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Ambarabà: Conte, canti, giochi e balli della tradizione orale infantile
Ambarabà: Conte, canti, giochi e balli della tradizione orale infantile
Ambarabà: Conte, canti, giochi e balli della tradizione orale infantile
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Ambarabà: Conte, canti, giochi e balli della tradizione orale infantile

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Questo lavoro si avvale di esperienza didattica ed etnofonica acquisita “sul campo” e si pone come obiettivo la produzione di uno strumento agevole ed immediatamente fruibile per tutti.

La semplicità dell'esposizione, le brevi ed accurate descrizioni, la scelta esclusiva di testi in lingua (per i bambini del nostro tempo è più facile comprendere parole in inglese che in dialetto), nonché la notazione musicale semplice ed essenziale sono da intendersi come supporto pratico alla comprensione e alla realizzazione del gioco, per divertirsi e divertire.
LanguageItaliano
Release dateAug 9, 2016
ISBN9783906883007
Ambarabà: Conte, canti, giochi e balli della tradizione orale infantile

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    Ambarabà - Domenico Baronio

    castello

    Premessa

    Questo lavoro si avvale di esperienza didattica ed etnofonica acquisita sul campo e si pone come obiettivo la produzione di uno strumento agevole ed immediatamente fruibile per tutti.

    La semplicità della esposizione, le brevi ed accurate descrizioni, la scelta esclusiva di testi in lingua (per i bambini del nostro tempo è più facile comprendere parole in inglese che in dialetto), nonché la notazione musicale semplice ed essenziale sono da intendersi come supporto pratico alla comprensione e alla realizzazione del gioco, per divertirsi e divertire.

    Il gioco è lo specchio della società che lo produce e giocare significa entrare nel pensiero, nelle atmosfere, negli ambienti e nelle situazioni che l’hanno generato, sia in ambiti colti che popolari. Esso è fatto di regole, di comportamenti, di codici, di memoria, di insiemi, di ritmi, di musiche e rappresenta una attività piacevolissima e squisitamente multidisciplinare. Inoltre stimola l’inventiva, la curiosità, l’ingegno, la creatività, abitua alla competizione, alla riflessione, al rispetto delle regole e rappresenta un vero e proprio allenamento per conoscere ed adattarsi alla società degli adulti.

    Il gioco è anche stimolo al movimento, al controllo del proprio corpo e delle proprie emozioni, genera azioni che si svolgono nel tempo oltre che nello spazio e consente di sviluppare attenzione, concentrazione e fiducia in sé stessi. Nel clima di omologazione culturale della società contemporanea, consente altresì di guardare alle proprie radici per ritrovare il senso di comunità, per riempire il vuoto di valori tipico del nostro tempo.

    Molti giochi infantili fatti in girotondo, con la palla, in cerchio, la mosca cieca sono citati da autori greci e latini, risalgono quindi a tempi antichissimi e sono documentati in varie parti del mondo.

    Nel Rinascimento il gioco raggiunse un’importanza straordinaria. Nel Medioevo la Chiesa lo aveva considerato come un’attività̀ demoniaca, che distoglieva l’attenzione da Dio e dalla preghiera, ma l’Umanesimo recupera le tradizioni ludiche del mondo greco e latino e le proietta verso il futuro e molti dei giochi ancora oggi praticati, anche dagli adulti, sono nati in quei secoli.

    L’uomo divenne il nuovo centro dell’universo e con lui tutte le attività̀ ludiche e creative: artisti come Mantegna, che nel 1470 disegnò un prezioso mazzo di tarocchi, come Leonardo da Vinci, che disseminò i suoi codici di rebus, come Michelangelo, che invece inventò enigmi, per non parlare del capolavoro di Pieter Bruegel il Vecchio, che nel 1560, nel dipinto Giochi di bambini, ne raffigura una novantina: bambini che fanno bolle di sapone, capriole e sgambetti, saltano la cavallina, giocano a mosca cieca, col cerchio, sonagli, trottole, sassolini, bambole, pentoline in miniatura, trampoli, palline...

    La cultura orale ha continuato ad esistere anche dopo l'affermarsi della scrittura e dei media. Tuttavia, la rapidità e la facilità di comunicazione del nostro tempo ha come conseguenza la grave crisi, se non la perdita, delle tradizioni orali: giochi infantili che sono sopravvissuti a tutte le influenze culturali

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