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Umbrae
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Ebook45 pages16 minutes

Umbrae

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Memorie di vite spezzate, struggenti monologhi e dialoghi immaginari, l'amore come suprema illusione sopraffatta dal dolore, il male di vivere come compagno di un'esistenza profondamente vissuta......Tema centrale di questa breve raccolta di versi è l'insopprimibile infelicità umana, consustanziale alla vita, secondo una concezione maturata lungo un personale cammino e classicamente nutrita dalla meditata frequentazione di autori antichi e moderni. Sullo sfondo, come tenue consolazione, la “corrispondenza d'amorosi sensi” che vive nel ricordo delle persone amate, e l'atto poetico come sublimazione del dolore nell'empireo cielo della bellezza.
LanguageItaliano
PublisherAbel Books
Release dateOct 2, 2012
ISBN9788867520176
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    Umbrae - Stefano De Luca

    Stefano De Luca

    Umbrae

    Abel Books

    Proprietà letteraria riservata

    © 2012 Abel Books

    Tutti i diritti sono riservati. È  vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico.

    Le richieste per l’utilizzo della presente opera o di parte di essa in un contesto che non sia la lettura privata devono essere inviate a:

    Abel Books

    via Terme di Traiano, 25

    00053 Civitavecchia (Roma)

    ISBN 9788867520176

    Alla cara memoria di Minù, Lilly, Romeo

     "…I giorni tuoi

    furo, mio dolce amor. Passasti. Ad altri

    il passar per la terra oggi è sortito

    e l'abitar questi odorati colli".

    G. Leopardi, Le Ricordanze, vv. 148-151

     "ὁρῶ γὰρ ἡμᾶς οὐδὲν ὄντας ἄλλο πλὴν             

     εἴδωλ᾽ ὅσοιπερ ζῶμεν ἢ κούφην σκιάν".

    Sofocle, Aiax, vv. 125-126

     "Nos ubi decidimus

    quo pater Aeneas, quo dives Tullus et Ancus

    pulvis et umbra sumus".

    Orazio, Carmina, IV, 7, vv. 14-16

     "Sola nel mondo eterna, a cui si volve

    ogni creata cosa,

    in te morte si posa

    nostra ignuda natura,

    lieta no, ma sicura

     dall'antico dolor..."

    G. Leopardi, Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie – Coro dei morti, vv. 1-6

    "Natura non contristatur"

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