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Credevo di essere un serial killer, invece sono incinta!
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Ebook271 pages3 hours

Credevo di essere un serial killer, invece sono incinta!

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About this ebook

SAGGI - Attente, donne! La gravidanza è solo l'inizio!

Bene, sei rimasta incinta. Hai programmato ogni cosa e sei pronta a sentir scalciare il tuo pulcino, fagiolino, bigolino, pupazzetto nella panciona. Sei pronta? Davvero? Sai a cosa stai andando incontro? Sai che, da oggi in poi, chiunque avrà diritto di replica sulla tua gravidanza? Non te lo aspettavi, eh? Per questo esisto. Preparati ad affrontare giudizi, fesserie, luoghi comuni e tante tanti nervi a fior di pelle. Potrebbe andarti bene, questo lo ammetto e te lo concedo. Potresti emigrare. Potresti non essere costretta a convivere con le persone dal sorrisino perfido e meschino. Potresti... Ma non sarà così. E allora leggi qui e inizia a costruire la tua corazza. La gravidanza sarà solo l'inizio!  

Federica D'Ascani è nata a Ostia nel 1984. Diplomata in lingue, comincia a scrivere a diciotto anni e viene pubblicata da varie piccole case editrici in una gavetta lunga più di dieci anni. Ha un suo blog volto a sponsorizzare gli autori emergenti ed esordienti, ma anche quelli già affermati.  Recensore presso il blog "Insaziabili letture", collabora in qualità di pubblicista con il giornale telematico territoriale "Il Faro on line". Il suo ultimo romanzo è "L'istinto di una donna" edito da Rizzoli nella collana "You Feel". Per Delos Digital ha già pubblicato il racconto "Fuga da un sogno" nella collana "Senza Sfumature".   
LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateMay 5, 2015
ISBN9788867757718
Credevo di essere un serial killer, invece sono incinta!

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    Credevo di essere un serial killer, invece sono incinta! - Federica D'Ascani

    a cura di Franco Forte

    Federica D'Ascani

    Credevo di essere un serial killer, invece sono incinta!

    Romanzo

    Prima edizione maggio 2015

    ISBN 9788867757718

    © 2015 Federica D'Ascani

    Edizione ebook © 2015 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Il libro

    L'autore

    Credevo di essere un serial killer, invece sono incinta!

    Dedica

    So di attendere te

    Prefazione

    Il primo trimestre

    Hai fatto il test? E le analisi del sangue?

    Ora devi cominciare a regolarti con cibo, sigarette e alcol

    Sicura che puoi volare? Non è rischioso l'aereo? E non mangiare troppo durante il viaggio di nozze!

    Devi muoverti, fare un po' di sport, camminare. Non stancarti troppo, devi riposare…

    Il secondo trimestre

    Hai scelto l'ospedale dove partorirai? Vedrai, non esisterai più come persona, dopo. Dici così adesso, ma quando avrai un bambino mangerai le pappe dalla sua bocca e ti piacerà!     

    Hai iniziato a comprare il corredino per il piccolo? Di che sesso è? Si vede dalla pancia!

    Non bere assolutamente nulla di vagamente alcolico. Non mangiare crostacei anche se pensi di potere. Non ti muovere troppo, altrimenti il bambino verrà fuori rincoglionito. Colostro? Che beeeeeeeeeeeeeeeeello!

    Adesso è proprio ora che scegli l'ospedale! Bella la vita, eh? Sempre a non fare nulla… Il nido? E perché? Ha i nonni, no? Il bambino non ha bisogno di altri bambini, sta bene con la mamma in casa!

    Quando nascerà tuo figlio, vedrai come diventerai paranoica! Quando nascerà tuo figlio saprai cosa significa non dormire! Quando nascerà tuo figlio non fargli toccare nulla: si sporca! Quando nascerà tuo figlio… O cazzo, quando arrivano i diciott'anni?

    Terzo trimestre

    Dio mio, che pancia grossa che hai! Oh, che pancetta! Io ero il triplo di te!                                 Hai tutta questa pancia perché mangi tanto, altrimenti non si spiega! Mah, sai quanto ancora deve crescerti la pancia? Già sei stanca?

    Hai preso troppi chili, devi metterti assolutamente a dieta. La cosa più importante ora è che ti riposi… Non muoverti dal divano! Dormi, dormi, dormi adesso … Che poi, dopo… Te l'ho detto che sei ingrassata troppo?

    L'epilogo di cotanta fatica

    Ma il latte ce l'hai? È arrivata la montata? Mangia? Piange? Dorme? L'ha fatta la cacca? E la pipì? Ma avrà le coliche. Guarda che devi fare così… No, no, devi fare colì. Sì, però se lo prendessi un po' così… Ma attenta al braccino! Guarda che si è addormentato, non ninnarlo oltre…

    Delos Digital e il DRM

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Il libro

    Attente, donne! La gravidanza è solo l’inizio!

    Bene, sei rimasta incinta. Hai programmato ogni cosa e sei pronta a sentir scalciare il tuo pulcino, fagiolino, bigolino, pupazzetto nella panciona. Sei pronta? Davvero? Sai a cosa stai andando incontro? Sai che, da oggi in poi, chiunque avrà diritto di replica sulla tua gravidanza? Non te lo aspettavi, eh? Per questo esisto. Preparati ad affrontare giudizi, fesserie, luoghi comuni e tante tanti nervi a fior di pelle. Potrebbe andarti bene, questo lo ammetto e te lo concedo. Potresti emigrare. Potresti non essere costretta a convivere con le persone dal sorrisino perfido e meschino. Potresti... Ma non sarà così. E allora leggi qui e inizia a costruire la tua corazza. La gravidanza sarà solo l'inizio!

    L'autore

    Federica D'Ascani è nata a Ostia nel 1984. Diplomata in lingue, comincia a scrivere a diciotto anni e viene pubblicata da varie piccole case editrici in una gavetta lunga più di dieci anni. Ha un suo blog volto a sponsorizzare gli autori emergenti ed esordienti, ma anche quelli già affermati.  Recensore presso il blog Insaziabili letture, collabora in qualità di pubblicista con il giornale telematico territoriale Il Faro on line. Il suo ultimo romanzo è L'istinto di una donna edito da Rizzoli nella collana You Feel. Per Delos Digital ha già pubblicato il racconto Fuga da un sogno nella collana Senza Sfumature

    Dello stesso autore

    Federica D'Ascani, Fuga da un sogno Senza sfumature ISBN: 9788867754243

    A mio marito, la cui pazienza merita la beatificazione.

    A Rosa, Spartaco, Luisa, Rosina.

    Il vampirotto non vi conoscerà, ma voi gli sarete accanto.

    Vi conosco, so che lo farete con gioia, dedizione, cura e serietà.

    So di attendere te

    Ho sempre provato timore

    in ogni gesto

    in ogni passo

    in ogni… tutto

    Poi ti ho sentito

    poi ti ho ascoltato

    Poi ti ho avvertito

    e ho sorriso

    Il futuro

    quell'oscuro dipinto

    che si colora man mano

    con sfumature impossibili

    da indovinare

    L'anno che verrà

    un tragitto irto

    lungo e breve insieme

    che ti vede crescere

    che ti sente battere

    Il timore l'ho gettato

    alle ortiche, nelle rose

    nel mare vasto

    nella sabbia cocente

    nel vento impetuoso

    Ho posato una mano su di te

    su ciò che sarai

    su ciò che indovino

    su tutto quello che potrei e potrò

    avere

    Ora, dopo l'amore carnale

    conosco l'amore vitale

    il sentimento pieno

    che infonde un coraggio indiscusso

    Sei il mio, il nostro, miracolo

    un entità somigliante eppure

    distinto nel suo originale

    modo di essere perfetto

    Attendo

    impaziente

    che trascorrano

    i giorni

    Prefazione

    Questo vuole essere uno sfogo, semplice e diretto, per esprimere quanto sia frustrante, per una donna, rimanere incinta. Si dice che non esista momento più bello, nella vita di una fanciulla, di quello che si vive in gravidanza. E per alcune è davvero così. Non fraintendetemi, con questo non voglio assolutamente dire che me la stia vivendo male, che sia depressa o che non abbia più la pazienza di continuare a vedere la mia pancia crescere. Assolutamente. Il discorso fondamentale è che non è tutto così perfetto come si dice e, soprattutto, le donne non diventano tutte quante un'unica identità creata in laboratorio nel momento in cui avvertono una vita crescere nel loro grembo. In queste pagine vorrei solo esporre quali sono gli atteggiamenti esterni in grado di trasformare una  persona normodotata, senziente e nel pieno delle proprie facoltà psichiche, in una possibile serial killer, individuo spietato e privo di emozioni nell'espletamento della propria sete di sangue, dall'inizio della gravidanza alla fine. Nonostante quella incinta sia io, ho notato con sconcerto che le cose che vengono dette a me sono, per lo più, le stesse che vengono divulgate in modo universale dalla stragrande maggioranza della gente alla moltitudine di donne col pancione vivente sul pianeta Terra. Quindi c'è un punto da chiarire: siete intenzionati a leggere queste pagine perché volete appurare se il vostro grado di luoghi comuni sia a un buon livello rispetto alla società odierna, oppure perché siete arrivate al mio stesso punto di non sopportazione? E badate bene, queste parole non sono dettate dagli ormoni, come molti stanno pensando, magari con un sorrisino tra le labbra. Un sorriso beffardo. Un sorriso che vorrebbe trasmettere: Sono gli ormoni, è inutile che dici di no. Io la so lunga, sono proprio gli ormoni. Tra queste pagine vedrete quanto moltissime cose non dipendano affatto dagli ormoni, ma dal normale carattere di ogni individuo e dalla giusta e sacrosanta voglia di far terminare le idiozie ascoltate. Riconosco che durante i nove mesi di gestazione si sia più inclini al nervosismo (e riecco apparire quel sorrisino malefico) ma questo non significa che da dottor Jeckill, la donna diventi un Mister Hide. Non è così. La gente è snervante, è bene che le persone comincino a rendersene conto. E non prendete questo libro per un manuale di interpretazione, stile libro dei sogni. Le frasi, gli episodi, le battute e le non richieste spiegazioni che citerò qui, non vogliono essere un vedemecum per il rompicoglioni di domani, ma una lista di tutto ciò che ha veramente fracassato i marroni alle persone che, semplicemente, hanno una propria coscienza e un proprio cervello pensante. Premettendo che, nonostante tutto ciò sembri voler dire Non datemi consigli, non li accetterò, i consigli sono ben accetti, se richiesti e detti con tatto: c'è modo e modo di dire le cose. E soprattutto: non cercate di inculcare qualcosa nella testa di una donna incinta determinata a dimostrare il contrario di quanto state dicendo. Le donne, durante la gravidanza, non regrediscono alla fase embrionale insieme al proprio bambino, non hanno bisogno che le cose vengano ripetute affinché se ne convincano e non hanno bisogno di essere trattate come povere dementi che un giorno capiranno. Una donna incinta, prendendo in esame una fascia di età compresa tra i venti e i quarantacinque anni (e queste ultime a maggior ragione) conoscono perfettamente il proprio carattere e sanno ciò che sopportano e ciò che, invece, proprio non digeriscono. Questa breve prefazione è solo per farvi una panoramica generale circa l'umore di una donna in gravidanza… Non osate troppo, con lei, potreste non avere più modo neanche di pentirvene…

    Il primo trimestre

    Hai fatto il test? E le analisi del sangue?

    Ho fatto sesso non protetto con il mio futuro marito. Mi hanno detto che potrebbero volerci mesi, prima di rimanere incinta. Sono decisa ad avere un bambino? Perché no? In fondo ho avuto una sorella piccola, alla quale ho badato per tutta la sua infanzia. Non sarà una cosa difficile. Ma sono pronta a una gravidanza? Dicono che forse vomiterò l'anima, ma forse potrei anche non sentire nulla. Però devo sposarmi, il vestito l'ho acquistato e non vorrei finire per vestirmi in jeans e maglietta. Però tutti mi dicono che è impossibile che rimanga incinta in così poco tempo. Certo, in rari casi può anche accadere il buona la prima, ma è talmente raro, dicono, che sicuramente non sarà il mio caso. Sono così stressata per il matrimonio, per il lavoro interminabile, per le solite questioni familiari che… Insomma, è impossibile. Impossibile!

    Ho fatto sesso non protetto con il mio futuro marito, ieri, e oggi mi sento strana. Dicono che è impossibile sentire la gravidanza già dalle prime ore del concepimento, ma a me fanno male i reni e ho gli stessi dolori delle mestruazioni, nonostante non sia questo il loro momento. Dicono che sia suggestione, che sto immaginando tutto nella mia testa, e me lo conferma anche Internet, nonostante abbia letto testimonianze di altre donne sicure e convinte di aver sentito fin da subito qualcosa di differente nel loro corpo. Suggestione, sicuramente. Suggestione universale, propria del genere femminile. Be’, si sa, quando una donna decide di avere un figlio, ogni indizio è buono affinché questa creda di essere realmente incinta. Una povera demente, insomma. Sì, sicuramente sarà anche il mio caso. In fondo dicono che c'è… come dicono? L'entratura di mese. Sì, l'entratura di mese. Ecco perché fanno male i reni e la pancia come se si stessero per avere le mestruazioni. Poco importa che non sia questo il periodo per le mie cose, sicuramente è l'entratura di mese. Mai sentita questa dicitura, prima, ma va benissimo. Evidentemente è stata coniata apposta per queste situazioni.

    Sono andata a lavoro, questa mattina, e ho avvertito un grandissimo senso di nausea. Certo, la frutta e la verdura che vengono maneggiati nel luogo dove lavoro non sono proprio il metro adatto di paragone per una possibile gravidanza. Sfido chiunque a non essere preda di forti conati alle sette e mezzo di mattina con l'odore dei porri e dell'aglio. Poi oggi abbiamo anche avuto a che fare con un'intera partita di arance andate a male… Le mie colleghe mi hanno tutte guardato in modo strano, come fossi un aliena. Sono scappata in bagno, con una mano sulla bocca e gli occhi lucidi.

    Ho fatto sesso non protetto con il mio futuro marito una sola volta e non ho nemmeno superato il quarto giorno da quell'episodio. Dicono che sia impossibile avere già le nausee. Sono tornata a casa e ho cercato, di nascosto, notizie su Internet. Di nascosto, sì. Perché se il mio compagno mi vede mi prende per una pazza visionaria credulona alle prese con il suo solito momento fomento. Se lo sapessero mia madre e mia sorella penserebbero la stessa cosa: momento fomento. A lavoro, poi, non devono assolutamente sapere nulla. Non è il momento adatto, questo, per rimanere incinta. Io ho voluto iniziare a provare a due mesi dal matrimonio solo per portarmi avanti con i tentativi, in modo da riuscire ad avere qualche speranza di concepimento durante il viaggio di nozze. Come vorrei un bambino subito dopo il matrimonio… Su Internet dicono che non si senta nulla, a soli quattro giorni dal possibile concepimento. Potrò percepire i primi sintomi, se anche fosse, soltanto dopo due settimane, circa. Strano, però… Tra i vari commenti ai numerosi articoli che ho letto, c'erano parecchie donne che testimoniavano dolori sparsi alla schiena, sensazioni di nausee a vari alimenti e spossatezza fin dai primissimi giorni di gravidanza. Gli esperti hanno risposto che questi sono sintomi riconducibili al prossimo ciclo (poco importa che la donna in questione non abbia mai sofferto di dolore alcuno, di emicrania o di qualsivoglia fastidio in concomitanza con il suo periodo mestruale). Io, però, non mi trovo nel periodo pre–mestruale. Ma non importa. Dicono che sia l'entratura di mese o il lavoro troppo faticoso. In effetti, ultimamente stiamo facendo dei turni assurdi, sul lavoro, e trascorro moltissimo tempo in macchina, dato che abito a sessanta chilometri di distanza dal luogo in cui svolgo le mie mansioni. Poi, con lo stress che comporta il mio ruolo di responsabile di settore, forse sono semplicemente stanca.

    Ho fatto sesso non protetto con il mio futuro marito circa una settimana fa. Non riesco a pensare ad altro, durante il giorno, e mantenere il segreto comincia a diventare difficile. Questa mattina ho sbocconcellato un pezzetto di cornetto semplice, senza creme o marmellate, e ho dovuto interrompere per non rimettere tutto sulla scrivania. Ieri sera sono andata su Internet e ho scoperto che il giorno in cui io e il mio compagno ci siamo uniti, per così dire, ero nel mio massimo periodo fertile. Devo essere sincera. Non ho mai programmato nulla nei miei incontri amorosi, quindi ero del tutto all'oscuro del mondo sotterraneo che coinvolge milioni di donne alle prese con una speranza. Il periodo fertile dura circa quattro giorni. Quattro giorni su trenta, e noi lo abbiamo centrato senza neanche saperlo! Ma, nonostante questo, dicono sia altamente improbabile rimanere incinta con un solo tentativo. Certo, può capitare, ma è altamente probabile che l'embrione non attecchisca. Che significa? Sono andata nel panico. Possibile che avessi un ovetto da fecondare che ha rifiutato in maniera deplorevole il suo amichetto spermatozoo? Che significa che l'embrione deve attecchire? Ho aperto una cosa come venti pagine Internet, di venti siti differenti, che spiegavano bene o male tutti la stessa cosa. Già è difficilissimo, di per sé, che un singolo spermatozoo raggiunga la meta prefissata (ha lingue di fuoco da attraversare, le catene montuose del Signore degli Anelli da superare, il drago sputa fuoco e il tranello della Sfinge da indovinare) ma se anche fosse, riuscendo a varcare la soglia del tanto agognato ovetto, deve riuscire a rotolarsi fino al luogo adatto all'attecchimento. Cioè, una cosa un poco più complicata, no? Ho divorato quegli articoli in maniera talmente avida da poterci scrivere un'enciclopedia al riguardo. Ho letto di donne che si confrontavano sull'ovulazione, sul periodo fertile, sullo spotting (che non è un inframezzo pubblicitario, ma una piccolissima perdita di sangue che potrebbe indicare il possibile attecchimento dell'embrione). Sono andata in paranoia. Due giorni fa, effettivamente, ho notato delle piccolissime macchiette sulle mie mutandine, ma ho bollato l'evento come una lavatrice riuscita male. Forse non era così? Forse ho avuto anch’io il famoso spotting? Com’è possibile? Ho una vita frenetica, ho fatto sesso non protetto una sola volta, ho sollevato pesi indicibili per una ragazza di cinquantacinque chili per un metro e settanta e sono stressatissima per l'imminente matrimonio…

    Dicono tutti che sia impossibile avvertire i sintomi della gravidanza a pochi giorni dal concepimento, quindi sicuramente mi sta per venire il ciclo, però…  Però: stasera il mio compagno ha preparato le orate al forno con le patate. Ho lasciato tutto nel piatto, nauseata alla sola vista della pelle di quel disgustoso pesce cotto. Eppure l'ho sempre mangiato, mi è sempre piaciuto. Neanche le patate sono riuscita a ingurgitare, troppo impregnate di quel sughetto malefico. Ho dovuto ripiegare sugli affettati che sono riuscita a raccattare nel frigorifero, con somma delusione del mio futuro marito, con il quale, vorrei ricordare, ho fatto sesso non protetto per una sola volta! È impossibile, so che è impossibile, me lo hanno ripetuto tutti, eppure io mi sento così strana… Ho cominciato involontariamente, e quasi inconsciamente a volte, a toccarmi con insistenza la pancia, chiedendomi se, tra un addominale e l'altro, stia dando vita a un organismo unicellulare in grado di moltiplicarsi come i Gremlins.

    Questa mattina, a nove giorni dalla famosa domenica nella quale ho fatto sesso non protetto con il mio futuro marito (non ho mai tenuto così tanto il conto dei giorni come in quest'ultima settimana!) una mia collega mi ha guardata e mi ha chiesto, sorniona: –Ma non è che sei incinta?

    Sono avvampata, nella mia oscena divisa bianca e verde, chiedendo il motivo di una simile domanda. Ho scoperto che aveva contato le volte in cui ero andata in bagno a fare pipì. Già, avevo notato anche io questa strana cosa che mi era accaduta negli ultimi giorni. Io sono una persona che raramente abbandona per più di due secondi la propria postazione, specialmente per una questione così futile come quella di dover andare in bagno. Ma ultimamente non ho potuto fare altro se non assentarmi ogni venti minuti circa. Ho cercato su Internet e questa cosa compare come uno dei probabili sintomi della gravidanza, anche se è imputabile anche al cambio di stagione, alla quantità di liquidi assunti, al cibo ingerito, a quanto fa tre per quattro. Insomma, fare pipì è una cosa talmente naturale che non significa assolutamente che la donna in questione sia incinta, anche se la pratica si intensifica in maniera stranamente esponenziale. La collega mi è sembrata decisa nella sua domanda, con quel sorrisino sornione che solo le donne mamme hanno. Lei sa. E io ho capito che lei sa. Cosa? Non so, dal momento che non ne sono sicura neanche io. Ho gentilmente risposto che è impossibile e mi sono accomiatata, cercando una scusa valida per precipitarmi nuovamente in bagno.

    Dio, la mia nausea sta diventando quasi invalidante. Che stia covando una qualche strana influenza intestinale? Dicono che sia possibile. Insomma, una solo tentativo  non implica una gravidanza: non può. Dicono che sia altamente improbabile, anche se le mie colleghe, ormai, mi consigliano da giorni di fare un test di gravidanza. Giuro, non mi sono confidata minimamente, non ho mai avuto questo tipo di rapporto con nessuna di loro. Sembra però che mi vedano diversa, che abbia la pelle più lucida (dannazione, devo decidermi a comprare quella benedetta cipria opacizzante!) che stia sempre in bagno (un pacchetto d'affaracci loro no?) e che abbiano notato quanto spesso tenga la mano davanti al naso, quasi che non voglia, o possa, annusare gli odori persistenti che aleggiano in quel dannatissimo posto tutto il santo giorno. Non ultimo, il fatto che è da circa due settimane che non sollevo cose troppo pesanti. Lo ammetto, comincio ad avere del timore a fare sforzi troppo accentuati. Perché, dentro di me, nonostante ciò che dicono gli altri, sono sicura di essere rimasta incinta. Se divulgo la notizia, prima di aver fatto il test, mi prendono per pazza, quindi sto zitta. E poi è frustrante sentirsi dire quanto sia impossibile

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