Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Sherlock Holmes e il caso dello squartatore di Whitechapel
Sherlock Holmes e il caso dello squartatore di Whitechapel
Sherlock Holmes e il caso dello squartatore di Whitechapel
Ebook153 pages3 hours

Sherlock Holmes e il caso dello squartatore di Whitechapel

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

ROMANZO BREVE (97 pagine) - GIALLO - Due leggende a confronto. Il re degli investigatori contro il più famoso serial killer della storia. - Romanzo finalista al Premio Tedeschi 2012

Londra, autunno 1888. Di notte, nel cuore dei bassifondi, lungo vicoli sporchi e nebbiosi, si aggira l'incarnazione del Male. Un assassino spietato che uccide povere prostitute, mutilandole orribilmente, e si fa beffe delle forze dell'ordine. Scotland Yard brancola nel buio, la stampa, tesa soltanto a incrementare le tirature, alimenta la psicosi collettiva con articoli esaltati, affibbiando all'assassino un nome destinato a entrare nella storia del crimine: Jack lo Squartatore. Soltanto un uomo può porre fine a tutto questo: Sherlock Holmes. L'infallibile detective, animato stavolta da qualcosa di più del consueto senso di giustizia, si ritrova ben presto coinvolto in un'indagine complessa, affiancato come sempre dal fedele Watson. Ma il coltello di Jack lo Squartatore ha colpito più a fondo di quanto si possa immaginare. In gioco c'è il futuro di Londra, e qualcuno trama nell'ombra affinché il caso rimanga irrisolto. Sherlock Holmes svela il più grande mistero vittoriano. Un romanzo fedele al Canone che unisce fantasia e ricostruzione storica rigorosa, finalista al Premio Alberto Tedeschi 2012.

Daniele Pisani, nato nel 1983, è un ingegnere ambientale con la passione per la scrittura, la lettura (lettore onnivoro e appassionato di libri e fumetti di ogni tipo) e la pittura (allievo del maestro Felice Bossone). Nel 2012 è stato finalista al Premio Alberto Tedeschi. Per la serie di fantascienza "Chew-9" di Delos Digital ha pubblicato il racconto intitolato "Blue Diamond". Vive e lavora in provincia di Milano.  
LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateMar 31, 2015
ISBN9788867757244
Sherlock Holmes e il caso dello squartatore di Whitechapel

Read more from Daniele Pisani

Related to Sherlock Holmes e il caso dello squartatore di Whitechapel

Related ebooks

Mystery For You

View More

Related articles

Reviews for Sherlock Holmes e il caso dello squartatore di Whitechapel

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Sherlock Holmes e il caso dello squartatore di Whitechapel - Daniele Pisani

    a cura di Luigi Pachì

    Daniele Pisani

    Sherlock Holmes e il caso dello squartatore di Whitechapel

    Romanzo breve

    Prima edizione marzo 2015

    ISBN 9788867757244

    © 2015 Daniele Pisani

    Copertina: Daniele Pisani

    Edizione ebook © 2015 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Il libro

    L'autore

    Sherlock Holmes e il caso dello squartatore di Whitechapel

    Citazione

    Mappa Di Whitechapel 1888-1894

    Prologo

    I. Una piacevole chiacchierata

    II. Il libro grigio

    III. Le impronte digitali

    IV. Le prostitute di Whitechapel

    V. Polly Nichols

    VI. Annie Chapman

    VII. Elizabeth Stride

    VIII. Catherine Eddowes

    IX. Il giuramento

    X. Al servizio della verità

    XI. Le tracce in Goulston Street

    XII. Mary Kelly

    XIII. Le lettere

    XIV. George Berry

    XV. Margaret Holmes

    XVI. La trappola

    XVII. La cattura

    XVIII. Spiegazioni

    Epilogo

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Il libro

    Due leggende a confronto. Il re degli investigatori contro il più famoso serial killer della storia. - Romanzo finalista al Premio Tedeschi 2012

    Londra, autunno 1888. Di notte, nel cuore dei bassifondi, lungo vicoli sporchi e nebbiosi, si aggira l’incarnazione del Male. Un assassino spietato che uccide povere prostitute, mutilandole orribilmente, e si fa beffe delle forze dell’ordine. Scotland Yard brancola nel buio, la stampa, tesa soltanto a incrementare le tirature, alimenta la psicosi collettiva con articoli esaltati, affibbiando all’assassino un nome destinato a entrare nella storia del crimine: Jack lo Squartatore. Soltanto un uomo può porre fine a tutto questo: Sherlock Holmes. L’infallibile detective, animato stavolta da qualcosa di più del consueto senso di giustizia, si ritrova ben presto coinvolto in un’indagine complessa, affiancato come sempre dal fedele Watson. Ma il coltello di Jack lo Squartatore ha colpito più a fondo di quanto si possa immaginare. In gioco c’è il futuro di Londra, e qualcuno trama nell’ombra affinché il caso rimanga irrisolto.

    Sherlock Holmes svela il più grande mistero vittoriano. Un romanzo fedele al Canone che unisce fantasia e ricostruzione storica rigorosa, finalista al Premio Alberto Tedeschi 2012.

    L'autore

    Daniele Pisani, nato nel 1983, è un ingegnere ambientale con la passione per la scrittura, la lettura (lettore onnivoro e appassionato di libri e fumetti di ogni tipo) e la pittura (allievo del maestro Felice Bossone). Nel 2012 è stato finalista al Premio Alberto Tedeschi. Per la serie di fantascienza Chew-9 di Delos Digital ha pubblicato il racconto intitolato Blue Diamond. Vive e lavora in provincia di Milano.

    Dello stesso autore

    Daniele Pisani, Blue diamond Chew-9 ISBN: 9788867753079 Daniele Pisani, Qubix9001 Chew-9 ISBN: 9788867754731 Daniele Pisani, Giacomo Casanova Omicidio a Rialto History Crime ISBN: 9788867755493

    La fantasia è come la marmellata,

    bisogna che sia spalmata

    su di una solida fetta di pane.

    Italo Calvino

    Mappa Di Whitechapel 1888-1894

    Prologo

    – Non pensa che il violino sia uno strumento straordinario, Watson?

    – Per quale motivo, Holmes?

    Per tutta risposta, le sue dita scivolarono rapide, e con pochi colpi di archetto eseguì un motivetto festoso in cui riconobbi la Primavera di Vivaldi.

    – Sa essere estremamente allegro – commentò interrompendosi, – oppure di una malinconia abissale.

    L’istante dopo, per un buon mezzo minuto, risuonarono le pesanti note del Requiem di Mozart.

    Alla fine, lodandone l’estrema versatilità, ripose con cura l’adorato strumento.

    Poi rimase a fissare la pioggia oltre i vetri della finestra.

    Di tanto in tanto si udiva, in strada, il vento ululare incanalandosi lungo Baker Street.

    – Pensavo di farle cosa gradita – dissi, indicando un mucchio di giornali impilati sul tavolo –recuperando tutti quei quotidiani che parlano di Jack lo Squartatore. Ma vedo che non li ha nemmeno toccati.

    – La ringrazio, Watson, ma ho letto a sufficienza sull’argomento e mi è bastato. Si sta facendo del sensazionalismo, non dell’informazione. È vergognosa tutta questa morbosità riguardo a gravi fatti di sangue.

    – Sono d’accordo con lei, Holmes. La Pall Mall Gazette, il The Star, il Daily Telegraph… hanno tutti incrementato le tirature. C’è un obiettivo preciso: vendere il più possibile. Stile e struttura stessa degli articoli sono cambiati, l’ha notato? Frasi sempre brevi, più riassunti e cronache esagerate.

    – Sì. Vogliono stupire, spaventare – fece Holmes, continuando a guardare fuori – fare del panico un piacere, e rendere il giornale fruibile anche da parte di chi sa a malapena leggere.

    – E intanto a Londra il terrore cresce come l’alta marea. Tuttavia, Holmes, a volte non posso che essere d’accordo con chi scrive quei trafiletti. Affermano che Jack lo Squartatore potrebbe mettere fine alla carriera politica di Matthews. E persino fare cadere il governo. Come si fa a non dare loro ragione? Colpiscono nel segno questi scribacchini…

    – Sanno fare il loro mestiere.

    – Non le nascondo, Holmes, che penso spesso a quelle povere prostitute uccise. Polly Nichols, Annie Chapman, – presi a enumerarle con le dita – Elizabeth Stride e… Catherine Eddowes. Quattro vittime! Oggi è il 30 ottobre: è passato un mese dall’ultima volta che l’assassino ha colpito. Un mese senza omicidi, eppure panico e clamore in città non diminuiscono. Ora, per tutte queste cose insieme, mi chiedo come sia possibile che questo caso non stuzzichi il suo intelletto…

    – Oh, sì che lo stuzzica, mio caro Watson. Ma in questo momento sono assorbito dai miei esperimenti di chimica e intento a raccogliere materiale per scrivere un libro importante: un manuale per gli investigatori.

    – Capisco.

    – Sono stato in piedi tutta la notte – proseguì Holmes, allontanandosi dalla finestra – per seguire un esperimento che ha dato buoni risultati. Lei certamente ricorderà che, all’inizio della nostra conoscenza, avevo trovato un reagente che precipitava con l’emoglobina e con nient’altro. Ecco, forse ho trovato una sostanza ancora più adatta allo scopo, e sono entusiasta. La lunga veglia notturna, però, mi ha snervato. Il mio corpo chiede riposo.

    – Vada pure a sdraiarsi, Holmes. Non si preoccupi per me, resterò qui a leggere qualche pagina di questo libro di medicina sperimentale. Poi verso l’ora di cena tornerò a casa da mia moglie.

    – Allora, se non le dispiace, vado in camera. La saluto, Watson, nel caso molto probabile in cui non ci si riveda prima che lei torni a casa dalla sua cara mogliettina.

    Detto questo, mi lasciò solo.

    Per circa un’ora rimasi in silenzio a leggere, sprofondato in una delle poltrone.

    Poi, a un certo punto, fui colto da una certa curiosità, quindi interruppi la lettura e mi alzai. Avevo trascorso tutto il pomeriggio di quel giorno, e pure del precedente, in compagnia di Holmes. E ogni volta l’avevo trovato così assorbito dai suoi studi che non avevo osato disturbarlo, se non per scambiare ogni tanto qualche parola; per il resto, me ne ero stato tutto il tempo in un cantuccio a leggere o a pensare ai fatti miei. In verità, andavo a trovarlo perché speravo che mi parlasse degli omicidi di Whitechapel, che mi dicesse cosa ne pensava. Avrei tanto voluto sapere che idea si fosse fatto riguardo a quei terribili crimini, perché ero sicuro che avesse qualche idea; ma non mi fu mai possibile cavargli una sola parola di bocca.

    E siccome non era nel mio carattere essere insistente, lasciai correre.

    Mi alzai, dicevo, con la precisa intenzione di prendere un libro che si trovava sulla mensola più alta, sopra la scrivania di Holmes, infilato in mezzo a tanti altri.

    Era un gran bel tomo spesso tre dita, con la copertina grigia, senza titolo. Quel pomeriggio Holmes, e pure il pomeriggio del giorno precedente, era rimasto a lungo a sfogliarlo, con aria concentrata. Lì per lì quasi non ci feci caso, e non aprii bocca per non disturbarlo, ma ora bruciavo dalla curiosità di sfogliare le pagine di quel misterioso volume che tanto assorbiva la mente del mio amico.

    Forse vi annota, mi domandavo, gli sviluppi delle indagini che, segretamente, sta conducendo su Jack lo Squartatore?

    La mensola, però, era troppo in alto per me.

    Nel tentativo di afferrarlo stetti per un bel pezzo con il braccio destro teso e in punta di piedi; ma mi riuscì soltanto di sfiorarlo. Niente da fare: per raggiungerlo dovevo trovare qualcosa su cui salire, per esempio uno sgabello. In quell’istante, la porta della camera di Holmes si spalancò. Vidi il mio amico entrare nella sala comune e precipitarsi verso di me, in cerca di qualcosa che doveva trovarsi sul pavimento. In un attimo abbassai il braccio, mi voltai verso di lui e appoggiai entrambe le mani, una accanto all’altra, sulla spalliera della sedia più vicina.

    – Dove l’ho gettato… dove l’ho gettato… – mormorava, guardando in basso. Sembrava non vedermi. – Ah! Eccolo qui! – dichiarò trionfante.

    Si chinò e raccolse un foglietto appallottolato che si trovava sotto la sedia.

    Poi si raddrizzò e prese a dispiegarlo.

    – L’ho buttato – mi disse – pensando che non avrei più avuto bisogno di questi calcoli. Invece, possono ancora tornarmi utili.

    – Ma… – esclamai – Holmes! Lei non doveva dormire?

    Mi fissò accigliandosi.

    – E lei non doveva leggere il suo libro? – replicò. – Cosa fa qui, in piedi, accanto alla mia scrivania?

    – Oh, nulla.

    – Nulla?

    Si accarezzò il mento e mi squadrò da capo a piedi.

    Poi dichiarò: – Lei stava cercando di prendere quel libro. – Indicò la mensola più alta. – Quello lì, quello spesso, con la copertina grigia. Lo ammetta, Watson.

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1