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Jacques Lacan spiegato dai Massimo Volume
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Ebook82 pages1 hour

Jacques Lacan spiegato dai Massimo Volume

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Jacques Lacan, psicoanalista e maestro del pensiero del Novecento. Colui che ha rivoluzionato la clinica freudiana, che ha riportato sul fulcro dell’inconscio le leve della psicoanalisi, che l’ha fatta interagire con la filosofia, con l’arte, con la letteratura. I Massimo Volume, band post-rock, che a partire dall’inizio degli anni Novanta ha disegnato una originale parabola nella musica indipendente italiana, unendo alle raffinate partiture di chitarra, basso e batteria, le liriche recitate del suo song-writer, Emidio Clementi. In questo libretto dal titolo volutamente provocatorio si accostano due nomi apparentemente lontanissimi: quale potrebbe essere il senso di un accostamento a prima vista così azzardato? La scelta di un gruppo rock accanto al nome di Lacan, per quanto possa fare arricciare il naso ai più ortodossi, è dettata dalla convinzione che i testi delle canzoni dei Massimo Volume possano essere utili a fornire una proposta di lettura della questione lacaniana del soggetto (che rappresenta la questione centrale del libro) almeno quanto lo facciano i riferimenti scientifici più tecnici e la letteratura critica. I loro protagonisti, non sempre a loro agio, anzi spesso in continua passione e in perenne movimento interiore, sono soggetti allo stesso tempo deboli e titanici, che anche nelle piccolezze della quotidianità gridano il loro diritto a essere creature di linguaggio, parlesseri, direbbe Lacan. I versi dei Massimo Volume, allora, vengono utilizzati come specialissimi esergo per introdurre, a mo’ di suggestione evocativa, ognuno dei paragrafi dedicati a un aspetto della teoria lacaniana del soggetto. Non un lavoro organico, dunque, ma una sinestesia tra parole. Del resto, come scriveva Lacan, la parola è l’unico medium della psiche. Mimmo Pesare è Ricercatore all’Università del Salento, dove è titolare dell’insegnamento di Psicopedagogia dei linguaggi comunicativi presso il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione ed è Coordinatore Scientifico del Centro di Ricerca Laboratorio di Studi Lacaniani, del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’uomo. La sua attività di ricerca e i suoi scritti ruotano attorno alla teoria e alla clinica di Jacques Lacan, alla questione del soggetto nelle discipline psicopedagogiche e al rapporto tra la psicopedagogia, la psicoanalisi e la filosofia contemporanea; Fondatore della rivista Krill. Quadrimestrale sull’immaginario e redattore responsabile della rivista H-ermes. Journal of Communication, ha pubblicato diversi saggi sul rapporto tra la filosofia e la psicoanalisi. Tra le sue ultime pubblicazioni scientifiche, la cura del libro Comunicare Lacan. Attualità del pensiero lacaniano per le scienze sociali (con M. Recalcati, M. Fiumanò, B. Moroncini, R. Ronchi et al.; Mimesis, Milano) e le monografie Le metafore della Umbildung (ESE - Unisalento, Lecce), Abitare ed Esistenza. Paideia dello spazio antropologico (Mimesis, Milano); La dimora dei luoghi. Saggi sull’abitare tra filosofia e scienze sociali (Icaro, Lecce). Mimmo Pesare, Jacques Lacan spiegato dai Massimo Volume Musicaos Editore, Béance 1, Collana del Laboratorio di Studi Lacaniani, Prefazione di Emidio Clementi
LanguageItaliano
Release dateNov 20, 2015
ISBN9788899315320
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    Jacques Lacan spiegato dai Massimo Volume - Mimmo Pesare

    Table of Contents

    Béance

    Mimmo Pesare Jacques Lacan spiegato dai Massimo Volume

    Prefazione di Emidio Clementi

    Introduzione: perché questo libro?

    1. Percorso di un pensiero

    2. Protasi: i Registri

    3. Inconscio e linguaggio

    4. Il soggetto barrato

    5. I paradossi dello specchio

    6. La costituzione dell’Io

    7. Oltre l’alienazione dell’immagine

    8. La legge della parola

    9. La sostanza godente

    10. Il vuoto causativo

    11. Conclusioni?

    Bibliografia

    Profilo biografico

    Béance

    Collana del Laboratorio di Studi Lacaniani

    Università del Salento

    diretta da Mimmo Pesare

    Comitato Scientifico:

    Matteo Bonazzi (Università di Milano-Bicocca)

    Bruno Moroncini (Università di Salerno)

    Mimmo Pesare (Università del Salento)

    Rocco Ronchi (Università dell’Aquila)

    Béance 1

    §

    Musicaos Editore

    Copyright, 2015

    Musicaos Editore

    Via Arciprete Roberto Napoli 82

    Neviano (Le)

    tel. 0836.618232

    www.musicaos.org

    info@musicaos.it

    Progetto grafico

    Bookground

    ISBN 978-88-99315-320

    §

    Mimmo Pesare

    Jacques Lacan spiegato dai Massimo Volume

    Jacques Lacan spiegato dai Massimo Volume

    Prefazione di Emidio Clementi

    Tempo fa, in un’intervista, Paul McCartney raccontò che in vita sua non aveva mai voluto imparare a suonare la chitarra troppo bene. Non perché non ne sarebbe stato capace, diceva, ma perché gli piaceva continuare a stupirsi ogni volta che muoveva le dita lungo la tastiera.

    Mi è sempre parsa una splendida metafora per spiegare la creatività, quel delicato miscuglio di applicazione e incoscienza, che per sbocciare ha bisogno non solo di tecnica, ma di tutto ciò che trova attorno: vita vissuta, vite raccontate, libri, aneddoti, volti sconosciuti, stupori improvvisi. Un compositore non è un musicologo, così come uno scrittore non è un letterato. In quello che fanno ci passa in mezzo la vita.

    Ecco, detto questo, ora mi è più facile confessare di non aver mai letto Lacan, né qualcuno dei suoi esegeti. Del pensiero del maestro francese conosco giusto le due o tre nozioni, non so nemmeno quanto esatte, che hanno superato i confini accademici per diventare comuni, e il poco che mi ha raccontato un paio di amici in cura da analisti lacaniani.

    Ma se si è aperti, ricettivi, come vuole McCartney; se si segue la strada della creatività, ecco allora che capitano incontri impensati, impensabili, come questo.

    Sono consapevole della differente caratura dei nomi in ballo, come di sicuro anche Mimmo Pesare. Solo avvicinarli pare un gesto blasfemo e probabilmente lo è. Da una parte uno dei più grandi pensatori del Novecento; dall’altra un gruppo rock relegato nella provincia della provincia dell’impero, che poco o nulla sa di impulsi e inconscio. Eppure, secondo Pesare, la lingua che parlano in qualche punto è simile.

    Creare rimandi, smuovere pregiudizi, accendere improvvisi bagliori, sommare esperienze diverse. Lo scopo che si è posto Pesare in queste pagine credo sia proprio questo. Con la giusta dose di incoscienza e di stupore. Come vuole McCartney e come pretende la creatività.

    §

    a chi, ancora, si stupisce con i dischi e con i libri.

    Buon anno, ragazzi!

    §

    Introduzione: perché questo libro?

    In questo libretto dal titolo volutamente provocatorio si accostano due nomi apparentemente inaccostabili: quello teorico-clinico di Jacques Lacan, psicoanalista e maestro del pensiero del secolo scorso e quello lirico-musicale dei Massimo Volume, band post-rock italiana, attiva a partire dell’inizio degli anni Novanta. Come dire, la matrice della cultura teoretica del Novecento e quella che un tempo veniva designata col fastidioso termine pop.

    Il tentativo auspicabile di questo accostamento, a prima vista inverecondo, è quello di fornire uno strumento dalle prospettive (almeno in parte) didattiche, dove la didattica, cioè l’insegnamento, non è una trasmissione passiva e supina del sapere, ma un invito a ché il sapere trasformi le vite di chi si accinge a fruirne il senso. Nonostante negli ultimi anni si stia assistendo a una rinascita e a un nuovo utilizzo della sua teoria, il nome di Lacan è stato spessissimo associato a una cifra molto alta di tortuosità e di incomprensibilità. Ma come spesso accade, l’occhio e la penna dell’artista rappresentano un vettore di traduzione estremamente efficace dello spirito di un tempo e delle sue rappresentazioni culturali.

    Al di là dei nomi e dei campi d’azione, la questione sulla quale si tenterà di ragionare in questo libretto è rappresentata da una domanda fondamentale: cos’è un soggetto?

    Per comprendere cos’è un soggetto si possono scegliere più percorsi di riflessione e di analisi: si può partire dalla filosofia, si può scegliere la strada simbolica della letteratura o quella affascinante delle arti. Tutti questi apporti saranno utili e probabilmente attraverseranno i nodi che affronteremo. Ma una prima importantissima chiarificazione riguarda il metodo che scegliamo di seguire in quest’avventura. E il metodo è uno e uno solo: quello della psicoanalisi e in particolare della psicoanalisi di Jacques Lacan.

    Il metodo scelto non può dirsi completo se non si specifica che il discorso che si affronterà non sarà un discorso accademico sul contributo della psicoanalisi lacaniana alla questione del soggetto, ma una sorta di crocevia, di cortocircuito,

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