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Finanziamenti agevolati per le imprese
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Ebook113 pages53 minutes

Finanziamenti agevolati per le imprese

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About this ebook

La guida per trovare in modo veloce e gratuito tutte le informazioni su: contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso agevolato e fondi di garanzia per aziende e start-up.

Questa guida è dedicata a chi ha già perso troppo tempo nel tentativo di capire come funzionano i finanziamenti pubblici. Sul web si trovano sin troppe informazioni, ma tutte frammentate e scarsamente utili. Questo volume offre invece una panoramica generale sui principali strumenti di finanziamento, sulle fonti di informazioni e sulle problematiche comuni ai finanziamenti agevolati.

Cosa troverai in questa guida: indicazioni utili su cosa cercare e dove cercare senza perdere tempo. Oltre 400 link esterni commentati e suddivisi in 34 paragrafi tematici.

Cosa NON troverai in questa guida: un modo rapido e semplice per ottenere un finanziamento per il tuo progetto. Per un semplice motivo: non esiste!

LanguageItaliano
PublisherFabio Croci
Release dateJun 30, 2016
ISBN9786050467123
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    Finanziamenti agevolati per le imprese - Fabio Croci

    126

    Parte prima: i principali canali di finanziamento

    1. Il mondo dei finanziamenti pubblici e privati

    I professionisti di questo settore usano parole complicate e sigle incomprensibili ai più. Ovviamente anche io non faccio eccezione. Il fatto è che numerosi concetti non possono essere espressi ogni volta per esteso, altrimenti non usciremmo più dai sofisticati meandri delle normative europee e nazionali. Per questo usiamo delle etichette sintetiche. Nella speranza che nessuno ci chieda cosa significhino, perché le risposte solitamente gettano ancora più nello sconforto i nostri interlocutori. La parte veramente difficile consiste infatti nello spiegare con parole semplici e chiare i concetti generali del mondo dei finanziamenti pubblici, lasciando i dettagli e le mille deroghe a chi è veramente interessato e specializzato. A complicare ancor di più questo lavoro contribuiscono due fattori:

    i finanziamenti pubblici sono un crocevia di diverse discipline, settori e professionalità, spesso anche incompatibili fra loro. Non può umanamente esistere un singolo professionista in grado di trattare qualsiasi tipo di finanziamento oggi esistente. Persino nel linguaggio uno stesso tema può essere affrontato da prospettive completamente diverse. Lo sanno i molti professionisti della formazione finanziata, che preferirebbero occuparsi solo di progettazione di contenuti, ma si scontrano molto presto con ATI e ATS, fidejussioni, aiuti di stato, convenzioni e contratti. Tutte nozioni che si possono padroneggiare solo con molta esperienza e confrontandosi con professionisti provenienti da varie discipline.

    il mondo dei finanziamenti pubblici si evolve (come molte altre materie), ma purtroppo in maniera caotica e frammentata. Le fonti che producono norme e regolamenti sono molte (Europa, Stato, Regioni solo per citare quelli principali), e moltissime sono le vicende che finiscono davanti ai tribunali di ogni ordine e grado. Un tema ricorrente è, per esempio, quello della semplificazione: ogni giorno si susseguono richieste e proposte per una maggior semplicità nell’accesso ai finanziamenti, ma le procedure si sono complicate nel corso degli anni. La cosa non sembra riguardare solo la pubblica amministrazione, visto che nel tempo anche diversi strumenti finanziari privati (ad esempio i fondi interprofessionali oppure i bandi di molte fondazioni bancarie) tendono ad un progressivo e fisiologico irrigidimento.

    Per questi motivi la cosa migliore è ricominciare dall’inizio: cosa intendiamo per finanziamento agevolato? Nella sua versione più elementare, si tratta di una fornitura di denaro da parte di terzi. Però non ci stiamo riferendo a qualsiasi tipo di fornitura, bensì solo a quegli strumenti che fuoriescono dalle logiche del libero mercato. Per esempio, un prestito erogato da una banca, a fronte di garanzie reali e con un normale tasso di interessi, non lo consideriamo un finanziamento pubblico. Al contrario nel caso di un prestito erogato sempre dalla solita banca, ma a fronte di una garanzia prestata da un soggetto pubblico, oppure ad un tasso agevolato grazie a un cofinanziamento in conto interessi, allora parliamo di finanziamento pubblico, o anche di finanza agevolata. Un tempo ci si riferiva solamente ai finanziamenti di origine pubblica (anzi, agli aiuti di stato), ma poi il settore si è progressivamente evoluto anche con fonti finanziarie miste pubblico/private e persino solo private, quando queste ultime fuoriescono dalle logiche del mercato.

    Per completare la nostra definizione di finanziamenti pubblici e privati dobbiamo infine considerare anche il destinatario del finanziamento stesso, che è genericamente l’impresa. Anche nel caso di finanziamenti a favore di persone fisiche, ci stiamo in realtà riferendo a un progetto di impresa (che di solito dovrà essere costituita entro un certo tempo, pena la revoca del finanziamento stesso). In questo volume, inoltre, ci riferiremo prevalentemente al mondo dell’impresa intesa come società di persone o di capitali, finalizzata a produrre profitto o comunque a svolgere qualche attività economica. Il mondo del volontariato (locale o internazionale) segue, infatti, logiche in larga parte differenti dai nostri obiettivi, e si avvale di professionisti del settore che difficilmente riescono a specializzarsi su entrambi i versanti. Analoga considerazione anche per il settore pubblico, che negli ultimi anni ha visto moltiplicarsi gli avvisi riservati agli enti locali e alle pubbliche amministrazioni, e l’obiettivo dovrebbe essere in questo caso quello di garantire maggiore qualità progettuale e trasparenza. Il settore è però caratterizzato da modalità di affidamento delle risorse che non saranno trattati in questo volume. È comunque evidente che sia gli operatori del no profit che della pubblica amministrazione troveranno indicazioni utili per le proprie attività nelle prossime pagine.

    2. I finanziamenti diretti dell'Unione Europea

    La Commissione europea ha due strade principali per spendere le proprie risorse: emettere autonomamente avvisi pubblici (tramite le proprie Direzioni Generali o le Agenzie che attuano programmi specifici), oppure trasferire le risorse ad altri soggetti attuatori, tipicamente Stati e Regioni. Nel primo caso siamo di fronte ai cosidetti finanziamenti diretti.

    Ogni Direzione Generale (vedi l'elenco completo) o Agenzia (vedi la pagina ufficiale per la ricerca delle Agenzie EU) predispone il proprio programma (annuale o pluriannuale) nel quale vengono declinati obiettivi e misure previste, nonché le relative risorse finanziarie a disposizione. Per la loro attuazione, la Commissione può ricorrere ad appalti (Call for Tenders) o ad avvisi di chiamata per progetti (Call for Grants). Nei programmi di lavoro vengono anche previste le date di pubblicazione degli avvisi, in alcuni casi in maniera già estremamente dettagliata, in altri si tratta invece di una scansione temporale indicativa da perfezionare nel corso del tempo. Per i non addetti ai lavori è spesso difficile districarsi fra i bandi e gli strumenti finanziari della Commissione, anche perché se per gli appalti EU esiste un'unica banca dati (il Tenders Electronic Daily - TED), non esiste un equivalente strumento unico per le Call for Grants. La cosa potrebbe apparire incomprensibile se non si tenesse in considerazione che la Commissione EU ha un organico di 23.000 persone, distribuite su 33 Direzioni Generali e 6 Agenzie esecutive (le Agenzie sono in realtà molte di più, ma solo alcune hanno una competenza per l'emanazione di avvisi pubblici per l'esecuzione dei programmi della Commissione: EACEA, EASME, CER, CHAFEA, REA e INEA). Non passeremo qui in rassegna tutti i programmi della Commissione Europea, anche perché esistono online delle ottime guide gratuite che riporto in link nel paragrafo

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