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Anche Dio è in carrozzina
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Ebook119 pages1 hour

Anche Dio è in carrozzina

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TEATRO. Si può arrivare a ridurre i propri cari ad arnesi della propria esistenza per resistere ad un destino crudele e reclamare ancora una presenza? "JULIA: La vita me la metto in tasca come quando e quanto voglio, anche se la malattia mi dovesse ridurre ad una carcassa per avvoltoi. Mi dite di andare da Dio, di andarlo a cercare, di mettermi in fila, in processione e di attendere. Perché non viene lui da me? O anche Dio è in carrozzina. In tal caso non venga. E' rimasto solo il tempo per commiserare me stessa. La vita è guerra, battaglia continua tra egoismi contrapposti. E' strappare brandelli di vita per prendere vita" Ma la vita è tutt'altro. E Julia lo capirà quando intorno sarà il deserto
LanguageItaliano
PublisherRosario
Release dateNov 13, 2015
ISBN9788892517370
Anche Dio è in carrozzina

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    Anche Dio è in carrozzina - Rosario Stefanelli

    FELICI

    PERSONAGGI

    JULIA

    BRAD: marito di Julia

    MIKE: figlio di Julia e Brad

    SOPHIE: madre di Julia

    HENRY: zio di Julia e fratello di Sophie

    INES: fidanzata di Mike

    PADRE GENE

    MARLENE

    CAPITOLO 1: LA PROPOSTA DEL PRETE

    San Francisco. Siamo in casa della famiglia Grant. La casa si trova nella zona del presidio. E’ una villetta da cui è possibile osservare il Golden Gate e la città. Grande stanza da pranzo, con salotto. Ai lati c’è l’angolo cucina e un camino. Al centro è posizionato un tavolo. Sulla scena una donna anziana e un prete

    SOPHIE: Padre preghi tanto per noi. La nostra famiglia ne ha tanto bisogno (porge una busta)

    PADRE GENE: cos’è questa?

    SOPHIE: una piccola offerta

    PADRE GENE: donna Sophie la prego. Per me è un dovere

    SOPHIE: anche per me lo è. Mi creda. So quanto bene fa a questa comunità

    PADRE GENE: grazie donna Sophie. Lei è così buona. (Padre Gene afferra le buste) sono tanti!

    SOPHIE: sono anche per i fratelli di comunità. Più persone pregano per noi, più sono le possibilità che le preghiere vengano esaudite

    PADRE GENE: Donna Sophie la sua generosità mi commuove. Ora è meglio che vada (prende il cappello)

    SOPHIE: Padre! (il prete si ferma) vorrei tanto che lei parlasse con Julia. Ci terrei tanto

    PADRE GENE: Sua figlia è un osso duro. Quante volte ho provato a dialogare e..

    SOPHIE: lo so padre, lo so

    PADRE GENE: e poi lei sarebbe d’accordo? L’ultima volta non ci siamo salutati proprio bene

    SOPHIE: Potrebbe riprovarci però

    PADRE GENE: Donna Sophie non so

    Donna Sophie guarda le buste che il prete ha in mano

    PADRE GENE: vedrò cosa posso fare

    SOPHIE: Grazie Padre. Mia figlia ne ha tanto bisogno

    PADRE GENE: e il ragazzo come sta?

    SOPHIE: bene. E’ fidanzato lo sa?

    PADRE GENE: me ne ha parlato e tanto

    SOPHIE: E’ molto combattuto. Lui vuole bene alla madre. Lanciarsi in un progetto matrimoniale significherebbe un gran senso di colpa

    PADRE GENE: capisco, ma prima o poi dovrà scegliere. Non potrà restare sulla linea di confine a vita. Anch’io ho dovuto farlo e non creda che sia stato semplice

    SOPHIE: lei è un uomo coraggioso

    PADRE GENE: Lo è anche lei donna Sophie

    SOPHIE: Così è andata

    PADRE GENE: già. (Silenzio) Ah, me ne stavo quasi dimenticando! Sono passato anche per parlarle di un’iniziativa parrocchiale che stiamo promuovendo nel quartiere

    SOPHIE: Di cosa si tratta?

    PADRE GENE: Lei è al corrente dei problemi economici di molti concittadini. Ebbene abbiamo pensato che sarebbe bello se chi è più fortunato potesse aiutare chi lo è di meno

    SOPHIE: Ma già lo facciamo. Ogni settimana le consegno una bella spesa per la mensa e l’alloggio dei poveri al Tenderloin

    PADRE GENE: Donna Sophie so benissimo del suo impegno, ma quello che stiamo promuovendo è altro

    SOPHIE: Se vuole che le porti due spese a settimana…

    PADRE GENE: Non si tratta di questo, non è più soldi ciò che chiediamo, ma più tempo da dedicare. A questi disgraziati manca un ambiente sano nei principi e nei valori

    SOPHIE: non so cosa vorrebbe Padre

    PADRE GENE: vi chiediamo di mettere a disposizione una stanza. E quando occorre vi mandiamo un senzatetto

    SOPHIE: Ma lei conosce i problemi che ogni giorno siamo costretti a vivere. Mettercene in casa un altro non mi sembra il caso

    PADRE GENE: Lo so perfettamente. E comunque stiamo solo promuovendo l’iniziativa, poi è chiaro che ognuno fa come vuole

    SOPHIE: potrebbe passare da noi stasera. Julia e Brad hanno organizzato una cena con un po’ di personaggi influenti della città. Magari possono darle una mano

    PADRE GENE: Buona idea

    SOPHIE: magari parlare con….

    Entrano Julia e lo zio Henry ridendo. Entrambi sono su una sedia a rotelle. Prendono posto al centro della stanza.

    HENRY: accidenti mi è scappata dalle mani. Volevo mostrarla a tutti

    JULIA: Non le è piaciuta la poesia

    HENRY: Ma era di Donne

    JULIA: l’hai recitata malissimo

    HENRY: dici?

    JULIA: un comico da avanspettacolo avrebbe fatto di meglio

    SOPHIE: che bello vedervi ridere (mentre sistema le tovaglie in modo frenetico)

    PADRE GENE: è una gioia quando anime così belle ritrovano il sorriso

    JULIA: perchè sento di smarrirlo di nuovo

    SOPHIE: potresti almeno salutare Padre Gene

    JULIA: Salve (con sufficienza)

    PADRE GENE: Buongiorno carissima. E’ una bellissima giornata oggi

    JULIA: sicuramente fino a qualche minuto fa!

    HENRY: Padre avreste dovuto vederla. Era un esemplare unico di farfalla. Ma non sono riuscito ad ammaliarla con una poesia di Donne

    JULIA: la prossima volta proverei con Keats

    HENRY: dovremmo consultare gli studenti e chiedere quale poeta li fa addormentare prima

    PADRE GENE: La poesia risveglia i cuori

    JULIA: certo….Dove sono Brad e Mike?

    SOPHIE: in barca a pescare (va avanti e indietro per imbandire la tavola)

    JULIA: sempre a pescare

    HENRY: Beati loro

    JULIA: Cosa ci sarà da pescare in quel mare

    PADRE GENE: granchi mia cara. Anche a me piaceva un tempo

    HENRY: potrebbe riprendere

    JULIA: sarebbe la buona volta che non viene più a romperci le scatole

    SOPHIE: Julia! Un po’ di maniere

    JULIA: ma cosa vuoi! E’ inutile mettere un tappo sul culo dell’onestà. Prima o poi esplode

    SOPHIE: Padre vogliate scusarla

    PADRE GENE: Donna Sophie lasci stare. Julia può dire quello che vuole, io non me la prendo

    JULIA: e invece dovrebbe

    SOPHIE: Julia vuoi smetterla (si ferma di scatto)

    HENRY: sei riuscita a rallentare tua madre, ahahaha!

    JULIA: sarebbe bello se nei miei confronti la gente non rinunciasse al proprio orgoglio

    SOPHIE: e invece dovresti ringraziare Padre Gene che non ti risponde a tono (riprende ad imbandire la tavola)

    JULIA: dovrebbe dovrebbe, piuttosto che trattarmi con compassione. Se fossi sana, avrei suscitato la sua ira Padre

    PADRE GENE: non credere figliola. La misericordia è cosa da donare a tutti. Sai quanti camminano corrono e ballano, non sanno poi muovere sentimenti ed emozioni. Hanno il cuore atrofizzato

    JULIA: io ho anche quello

    Squilla il telefonino di Brad

    SOPHIE: è il cellulare di Brad (Sophie lo prende). Lo ha lasciato qui

    JULIA: guarda chi è!

    SOPHIE: Signora Smith

    JULIA: una paziente, dai a me

    SOPHIE: se è per dirgli che può richiamare più tardi, posso farlo anch’io

    JULIA: dai a me. E’ quella rompicoglioni con la candida. Pronto. No il dottore non c’è. Può dire a me….. Il dottore le ha già detto ripetutamente di non grattarsi in quel punto

    SOPHIE: Julia dà un po’ di assistenza al marito

    PADRE GENE: Mi sembra giusto. Era la sua professione

    JULIA: Le dà sollievo, vero? Lo so, ma dura poco. Le esce ancora ricotta? E’ normale che abbia delle chiazze rosse intorno a quella zona. Lei smetta di grattarsi e forse migliora.

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