Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Il volo della lumaca
Il volo della lumaca
Il volo della lumaca
Ebook105 pages1 hour

Il volo della lumaca

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

RACCONTO LUNGO (47 pagine) - THRILLER - L'ispettore Venturi è un ottimo investigatore, ma ha un problema: non riesce a toccare le persone che gli stanno vicino. Quando l'ispettore Venturi arriva da Milano nella sua nuova sede di servizio, tra persone semplici che vivono in un paesino in riva al mare, è sicuro che nulla di eclatante potrà succedergli. Niente di più sbagliato. Incontra una donna che sembra in grado di cambiargli la vita e un usuraio che ama nuotare nell'oro. Tra gli sguardi scettici dei nuovi colleghi e della gente del posto si troverà tra le mani un omicidio e una rapina che poco hanno in comune, ma che nascondono i problemi della quotidianità. Fabio Ancarani, nato a Novi Ligure (AL) nel 1968, è laureato in ingegneria elettronica e ha conseguito il dottorato di ricerca. Ha pubblicato articoli scientifici e diversi racconti di narrativa in antologie e riviste, tra cui la Writers Magazine Italia e la serie 365 della Delos Book. Il suo racconto "Il teatro delle streghe" è apparso nell'antolgia "Anno Domini" del Giallo Mondadori (luglio 2014).
LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateSep 23, 2014
ISBN9788867754694
Il volo della lumaca

Read more from Fabio Ancarani

Related to Il volo della lumaca

Related ebooks

Crime Thriller For You

View More

Related articles

Reviews for Il volo della lumaca

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Il volo della lumaca - Fabio Ancarani

    a cura di Vincenzo Vizzini

    Il volo della lumaca

    di Fabio Ancarani

    1.0 settembre 2014

    ISBN versione ePub: 9788867754694

    © 2014 Fabio Ancarani

    Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0 settembre 2014

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Colophon

    Fabio Ancarani

    Il volo della lumaca

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Fabio Ancarani

    Fabio Ancarani, nato a Novi Ligure (AL) nel 1968, è laureato in ingegneria elettronica e ha conseguito il dottorato di ricerca. Ha pubblicato articoli scientifici e diversi racconti di narrativa in antologie e riviste, tra cui la Writers Magazine Italia e la serie 365 della Delos Book. Il suo racconto Il teatro delle streghe è apparso nell'antolgia Anno Domini del Giallo Mondadori (luglio 2014).

    1

    Mamma sorride e continua a lavarsi le mani col sapone disinfettante, come l’ho vista fare migliaia di volte. Mi volto verso Luca. È rinchiuso in una bolla di plastica trasparente e inizia a camminare appena i nostri occhi s’incontrano. Mette un piede dietro l’altro e schiaccia i palmi contro la plastica per non cadere. Sorride ed è felice, perché il mondo non è solo il letto di un ospedale. Sorrido anch’io e apro le braccia per accoglierlo, ma il pavimento s’inclina e la bolla inizia a rotolare. Gli occhi di Luca si rabbuiano, mentre la bocca si stira in una smorfia di sorpresa.

    – L’avevo detto che dovevamo essere prudenti. Non bisogna fidarsi!

    Mi giro a guardare la mamma che continua a lavarsi le mani con foga, scuotendo la testa.

    – Mai fidarsi! – ripete con voce stridula.

    Ho voglia di andare da lei e accucciarmi ai suoi piedi. Voglio consolarla: non è colpa sua, non è colpa nostra, perché dobbiamo fidarci dei dottori.

    La bolla accelera verso di me, ma non riesco a muovermi. Ormai è a pochi metri. Mi volto e scappo, fuggo da mio fratello.

    Sento la plastica mordermi la schiena e lancio un urlo mentre…

    – Signore… Signore…

    Venturi aprì gli occhi.

    – Si sente bene?

    Fissò sorpreso l’uomo seduto di fronte, poi si guardò intorno.

    – Sto bene – rispose stringendosi nella giacca.

    – È sicuro? Stava…

    – Sì, sto bene – tagliò corto allontanandosi dal finestrino sudicio e alzandosi.

    Camminò fino al bagno del vagone dove aprì l’acqua usando una salvietta per impugnare il rubinetto. Si rinfrescò il viso e cercò di calmarsi. Forse non era stata una buona idea prendere il treno, ti lasciava troppo tempo per dormire e per pensare, ma non c’erano autonoleggi vicino al paese e la moto non poteva caricare tutti i bagagli.

    Si guardò allo specchio e si bagnò di nuovo il viso con l’acqua fredda. Tirò fuori dai pantaloni una salvietta disinfettante e chiuse il rubinetto prima di asciugarsi.

    Ripercorse il corridoio del vagone, controllò il lenzuolo e lo rimise a posto sul sedile.

    Fece un sorriso tirato e un cenno all’uomo, si sedette e tornò a farsi cullare dai sobbalzi del treno.

    2

    Pietragrotta era un paesino su una scogliera a picco sul mar Ligure. Il borgo vecchio era un accumulo di case fatte di pietra, spesso con archi che andavano da una all’altra. Diverse mulattiere scendevano verso il mare, affiancate da una strada principale che scalava la collina grazie a tornanti stretti, dove il pullman faceva fatica a svoltare.

    Venturi era seduto sul lato del finestrino e si godeva il panorama che migliorava a ogni curva. Diverse piccole baie s’inseguivano lungo la costa, come perle incastonate con cura. Terrazze di vegetazione spezzavano lo sguardo che scendeva sul mare, cavalcava le onde agitate e si fermava su una nave che passava a pochi chilometri dalla riva.

    – Di sicuro la vista è migliore di quella a Milano – pensò.

    Non aveva deciso come prendere la promozione a ispettore, soprattutto l’assegnazione in quel paese, ma l’allontanamento dai colleghi arrivava al momento giusto. Dopo gli anni trascorsi insieme iniziavano a sospettare che ci fosse qualcosa in lui che non andava.

    L’autista guidò il pullman dentro una piazza costeggiata da alberi e parcheggiò da un lato. Venturi scese, prese le valigie e si avviò seguendo i pochi compagni di viaggio. Camminarono lungo un viale con piccole case ai lati ed entrarono nel borgo vecchio da un ingresso ad arco. La via si aprì in una larga piazza con la pavimentazione di mattoni rossi. Una serie di portici ne seguiva un lato e di fronte a loro c’era una chiesa fortificata, con un torrione che svettava insieme a un campanile.

    Venturi controllò un foglio stampato. La piazza era quella giusta e si guardò intorno trovando l’insegna fatta da una lastra di pietra. Si avviò verso il commissariato ed entrò nell’ampio portone. L’atrio era fresco e in penombra, con grandi archi che partivano dalle nicchie delle finestre e s’incontravano al centro del soffitto. Venturi si avvicinò al bancone in formica bianco che stonava in quel salone.

    – Un attimo per cortesia – disse l’agente in divisa rimanendo lontano.

    Venturi non vedeva l’ora di lavarsi e cambiarsi gli abiti che

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1