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L'abisso di Khantara: IL NECROMANTE 2
L'abisso di Khantara: IL NECROMANTE 2
L'abisso di Khantara: IL NECROMANTE 2
Ebook67 pages51 minutes

L'abisso di Khantara: IL NECROMANTE 2

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RACCONTO LUNGO FANTASY - Chi è Kanthara? E perché da un paese lontano hanno chiamato proprio Selidor il Necromante, per trovare una soluzione a una minaccia così temibile?

Chi è Kanthara? Perché da un paese lontano hanno chiamato proprio Selidor per trovare una soluzione a una minaccia indefinita, ma temibile? E soprattutto: chi è Pow? In che modo entra in contatto con la mente di Alétheyos, sconvolgendolo e toccando corde così sensibili? Una storia di abissi profondi, come solo l'animo può esserlo. "L'abisso di Kanthara" è il secondo episodio della saga "Il Necromante", dopo il grande successo del precedente racconto, "Il figlio dell'unicorno".

Simonetta Fornasiero nasce a Biella il 28 giugno del 1976, attualmente vive e lavora in Francia. Ha frequentato un corso di scrittura creativa con Franco Forte nel 2012. Alcuni suoi racconti compaiono sulla rivista Writers Magazine Italia, sulla rivista Robot e su alcune antologie, edite da Delos. Un suo racconto, "La passione di Leanan", si è classificato al secondo posto alla XXVII edizione del  Premio Writers Magazine.
LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateJan 7, 2014
ISBN9788867751402
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    L'abisso di Khantara - Simonetta Fornasiero

    a cura di Andrea Franco

    L'abisso di Khantara

    di Simonetta Fornasiero

    ISBN versione ePub: 9788867751402

    © 2014 Simonetta Fornasiero

    Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0 gennaio 2014

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Colophon

    Simonetta Fornasiero

    L'abisso di Khantara

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

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    Simonetta Fornasiero

    Simonetta Fornasiero nasce a Biella il 28 giugno del 1976, attualmente vive e lavora in Francia. Ha frequentato un corso di scrittura creativa con Franco Forte nel 2012. Alcuni suoi racconti compaiono sulla rivista Writers Magazine Italia, sulla rivista Robot e su alcune antologie, edite da Delos. Un suo racconto, La passione di Leanan, si è classificato al secondo posto alla XXVII edizione del  Premio Writers Magazine.

    1

    Mi chiamo Pow.

    Non so da quanto sono esiliata qui. È un luogo immobile, questo, che non rispetta il fluire regolare delle stagioni.

    Tra gli uomini il tempo scandisce un ritmo lento e a me poco importa delle vicende che ancora vi si impigliano. Le ere defluiscono, imprigionando le loro vite in ragnatele di illusioni.

    Nessuno ha voluto ascoltare le mie parole, eppure hanno chiamato me ribelle.

    Ora muoiono laggiù e la verità è per me una silenziosa compagna.

    Ma oggi ho percepito una luce diversa. E non siamo forse tutti alla ricerca di una luce?

    L'ho vista attraversare il bosco di Rotmoan. Gliel'ho urlato addosso: io esisto qui! dove i sogni combattono contro gli incubi, prima d'assumere il coraggio di diventare reali.

    Forse mi ha sentito...

    Non mi illudo più.

    C'è un mago che l'accompagna. Uno che scruta nella corrente silenziosa delle cose.

    E lui che la vede, forse la distruggerà questa mia realtà.

    Ma Kanthara saprà difendermi.

    Alétheyos inarcò la schiena avvertendo una fitta al fianco. Frugò infastidito nella coperta e ne estrasse il flauto. Si doveva essere addormentato con lo strumento in mano e ora se lo ritrovava tra le costole. Attorno al bocchino, oramai sgualcito, c'era ancora il fiore rosso che aveva colto la sera prima. Spiccava solitario nel sottobosco ombroso, lottando contro le foglie putride, un invito a farsi salvare.

    — Non pensarci nemmeno — mormorò Selidor, sdraiato accanto a lui, la voce intorpidita e gli occhi ancora chiusi. — Preferisco svegliarmi col cinguettio degli uccelli che con le nenie di Tinglen.

    I primi raggi di luce perforavano il cielo di lame dorate, ma l'umidità era ancora fitta e Alétheyos si strinse nella coltre di lana. — Sai, ho fatto un sogno bellissimo — sussurrò.

    — Pensa un po'...

    Alétheyos lo scrutò nella penombra. Nemmeno la vista delle pelose zampe di Ghiana, avvinghiate alle mani dell'amico, riusciva a inorridirlo. Quella notte era avvenuta una magia dalla quale era difficile risvegliarsi, per abbandonarsi alla fredda nebbia del mattino di Rotmoan. — C'era... qualcuno con me — mormorò, ancora pervaso da una visione che gli era impossibile abbandonare. — Capisci? Con me, nel senso... intimamente dentro di me. E c'era una musica dolce. Due occhi chiari e puri come brina...

    — Non starai mica fantasticando ancora sulla figlia del re di Tinglen?

    Alétheyos gli tirò uno spintone. — Alzati prima che mi venga voglia di prenderti a pugni — grugnì. — È da quando sono stato obbligato a seguirti che non mi riusciva più di dormire così bene.

    Selidor ridacchiò, puntando le iridi nere su di lui. — Siamo vicini a Berene. Gli Arcani hanno avvolto la città di uno scudo protettivo. È probabile che ti sia già sintonizzato sui suoi effetti benefici.

    — Scudo protettivo — ripeté Alétheyos, puntando il naso a frugare le ultime stelle della notte. — Ci sono sogni da cui non ci si vorrebbe svegliare mai. — Contemplò le braci fumanti del bivacco. — Perché ti interessa tanto la biblioteca di Berene?

    Selidor si levò a sedere, accarezzò Ghiana e lasciò che il ragno si rintanasse in una manica. — È la prima volta in vent'anni che Eliodel mi permette di visitarla. Ci sono testi antichi, di una magia che

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