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Progetto Bokor
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Progetto Bokor

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ROMANZO BREVE FANTASCIENZA - Il treno ferma alla stazione 28, dove Milo, Marika, Amina e Ivan incontrano i sopravvissuti della metropolitana. Ma qualcosa va storto...

Dopo i primi quattro capitoli della saga zombie "The Tube" ("Stazione 27" di Franco Forte, "La fame e l'inferno" di Ilaria Tuti e Carlo Vicenzi, "Giorno Zero" di Antonino Fazio e Alain Voudì e "Ceneri" di Ilaria Tuti), ecco il quinto titolo della serie zombie più tosta del momento. Il  treno ferma alla stazione 28. Milo, Marika, Amina e Ivan incontrano i sopravvissuti della metropolitana. Amina e Tea si riconoscono l'un l'altra: Amina, figlia del colonnello Rudolph Pittarelli, è stata sottoposta fin dall'adolescenza a sperimenti e terapie da parte del padre e delle dottoresse Tea e Laura, che l'hanno trasformata in un "bokor," una persona in grado di comandare gli zombie. Approfittando dell'inizio dell'epidemia, fugge dal centro dopo avere ucciso l'odiato padre. Alla stazione 28, Tea la mette al corrente delle sue capacità potenziate dalla sperimentazione. Durante un attacco zombie alla fermata, Amina ha modo di mettersi alla prova contrapponendosi ai morti viventi, ma Zak viene ucciso e Nico viene morso. "The Tube", a cura di Franco Forte, è una serie narrativa alimentata dai lettori stessi, che possono contribuirvi partecipando al contest letterario sul forum della Writers Magazine Italia (www.writersmagazine.it/forum). I migliori racconti, selezionati dallo stesso Franco Forte, saranno pubblicati nella serie come capitoli indipendenti di The Tube, e gli autori messi regolarmente sotto contratto, con pagamento a royalties sul numero di copie vendute.

Scilla Bonfiglioli nasce a Bologna nel 1983, lavora come attrice e regista con la Compagnia Teatrale "I Servi dell'Arte" per la quale collabora inoltre nella stesura dei testi drammaturgici. Nel 2011 è tra i vincitori della competizione "eSaggi under40" promossa da Il Saggiatore con il testo "Le Maschere di Athena," edito nel 2012. Finalista del Premio Elsa Morante nel 2005, ha pubblicato racconti in diverse antologie (Bacchilega, Delos Book, Edizioni Diversa Sintonia) e sulle riviste "Writers Magazine Italia" e "Robot". Nel 2012 pubblica "Skylla e Karybdis" in appendice al Segretissimo Mondadori di aprile e nel 2013 il racconto "Pagare cara una pelle" nell'antologia Giallo 24 su Giallo Mondadori. Per Delos Digital, nella collana Fantasy Tales, ha pubblicato il racconto "Specchi d'acqua", primo capitolo della serie L'ultima Soglia.
LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateDec 3, 2013
ISBN9788867751198
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    Progetto Bokor - Scilla Bonfiglioli

    Soglia.

    Premessa

    Nei primi capitoli di The Tube, intitolati Stazione 27, di Franco Forte, La fame e l’inferno di Ilaria Tuti e Carlo Vicenzi, Giorno Zero di Antonino Fazio e Alain Voudì e Ceneri di Ilaria Tuti, sono accaduti dei fatti indispensabili per comprendere quanto accade in questa quinta puntata. Eccone un breve riassunto:

    THE TUBE 1: STAZIONE 27

    Nella metropolitana di una città non precisata, Milo si trova a bordo di una carrozza, intento ad ammirare Marika, una biondina di cui è perdutamente innamorato. Quando finalmente si decide ad abbordarla, il treno si ferma e le porte si aprono sulla banchina della stazione 27. Quello che succede dopo pare un incubo, o una sequenza di fotogrammi sgranati da un film dell’orrore: creature barcollanti cercano di entrare nel vagone, scavalcando corpi insanguinati e massacrati. Milo si trova costretto ad affrontare delle creature terrificanti, degli zombie che cercano di aggredirli, dimostrando un coraggio che sorprende lui per primo. Ma deve combattere per sopravvivere, e per impedire che quei mostri facciano del male a Marika. Dopo aver combattuto con i morti viventi, Milo, insieme a un manipolo di passeggeri, si rinchiude in un vagone del treno. Con loro c’è il conducente, che fa partire il convoglio. Ma cosa troveranno alle prossime fermate? E perché la metropolitana sembra non raggiungere mai la stazione successiva?

    THE TUBE 2: LA FAME E L’INFERNO

    Mentre Milo, Marika e gli altri lottano per sopravvivere nel vagone della metropolitana che pare diretto verso il nulla, in superficie un nuovo personaggio si aggira fra i morti viventi: è Tea, una donna che custodisce un segreto terribile, che le logora l’anima. Lei è umana, ma quando la fame la tormenta, si trasforma in qualcosa che forse è ancora più letale degli stessi zombie. Tea incontra altri sconosciuti nei sotterranei della metro, e quando vedono arrivare un treno, non sanno chi, o che cosa, incontreranno…

    THE TUBE 3: GIORNO ZERO

    Mentre l'orda di non morti dilaga, lasciandosi dietro una scia di devastazione in cui i pochi sopravvissuti se la cavano come possono, una squadra dei reparti speciali inviata in missione di soccorso scopre che gli zombie non sono che l'avanguardia di un pericolo ancora più subdolo, perché altrettanto letale e molto meno visibile. Che sia davvero l'inizio della fine per l'umanità come la conosciamo?

    THE TUBE 4: CENERI

    Mentre Milo, Marika e gli altri sono nel vagone e cercano di stabilire un contatto con le creature, sopra, nella città devastata, qualcuno sta rischiando la vita per raggiungere la metropolitana e scendere a cercare Milo: è Milagros, sua madre, decisa a ritrovarlo. Dovrà però affrontare qualcosa persino peggiore degli stessi zombie. Qualcosa di più affamato. E più veloce.

    The Tube, a cura di Franco Forte, è una serie narrativa alimentata dai lettori stessi, che possono contribuirvi partecipando al contest letterario sul forum della Writers Magazine Italia ( HYPERLINK http://www.writersmagazine.it/forumwww.writersmagazine.it/forum). I migliori racconti, selezionati dallo stesso Franco Forte, saranno pubblicati nella serie come capitoli indipendenti di The Tube, e gli autori messi regolarmente sotto contratto, con pagamento a royalties sul numero di copie vendute.

    Seguite i personaggi della nuova puntata di The Tube. E date il vostro contributo scrivendo una storia che possa ampliare la saga più tosta del momento!

    1

    La luce artificiale della metropolitana non le era mai piaciuta. Che fosse dei led sulla banchina o di quelli del treno, le ricordava le camere mortuarie.

    Dal momento in cui gli altri passeggeri erano scesi, inoltre, il vagone era sembrato proprio delle dimensioni perfette per loro.

    Le dimensioni di una tomba.

    Amina rabbrividì al pensiero.

    Camere mortuarie o meno, il buio che li circondava, rischiarato solo dalle luci della galleria, non era proprio qualcosa da cui trarre sollievo.

    Aveva ancora il petto in subbuglio per la caccia nell'oscurità e il destino del bambino defunto le aveva risvegliato meno compassione di quanta avesse creduto. Aveva dovuto fare i conti con una gioia ferina, invece, quando aveva gettato il piccolo nello zaino.

    Il faccino deformato nell'odio, il suo inarcarsi come una biscia quando l'aveva strappato via dal viso di Milo, il soffiare orrendo. Aveva gioito nel lanciarlo giù dal vagone perché significava che lei e i ragazzi sarebbero sopravvissuti. Si chiese se avesse dovuto sentirsi in colpa o provare pietà. Ne avvertì solo un pochino, lontana lontana, sotto il rombare del cuore in gola.

    Quand'è che sono diventata così?

    Ne aveva una mezza idea.

    Il treno non aveva comunque smesso di muoversi, procedeva con un'andatura tranquilla a dispetto di tutto. Nello sferragliare c'era qualcosa di sarcastico, sembrava ridesse di loro, nel buio.

    Sto impazzendo. I ragazzi, sono ben più forti di me, si disse. Era vero. Tanta forza d'animo, in loro, l'aveva colpita.

    Appoggiata alla parete del vagone, li osservò nella penombra. Ivan, il ragazzino che dava l'impressione sbagliata di poter essere abbattuto con un soffio; la piccola Marika dal viso fragile, ma dal cuore saldo che adesso sussurrava all'orecchio di Milo, in un'intimità ritagliata su misura per loro, dentro quell'incubo. Le piacevano tutti e tre. Quando aveva visto Milo per la prima volta, sul vagone, si

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