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Gli ammirabili Segreti di Alberto Il Grande
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Gli ammirabili Segreti di Alberto Il Grande
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Gli ammirabili Segreti di Alberto Il Grande

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Indice dei Contenuti

LIBRO PRIMO — Trattato della generazione

LIBRO SECONDO — Trattato delle erbe, delle pietre, degli animali e delle altre meraviglie del mondo

LIBRO TERZO — Trattato degli escrementi

LIBRO QUARTO — Trattato di fisiognomia

LIBRO QUINTO — Trattato dei giorni felici e disgraziati

LIBRO SESTO — Commentari sulle febbri maligne e contagiose
LanguageItaliano
PublisherStargatebook
Release dateFeb 3, 2016
ISBN9788892550261
Gli ammirabili Segreti di Alberto Il Grande

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    Gli ammirabili Segreti di Alberto Il Grande - Alberto Il Grande

    Gli ammirabili segreti

    di

    Alberto il Grande

    Edizioni Pizeta – Prima edizione digitale 2016 a cura di David De Angelis.

    SOMMARIO

    LIBRO PRIMO — Trattato della generazione

    LIBRO SECONDO — Trattato delle erbe, delle pietre, degli animali e delle altre meraviglie del mondo

    LIBRO TERZO — Trattato degli escrementi

    LIBRO QUARTO — Trattato di fisiognomia

    LIBRO QUINTO — Trattato dei giorni felici e disgraziati

    LIBRO SESTO — Commentari sulle febbri maligne e contagiose

    LIBRO PRIMO – TRATTATO DELLA GENERAZIONE

    CAPITOLO PRIMO

    Della generazione, dello sperma e dei mestrui

    L'uomo, secondo l'opinione dei filosofi e dei medici, è formato dalla semenza del padre e dal sangue migliore della madre. Aristotele però sostiene che il feto si formi dal solo sangue della madre.

    Durante l'azione dell'accoppiamento, la donna eiacula il suo seme nel tempo stesso che l'uomo si libera del suo sperma e queste due qualità di semi si uniscono insieme nella matrice della donna e vi formano il feto. Dopo aver ricevuto le sementi, la matrice si chiude ermeticamente e una volta chiusa così, le donne non hanno più i loro mestrui.

    I mestrui non sono altra cosa che il superfluo degli alimenti e le donne vanno soggette a tale flusso una volta al mese a cominciare dall'età di dodici, tredici, o quattordici anni, qualcuna durante la luna nuova, altre dopo. Nelle donne sane tale flusso ha sempre il colore del sangue, mentre in quelle che abbondano di umori cattivi ha il colore del piombo.

    Si potrà chiedere perché tale flusso, che non è che il superfluo degli alimenti, non sia comune anche agli uomini. Ciò avviene perché la donna è per sua natura fredda e umida, mentre l'uomo, al contrario, è caldo e secco. E come l'acqua, naturalmente, tende a fluire, così il flusso femminile, che rassomiglia all'acqua, geme per le vie urinarie, mentre quello maschile, che rassomiglia all'aria, tende ad evaporare. E siccome la natura non fa nulla di inutile e le donne hanno meno calore degli uomini e non possono assimilare per intero tutti gli alimenti ingeriti, così esse non ritengono che quanto è loro necessario e rigettano in sangue tutto il superfluo.

    Si può anche chiedere come possa avvenire che una donna incinta sia capace ancora di eiaculare durante l'accoppiamento con un uomo, posto che si è detto che dopo la concezione la sua matrice è così chiusa che nulla più può uscirne. Ma si risponde che l'umore eiaculato durante l'accoppiamento non proviene dalla matrice.

    Qui cade acconcio osservare che le donne gravide sono più calde delle altre, perché i desideri traggono origine dall'abbondanza di materia superflua di alimenti e siccome i mestrui sono ritenuti durante la gravidanza e la matrice viene ad essere surriscaldata da tale accumulo di materia, esse desiderano il coito con maggiore ardore.

    CAPITOLO SECONDO

    Della formazione del feto e dell'influenza degli astri su di esso

    La prima materia che riceve la matrice, durante sei giorni, rassomiglia al latte. In seguito, nello spazio di nove giorni, assume il colore del sangue denso e ben cotto e verso il dodicesimo giorno le membra del feto cominciano a delinearsi. Dopo quindici giorni il viso è formato e in seguito il feto, sino alla nascita, non fa che acquistare sempre nuove forze.

    Ogni individuo, secondo i filosofi, è un composto dei quattro elementi. Così la materia terrestre serve a comporre le sue ossa, la materia acquosa il sangue e i vari umori, la materia aerea l'anima e la materia ignea il suo calore. Si reputa inoltre che i pianeti abbiano influenza sul nascituro e perché non si creda che io non ne parli per ignoranza, spenderò qualche parola sull'argomento.

    Secondo Avicenna v'hanno tre sorta di casi: quelli che traggono origine dalla materia, quelli che procedono dalla forma e quelli infine originati dalla forma e dalla materia riunita. Così vi sono casi che hanno relazione con l'anima, come la forza di volere e di agire, e bisogna convenire che tutte le potenze dell'anima non possono non trarre origine dai corpi superiori e celesti. Infatti il primo mobile, che rinserra tutte le sfere inferiori, comunica con la sua influenza alla materia la virtù di esistere e di muoversi e i pianeti danno al feto non solo la forza di distinguersi a seconda le sue differenti figure e casi, ma gli comunicano altresì le virtù di differenziarsi a seconda delle varie influenze che dominano in quel momento nel cielo.

    La sfera di Saturno, se si crede agli astrologhi, è immediatamente sopra il firmamento e l'anima riceve da questo pianeta il discernimento e la ragione. Seguono successivamente: Giove che dà all'anima la generosità e molte altre nobili passioni, Marte che le comunica l'ira e l'odio, il Sole che le infonde la scienza e la memoria, Venere i moti della concupiscenza, Mercurio la letizia e il piacere e la Luna, infine, che è l'origine di tutte le virtù naturali, la fortifica.

    Riguardo al corpo, che è creato e formato per le opere e gli effetti di quelle stelle che noi chiamiamo pianeti, bisogna rimarcare che l'uomo generato sotto l'influsso freddo e secco di Saturno riceve da questo pianeta una virtù fortificante e vegetativa. Perciò, dicono i medici, bisogna attribuire a Saturno la pallidezza durante il primo mese di gravidanza, e, per combattere gli effetti della sua frigidezza e siccità, è necessario nutrire e irrobustire l'organismo.

    Qui può nascere un dubbio e cioè se Saturno domini la concezione di tutti gli esseri viventi. Rimarcheremo che la materia prima dipende dai corpi celesti e dai loro movimenti, cosa che ha fatto sentenziare ai filosofi che tutto ciò che è inferiore è soggetto a ciò che è superiore e ne segue gli impulsi. Ciò stabilito, si può enunciare che tutti gli esseri inferiori dipendono universalmente dai corpi celesti e che nessun elemento sia creabile senza la loro partecipazione e influenza. Né la natura può agire e operare senza la guida delle intelligenze superiori.

    Naturalmente ogni astro avrà una sua propria virtù e produrrà una data sua forma. Cosa comprensibilissima, perché se ogni essere creato riceve una forma generale dall'insieme delle forze dei corpi celesti, tuttavia gli occorrerà l'influenza di qualche particolare pianeta per assumere una forma caratteristica sua propria. Se fosse altrimenti, se la semente entrata nella matrice conservasse la stessa potenza che aveva prima della sua entrata e questa potenza fosse regolata a capriccio dai corpi celesti, o stabilita con un'unica misura, ne seguirebbe o che la materia invece di ricevere la forma che dovrebbe avere ne riceverebbe un'altra magari assolutamente contraria, ovvero che tutti gli esseri viventi, uomini e animali, risulterebbero modellati sopra un unico stampo.

    Aristotele, nel suo secondo libro della Generazione e corruzione, dice che gli animali sono esuberanti di vitalità quando il Sole si leva e languenti quando esso tramonta. Ciò dimostra che tutti gli esseri, dopo esser stati preparati e disposti dal Primo Motore, hanno ancora bisogno delle influenze speciali di qualche segno celeste che imprima loro forme particolari.

    Così Saturno racchiude in sé due potenze: l'una di preparare in modo generico la materia e l'altra di modellarla su forme sue proprie. E quando si dice che Saturno domina sempre sulla concezione, deve intendersi che esso comunica tale disposizione quale non potrebbe essere comunicata da nessun altro corpo celeste. E, per conseguenza, quando Saturno non domina durante certe ore del giorno e della notte cessando in esse la sua influenza, un altro pianeta verrà ad influire sulla materia e a infondere forma contraria a quella di Saturno. Enunciando, ad ogni modo, che gli attivi non operano che sopra soggetti ben disposti.

    Che se alcuno, infine, domandasse da che provenga che tutte le cose siano così ben disposte, si può e si deve rispondere che Dio le ha ordinate in questa maniera perfettissima, ch'Egli tutto governa e ha dato ad ogni cosa una virtù proporzionata alla sua natura e alla sua missione.

    Saturno dunque domina la concezione durante il primo mese. Giove, nel secondo mese, per una sua singolare virtù, dispone la materia a ricevere e rinsaldare le membra e col suo calore rinforza e ristora tutte le parti disseccate da Saturno nel primo mese. Durante il terzo mese, Marte plasma il corpo e in seguito distingue le membra le une dalle altre, separando il collo dalle braccia, le braccia dalle costole e così via. Il Sole, che domina nel quarto mese, foggia il cuore e mette in moto

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