI ricordi della mamma Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuando decisi di non provare più sentimenti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStoria di quel che sarò Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl posto più bello del mondo è da nessuna parte Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTempo, archetipo dell’orologio strumento che possiede e definisce attimi d’infinito Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRicordi letali Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGhirigori Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDella Morte, Dell'amore (e una confessione) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBlu ionico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUna vacanza Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl male del fiore Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMaria Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBinario 2 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsModus Operandi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCronache da un’altra dimensione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPunti e Interrogativi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn giorno senza data Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDalle immagini alle parole Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Tensione Di Eva Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsHo fatto spazio. Strappi di vita quotidiana di una donna Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPizzini da un cuore affranto. L’addio Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Artists and Musicians For You
Io, la chitarra e altri incontri: Memorie di un artista Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMarcello Del Monaco, il Maestro dei Tenori Rating: 5 out of 5 stars5/5Le Origini Occulte della Musica: Il canto delle Sirene – Da Madonna a Lady Gaga (Vol.3) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsClaudio Baglioni: Un cantastorie dei giorni nostri (1967-2018) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGiocare Agli Indiani: Tutto Renato dalla A allo Zero Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPooh. La leggenda (1966-2016) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL' ansia da performance musicale: Esibirsi con più frequenza aiuta a ridurre il livello d'ansia? Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsArchitettura della Fotografia: Da Fuoco e acqua Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMarilyn Forever: Biografia illustrata (non autorizzata) di Marilyn Monroe Rating: 5 out of 5 stars5/5Le Origini Occulte della Musica: Dai Queen a Marilyn Manson (vol. 02) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Jazz in Europa: Forme. Dischi. Identità. Rating: 5 out of 5 stars5/5Tenco. Psicologia e Mistero Svelato Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPer il mio bene Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEssere Andy Warhol Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsManeskin. Italian Rock 2.0: Fenomenologia del gruppo rock che ha conquistato il mondo. Momenti racconti e immagini Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe Origini Occulte della Musica: Il sentiero oscuro, da Mozart agli anni 70 - Volume 1 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPino Daniele cantore mediterraneo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAppetite for Return Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGabriele D'Annunzio il dandy italiano Veronica Iorio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSuono e parola Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl romanzo della vita di Giacomo Puccini Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLucio Dalla: La vita, le canzoni, le passioni Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCarosone 100: Autobiografia dell'americano di Napoli Rating: 4 out of 5 stars4/5Dal Segno al Gesto Percussivo: Una guida estetica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMozart - La Vita - Le Opere Rating: 3 out of 5 stars3/5La congiura del silenzio - Lettere di Michele Rinaldi e dei suoi corrispondenti (1960-1985) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRino Gaetano: Segreti e Misteri della sua Morte - L’ombra dei servizi segreti dietro la morte di Pasolini, Pecorelli e Gaetano Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRino Gaetano: il figlio unico della canzone italiana Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Reviews for Spegnersi e non consumarsi
0 ratings0 reviews
Book preview
Spegnersi e non consumarsi - Pierfranco Bruni
Pierfranco Bruni
Spegnersi per non consumarsi
Io e Alberto Bevilacqua
con un ricordo di
Mauro Mazza
e la collaborazione di
Micol Bruni
Proprietà letteraria riservata
© by Pellegrini Editore - Cosenza - Italy
Edizione eBook 2014
ISBN: 978-88-6822-140-9
Via Camposano, 41 (ex via De Rada) - 87100 Cosenza
Tel. (0984) 795065 - Fax (0984) 792672
Sito internet: www.pellegrinieditore.com - www.pellegrinilibri.it
E-mail: info@pellegrinieditore.it
I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, riproduzione e adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi.
Alberto Bevilacqua
Un ricordo
di Mauro Mazza
Penso spesso ad Alberto Bevilacqua. Quando passo davanti allo scaffale della mia libreria coi suoi libri allineati. Quando riprendo alcune sue poesie che squarciano e segnano una porzione della mia giornata.
Quando rileggo le sue dediche sempre affettuose, mai banali, talvolta di rimprovero affettuoso
(…Perché non mi vuoi più bene?
). Aveva torto e ragione, Alberto. Gli volevo bene, sicuro. Ma non gli telefonavo mai. Era sempre lui a farlo, il più delle volte per il piacere di parlare e di dirmi: Dai, abbandona quell’ufficio per un po’, andiamo a mangiare un boccone
. È un mio difetto, quello di non telefonare (quasi) mai agli amici. Difetto inguaribile, di cui mi rammarico, ogni volta che è un altro a chiamarmi. Col tempo, anche per trovare un alibi con me stesso, credo di aver diviso gli amici per categoria: i più cari sono proprio quelli che chiamano senza aspettarsi che sia io a farlo, che mi conoscono, mi comprendono meglio e che, insomma, mi vogliono più bene.
Ecco, Alberto era uno di loro. Quando penso a lui provo un duplice rimpianto. Non aver goduto appieno della sua amicizia e non aver indagato a fondo la sua profondità. Quando ci incontravamo il tempo volava via e tante, tantissime questioni – storie, aneddoti, racconti – restavano incompiute, non dette, rimandate alla successiva occasione.
Di sicuro, ero molto onorato di quel nostro rapporto complice, confidenziale. Grande tra i grandi testimoni del nostro tempo. Protagonista tra i protagonisti del secolo ormai alle spalle, lontano e sbiadito.
Bevilacqua ha conosciuto e frequentato Jorge Luis Borges e Eugène Ionesco, Sciascia e Pasolini, Rossellini e Fellini, Orson Welles e Charlie Chaplin. Mi raccontò di quella volta che accompagnò Charlot nella sua Parma e, senza preavviso, andò con lui a visitare sua mamma, anziana e malata, che riconobbe il suo mito del cinema, commossa e felice, soltanto quando Chaplin prese un ombrello e lo fece agitare, come dentro un film, coi suoi passettini a piedi piatti.
Di Bevilacqua erano note la ritrosia e la discrezione, che gli sciocchi potevano scambiare per alterigia. Tutto il contrario. Alberto era generoso come solo un uomo vero sa essere. Ed era curioso come solo un grande giornalista deve essere. La generosità era il tratto distintivo del suo approccio con il prossimo. La curiosità era nel suo occhio sempre attento a scrutare la realtà. Nel bilancio finale ha più dato che ricevuto.
Ha speso tutto se stesso nel narrare le cose della vita. Ne ha ottenuto in cambio riconoscimenti e successi. Ha regalato opere che restano. E chiavi di lettura per (provare a) comprendere un mondo altrimenti privo di senso e di un perché. Ha osato e sperimentato, godendo e soffrendo più di tutti i suoi colleghi del respiro del proprio tempo.
Geniale e artigiano, contemporaneamente. Ha rischiato giudizi e sfidato pregiudizi. In cambio ha avuto il consenso e l’affetto di molti lettori. Ha accumulato invidie, gelosie, cattiverie. I mediocri, si sa, non perdonano chi ha successo. I loro parametri non sanno cogliere la grandezza altrui che moltiplica la propria inadeguatezza.
Alberto ha narrato il reale con romanzi e racconti. È stato sapiente regista, non di film tratti dai suoi libri ma di storie narrate per immagini. Quella del cinema fu un’altra scelta coraggiosa. Si mise dietro la macchina da presa e in sala montaggio perché convinto che lo spirito del tempo potesse soffiare e posarsi sulle cose, e nei cuori, soltanto sfruttando le straordinarie potenzialità del cinema, oltre che della letteratura. Era il suo modo di vivere appieno il proprio tempo. E di incarnare una cultura in sintonia con la contemporaneità.
Fu anche giornalista di vaglia, puntuale e pungente firma di interventi polemici mai banali. Osservatore romano
e parmigiano: attento alle cose in fermento nella Capitale, ma sempre fedele alle radici della sua terra amatissima.
Si metteva alla macchina da scrivere di mattina. Olivetti, non pc. Il ticchettio sui tasti gli dava il ritmo del periodare. Proprio come il suo amico Indro Montanelli. Al più grande dei giornalisti italiani lo legava anche quel ricorrente male oscuro chiamato depressione: un problema mai risolto del tutto, ma mai in grado di limitarne l’impellente voglia di scrivere e di osservare.
Anzi. Alberto lavorava ancora di più quando la voglia di vivere faceva difetto. Il foglio bianco da riempire a spazio uno
era per lui una terapia e una prova di vitalità. Era il lampo dell’illuminazione che si trasformava in versi spesso scritti di getto, fulminanti e scolpiti. Era la faticosa applicazione del metodo scelto invece per stendere racconti e romanzi, dispiegando figure e intrecciando storie complesse e magnetiche. "Quando sono soddisfatto e contento – mi confidò in un giorno di sole – non scrivo mica, non faccio niente.