Una palestra in tasca. Ginnastica per la mente. Salute per il corpo
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I diritti d’autore dell’opera saranno devoluti a favore delle associazioni che promuovono la ricerca per guarire dalla SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica)
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Book preview
Una palestra in tasca. Ginnastica per la mente. Salute per il corpo - Giuseppe Baldi
illumina.
Prefazione
C’era bisogno di loro! Dopo i vari tentativi di trovare un nome
di rilievo che scrivesse la prefazione per questo libro, è nata l’idea di affidare proprio a loro le prime righe dell’opera: uomini e donne del ceto medio. La categoria a rischio declassamento
. Persone sotto esame, chiamate a riorganizzarsi urgentemente per non correre il rischio di scendere al livello sottostante: la povertà. E se comunque economicamente c’è battaglia, il vero dramma è nella convivenza con il nuovo fantasma di questi primi decenni del duemila: l’ansia e l’inquietudine di vivere. Crisi, dal greco scelta
, possibilità di scegliere appunto, ma scegliere tra cosa? I cinesi rappresentano la crisi con due ideogrammi: pericolo o opportunità?
Ecco di seguito interessanti spaccati di vita quotidiana, le voci dei protagonisti della crisi o per dirla proprio in cinese wej ji; testimonianze raccolte negli attimi più normali della giornata, magari davanti al banco di un bar, negli scomparti di un supermercato, in piedi sul tram, all’uscita della scuola, in pizzeria, in ufficio o dentro un cantiere.
È con rispetto che ognuna di queste frasi partecipa in qualche modo alla stesura del manoscritto: ogni riflessione raccolta ha contribuito a promuovere la ricerca.
Per ognuno di loro (e di tanti altri silenziosi), non basta il solo atto di comprensione: occorrono proposte concrete, prospettive all’indirizzo di una mutazione radicale, dove solo i risultati potranno riportare giustizia al bisogno innato del vivere in pienezza.
Davanti al bivio, ho scelto l’opportunità di divenire migliore, lasciandomi alle spalle il pericolo di spegnermi lentamente.
Una palestra intanto, per riprendere movimento e dinamicità!
… Il pericolo
… datemi un motivo per essere felice e serena. Mi pare di vivere dentro un incubo. È una battaglia per la sopravvivenza…
… la professionalità, le capacità umane e manageriali acquisite non servono proprio a niente: conta solo il potere, che sia economico o politico non importa
… sono stanco di dover calcolare tutto dalla mattina alla sera: neanche la possibilità di sgarrare per una pizza…
… ho una terribile paura di perdere il mio lavoro.
… non ne voglio più sapere di sacrifici.
… certe volte mi passa per la mente l’idea di mollare tutto e sparire. Mi pareva di aver costruito tanto e invece mi sento crollare tutto addosso.
"… se vinco una bella cifra al gratta e vinci me ne vado
… mi toccherà andare dallo strizzacervelli. Mi pareva una cosa lontana dalla mia vita, detestavo l’idea ma ormai non vedo altre soluzioni. Ieri l’ennesimo attacco di panico.
… non ne posso più di questa angoscia! Ho una tensione addosso da star male: mi sento dentro una terribile inquietudine. È come se dovesse accadermi qualcosa di brutto da un momento all’altro…
… è tutta una delusione: mia moglie non mi capisce, i miei figli non mi ascoltano.
… L’opportunità
… mi pareva tutto grigio e squallido. Ho solo deciso di provare a vedere le cose da un’altra prospettiva e mi pare che tutto si sia rovesciato…
… ho solo cominciato a dire a me stesso che ce l’avrei fatta e ci sono riuscito…
… ho chiuso la mia relazione. Mi ero convinta per forza che fosse la persona giusta per me: mi stavo chiudendo in un tunnel e stavo facendo del male anche a lui…
… mi sono accorto che in fondo le cose non sono così complicate e brutte come sembrano. Dipende da come riesci a guardarle…
… tutti abbiamo diritto ad un’altra possibilità! Vivo nella speranza che la mia vita possa cambiare regalandomi la serenità attesa. Sento che prima o poi accadrà…!
… mi pareva che tutti ce l’avessero con me. In realtà non ho fatto nient’altro che fermarmi e guardarmi allo specchio. Le cose sono cambiate quando ho deciso di rallentare e riprendermi la mia vita…
… mi sentivo fiacco e svilito, la mattina facevo fatica ad alzarmi. Mi abbuffavo come un maiale e bevevo a dismisura. Ho ripreso a fare sport, ho riscoperto il piacere e l’ebbrezza dell’agonismo. Al lavoro mi sento energico e vigoroso…
… quando le mie amiche cominciano a spettegolare sulle disgrazie altrui, ho preso l’abitudine di cambiare discorso…
… ho iniziato a cambiare abitudini. Ho cominciato per primo a spegnere la televisione, non leggo i soliti giornali e leggo libri. Sto provando pure a smettere di fumare. Mi sento già meglio per il fatto di vivere questa diversità…
Pericolo o opportunità?
un giorno può succedere che…
Risveglio mattutino. Poche scale da scendere per raggiungere la cucina e consumare il primo caffè.
«Giorno amore».
Pausa di sbadiglio. Occhi affossati che si spalancano appannati.
«Giorno».
Sguardo sul tavolo.
«Dormito bene?
Ancora una pausa, seguita stavolta da un sospiro.
«Mal di schiena. Colpa di questo mal di schiena che mi uccide. Sarà questo materasso?»
Silenzio. Cresce leggero il rumore della caffettiera. Sbuffa di goccioline.
«Chi lo mette?»
«Faccio io…»
Finalmente occhi negli occhi.
«Cos’hai? Tutto ok?»
Nessuna pausa, risposta iperveloce.
«Sì, tutto ok!»
Occhi di nuovo sul tavolo. Falso. Non è per niente tutto ok se ti svegli con gli arti rigidi, le mani sudate, il cuore in gola al solo pensiero della giornata da affrontare. E mentre