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Cerberus: Chew-9 10
Cerberus: Chew-9 10
Cerberus: Chew-9 10
Ebook90 pages1 hour

Cerberus: Chew-9 10

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RACCONTO LUNGO FANTASCIENZA - Chi è Iro? E perché è salita dai Livelli più profondi del pianeta Egemona per infastidire Caronte, il potente spacciatore di Chew-9 che vive come un dio? La risposta cambierà la vita a entrambi. Per sempre...

Quando Caronte si trova davanti Iro, una ragazzina sparuta che proviene dai Livelli inferiori del mondo-alveare che è Egemona, capisce che il suo mondo dorato da dei problemi: Cerberus, l'intelligenza artificiale che regola la sua vita e tutte le sue attività clandestine, ha deciso di sopraffarlo. La lotta è per il controllo del Chew-9, la sostanza più preziosa dell'universo, e Caronte è disposto a tornare negli inferi del pianeta, pur di non abbandonare il controllo su quella straordinaria risorsa.

Friulana, classe 1976, Ilaria Tuti ha intrapreso studi riguardanti materie economiche e ha fatto dei numeri il suo lavoro, ma la passione per le parole l'ha spinta qualche anno fa a dedicarsi alla scrittura e a partecipare a diversi premi letterari, pubblicando racconti principalmente di genere noir e horror in varie antologie. Il suo primo romanzo si intitola "Isabel" (Edizioni Montag) e ne ha realizzato anche l'illustrazione per la copertina. Nella collana The Tube ha già pubblicato "La fame e l'inferno" con Carlo Vicenzi (The Tube 2), "Ceneri" (The Tube 4) e "Nido di carne" (The Tube 9).
LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateFeb 18, 2014
ISBN9788867752034
Cerberus: Chew-9 10

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    Cerberus - Ilaria Tuti

    a cura di Franco Forte

    Cerberus

    di Ilaria Tuti

    1.0 febbraio 2014

    ISBN versione ePub: 9788867752034

    © 2014 Ilaria Tuti

    Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0 febbraio 2014

    Font Quattrocento Sans by Pablo Impallari, SIL Open Font Licence 1.1

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Colophon

    Ilaria Tuti

    Cerberus

    Premessa

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Postfazione. CHEW-9 La droga del benessere

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Ilaria Tuti

    Friulana, classe 1976, Ilaria Tuti ha intrapreso studi riguardanti materie economiche e ha fatto dei numeri il suo lavoro, ma la passione per le parole l’ha spinta qualche anno fa a dedicarsi alla scrittura e a partecipare a diversi premi letterari, pubblicando racconti principalmente di genere noir e horror in varie antologie. Il suo primo romanzo si intitola Isabel (Edizioni Montag) e ne ha realizzato anche l’illustrazione per la copertina. Nella collana The Tube ha già pubblicato La fame e l’inferno con Carlo Vicenzi (The Tube 2), Ceneri (The Tube 4) e Nido di carne (The Tube 9).

    Dello stesso autore

    Ilaria Tuti, Carlo Vicenzi, La fame e l'inferno The Tube ISBN: 9788867750863 Ilaria Tuti, Ceneri The Tube ISBN: 9788867751082 Ilaria Tuti, Nido di carne The Tube ISBN: 9788867751761

    Premessa

    Il Chew-9, la droga del benessere, è la sostanza più preziosa della galassia. Un potente allucinogeno in grado di sconvolgere la vita degli esseri umani, capace di fare interagire l’immaginazione con la realtà, manipolando la materia per ottenere effetti sconvolgenti. Una droga che solo i ricchi e i potenti possono permettersi. A costo di annientare intere civiltà…

    1

    L’appartamento di Arcaj era sventrato. Di lui nemmeno l’ombra; neanche un debole segnale che ne indicasse la localizzazione. Il contatto si era interrotto un’ora prima.

    Le tre stanze del loculo senza finestre al centotredicesimo piano erano irriconoscibili. Non era rimasto più nulla dell’ordine maniacale del loro padrone: quello che non era andato in frantumi era carbonizzato. Le fiamme, però, erano state tenute sotto controllo e poi soffocate, per non fare attivare il sistema antincendio. Un messaggio.

    L’uomo passò un dito sulla superficie un tempo liscia del tavolo a sospensione magnetica. Il piano fluttuava ancora, seppure con scossoni; era annerito e ruvido. Ne seguì i contorni. Sul guanto restò della polvere rossa che l’uomo si guardò bene dall’avvicinare al viso.

    Sapeva cos’era.

    Chew-9.

    Tutti la conoscevano come la droga del benessere. Per lui era soldi. A volte, soldi e morte.

    Sulla parete di fronte si alternavano immagini di paesaggi alieni dai colori vivaci. In uno dei due angoli, l’ologramma di una ragazza graziosa e affabile continuava la lezione di una delle lingue ufficiali della Confederazione. L’uomo trovava irritante il suo cantilenare, ma il computer centrale dell’appartamento era fuori uso e non riconosceva più i comandi vocali; non c’era modo di terminare il programma.

    Arcaj era stato preso di sorpresa. Non era da lui.

    Dove diavolo sei finito? si domandò l’uomo.

    Senza fretta andò nella stanza da letto. I pochi mobili fumavano ancora. La parete mobile era stata rimossa; l’ologramma che nascondeva la cassaforte, disattivato.

    L’uomo guardò dentro, sapendo già che non vi avrebbe trovato le dieci fiale con la polvere di Chew-9 che aveva affidato ad Arcaj il giorno precedente.

    Non era quello il problema.

    Stava cercando altro. La firma di chi aveva commissionato l’incursione.

    I vetri dello specchio scricchiolarono sotto la suola degli stivali. L’uomo guardò a terra e la trovò.

    Lo schizzo di sangue era composto di poche gocce color rubino, sufficienti al suo scopo. L’uomo le tamponò con un fazzoletto.

    Il segnalatore di presenze si attivò con una leggera vibrazione. Il sensore che aveva collocato nel corridoio che portava all’appartamento aveva rilevato un movimento.

    – Orb, trasmettimi l’immagine – ordinò al programma contenuto nel chip che portava nel sopracciglio, in una barretta d’acciaio simile a un piercing. Lo scanner termico del sensore visualizzò l’immagine del visitatore direttamente sulla lente a contatto monitor. La sagoma si avvicinava con circospezione.

    Almeno è un sangue caldo, pensò. Gli androidi illegalmente programmati per compromettere le funzioni umane erano difficili da abbattere e lui non aveva tempo da perdere.

    Impostò la modalità assault del guanto cibernetico e il mirino laser si visualizzò sulla lente. Andò all’ingresso. I comandi manuali della videocamera funzionavano. La attivò e attese di vedere in faccia l’ospite. Quando il monitor rimandò l’immagine, però, restò a corto di reazioni, e non accadeva spesso.

    La ragazza controllò più volte il display sulla porta. Arcaj aveva impostato un generico messaggio di benvenuto.

    L’uomo pensò che non era il tipo che potesse avere affari in sospeso con Arcaj, di alcun genere: era indigente, lo capiva dai suoi abiti e dall’aspetto trascurato. E Arcaj non faceva affari con i poveri, semplicemente perché la merce che vendeva era fuori dalla portata della maggior parte della gente; talmente costosa che in città quelli che potevano permettersela si contavano sulle dita di una mano. Fortunatamente, non riuscivano a farne a meno e ne volevano sempre di più.

    La ragazza sfiorò il display e un segnale acustico che

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