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I misteri di Samotracia
I misteri di Samotracia
I misteri di Samotracia
Ebook81 pages1 hour

I misteri di Samotracia

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ROMANZO BREVE STEAMPUNK - Una scoperta archeologica può far risorgere gli antichi ,oscuri, terribili, Grandi Dei? Parigi, la "Ville Lumière": splendida, luminosa, illuminista, modernissima. In superficie: ma sotto il livello della strada, oscuri misteri richiamano l'attenzione del Circolo dell'Arca. Uno dopo l'altro vengono trovati i cadaveri di un gruppo di archeologi, appena tornati da una spedizione - apparentemente senza successo - a Samotracia. Manca all'appello il capo spedizione, il misterioso dottor Eisner. Il sospetto è la spedizione non sia tornata a mani vuote: ma che abbia portato indietro qualcosa. Qualcosa che ha a che fare con un antico culto di cui pochissimo è stato tramandato, il culto dei Grandi Dei. Roberto Guarnieri, classe 1963, è un ingegnere civile e lavora nell'Amministrazione comunale della sua città (Civitanova Marche). È appassionato di fantascienza, fantasy, archeologia e tematiche sui misteri delle antiche civiltà perdute. Ha pubblicato diversi racconti su riviste ("Delos", "Altrisogni", "Writers Magazine Italia", "Carmilla", "Urania") e antologie (tra le più importanti le serie "365"" " "racconti "e  "Il Magazzino dei Mondi", tutti della Delos Books, oltre ad altre delle Edizioni Scudo). Ha frequentato nel 2012 un corso on-line di scrittura creativa con Franco Forte. È stato finalista al Premio Blakwood Algernon 2012, al Premio Urania Stella Doppia 2013 e al Premio della rivista Effemme 2013.
LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateJan 14, 2014
ISBN9788867751532
I misteri di Samotracia

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    I misteri di Samotracia - Roberto Guarnieri

    I misteri di Samotracia

    di Roberto Guarnieri

    ISBN versione ePub: 9788867751532

    © 2014 Roberto Guarnieri

    Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0 gennaio 2014

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Colophon

    Roberto Guarnieri

    I misteri di Samotracia

    Prologo

    1. Uno strano suicidio

    2. Il culto di Samotracia

    3. Ossa e catacombe

    4. Nelle fogne di Parigi

    5. Il tempio sotterraneo

    6. Una notte al Louvre

    7. La dea della morte

    8. Ricompense

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

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    Roberto Guarnieri

    Roberto Guarnieri, classe 1963, è un ingegnere civile e lavora nell’Amministrazione comunale della sua città (Civitanova Marche). È appassionato di fantascienza, fantasy, archeologia e tematiche sui misteri delle antiche civiltà perdute. Ha pubblicato diversi racconti su riviste (DelosAltrisogniWriters Magazine ItaliaCarmillaUrania) e antologie (tra le più importanti le serie 365  racconti e  Il Magazzino dei Mondi, tutti della Delos Books, oltre ad altre delle Edizioni Scudo). Ha frequentato nel 2012 un corso on-line di scrittura creativa con Franco Forte. È stato finalista al Premio Blakwood Algernon 2012, al Premio Urania Stella Doppia 2013 e al Premio della rivista Effemme 2013.

    Prologo

    John Fox era ubriaco.

    Non una solenne sbronza, con vertigini e vomito: le sue sbornie si riducevano in genere a una leggera confusione mentale senza conseguenze. Nonostante ciò non era stato facile attraversare la sala e raggiungere indenne una sedia.

    Maledisse Moreau e la sua discutibile passione per l’assenzio. Il dottore aveva organizzato un fantastico ricevimento con notevole dispiego di mezzi. Almeno un centinaio di invitati, oltre a una orchestra di venti elementi, affollavano il salone e la grande terrazza della villa di Montmartre, aggirandosi tra tavolini colmi di cibo e bevande, sorseggiando champagne e scambiando chiacchiere.

    Fece due passi, barcollando. In quel preciso istante una figura imponente si piazzò al centro della sala. Avvolta sino ai piedi in una veste rosso fuoco, portava sul viso una maschera bianca, simile a quelle del carnevale veneziano, e impugnava un lungo bastone di mogano.

    Lo batté a terra tre volte. Sulla stanza scese il silenzio.

    Gli occhi ciechi, il lungo naso a punta, il manto che lambiva il pavimento, i guanti immacolati. Tutti ebbero l’impressione di aver di fronte una  creatura  salita dagli Inferi.

    L’uomo poggiò su un tavolino una bottiglia di liquido verde, un fornello a spirito e un vassoio di zollette di zucchero.

    Poi, alzando le braccia al cielo, esclamò con voce possente. — Signori. Il momento atteso è finalmente giunto. Vi invito alla cerimonia di benedizione del sacro Assenzio! — Fece una pausa a effetto e concluse. — A cui tutti dovrete partecipare consumandone una generosa dose.

    Paul Moreau!

    Fox scoppiò a ridere. Non ci si poteva aspettare altro da un massone, esperto di riti antichi e culti misterici. Dove trovasse il tempo, dopo aver visitato pazienti in studio e a domicilio, di studiare esoterismo e partecipare alle riunioni della Loggia, rimaneva un mistero. Di sicuro quella tonaca era una divisa ufficiale, riciclata per l’occasione.

    — A te l’onore del primo calice — sentenziò il dottore, puntandogli contro il bastone. Scaldò una zolletta di zucchero, la mise su un cucchiaio traforato e vi versò sopra l’assenzio, colandolo in un bicchiere. Poi lo benedisse con un gesto teatrale e lo offrì a Fox, con la formula di rito: — Possa aprire la tua mente a dimensioni sconosciute.

    Ripeté la procedura intimando un — Avanti il prossimo — che non ammetteva repliche.

    Fox annaspò, paonazzo. Il liquore gli scese giù per la gola in una scia di fuoco. Fece uno sforzo per non tossire, allentò il papillon e si diresse verso il terrazzo. Una volta fuori prese una boccata di aria fresca e poggiò i gomiti sul parapetto, con le lacrime agli occhi.

    Da un bel po’ non si divertiva così.

    Non poteva farci nulla.

    Era Parigi.

    Adorava quella città. I boulevard, i locali notturni, i monumenti, l’allegria della gente, le ragazze incantevoli. Londra era la capitale economica del mondo, ma Parigi la superava in ogni altro campo.

    Sotto di lui la Ville Lumiere si stendeva seducente come una bella donna. Le luci dei lampioni punteggiavano il paesaggio come lucciole e la Senna era un nastro scuro bordato d’oro. Il cielo spolverato di stelle completava la magia della scena.

    Dall’interno giunsero risate e esclamazioni, unite a tintinnare di bicchieri e fragorosi applausi. L’orchestra attaccò un valzer vivace. Attraverso la vetrata appannata s'intravedevano le sagome degli invitati, come immagini in una lanterna cinese.

    Mentre rifletteva su come tornare in albergo gli sembrò di scorgere, nel caleidoscopio di immagini fuggevoli e sfocate, un volto conosciuto.

    Dapprima non ne fu certo, credendolo frutto di un abbaglio, poi però, quando l'immagine si diresse verso di lui, non ebbe più alcun dubbio.

    Dovette ammettere, stupito, che quella che gli si parava incontro con il passo spedito delle migliori occasioni era la sua vulcanica cugina irlandese, Irene Walsh. Avvolta in un bizzarro vestito color nocciola con un paio di stravaganti fiocchi gialli era fuori posto

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