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Ramson, I.P. - La Trilogia Completa
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Ramson, I.P. - La Trilogia Completa

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Ransom, I.P. - La Trilogia completa di Luke Shephard
Parigi, 1945. Daniel Ransom, Investigatore Privato, accetta il caso di una persona scomparsa, il quale sembra essere uguale a tanti altri. Tuttavia, la situazione comincia a diventare più seria, più...sinistra.

La collezione completa della serie di Ransom, I.P!
Questo cofanetto include tre volumi. Segui Daniel Ransom I.P attraverso le sue avventure con:

Volume Uno: Occhi Morti

Parigi, 1945. Daniel Ransom, Investigatore Privato, accetta il caso di una persona scomparsa, il quale sembra essere uguale a tanti altri. Tuttavia, la situazione comincia a diventare più seria, più...sinistra.

Strani riferimenti occulti vengono scoperti sulla scena del crimine e Daniel inizia a scoprire la presenza di una nuova droga allucinogena per le strade. Una droga che si vende più velocemente dell'oppio e, il più delle volte, manda i suoi consumatori al manicomio.

Riuscirà Daniel a risolvere il caso e trovare la persona scomparsa prima che sia troppo tardi?


Volume Due: Gli Angoli Oscuri
Daniel Ransom, scrittore fallito e investigatore privato, ha avuto una pessima settimana. Dopo la morte scioccante di Nicole Faure, quello che era stato l'amore della sua bita, Daniel continua riluttante le sue indagini sulla sparizione del fratello di Nicole. Spera in un caso semplice e veloce, in modo da andarsene dalla Francia e non tornare più indietro.

Cioè che trova, invece, è una piccola città travolta da una terrificante nuova religione, un eccentrico guidatore di carrozze, un criminale di guerra sovrappeso e un significante numero di persone che lo vogliono morto. Solo un altro giorno in ufficio.

Volume Tre: La Mort de Tous 
Le cose continuano a peggiorare per Daniel Ransom. Dopo la morte della sua cliente ed ex amante, si trovò coinvolto in una cerimonia di una nuova spaventosa religione dove praticamente qualsiasi persona e qualsiasi cosa lo voleva morto. Daniel cerca di impedire un sacrificio umano e arrivare alle radici del male che sta dilagando in Francia nel risveglio della Seconda Guerra Mondiale. Non un semplice incarico, insomma. 

Ciò che rivelano le sue indagini, tuttavia, può essere troppo da sopportare anche per il detective più capace.


Le fans di John Locke, Russell Blake, e James Patterson ameranno questa bizzarra serie di detective thriller con ingegnosi personaggi  e ambientazioni intrisedi suspanse.

Dicono di Ransom, I.P. 
"Amo un buon thriller ma è ancora meglio quando c'è quel qualcosa in più; è ciò che ho amato in questo libro e vorrei leggere altro di questo autore. Non ero esattamente certa di quello che avrei letto quando presi Ransom, I.P. ma fui più che felice della mia scelta...Il dialogo è intenso e l'anima noir del libro crea una particolare atmosfera."

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateJun 11, 2017
ISBN9781507126776
Ramson, I.P. - La Trilogia Completa

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    Ramson, I.P. - La Trilogia Completa - Luke Shephard

    Volume 1 - Occhi morti

    I

    Fu Parigi in autunno che mi fece innamorare di questa città. Fu il modo in cui i venti freddi muovevano spirali di vibranti colori nei toni del rosso e dell’arancio attraverso il ciottolato, il modo in cui i numerosi gargoyle e gli oggetti d’arte urbana appaiono in quel periodo dell’anno, volgendo lo sguardo verso il basso dai loro piedistalli di superba grandezza. Ho visitato per la prima volta la Città delle Luci nel 1938, da studente. Mio padre, negli Stati Uniti, fece la sua fortuna in gioventù, quando ereditò una delle maggiori case editrici del Paese dell’epoca. Così, anche io sognai di immergermi nel mondo della letteratura. Tuttavia, diversamente da mio padre, desideravo scrivere libri, non pubblicarli, e l’Europa sembra il posto per farlo. Parigi, nella mia visione giovanile, rappresentava il centro nevralgico del mondo dell’arte e della letteratura. E quindi, a quel punto, con un po’ di persuasione, convinsi i miei genitori a pagarmi il viaggio per visitare la città.

    Anche allora, c’erano mormorii di guerra all’orizzonte, di giorni oscuri a venire. Le persone parlavano di Hitler in due modi. La maggior parte esaltava la sua genialità e le sue doti di leadership politica; poco dopo, infatti, sarebbe stato annunciato dal Times come Uomo dell’Anno. Altri, i quali venivano sorpresi a sussurrare nei vicoli bui, discutevano con voci preoccupate del futuro della Germania e di tutta l’Europa.

    Passai tre mesi nella Città delle Luci. Utilizzando i soldi che mi diede mio padre, affittai un appartamento fatiscente e comprai una macchina da scrivere, appoggiata sulla mia scrivania traballante posta al centro della stanza. Ogni giorno camminavo per le strade ammirando la bellezza degli edifici, l’energia delle persone e la poesia delle foglie adagiate al suolo. Camminavo davanti alla scalinata del magnifico Hotel de Ville (che un giorno avrebbe ospitato l’entusiasmante discorso di Charles De Gaulle) e provavo a trarne ispirazione per il mio primo romanzo. Tuttavia, presto venni sopraffatto dalla città in tutta la sua gloria e, durante quei tre mesi, credo di aver scritto forse diciasette pagine.

    Poi, la guerra cominciò e fu soltanto durante la Liberazione di Parigi nel ’44 che improvvisamente sentii le sue strade chiamarmi di nuovo dall’altra parte dell’oceano. Erano passati sei anni e non ero più un giovane gonfio di bramosia ed ambizione. Avevo trent’anni e con il dovere di seguire le orme di mio padre portando la casa editrice alla rivalsa, decisi che, prima di imbrigliarmi nella sua industria da un milione di dollari, dovevo a me stesso di ritornare nella Città delle Luci e provare a inseguire i miei sogni di fama letteraria un’ultima volta.

    Fu dopo la guerra che riuscii a metter di nuovo piede in quella meravigliosa città, quando Adolf Hitler si era già suicidato. Avevamo vinto, certamente, ma c’era comunque un’atmosfera inquieta sull’Europa , come una cappa di smog.

    Erano andati i giorni in cui l’originalità bohémien era stata resa famosa da Hemingway e Picasso. Ora, la genialità di cui il mio romantico cuore si era innamorato da ragazzo era diventata grigia e spenta in quei giorni. Il colore era stato succhiato dal mondo e la Parigi che una volta era stata descritta come la festa mobile ora mi appariva più come una tavola bisognosa.

    Poco dopo il mio arrivo, realizzai che l’epoca d’oro della letteratura per Parigi, e per me, era stata tagliata via dalla guerra e che lo scrittore squattrinato non era più un’occupazione romantica. Fondai dunque una piccola attività per sbarcare il lunario, un lavoro per sopravvivere, almeno fino a quando la vita non sarebbe tornata nella città e i miei sogni si sarebbero potuti realizzare. Diventai Daniel Ransom, investigatore privato: uno straniero guardato con sospetto dagli abitanti del posto e qualcuno ben conosciuto per aver avuto un flirt con una bottiglia di whisky.

    Permettetemi di spiegarvi esattamente cosa state leggendo in questo momento. Posso farlo, ora che i convenevoli sono stati fatti e un’introduzione è stata presentata. Il luogo in cui attualmente vivo, in cui sto scarabocchiando su un vecchio pezzo di carta ingiallito, è un castello in rovina nel sud della Francia. Non so come si chiami, ma posso dirvi che dista circa tre ore a nord dal dannato villaggio di pescatori chiamato Coins Sombres, dal quale sono fuggito. Il mio francese è un po’ arrugginito ultimamente, ma sono passato da Coins Sombres - i Gli Angoli Oscuri, direttamente in un luogo di nuove fantasie da incubo.

    Mentre scrivo, posso sentirli rumoreggiare contro la porta e non passerà molto affinché faranno irruzione all’interno con le loro mazze e bastoni. Alexander Faure giace disteso accanto a me - causa del decesso sconosciuta, mentre resti di una partita di quella maledetta droga sono sparpagliati lungo il pavimento.  Credo di trovarmi nella camera padronale del castello e, nonostante abbia barricato le porte, non nutro molte speranze che basti a tenere a bada gli abitanti del villaggio per molto.

    Forse questi scritti non emergeranno mai al mondo e se lo faranno vi incoraggio con tutto il cuore a riportarli indietro ora. Non lasciate che un’altra parola scorra attraverso i vostri occhi, poiché questa è sicuramente una storia che vi condurrà alla follia. Il buonsenso mi ha abbandonato settimane fa, non sono più sicuro se quello che sto vedendo sia realtà o pure allucinazioni di una mente corrotta e malata.

    Dunque, queste sono le mie memorie (ed è molto più di questo). Le scrivo per ogni uomo che sia abbastanza pazzo da leggerle. Ma, per favore, ascoltate i miei avvertimenti: non cercate di trovarmi, poiché non so dove andrò in seguito. Non cercate di capire ciò che ho visto; non ci sono ragioni qui. Per l’amore di Dio, se vi trovate anche solo vicino a Coins Sombres, non fermatevi per una visita, nemmeno per un minuto. Voltatevi e correte nella direzione opposta, prima ancora che i suoi abitanti si accorgano del vostro arrivo. Abbandonate ogni speranza e vivete i vostri giorni nell’ignoranza. La Mort de Tous. Poiché questa storia porta solo alla morte di tutti...

    II

    Erano le undici e mezza del mattino quando arrivai nel mio ufficio e Nicolé Faure venne per chiedermi di investigare sulla scomparsa di suo fratello. Era infradiciata da un acquazzone autunnale. I veicoli affollavano le strade e i venditori ambulanti cercavano già di guadagnare qualcosa in mezzo al trambusto parigino. Mi fermai al piccolo café in fondo alla strada e comprai una tazza di caffè prima di trascinarmi nel mio modesto ufficio.

    Dietro un piccolo tabaccaio, si trovava uno squallido negozio il quale una volta apparteneva ad un orologiaio. Quando lo scoprii, era in rovina quindi lo presi per poco, trasformandolo in poche settimane nel mio quartier generale dal quale avrei potuto condurre la mia attività di agenzia investigativa.

    La mia segretaria, Denise Faucon, era già arrivata e stazionava nel suo punto abituale, avvolta in un caldo maglione di lana rosa che doveva aver acquistato in uno di quei mercatini notturni che adorava frequentare.

    Buongiorno, Denise dissi, camminando dietro di lei e appendendo la mia giacca e il cappello sulla porta del mio ufficio.

    Buongiorno, Sig. Ransom. C’è una cliente che la sta aspettando nel suo ufficio. Fece un cenno verso il mio ufficio, inclinandosi per sussurrarmi: Dice di conoscerla.

    Curioso, entrai, ed una donna con uno sguardo familiare dai capelli neri si trovava seduta di fronte alla mia scrivania. I suoi vestiti tradivano il suo retaggio; veniva dalla vecchia nobiltà. Forse da parte di qualche famiglia francese che una volta aveva servito i reali. Si alzò appena entrai; sorrisi, incitandola a non alzarsi, prima di accomodarmi alla mia scrivania. Non realizzai che mi trovavo di fronte a Nicolé Faure finché non fui seduto. Gli anni l’avevano invecchiata, ma era ancora bellissima come la ricordavo. Nella mia gioventù, quando mi recai a Parigi per la prima volta, Nicolé era stata la donna dei sogni. La mia donna dei sogni. Quella che se n’era andata.

    Per Dio! esclamai.

    Nicolé! È passato così tanto. Mi sorrise e le sue labbra si incurvarono in quella forma precisa che mi aveva così incantato prima della guerra. Era stata la mia musa per tutte quelle diciassette pagine. Si trattava di banalità di chi soffre per amore, ricordo ora, e Nicolé Faure ne era stata la causa.

    Danny, è così bello vederti. Guarda cosa ci hanno fatto gli anni. Siamo entrambi invecchiati!.

    Vecchi, ma giovani nel cuore, mia cara. Cosa posso fare per te, Nicolé? Ho paura che questa non sia una visita di cortesia... . La sua espressione si oscurò improvvisamente come un incubo richiamato alla memoria.

    Ho paura di no, Daniel. Ho bisogno di assumere un detective privato e ho sentito... be’, ho sentito che tu eri in affari qui a Parigi, dopo tutti questi anni. Non mi fido degli infimi uomini francesi per indagare su questo caso, dal momento che si tratta di una faccenda delicata; vorrei inoltre che fosse un vecchio amico ad occuparsene.

    Bene, mi dispiace sentire che hai bisogno dei miei servigi, Nicolé, ma come posso aiutarti esattamente?

    Se avessi saputo che le parole che sarebbero

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